A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Posso esaltare Maria?

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2009 21:12
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN°Gino  (Messaggio originale)

Inviato: 18/10/2002 19.22

 

Ho preso questo da una lista a cui sono iscritto e dove risulta iscritto anche Padre Head, australiano e riporto quì il suo messaggio

 

Cari fratelli, il nostro amore e devozione verso la Madonna e' per molti protestanti incomprensibile,se non peggio. Alcuni(molti?)di loro dicono che noi ignoriamo e non seguiamo la Bibbia. Quaggiu' ho cercato di dimostrare che sono loro che spesso non sono fedeli alla Sacra Scrittura

Padre Adriano Head

Quorn, South Australia


POSSO ESALTARE MARIA?

Qualche anno fa un'amica protestante mi ha detto che noi cattolici eravamo contro la Bibbia perche' abbiamo devozione alla Madonna.

Ho risposto citando Luca 1.48: ".....tutti,d'ora in poi,mi diranno beata", aggiungendo che era proprio lei che non seguiva cio' che Maria - sotto l'impulso dello Spirito - ha profetizzato.....e percio' lei non seguiva la Bibbia.

Recentemente ho pensato: "Forse' la parola greca - che sarebbe una traduzione fedele da Luca della parola aramaico - significa piu' che 'dire beata'. 

Forse significa "onorare", "esaltare", "benedire", "lodare"?

Con grande sorpresa ho letto questo brano scritto da un'esegeta protestante: "Reagendo contro gli insegnamenti mariani della Chiesa Romana Cattolica,molti protestanti ignorano quasi totalmente Maria e la contribuzione di lei. Cosa possiamo dire di Maria che e' secondo la Sacra Scrittura? Dio era nel suo seno. Nel concepimento e nel parto del Signore Gesu' Cristo Maria ha generato non solo un uomo ma il Figlio di Dio stesso. Dobbiamo benedirla ed onorarla perche' essa - ispirata dallo Spirito Santo - ha detto: 'Tutti,d'ora in poi,mi diranno beata.'"

(Ronald F.Youngblood,Nelson's New Illustrated Bible Dictionary).

La parola greca  che e' tradotta <diranno beata> e' MAKARIOUSIN dall'infinito MAKARIZEIN. Come si traduce?

"Il verbo <makarizein> significa 'lodare (magnificare) proprio perche' beata,oppure dichiarare beata,mentre <makarismos> significa lodando perche' beata'" (Kittel G., 'Theological Dictionary of the New Testament'. Traduzione di 'Theologisches Worterbuch zum Neuen Testament') (esegeta protestante).

"Ovviamente e'sviluppato nelle lingua greca un genre specifico di beatitudine di lodare la fortuna che accumulava a qualcuno.....e di esaltare questa persona proprio a causa di questa fortuna." (Theological Dictionary of the New Testament,sopra).

Scott Hahn che prima era un pastore protestante ma che adesso e' professore cattolico nell'Universita' Cattolica di Steubenville,Ohio (USA) ed e'un'esegeta brillante e eccezionale,ha detto prima della sua conversione ad un'amico:

"Sto per convertire alla Chiesa Cattolica"

"Ma,i cattolici adorano Maria!"

"Non e' vero. L'onorano."

"Ma non e' lecito."

"Perche'?"

"Perche' Gesu' e' il solo Mediatore"

"Non c'entra. Ti faccio qualche domanda."

"Va bene."

"Gesu' era un buon giudeo?"

"Si!"

"Ubbidiva ai 10 comandamenti?"

"Ovviamente."

"Allora,seguiva perfettamente quel comandamento che dice: "Onorare tuo padre e tuo madre."

"Certo."

"Allora,la parola in ebraico per 'onorare' e' "kabad" e vuol dire non soltanto onorare,rispettare ma anche glorificare,esaltare."

"Si,lo so."

"Gesu' e' il mio modello. Io devo imitarlo. Se lui glorifica ed esalta la Sua Madre, Lo devo seguire anche in questo."

Sia lodato Gesù Cristo e Maria, pace a tutti, Gino

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 18/10/2002 20.58

 

Amici...pensiamoci...riflettiamoci....il modo più biblico per "esalatare" Maria qual'è?

 

è l'AVE MARIA.....è proprio la salutazione Angelica...è l'Annuncio.....attraverso il quale di Lei è detto "Tu sei la Piena di Grazia e il Signore è con te".....è DENTRO DI TE....in carne ed ossa.....l'Onnipotenza di Dio si è ridotta AD UN EMBRIONE....E DIPENDE ORA TOTALMENTE DA MARIA......Benedetta sei tu fra tutte le donne.....e con Elisabetta illuminata dallo Spirito Santo e la prima ad aver esaltato Maria, diciamo "e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù"!

 

Nell'Apocalisse cap. 12:

ci dice che quando la Incarnazione di nostro Signore fu rivelata a Satana, egli  respinse l'idea dell'Incarnazione del Verbo.   Satana ne fu disorientato, non pensava neanche lui che Dio l'Onnipotense potesse umiliarsi e nascondersi fino a questo punto!  Come, in tutto il creato, l'Onnipotente Dio ha potuto umiliarsi fino a diventare un essere umano, la casta più bassa degli esseri spirituali, i cui corpi sono inferiori agli angeli, che sono puro spirito?  Come, in tutto il creato, Egli ha deciso di entrare in un corpo di carne ed ossa, per servire invece di governare?  Come, in tutto il creato, l'Onnipotente ha potuto permettere a se stesso di rimanere limitato in un bozzolo, nel grembo di carne di una creatura inferiore?

Come può Dio, stando al di sopra della donna, mettersi al servizio della donna, nel momento in cui Gesù, figlio di Maria, la onora come Madre? 

Ecco come la ripetizionde dell'AVE MARIA.....è diventata la Preghiera biblica eccellente per esaltare la Madre di Dio....

 

Il Padre Nostro ce lo ha insegnato Gesù.....perchè era giusto che Lui, Figlio di Dio, ci insegnasse a rivolgere al Padre una Preghiera riveduta alla Luce della Rivelazione......

 

L'Ave Maria e il Gloria il Padre (lode alla Trinità intera) sono scaturite dall'intuizione degli uomini ispirati DOPO l'avventura degli Apostoli.....lo Spirito Santo che ha continuato ad ispirare...ad istruire proprio come aveva promesso Gesù: "Lo Spirito vi insegnerà cose delle quali ora NON potreste portarne il peso..."

 

Ecco che il Rosario diventa la Preghiera Biblica più completa fra le orazioni...è contemplazione, è lettura e studio della Bibbia, è preghiera, è invocazione......

E mentre s'invoca al Padre Onnipotente, si esalta Maria, la Madre di Dio per l'opera misteriosa che in Lei ha compiuto per entrare nel Mondo e salvarci......

 

Sia Lodato Gesù Cristo

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 3 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 18/10/2002 21.32

 

Citando l'Apocalisse mi è venuto in mente, mentre lo trascrivevo nel Gruppo di Alfonso, che non avevo citato il brano.....eccolo...

 

Da dove si evince che il cap. 12 dica queste cose?

"Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e una corona di docdici stelle sul suo capo: era incinta e gridava alle doglie e al travaglio del parto..."

 

la "donna" non può che  essere la Madre di Gesù....poichè chi la intedesse come Chiesa...dovrebbe spiegare come fa la Chiesa a partorire Gesù..dal momento che è Gesù che fonda la Chiesa.......

il "sole" che la riveste è Gesù..."veste" la Madre onorandola con l'Incarnazione.....sviluppandosi in Lei come UOMO. Ed essendo Madre della Chiesa, insieme "il sole" è il rivestimento di Cristo "Io sono la Luce";

le "stelle" sono per la Vergine le virtù; per la Chiesa sono gli Apostoli......

la "luna sotto i piedi" indica che Maria e la Chiesa, diventati una sola cosa dopo l'Ascensione di Gesù al Cielo, stanno al di sopra ogni cosa mutabile: "e le porte degli inferi non prevarranno".....

 

" era incinta e gridava per le doglie del parto"......qui Satana è spettatore dell'evento...qui il suo disorientamento....qui Satana, leggiamo dopo, si prepara davanti per "divorare il bambino"....gli esegeti vedono in quest'arco di tempo, la vita pubblica di Gesù sulla terra, dalla nascita alla morte .....preparata di agguati..."la strage degli innocenti" preparata da Erode....le volte che tentarono di prendere Gesù...il tradimento di Giuda.....fino alla risoluzione del tempo di Dio e la morte del Cristo.....

 

5-...."Subito fu rapito il figlio di lei verso il trono di Lui.."

Rapito verso Dio, dunque, asceso al Cielo, completando così la Redenzione che segna la fine del regno di Satana.....

 

 

 

Sia Lodato Gesù Cristo

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 4 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN°Teofilo

Inviato: 18/10/2002 21.51

 

Il topic del caro Gino è molto simpatico e dovrebbe contribuire a un approfondimento della Scrittura sulla figura di Maria.

Se alla nostra madre terrena dobbiamo accordare l'onore della sua maternità, perchè non dovremmo accordarlo a Maria che in Giovanni è stata affidata come Madre a tutti i credenti?

 

Vorrei chiedere a Raptor, se può fornirmi qualche ragguaglio esegetico sulle parole tradotte con "PIENA DI GRAZIA" dalle Bibbie cattoliche, mentre in quelle evangeliche generalmente sono tradotte con "favorita".

 

Con affetto

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 5 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 19/10/2002 0.01

 

Caro Teofilo...Raptor ti risponderà del suo.....

 

Io da un pò di tempo sto "studiando" sulla traduzione latina della Vulgata.....

 

e questo è quanto rilevato sull'Annunciazione...lo ricarico in blu:

 

versione biblica Vulgata:

L'Annunciazione.....

28 et ingressus angelus ad eam dixit have gratia plena Dominus tecum benedicta tu in mulieribus 29 quae cum vidisset turbata est in sermone eius et cogitabat qualis esset ista salutatio 30 et ait angelus ei ne timeas Maria invenisti enim gratiam apud Deum 31

 

http://www.site-berea.com/C/it/index.html

 

Da notare una...storpiatura se vogliamo...ed è l'h accanto alla parola "ave".....alcuni studiosi hanno rilevato che l'uso dell'h essendo inusuale nella lingua latina accanto al saluto, ne hanno dedotto che è marcato per salutare dignitosamente ed esclusivamente un ospite....non me lo sto inventando..ho appreso questo particolare visitando gli scavi di Pompei con la guida.........in una casa , forse la più importante in Pompei...c'era a terra in mosaico lo stesso saluto...che stava a sottolineare, appunto, l'importanza della riverenza dovuta esclusivamente all'ospite ricevuto, o atteso.....

 

Poi, come possiamo notare...c'è il "Grazia plena".....se pensiamo alla traduzione protestante della Diodati che parte dal 1600.....e successivamente riveduta....si può comprendere come il tradurre "favorita"...anzichè "piena di grazia"...sia semplicemente.....una forma per evitarne la profondità spirituale del significato del saluto stesso.....

 

Sia Lodato Gesù Cristo

P.S. ottimo lavoro sulla Bibbia tradotta....fra un pò credo che torneremo ad usare quei testi...^__^

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 6 di 42 nella discussione 

Da: smile

Inviato: 19/10/2002 11.26

 

Uno smile a TUTTI!!

 

Come fa la canzone? < Oggi nel cuore ho tanta gioia, e voglio amare il mondo inter. In ogni volto vedo un amico, tutta la gente sorride a me! >

 

Ebbene sono felicissima di questa notizia che ci ha dato il Papa! E se qui mi chiedete se posso esaltare Maria io rispondo che: come non posso esaltare mia Madre che mi ha rigenerata nella Chiesa?

 

Leggo discussioni sul capitolo della Rivelazione numero 12, e si capisce che quando non si vuole capire si cercano tutte le più strambe combinazioni quando è chiara una cosa: come fa la Chiesa a partorire Gesù se dire < donna > non è Maria.

La Chiesa gridava per le doglie del parto? , e chi è quel bambino che Satana voleva divorare? se era Gesù i conti tornano, ma se non era Gesù chi era?

 

Ringrazio Teofilo per gli aggiornamenti della Bibbia, come questo testo in latino che si legge bene il gratia plena, e non favorita! Se i protestanti hanno tradotto dopo la Bibbia e fosse vera la loro traduzione, perchè Dio ha permesso che per tanti secoli l'uomo pregasse in Bibbie tradotte male?

 

Io trovo che sia presuntuoso e pretestuoso azzardare e dire che la traduzione dei protestanti sia più veritiera della Cattolica che vanta secoli di conservazione.

 

Esaltiamo Maria attraverso il Rosario, è la preghiera che Dio ha permesso alla Chiesa, vedrete che non sbaglieremo.

 

Uno smile grande a tutti e buona domenica.

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 7 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 19/10/2002 16.05

 

Ciao smile.....^__^ e grazie per il tuo contributo, buona domenica anche a te.....

 

Amici..in CristianiEvangelici si sta procedendo sullo stesso argomento.....che però si sta incentrando su Apocalisse 12..e la questione del termine "donna" se da intendersi come Chiesa, o quale Madre del Messia.....

 

qui il collegamento:

CLICCATE QUI.....

 

Ora, attenzione al messaggio n.11 nel quale Alfonso ha inserito 4 file fotocopiati (vedeteli li perchè non ho molto spazio per caricarli io)...dei quali dice:

Da: Cristiano

Inviato: 19/10/2002 14.09

 

Pace a tutti come promesso invio in allegato l'interpretazione data dai teoligi cattolici,  tratto dal libro  "Apocalisse" delle Edizioni Paoline. L'interpretazione data dai teologi cattolici differisce da quello che ha data Caterina e Gino. A quando pare anche fra i cattolici ci sono contraddizioni. Per visualizare cliccate sui files.

.....

e all'intervento 8 diceva:

Da: Cristiano

Inviato: 19/10/2002 10.22

 

Pace a tutti, ho qui tra le mani, un libro cattolico intitolto "Apocalisse" delle edizioni Paoline in cui hanno collaborato un gruppo di Cattolici come Bernini Giuseppe, Boccali Giovanni, Boschi Bernardo, Cavalletti Sofia, Cipriano Settimio, Colombo Dalmazio, Conti Martini, Cortese Enzo, Danieli Giuseppe, Chidelli Carlo, Laconi Mauro, Lancelotti Angelo più altri 17 collaboratori. Il volume è stato riveduto per le edizioni Paoline dal Rev.mo Mons. Pietro Rossano e dal Rev.mo P. Carlo M. Martini.

Questo libro spiega verso per verso tutto il libro del'Apocalisse.

Ritornando al Cap. 12 la donna e il dragone, c'è anche l'interpretazione che hanno dato.

......

 

Ebbene..aprite le fotocopie messe da Alfonso...e per praticità ho ritrascritto anch'io i versi che riguardano più esplicitamente il contesto del termine "donna"..e leggiamo cosa è uscito fuori:

 

Da: caterina

Inviato: 19/10/2002 15.43

 

Mio caro Alfonso....ma non sarai per caso Pablo travestito? Pablo in Difendere è arrivato a dire che il Papa sta eliminando il Rosario.....usando la sua stessa Lettera Apostolica...e ora tu interpreti a tuo giudizio una interpretazione che se leggi bene avvalora invece quanto ti abbiamo esposto io e Gino......

 

Sorpreso?

allora attenzione..prendete il primo file, "la donna e il dragone1" e si legge:

prenderò solo il pezzo che  ci riguarda:

"L'interpretazione del brano presenta NON LIEVI difficoltà....(mentre voi ne date una interpretazione sicura....e accusate con certezza assoluta la Chiesa), perchè è utilizzato qui, più che altrove, il materiale più vario. Fra le fonti a cui aspira Ap.12 dobbiamo ricordare prima di tutto Gn. 3, 15 - il famoso protovangelo- (la donna e la stirpe di Lei); poi l'Esodo; quindi Isaia7,14 (la vergine "Madre del Messia") e Is.66,7 - la Nuova Gerusalemme, madre del popolo messianico- ; infine Dn.7,7 -immagine del dragone - e Dn.10,13 - la guerra dell'Angelo Michele. Comunque il tema ultimo di tutta la pericopie sembra dato dalla discesa di Satana sulla terra, impegnato nella lotta contro la donna, ecc...."

 

Caro Alfonso e **** che ha esultato senza leggere...evidentemente...come potete notare...in questa fotocopia gentilmente offerta da Alfonso...non fa altro che rimarcare quanto da me e Gino è stato riportato.....specialmente il riferimento con Genesi da voi invece negato.....

 

Andiamo al file 2:

e leggiamo:

"un segno grandioso; cioè un'apparizione celeste che fa da garanzia su quanto il veggente sta per esporre da parte di Dio (cf Gv.2,11-23) -una donna; rappresenta la comunità dei credenti, il <vero Israele> che abbraccia Giudei e Gentili esposti entrambi alle sofferenze della <grande tribolazione>. Ma poichè è presentata come la Madre del Messia, essa simbolizza anche il <vero> Israele dell'A.T. per...eccc (leggetevelo)...."

 

E' evidente..caro Alfonso...che vi siete fermati sulla prima lettura, quella sottolineata in nero..e non avete letto dopo..quello che ho sottolineato in rosso......

 

Più sotto, alla spiegazione dei simboli leggiamo:

"-dodici stelle -" e qui fa riferimento alle dodici Tribù d'Israele..ma attenzione, dopo si legge: "In contesto cristiano tale simbolo si riferisce anche ai dodici Apostoli, fondamento della Chiesa...." ma leggiamo ancora: 2- aveva (un bimbo) nel seno (era incinta), ricorda il <segno> che Dio avrebbe dato alla Dinastia davidica in pericolo "Ecco la vergine ha nel seno e da alla luce un figlio" (Is.7,14). Poichè tale passo è stato interpretato esplicitamente da Mt.1,22-23 in senso messianico-individuale, non è da escludere che anche Giovanni qui, pensando al Messia-individuo, alluda velatamente alla Madre-individuale del Messia stesso, e cioè a Maria....."

 

Caro Alfonso...non posso che ringraziarti per aver inserito questi file..come vedi sto copiando i testi dalle fotocopie....che tu stesso puoi verificare...rileggiti i versi in rosso..e dimmi se io e Gino non avevamo detto sostanzialmente le stesse cose... Notare come viene menzionato Isaia....

 

Veniamo al file 3?

ho visto..non parla della donna, ma del dragone del quale nessuno ha dubbi...

 

file 4:

molto interessante dal momento che **** diceva che avevo scritto delle stupidaggini.....(non verbalmente ovvio!) leggiamo il file messo DA ALFONSO E NON DA ME....e leggiamo:

"- fu rapito verso Dio - ; allusione alla Risurrezione a all'Ascensione di Cristo. ( leggetevi il mio intervento 2 e quello di Gino 6..) riparò ne deserto; la Chiesa come già l'antico Israele dopo il passaggio del Mar Rosso, è portata da Dio nel deserto, dove nutrita da Dio, starà al sicuro per tutto il tempo dell'Anticristo, e cioè tre anni e mezzo....ecc"

 

Ordunque???? queste sono le tue prove Alfonso???

 

Be non posso che ringraziarti...e chiedere a **** cosa intendesse per ringraziamento visto che questi file non fanno altro che avvalorare quanto io e Gino stavamo esponendo....

 

Certo che se riuscite fare a dire il contrario a dei vescovi come Martini il contrario...dal momento che sono vescovi della Chiesa Cattolica e che lo scritto è chiaro....è veramente il colmo.....come il caro Pablo che sta dicendo che il Papa sta per eliminare il Rosario.....

 

Sia Lodato Gesù Cristo

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN°Teofilo

Inviato: 19/10/2002 17.48

 

Carissimi,

dal sito laparola.net (sito evangelico) riporto alcuni particolari del commento relativo al brano di Apoc.12, dove l'esegesi, pur sostenendo che la donna si riferisce al popolo di Dio, non può fare a meno di riconoscere quanto segue:

 

2 Ella era incinta e gridava nelle doglie tormentose del parto.

Lett. grida, essendo in doglie e tormentata per partorire. Per lunghi secoli Israele portò nel suo seno la promessa del Redentore, promessa che venne assumendo forme sempre più definite e precise per opera dei profeti. A misura che le circostanze esterne del popolo si fecero più tristi con l'esilio, con la perdita dell'indipendenza nazionale, con la persecuzione, l'aspirazione dei credenti verso l'adempimento della «speranza d'Israele» divenne più angosciosa ed è raffigurata qui dalle doglie del parto le quali, fisicamente, non toccarono se non alla vergine israelitica che portò nel suo seno il bambino Gesù. L'aspettazione della «consolazione d'Israele», della nascita del Re dei Giudei, al principio dell'era cristiana, era generale (Luca 2:25,38; Cfr. Michea 4:9-10; 5:1-3; Isaia 8:23-9:6).

aggiunge poi:

E il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliolo, quando l'avrebbe partorito.

L'inimicizia del serpente antico contro al Cristo si palesa fin dalla nascita del fanciullo. Per mezzo di Erode cerca di farlo sopprimere; più tardi cercherà di ucciderlo moralmente facendolo cader nel peccato con svariate tentazioni; lo circonderà d'insidie e finirà con l'ottenere che Giudei e pagani lo inchiodino alla croce. S'illuderà di aver vinto, ma l'illusione sarà breve.

In pratica, l'esegesi "evangelica" non può fare a meno di riconoscere un chiaro riferimento a Maria in questo brano.

Anche l'esegesi cattolica, riportata da Alfonso  e ricordato da Caterina,dice testualmente:

Poichè tale passo è stato interpretato esplicitamente da Mt.1,22-23 in senso messianico-individuale, non è da escludere che anche Giovanni qui, pensando al Messia-individuo, alluda velatamente alla Madre-individuale del Messia stesso, e cioè a Maria....."

In sostanza le conclusioni, tanto cattoliche che protestanti, convergono nel dire che il brano di Apoc.12 si può riferire alla Chiesa ma anche a Maria (che ne è il prototipo).

Personalmente anch'io mi associo a tale conclusione: la Bibbia, com'è noto, può presentare diversi livelli di significato e in questo caso, tale brano, riferito in prima istanza letteralmente a Maria, può essere benissimo inteso, per estensione, anche alla Chiesa.

SLGC

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 9 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 20/10/2002 0.13

 

Guardiamo anche a  questo studio....

 

12      Primo segno: la Donna e il dragone

 

1 Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. 2 Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3 Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5 Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. 6 La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. 7 Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8 ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. 9 Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. 10 Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:

 

"Ora si è compiuta

la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio

e la potenza del suo Cristo,

poiché è stato precipitato

l`accusatore dei nostri fratelli,

colui che li accusava davanti al nostro Dio

giorno e notte. 11 Ma essi lo hanno vinto

per mezzo del sangue dell`Agnello

e grazie alla testimonianza del loro martirio,

poiché hanno disprezzato la vita

fino a morire. 12 Esultate, dunque, o cieli,

e voi che abitate in essi.

Ma guai a voi, terra e mare,

perché il diavolo è precipitato sopra di voi

pieno di grande furore,

sapendo che gli resta poco tempo". 13 Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. 14 Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente. 15 Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d`acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. 16 Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca. 17 Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù. 18 E si fermò sulla spiaggia del mare.

 

 

Note Capitolo 12.

1. Comincia la serie dei sette segni, visioni allegorico-simboliche, sul conflitto tra il regno di Dio e il regno di satana. La donna è la Chiesa personificata ( <!font color="000000">cfr 2 Gv v. 1. <!font color="000000">cfr3 Gv v. 1) o Maria Madre di Gesù Messia. Forse le due figure si sovrappongono. La descrizione si ispira a vari testi biblici: cfr. Gn 3, 15. cfr. Is 7, 14. cfr. Mic 4, 9-10. cfr. Dn 7, 7. cfr. Dn 10, 13 ed ha come sottofondo molti elementi di Es.

3. Il drago è satana: <!font color="000000">cfr v. 9 e cfr. Gn 3, 1 ss.

5. Il figlio è evidentemente il Messia, come indica la citazione del <!font color="000000">Sal 2, 9.

14. cfr. Dn 7, 25. <!font color="000000">12, 7. « Un tempo» ecc. equivale a tre anni e mezzo come nel v. 7.

 

 

 

 

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 10 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 20/10/2002 0.50

 

Ho trovato questa riflessione....

 

La Donna gloriosa del Messia Salvatore.
La scena della Donna dell'Apocalisse (12, 1-6) nelle doglie del parto e il rapimento del suo Neonato al Trono di Dio, possiamo intenderlo alla luce del Mistero Pasquale che non prettamente ad un atto fisico della Notte Santa di Betlemme. Anche qui, come a Cana, come alla Croce, ci si riferisce all'Ora della Passione e Resurrezione del Figlio di Dio: è questo il motivo conduttore da un capo all'altro dell'Apocalisse.
La Donna che partorisce il Figlio maschio è così da intendersi più genericamente la Chiesa Madre che, dopo il triduo pasquale, dà alla luce il Salvatore la Domenica di Resurrezione nella celebrazione e nelle opere del Regno. Ma appunto perché Maria è la Chiesa prima della Chiesa, dal momento che ha portato in grembo il Messia partorendolo nella realtà, e poichè la Chiesa già perfetta dal momento che è Santa, è legittimo vedere la Madre di Dio nella Donna del grande segno.
Maria che ha concepito a Nazaret e partorito a Betlemme il Messia escatologico, lo genera nella fede sulla Croce gloriosa (Gv 19, 25-27; Gal 4, 19). Nel capitolo 12 dell'Apocalisse, senza prescindere dalla Madre vergine se non vogliamo, si concentra maggiormente l'attenzione sulla Chiesa: l'Autore mostra qui come la generazione del Verbo di Dio, nato dalla Figlia di Sion, nato comunque da Maria e perciò l'una inscindibile dall'altra, si prolunga nella sacramentalità della Chiesa e nella fede dei singoli cristiani. Ogni fedele che crede, come Maria "concepisce e partorisce" quotidianamente il Verbo del Padre.
(Sergio Gaspari, Celebrare con Maria l'anno di grazia del Signore, ed. Monfortane, pp. 109-110).  

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 11 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 20/10/2002 12.25

 

Udienza generale di Giovanni Paolo II
"SCOPO E METODO DELL'ESPOSIZIONE DELLA DOTTRINA MARIANA"

Mercoledì, 3 gennaio 1996


1. Seguendo la Costituzione dogmatica "Lumen Gentium" che, nel capitolo VIII, ha inteso "illustrare attentamente sia la funzione della beata Vergine nel mistero del Verbo Incarnato e del Corpo mistico, sia i doveri degli uomini redenti verso la Madre di Dio", vorrei offrire in queste mie catechesi una sintesi essenziale della fede della Chiesa su Maria, pur riaffermando col Concilio di non volere "proporre una dottrina esauriente", né "dirimere questioni dai teologi non ancora pienamente illustrate" (LG, 54).
È mio intento descrivere, innanzitutto, "la funzione della beata Vergine nel mistero del Verbo Incarnato e del Corpo Mistico" (LG, 54), ricorrendo ai dati della Scrittura e della Tradizione apostolica e tenendo conto dello sviluppo dottrinale che si è prodotto nella Chiesa fino ai nostri giorni.

Essendo, inoltre, il ruolo di Maria nella storia della salvezza strettamente collegato al mistero di Cristo e della Chiesa, non perderò di vista tali riferimenti essenziali che, offrendo alla dottrina mariana la giusta collocazione, permettono di scoprirne la vasta ed inesauribile ricchezza.

L'esplorazione del mistero della Madre del Signore è veramente molto ampia ed ha impegnato nel corso dei secoli molti pastori e teologi. Alcuni, nel tentativo di mettere in risalto gli aspetti centrali della mariologia, l'hanno talvolta trattata insieme alla cristologia o alla ecclesiologia. Ma, pur tenendo conto della sua relazione con tutti i misteri della fede, Maria merita una trattazione specifica che ne metta in evidenza la persona e la funzione nella storia della salvezza alla luce della Bibbia e della tradizione ecclesiale.

 2. Sembra inoltre utile, seguendo le indicazioni conciliari, esporre accuratamente "i doveri degli uomini redenti verso la Madre di Dio, Madre di Cristo e Madre degli uomini, specialmente dei fedeli" (LG, 54).
Il ruolo assegnato a Maria dal disegno divino di salvezza richiede, infatti, ai cristiani non solo accoglienza ed attenzione, ma anche scelte concrete che traducano nella vita gli atteggiamenti evangelici di Colei che precede la Chiesa nella fede e nella santità. La Madre del Signore è destinata così ad esercitare un influsso speciale sul modo di pregare dei fedeli. La stessa liturgia della Chiesa ne riconosce il posto singolare nella devozione e nell'esistenza di ogni credente.
Occorre sottolineare che la dottrina e il culto mariano non sono frutti del sentimentalismo. Il mistero di Maria è una verità rivelata che s'impone all'intelligenza dei credenti ed esige da coloro che nella Chiesa hanno il compito dello studio e dell'insegnamento un metodo di riflessione dottrinale non meno rigoroso di quello usato in tutta la teologia.
Del resto, Gesù stesso aveva invitato i suoi contemporanei a non lasciarsi guidare dall'entusiasmo nel considerare sua madre, riconoscendo in Maria soprattutto colei che è beata perché ascolta la parola di Dio e la mette in pratica (cf. Lc 11,28).

Non solo l'affetto, ma soprattutto la luce dello Spirito deve guidarci a capire la Madre di Gesù e il suo contributo all'opera di salvezza.

 3. Sulla misura e sull'equilibrio da salvaguardare nella dottrina come nel culto mariano, il Concilio esorta caldamente i teologi ed i predicatori della parola divina, "ad astenersi con ogni cura da qualunque falsa esagerazione..." (LG, 67).
Queste provengono da quanti incorrono in un atteggiamento massimalistico, che pretende di estendere sistematicamente a Maria le prerogative di Cristo e tutti i carismi della Chiesa.
È necessario, invece, salvaguardare sempre, nella dottrina mariana l'infinita differenza esistente fra la persona umana di Maria e la persona divina di Gesù. Attribuire a Maria il "massimo" non può diventare una norma della mariologia, che deve fare costante riferimento a quanto la Rivelazione testimonia circa i doni fatti da Dio alla Vergine a motivo della sua eccelsa missione.
Analogamente, il Concilio esorta teologi e predicatori ad "astenersi dalla grettezza di mente" (LG, 67), cioè dal pericolo del minimalismo che può manifestarsi in posizioni dottrinali, in interpretazioni esegetiche e in atti di culto,
tendenti a ridurre e quasi a vanificare l'importanza di Maria nella storia della salvezza, la sua verginità perpetua e la sua santità.
Conviene sempre evitare simili posizioni estreme in virtù di una coerente e sincera fedeltà alla verità rivelata, così come è espressa nella Scrittura e nella Tradizione apostolica.
4. Lo stesso Concilio ci offre un criterio che permette di discernere l'autentica dottrina mariana: "Nella Chiesa, Maria occupa, dopo Cristo, il posto più alto e il più vicino a noi" (LG, 54).

Il posto più alto: dobbiamo scoprire questa altezza conferita a Maria nel mistero della salvezza. Si tratta, però, di una vocazione totalmente riferita a Cristo.
Il posto più vicino a noi: la nostra vita è profondamente influenzata dall'esempio e dall'intercessione di Maria. Dobbiamo però interrogarci sul nostro sforzo di essere vicini a lei. L'intera pedagogia della storia della salvezza ci invita a guardare alla Vergine. L'ascesi cristiana di ogni epoca invita a pensare a lei come a modello di perfetta adesione alla volontà del Signore. Modello eletto di santità, Maria guida i passi dei credenti nel cammino verso il Paradiso.
Mediante la sua prossimità alle vicende della nostra storia quotidiana Maria ci sostiene nelle prove, ci incoraggia nelle difficoltà, sempre additandoci la meta dell'eterna salvezza. Emerge in tal modo sempre più evidente il suo ruolo di Madre: Madre del suo Figlio Gesù, Madre tenera e vigile per ognuno di noi, ai quali dalla Croce il Redentore l'ha affidata perché l'accogliessimo come figli nella fede.

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 12 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN°Teofilo

Inviato: 20/10/2002 19.51

 

Carissimi,

riporto questo passaggio delle parole del papa, inserite da Caterina nella sezione dedicata alla Madre di Dio, a proposito della connotazione della "donna" in Apoc.12:

 

L'attuale esegesi converge nel vedere in tale donna la comunità del popolo di Dio, che partorisce nel dolore il Messia risorto. Ma, accanto alla interpretazione collettiva, il testo ne suggerisce una individuale nell'affermazione: "Essa partorirà un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro" (12,5). Si ammette così, con il riferimento al parto, una certa identificazione della donna vestita di sole con Maria, la donna che ha dato alla luce il Messia. La donna-comunità è descritta infatti con le sembianze della donna-Madre di Gesù.
Caratterizzata dalla sua maternità, la donna "era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto" (12,2). Questa annotazione rimanda alla Madre di Gesù presso la Croce (cf. Gv 19,25), dove Ella partecipa con l'anima trafitta dalla spada (cf. Lc 2,35) al travaglio del parto della comunità dei discepoli. Nonostante le sue sofferenze, è "vestita di sole" - porta, cioè, il riflesso dello splendore divino -, e appare come "segno grandioso" del rapporto sponsale di Dio con il suo popolo.

 

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da Pergamena 7978                          Messaggio n° 13


Credo che l'argomento di Apocalisse possiamo ritenerlo esaudito....dal momento che NESSUN esegeta di qualunque parte....si è mai pronunciato con termini netti e chiari.....credo che per TUTTI i cristiani vada considerata una parte che ci riguarda entrambi:

 

si parla della CHIESA....si parla del MESSIA..Gesù Cristo....e si parla anche di Maria: la donna che partorisce in modo autentico e reale il figlio maschio, destinato a goverare con scettro di ferro.....credo che il resto vada rimesso nelle mani di Dio....e  tutto a suo tempo..cioè, a quando Dio riterrà giunto il tempo di rendere tale argomento motivo di salvezza.....il che per ora non mi pare....

 

Riprendiamo il tema del forum:

POSSO ESALTARE MARIA?.....

 

l'amico jesus, col suo intervento nel forum sul rosario..mi ha fatto immergere nel significato di aver detto l'Ave Maria per metà.......ho riflettuto molto..perchè mi pareva di ricordare come Lutero ne avesse fatto cenno...ed ho trovato questo testo...buona meditazione..anche per te jesus...

 

L'Ave Maria (Commento di M.Lutero 1522)

 

< A proposito di tale preghiera bisogna annotare questo: nessuno dovrebbe porre la propria fiducia o sicurezza nella Madre di Dio o nei suoi meriti, poichè solo Dio è degno di tale fiducia e solo a Lui è dovuto il nobile culto. Piuttosto si dovrebbe lodare e ringraziare Dio per Maria e per la grazia a lei concessa e bisognerebbe stimare e amare lei semplicemente come colei che ha ottenuto tali benedizioni da Dio per sola Grazia, senza merito, come lei stessa confessa nel Magnificat.

Proprio come quando nel vedere il Cielo, il sole e ogni creatura, vengo spinto a lodare il Creatore per queste cose, associandole alla mia preghiera e alla mia lode, col dire: "O Dio, tu che hai fatto queste meravigliose e perfette creature, donami ecc...". Allo stesso modo anche qui la nostra Preghiera dovrebbe inserire la Madre di Dio e dire: "O Dio, quale nobile persona hai tu creato in Maria! Che possa essere benedetta! ecc.... E poichè l'hai così tanto onorata, concedi anche a me ecc...".

Non lasciamo dunque che il nostro cuore si aggrappi a lei, ma che per mezzo di lei arrivi a Cristo e a Dio stesso! Questo infatti dice il testo dell'Ave Maria, cioè che tutta la gloria deve essere data a Dio, con le parole: " Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con Te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù Cristo. Amen" (Lc1,28-42)

Come puoi vedere, queste parole non contengono alcuna richiesta, ma semplicemente un rendimento di lode e di onore. Così come non c'è alcuna richiesta nelle prime parole del Padre nostro, ma piuttosto lode e onore di Dio, perchè Egli è il nostro Padre e perchè è nei cieli. Perciò noi non dovremo fare dell'Ave Maria nè una richiesta, nè una invocazione, perchè sarebbe errato interpretare le parole al di la del loro proprio significato e del significato dato ad esse dallo Spirito Santo.

Ma ci sono due cose che noi possiamo fare (quando diciamo l'Ave Maria). In primo luogo possiamo pregare l'Ave Maria come una meditazione, nella quale rammentiamo quale Grazia  Dio abbia concesso a Lei. In secondo luogo possiamo farne anche un desiderio, cioè che lei possa essere riconosciuta e considerata sulla base di tutto ciò, vale a dire come "Benedetta da Dio". >

 

(Testi teologici e spirituali dal I al XX secolo, a cura della Comunità di Bose Ed. AM - pp.792-793)

 

.........

Dunque...facciamo un paio di considerazioni...Lutero chiama Maria..."MADRE DI DIO"....e NON nega il concetto dell'Ave Maria quale Preghiera.....anzi....la incoraggia....ovviamente con le dovute CAUTELE.....

Ma se prendiamo, ad esempio i testi specifici mariani della Chiesa..ci accorgeremo come le finalità di tali insegnamenti NON si differenziano nella sostanza...certamente che divergenze ci sono..ma NON nei punti focali.....

Chiamare Maria Madre di Dio...e il NON negare l'uso dell'Ave Maria quale forma di preghiera...di MEDITAZIONE E CONTEMPLAZIONE.........ops aggiungo anche queste parole di Lutero:Non lasciamo dunque che il nostro cuore si aggrappi a lei, ma che per mezzo di lei arrivi a Cristo e a Dio stesso!

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 20/10/2002 23.48

 

Johannes Husschin (o Huszgen), detto Ecolampadio....era sacerdote nel 1510, poi aderì alle idee dei riformatori protestanti e abbandonò la Chiesa. Profondo conoscitore delle lingue bibliche, divenne un grande predicatore e si dedicò allo studio della ptristica, morì nel 1531:

scriveva:

 

 

"....Predichiamo le lodi di Maria, ma predichiamole rivolte al Figlio Divino, predichiamo piuttosto Colui per la cui misericordia Ella è stata misericordiosa, vergine prudente e adorna di tutte le virtù. Somma è la lode dovuta alla Vergine, ma nessuna le compete se non per Cristo Signore Gesù. Che anzi la Vergine non vuole che noi indugiamo nelle sue lodi, lei che in tali lodi mai si è soffermata; non vuole che in lei si confidi, ella che mai ha confidato in sè stessa, poichè solo in Dio riponeva la sua speranza.

E' bene -e vi esorto a farlo- gareggiate nel lodare Maria, ma a questo patto però: che si attribuisca a lei ciò che veramente le spetta, e che da lei risaliamo a Dio stesso, largitore di ogni dono. Non voglio che si sottragga qualcosa al culto di Maria, ma soltanto che nulla si tolga al culto di Dio, cioè a Colui che si deve onorare in spirito e verità (cf.Sal.8,3).

Mai si udrà dire di me: - lo spero nel Signore - che io sia contrario alla Vergine: ritengo infatti che l'essere mal disposto verso di lei sia indizio certo di uno spirito reprobo.

E come non dovrei amarla?

E chi è colui che non si senta trasportato dall'amore vero la Vergine, verso colei che Dio stesso ama, che gli angeli e gli arcangeli venerano, che diede alla luce il Salvatore, che è l'avvocata del genere umano, che è chiamata regina di misericordia?

Or dunque, vi esorto con insistenza a lodare Dio per mezzo di Lei, con tutte le vostre forze. Che se ci mancasero le parole, lodiamola imitandone le virtù, lodiamola con la castità, con la modestia, con la carità, con la fede, con la verità e con tutti gli altri santi costumi; ciò sarà molto gradito alla Vergine e a Cristo, figlio della vergine. Se così faremo accadrà che, pur tacendo e dormendo, saremo presto esauditi; e saremo più accettabili a Dio di altri che,vegliando, non smettono di recitare lunghi panegirici!"

 

(La Lode di Dio in Maria - "Maria, Testi teologici e spirituali dal I al XX secolo, a cura della Comunità di Bose" - Ed i Meridiani - pag.799)

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: serafino

Inviato: 21/10/2002 4.34

 

Nessuno nega che Gesù è Figlio di Maria, perché nacque da Maria, ma Apocalisse 12, si applica ad Israele, a cui fu promesso il Messia. Quindi Israele soffriva i dolori come di parto, aspettando il Messia che doveva nascere, perché si trovava in tribolazioni e specie sotto i Romani. Il termine “Donna”, in profezia, o in senso spirituale, si riferisce più che altro a “religione”, o al popolo d’una religione. In questo caso, al popolo ebraico e sua religione.  In Romani 9:4-5, si legge che il Cristo secondo la carne è venuto dai padri Israeliti.  Ma qualche versione cattolica ha variato un pò il verso 5.

In Apocalisse si nota che il Figlio di questa donna fu rapito presso Dio, ma non la madre Israele, perchè ad Israele non gli fu mai promesso il cielo, e perciò qui se ne fugge nel deserto di questa terra in un posto preparato da Dio, dove spende tre anni e mezzo, e questo periodo corrisponde alla metà dell’ultima settimana d’anni delle 70 settimane di Daniele, cioè: 62+7+1.  I primi tre anni e mezzo sono usati dai due testimoni di Dio in cap.11:3. Quest’ultima settimana comincia al rapimento della Chiesa e finisce con la battaglia di Armaghedon, perciò è ancora da venire. – La salita al cielo del Figlio della donna, dev’essere quella insieme al rapimento della Sposa., poiché vi è subito una battaglia in cielo, e questa è per cacciare Satana e i suoi demoni dal cielo, quando Cristo torna a favore del solo Israele. Rom.11:26).  - Qui combatte Michele il capo dei Cherubini e il diavolo fu gettato giù coi suoi demoni.

In quanto a Maria madre di Gesù, essa non subì alcun dolore di parto, secondo che è scritto:  “Prima di provare i dolori del parto, ella ha partorita; Prima che gli avvenissero i dolori, ha dato alla luce un maschio”. Forse sapete dov’è questo verso, se no basta un contatto col portale del Vaticano...ed è fatto.

Comunque, ho letto che anche i fratelli evangelici come i cattolici, hanno affibbiato i dolori del parto a Maria, ma la condanna di partorire con dolore, si applica ai figli degli uomini, ma non al parto del Figlio di Dio.  Quindi in Apocalisse 12, la donna, non è Maria.  Oltre a ciò Maria è membro della Chiesa, ma non è madre, altrimenti quando Cristo avrà le nozze con la Sposa, Maria sarà costretta a lasciar fuori come una suocera.   

Il capitolo che stiamo trattando non è tanto facile, se voi la vedete differente, da parte mia  non reclamo infallibilità.        --   Un fraterno saluto  --   Serafino          

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 21/10/2002 11.22

 

Serafino...è evidente che o NON leggi tutto....o leggi soltanto quel che più ti aggrada........ci vuole onestà anche nell'ammettere che siamo esseri LIMITATI....i testi che ho riportato lo sottolineano...NESSUN ESEGETA.....da una interpretazione netta, chiara e precisa del cap.12, prendiamone atto.......NESSUNO HA MAI NEGATO l'aspetto figurativo del testo che prevale essendo Apocalisse un testo rivelativo e profetico...quindi anche futuristico.....tuttavia ciò NON toglie che in esso, il termine DONNA.....è attribuibile a Maria che ha partorito il Messia fisicamente..diversamente avremo le annotazioni e un Messia esclusivamente figurativo......mentre esse si calano nella realtà dell'uomo.....come l'Incarnazione che ha permesso a Dio di farsi come noi!

 

Per me l'argomento è stato esaustivo..diversamente al titolo del forum che chiede "POSSO ESALTARE MARIA?".......

 

sono stati messi due riferimenti, uno di Lutero sull'Ave Maria..l'altro di un sacerdote uscito dalla Chiesa e convertitosi al protestantesimo..entrambi ci dicono che POSSIAMO lodare Maria..con le dovute cautele, naturalmente....se volete è questo che possiamo approfondire....

 

Sia Lodato Gesù Cristo

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor

Inviato: 21/10/2002 14.00

 

Sicuramente l'Apocalisse è un libro molto difficile da interpretare a causa delle immagini caotiche che si susseguono e dei simboli che, a volte, hanno più di un significato. Basti pensare che l' invocazione finale del libro, Maranathà, può essere letta in due modi: o come "Vieni Signore" o come "il Signore è venuto". Detto questo, se prendiamo il cap. 12, siamo di fronte al dilemma di chi è la "Donna" citata, di come identificarla e, soprattutto, se è possibile identificarla con sicurezza. Le possibilità più accreditate sono che si parli di Maria oppure della nuova Chiesa Nacsente. Credo che nessuno possa affermare "E' sicuramente Maria" oppure "Sicuramente non è Maria". Probabilmente l' interpretazione più accettabile è quella del grande commentario biblico che ad un certo punto dice: "E' del tutto possibile che Giovanni abbia scritto in una duplice prospettiva, individuale e collettiva, implicante sia il Popolo di Dio, la Chiesa,sia Maria, colei che in Isralele diede alla luce il Messia."

Non pare invece accettabile l' ipotesi che la "Donna" sia la nazione di Israele. Nella Scrittura, Israele riceve diversi appellativi ma mai quello di "donna" mentre è abbastanza chiaro il riferimento alla "donna" citata in Genesi 3.

Del resto, cosa fa la "donna " ciatata in Ap 12? Dà alla luce un bambino che è destinato a governare il mondo con una verga di ferro. Questo è un chiaro riferimento a Is 7,14 dove si priofetizza di una vergine che darà alla luce un bambino. Anche qui non ci sono esempi nelle Scritture che dicano che Israele darà alla luce il Messia.

 

Credo quindi che, una volta scartata Israele, si debab discutere solo di Maria e della Chiesa nascente.

 

Ma questo, per motivi di tempo, lo farò un'altra volta.

 

Sia lodato Gesù Cristo

 

 

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 22/10/2002 0.14

 

Da un'idea di Alfonso che...mi son permessa di far mia..e che lo ringrazio per lo spunto..condividendo in parte la sua base.....restando inalterate le domande che Alfonso proponeva a questa intervista.....ho sviluppato quanto segue.....

 

 

Io sono Cristiana (Cattolica) e seguo  l'evangelo e  i vescovi che Gesù ha posto a custodia della Parola fondando la Sua Chiesa perchè, come pecora...non pascolassi nei campi da sola, ma con l'intero gregge.....

Ho fatto un passo indietro nel tempo con la mia immaginazione ai tempi della nascita di Gesù, e mi sono immaginata di parlare con Maria: le ho fatto alcune domande che sono queste:

 

- Maria tuo figlio come si chiama?

E lei mi ha detto, mio figlio si chiama Gesù.

- Maria dicono che tu sei madre di Dio è vero?

Maria mi ha detto: " Non è una domanda facile, io ci ho messo una vita per meditare questo pensiero nel mio cuore con tutto quello che comportava. Però devo dirti una cosa, quando mi resi conto di ciò che Dio fece in me, benchè immeritatamente, mi sono sentita l'anima trasalire di gioia, e così lo Spirito Santo mi ispirò a cantare e lodare Dio nel Magnificat che la Chiesa oggi ti insegna a ripetere con me ogni giorno, affinchè anche tu possa esultare con me! E perchè ho esultato? Perchè Dio aveva scelto il mio umile grembo per venire fra gli uomini! Perchè "Il Verbo che era presso Dio" venne ad abitare, prese dimora in me.....Come posso dirti < sono la Madre di Dio> senza rischiare di intrappolare la tua mente troppo razionale? Rifletti su chi è Gesù, mio figlio nella carne, ma non nello spirito, non da seme umano, "generato dalla stessa sostanza del Padre" che ha sostato in me e chiedi, a Lui stesso di istruirti, ma non rilegarmi nella tua razionalità.....Certo, per te sarà più facile comprendere che sono "solo" la madre del figlio di Dio. Tuttavia Quando Elisabetta mia parente nel saluto disse: "A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me", io mi sono sentita svenire per la forte emozione, allora ho potuto solo dire: "L'anima mia magnifica il Signore, il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, perchè grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente....santo è il suo Nome..."

 

- Maria dicono che tu devi essere esaltata è vero?

Lei mi ha risposto, " Cosa vuol dire esaltare? se per esaltare intendi me, come persona distaccata da mio Figlio, allora NON farlo! Soffrirei molto! Se vuoi esaltarmi devi narrare le  grandi cose che ha fatto l'Onnipotente in me come ho cantato nel Magnificat e segui il mio esempio, perchè io sono la serva del Signore. Se dici "Maria" devi giungere all'unisono a dire "DIO" perchè io dirò "DIO" ogni volta che tu mi nominerai! Il Dio che dentro di me si è degnato di prendere la forma umana.....mi ha fatto dono della "pienezza della Grazia Sua" così che ogni volta che vorrai esaltarmi, dovrai con me Giungere alla Sua Pienezza di Grazia che è donata anche a te...perchè tutto ciò che Dio ha fatto in Me, io posso aiutarti a farlo tuo.....ma per giungere a questo dovrai fare tutto ciò che mio Figlio ti dirà di fare! Potrai esaltarmi, soltanto se avrai intenzione di giungere alla perfezione, o almeno di provarci. Imita le mie virtù, la carità, l'obbedienza.....il silenzio, la meditazione...l'Amore....."

 

- Maria ma mi hanno detto che devo pregare te è vero?

" Dipende da cosa intendi figlio mio! Gesù sulla Croce ti ha affidato a me attraverso Giovanni, e a lui ti ha dato me come Madre, tuttavia io non vivo che in funzione di mio Figlio, in funzione di Dio, perciò se vorrai pregarmi, il tuo intento dovrà essere soltanto quello di giungere a Gesù, e non pregarmi soltanto come meta finale! Ma io so che tu questo lo sai, perchè la Chiesa te lo insegna molto bene.....La Chiesa ti dice chiaramente che a me ti devi rivolgere se vuoi un aiuto per giungere meglio a Gesù, la Chiesa ti insegna che soltanto Lui è il mediatore io e i santi e i martiri siamo solo strumenti del Suo sconfinato Amore per te.....non siamo noi il fine, ma solo un mezzo per aiutarti in questo mondo in cui vivi.....Alle Nozze di Cana ti ho dimostrato che cosa? Che Gesù non mi sa rifiutare le grazie, che mio Figlio ascolta la mia preghiera che rivolgo per te.....che Dio è pronto ad esaudire ciò che CON me tu chiederai se quanto chiederai sarà utile per la tua crescita spirituale. Usa il Rosario per rivolgerti a me, perchè Dio sa di cosa tu hai bisogno...prega dunque per il gusto di pregare...e per imparare........è una preghiera completa che ti aprirà il mondo di Dio e potrai vederlo anche con i miei occhi....attraverso quello che io ho potuto sperimentare.....Pregherai con la Preghiera che mio Figlio ti ha insegnato, il Padre Nostro; pregherai con le parole dell'Angelo, in questo saluto potrai rivivere il momento più importante della pienezza del tempo in cui Dio decise di venire ad abitare in mezzo a noi attraverso il mio grembo che rese puro, pensando a questo e ripetendo quel saluto, tu mi avrai esaltata  in modo che a Dio piace perchè ciò che ha fatto in me è opera della Sua Magnificenza.....nel Gloria al Padre, loderai degnamente la Santa Trinità; attraverso i Misteri crescerai nello spirito, ed alimenterai saggiamente la tua anima....l'impegno del Rosario, ti aiuterà a ricordare gli impegni che hai verso la tua vita e il mondo in cui vivi....ma se non metterai in pratica il Rosario, allora ci farai soffrire a tutti quassù.....chiedi questa perseveranza nella Preghiera che mio Figlio ti ha raccomandato nel Getsemani, cioè, di pregare senza stancarti mai......" 

 

- Maria qual'è il tuo più grande amore?

E lei mi ha risposto: "Gesù....Gesù....il - Dio con noi - il Verbo che era presso Dio e che si è fatto uomo nel mio grembo......ho vissuto solo per Lui....ho rinunciato a tutto per Lui....ho rinunciato anche ad averlo come "Figlio" perchè l'ho dato al mondo PER TE.....ho rinunciato ad avere altri figli perchè già avevo deciso in cuor mio di mantenermi pura per Amore di Dio......L'Onnipotente vide in me non so cosa...forse l'umiltà...forse la timidezza....forse proprio questo Amore...e benchè indegna...mi scelse quale serva fra i servi suoi.....Sotto la Croce mi amò come non mai...mi diede l'umanità intera affidandola al mio cuore trapassato dalla spada del dolore.....affinchè vi custodissi...e vi portassi a LUI....Perciò..sapendolo ora nella Gloria seduto alla destra del Padre, ora il mio grande AMORE SIETE VOI.....è tutto il genere umano per il quale Egli versò fino all'ultima goccia il suo Sangue...e per VOI si diede quale Cibo di vita eterna.....Vi amo immensamente e fino alla fine del Mondo tenterò ogni cosa pur di portarvi tutti a Lui.....e so come alle Nozze di Cana che Gesù, mio Figlio e Dio stesso, non mi rifiuterà questa Grazia.....e la Grazia che vi invito a chiedere è quella di sentirvi tutti veramente fratelli e sorelle in Lui........."

 

- Ho provato con l'immaginazione e con lo Spirito Santo di trovarmi ai tempi di Gesù.

Questo mi ha detto Maria e io la rispetto, l'amo, la venero...perchè mi è stata donata quale Madre sotto la Croce dal Cristo morente....l'ho presa con me, come fece Giovanni e tento di seguire i suoi suggerimenti come alle Nozze di Cana...... perchè credo che questo sia l'unico modo per esaltarla ed onorarLa nel ruolo che Dio le ha dato e che la Santa Chiesa mi insegna......

.

Sia lodato Gesù Cristo.

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 19 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSNStefanoS79

Inviato: 22/10/2002 15.01

 

Come al solito si dicono tante cose.....vorrei che mi spiegaste una cosa: perchè bisogna andare a cercarsi il marianesimo? nella Bibbia abbiamo già scritto quale è la strada della salvezza, ovvero il ravvedimento dalla propria condizione di peccatori, l'accettare Gesù come Salvatore e seguirLo per il resto della vita.

Abbiamo la porta principale, perchè voler ad ogni costo andare a cercarsi una porta di servizio....quando la potremmo anche trovare sbarrata! (Mt 25:41)

In Cristo abbiamo ogni cosa, perchè Lui è tutto in tutti, quindi anche in Maria (Col 3:11)

la migliore venerazione che possiamo dare a Maria è imitarla con la sua umiltà e la sua obbedienza. e invocare Gesù Cristo vero Dio per la nostra salvezza, proprio come faceva lei

(Lc 1:46-47) ora vorrei proporvi una bella meditazione; leggete Luca 1 immaginando che Maria sia il vostro "uomo in Adamo" e che Cristo che viene concepito in voi sia il vostro "uomo in Cristo" ovvero la vostra nuova identità rinnovata dallo Spirito Santo che nasce in voi.....può essere utile a capire quale è il vero significato di Maria: un modello da imitare nella sua fedeltà e dedizione a Gesù Cristo che è vero Dio e vero uomo.

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 20 di 42 nella discussione 

Da: smile

Inviato: 22/10/2002 21.27

 

Uno smile a Stefano anche se non condivido quello che dice, mi sembra che tu sia un tantino confuso con le tante filosofie strane che circolano come leggasi newage.

Ti saluto con affetto fraterno, ma non ho intenzione di fare io discussioni sterili.

 

Volevo però ringraziare per la simpatica intervista che è uscita fuori, che se anche l'ha ingrandita Caterina  da come leggo e però  da un'idea di Alfonso. Bravo Alfonso, un grande smile per l'idea che ho letto da te e che condivido per metà, naturalmente, ma sono tanto felice quando ti leggo, forse è simpatia? non lo so, ma grazie per gli spunti che mi dai, forse mi iscriverò al tuo gruppo, anche solo per solidarietà cristiana.

 

Pace con tutto il cuore e veneriamo Maria come più sentiamo dal cuore senza dalre il di più, come ci insegna la Chiesa, ma anche se toglierle quello che Dio le ha dato, il Figlio divino!

 

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 21 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN°Teofilo

Inviato: 22/10/2002 23.16

 

Potrebbe sembrare che nei nostri forum ci sia una eccessiva sottolineatura della figura di Maria, togliendo a Gesù la sua assoluta unicità nella salvezza dell'umanità.

Il caro Stefano mi pare che voglia farci notare questo, chiamandolo con il termine "marianesimo".

I forum nelle nostre bacheche si sviluppano  trattando più le cose che dividono i cristiani che non quelle che uniscono.

Forse è un limite che abbiamo e che non riusciamo ancora a superare.

Ora siccome il caso Maria è uno di quelli che dividono, può darsi che si ritorni spesso sulla sua figura e sul suo ruolo.

E' chiaro che il Salvatore è Gesù.

Ma Gesù non ha voluto agire da solo. Si è servito, e si serve tutt'oggi di strumenti umani per portare la salvezza in tutto il mondo.

Maria entra in questo progetto di salvezza in modo singolare e agisce in modo singolare, quale madre a cui Gesù ha detto in Giovanni:"ecco tuo figlio".

Perciò non sembri inutile nè inopportuno, il tentativo di difendere anche la figura di Maria quale strumento per guardare a Cristo nel modo migliore.

Con affetto

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 22 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 23/10/2002 14.04

 

Come per il passato, anche oggi il Rosario
deve essere arma potente
per vincere nella lotta interiore
e dare aiuto a tutte le anime.
Onora con la tua lingua la Madonna
il Signore chiede riparazione
e lodi dalla tua bocca.
Che tu sappia e voglia seminare
in tutto il mondo la pace e la gioia
con questa mirabile devozione mariana
e con la tua vigilante carità.


(Josè Maria Escrivà)

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 23 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor

Inviato: 23/10/2002 19.14

 

Questo non sarà il solito seguito, perlomeno non come inizialmente me l’ ero proposto. Ma, poiché è frutto di alcune meditazioni, mi piacerebbe condividerle con voi. Tuttavia lo farò in un modo un po’… particolare. Prendo spunto dalla discussione sul brano di Ap. 12 e poi andrò un a ruota libera. Riprendiamo l’ analisi di Apocalisse 12 per cercare di capire chi è la “donna” citata.

Innanzitutto nel versetto 2 la “donna” dà alla luce un bimbo. Nel versetto 5 si dice che questo bimbo governerà le nazioni con una verga di ferro. Tutti sono concordi nel ritenere questo bambino come il Messia. Quindi il primo personaggio è chiaramente identificato. Abbiamo anche la figura del drago da identificare. Potrebbe trattarsi di satana? Il versetto 9 ce lo identifica come “il serpente antico” con chiaro riferimento a Gn 12,31. Quindi il serpente che spinse al peccato la prima coppia è anche il drago che cerca di uccidere il figlio della “donna”. Abbiamo ancora un altro personaggio. Compare nel versetto 7 ed è identificato nell’ Arcangelo Michele. Michele con le sue schiere di angeli che contro il drago. Quindi dei quattro personaggi presenti nel capitolo, tre sono entità individuali. Il Figlio è chiaramente il Messia, l’ Arcangelo Michele è chiaramente identificato come un apersona e il drago è il serpente che è stato chiamato “diavolo” e “satana” secondo quanto afferma lo stesso Giovanni.. A questo punto diventa difficile affermare che il quarto personaggio ( la “donna”, appunto) debba invece rappresentare un’ entità collettiva quale potrebbe essere la Chiesa. Se vogliamo essere coerenti con l’ interpretazione esegetica di questi versetti, un’interpretazione confermata anche dagli studiosi protestanti, noi dobbiamo considerare anche “la donna” come un’entità individuale. E questo ci conduce, per forza di cose, ad identificarla in Maria.

Per capire meglio, mettiamo a confronto i versetti di Genesi 3 e Apocalisse 12:

Dio disse al serpente ( Gen 3,14)

Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana

 

Io porro inimicizia tra te e la donna ( Gen 3,14)

Il drago… si avventò contro la donna… Ma furono date alla donna le due ali… lontano dal serpente.


La tua discendenza e la sua discendenza ( Gen 3,15)

Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra alla sua discendenza


Ora lasciamo da parte la Bibbia e dedichiamoci a vedere come vivevano le popolazioni nomadi all’ epoca nella quale fu scritta la Genesi. La gente si spostava, per lo più a piedi, lungo sentieri sassosi. Si muovevano intere famiglie con i loro animali e le masserizie. La formazione di marcia, chiamiamola così, vedeva l’uomo davanti e la moglie con i figli più indietro staccati di circa due o tre passi. Non era solo una forma di rispetto ma aveva anche una funzione pratica. Camminando sulle pietraie non era difficile disturbare qualche serpente che sonnecchiava al riparo di qualche grosso ciottolo. Il serpente, disturbato, si sollevava e colpiva la prima cosa che si trovava a tiro. Poiché l’ uomo che aveva smosso il sasso era appena passato, il serpente aveva a tiro il tallone dell’ uomo che diventava quindi il suo bersaglio. Era a questo punto che la donna, che seguiva ad una certa distanza, svolgeva la sua funzione protettiva. Lanciando un grido di avvertimento permetteva all’ uomo di girarsi e di colpire, anche se alla cieca, il serpente con il bastone che tutti portavano per aiutarsi nel cammino e che è anche l’arma per eccellenza contro i serpenti. Non era necessario che la bastonata uccidesse il serpente in quanto quel primo colpo aveva solo lo scopo di mandare a vuoto l’attacco del rettile e magari di stordirlo o addirittura rompergli la colonna vertebrale. A quel punto diventava facile ucciderlo a bastonate. In questo racconto di vita quotidiana (che mi è stato confermato, almeno nella sua dinamica, da un beduino in occasione di un mio viaggio) è racchiuso il significato di “insidiare il calcagno” e di “schiacciare la testa del serpente”.

Bisogna prestare attenzione alle parole usate. “Insidiare” vuol dire”cercare di colpire” mentre “schiacciare” è il verbo dell’uccisione. Quindi il libro della Genesi ci mostra come il serpente cercherà di colpire ma poi verrà inesorabilmente ucciso. E’ la vittoria del bene sul male.

Ora spostiamo nuovamente l’attenzione su un altro protagonista: la donna. Non è lei che uccide il serpente ma è lei che dà l’allarme e diventa determinante per la salvezza dell’ uomo che cammina.

Ora faccio una domanda: secondo voi,c’è nel N.T. un episodio in cui una donna avverte qualcuno di un eventuale pericolo? Mi rendo conto che posta così la domanda non è di facile soluzione. Ed in effetti in seguito vi darò un altro indizio.

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 24 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 23/10/2002 20.15

 

Grazie Raptor......

 

perdonami se parto dall'ultima frase del testo....perchè secondo me, per chi vuole intendere....è chiarissimo e auìita....

Ora spostiamo nuovamente l’attenzione su un altro protagonista: la donna. Non è lei che uccide il serpente ma è lei che dà l’allarme e diventa determinante per la salvezza dell’ uomo che cammina........

 

Prendiamo un altro passo del Vangelo...le Nozze di Cana....

chi è che dà l'allarme al Figlio che una "tragedia" sta per compiersi? Non dimentichiamoci che la mancanza del vino era una cosa molto triste....capace di mandare all'aria la festa........La risposta che Gesù da...sembra a prima vista un rimprovero..."Che ho da fare con te donna?"....e qual'è la reazione di Maria? Non parla con il Figlio perchè ha già "meditato nel suo cuore".....sa che il Figlio l'ascolterà..e che quello che appare un rimprovero....è in realtà...un metterla alla prova..."Fate tutto quello che Gesùà vi dirà"....e..sembrerebbe dire ancora: "avrete salva la vita..."

 

Gesù NON riprende la Madre come dovrebbe essere logico....dopo averla ripresa una prima volta...ma COMPIE IL MIRACOLO...e salva la festa....Madre e Figlio hanno come raggiunto l'intesa.....la Madre ora sa che tutto quello che chiederà l'otterrà......la prova è superata....anche se un altra l'aspetterà...quella della Croce.....e...di un nuovo parto..ora si figurativo e che ci riporta all'Apocalisse cap. 12......Madre di tutti i redenti..i salvati.....Madre della Chiesa....

 

Sia Lodato Gesù Cristo....

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 25 di 42 nella discussione 

Da: Jesus

Inviato: 24/10/2002 9.27

 

Pace al Gruppo.

 

Ho letto con molto interesse tutti gli argomenti, e ringrazio tutti quanti che hanno dato il loro contributo, sapete che mi viene in mente? Che ci si incontra per un caffè, per una birra e se si parla di sport, di donne, di films, di vacanze, dei guai, va tutto quanto bene, ma se si comincia a parlare di Dio vedi molti che alzano gli occhi al cielo, ti scambiano subito per un bigotto, anche se è una parola usata a sproposito solo per i cattolici, ma però noi evangelici non siamo da meno.

 

Io sto imparando che se anche non si deve parlare solo di questo, si può immergere Dio benissimo nella nostra vita facendo dei paragoni, come questo che ho letto da Raptor e che ho trovato molto stimolante per il dialogo.

 

A prima vista sembrerebbe assurdo uscire fuori dagli schemi che siamo abituati a leggere dentro la Bibbia, come per esempio citare il beduino che conferma a Raptor il significato di certe tradizioni. Ma però se mi fermo a riflettere, è anche vero che pure noi abbiamo tanti testi di pastori che per spiegare la Bibbia, ci fanno tanti esempi e poi non si spiegava Gesù in parabole e storie?

 

Rivediamo questa storia dell'Apocalisse, l'idea che mi sono fatto è che in tutti e due i casi non sbagliamo, cioè secondo me vedere la Chiesa è giusto, perchè quando parla il versetto della stirpe che Satana insidierà, siamo tutti noi che ci siamo convertiti ma che non siamo però fuori pericolo. E se vediamo Maria non sbagliamo nemmeno, perchè se dobbiamo restare onesti con le Scritture, chi partorisce Gesù è Maria.

 

Mia ha molto colpito anche l'esplorazione che ha fatto Raptor  e l'avvicinamento che Caterina ha fatto con l'episodio delle Nozze di Canaan. Raptor sottolineava la figura della donna che da l'allarme, e Caterina ci chiede chi è che avverte Gesù che qualcosa non andava bene nella festa? Mi è piaciuto molto questo accostamento di < allarme >, non penso che in tutta la Bibbia ci sia stata qualche donna che abbia dato un allarme apparte questo episodio di Canaan.

Ma però mi interesserà l'altro indizio che Raptor vorrà dare.

Grazie!

 

Veniamo al problema se esaltare Maria si possa farlo o no.

E' la prima volta che leggo il commento di Lutero sull'Ave Maria, è vi debbo dire che ne sono rimasto colpito ma anche affascinato. Io trovo altamente corretto quello che dice e se ci mettiamo la buona volontà, ci leggiamo dentro una via di mezzo per i cattolici e gli evangelici e i Riformati in via generale.

 

Io mi sto convincendo che non possiamo accusare almeno la prima parte dell'ave Maria di idolatria a Maria altrimenti accusiamo la Bibbia stessa. Semmai dobbiamo farci tutti una confessione per chi non usa queste parole per verificare la profezia che tutte le generazioni mi chiameranno beata che ha detto Maria e per i cattolici che forse, ma non tutti, si aggrappano al cuore di questa mamma senza vedere altrove, cioè a Gesù. Ma però è difficile perchè non ci è stato permesso di giudicare i fratelli e mentre alcuni della mia fede lo fanno, non si rendono conto che non venerano Maria nemmeno per quello che è grandemente < Madre del Signore > come la saluta la sua cugina Elisabetta.

 

Ecco, grazie a voi tutti, e che lo Spirito Santo che illuminò a Elisabetta, illumini noi tutti per parlare sempre bene del dono del nostro Mediatore, Gesù Cristo.

 

Pace, Jesus

 

Rispondi

Consiglia

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 27/10/2002 17.01

 

Ciao Jesus, ti sono grata per il tuo senso ecumenico....sottile, cauto, delicato......che lascia veramente spazio alla contemplazione e soprattutto all'azione dello Spirito Santo che deve continuare a scavare le nostre anime......

 

Vorrei, anche a te, fare dono a tutti...di questa Preghiera scritta da SUZANNE DE DIETRICH......eminente teologa Riformata, di famiglia alsaziana, nata nel 1891. Si impegnò nella divulgazione della Bibbia e s'innamorò del movimento ecumenico. Morta nel 1981.....fra i molti scritti questo è veramente da condivedere e da riflettere......

 

Lasciami o Maria, entrare un momento nel mistero della tua anima.

O piuttosto, lascia che ci raccogliamo sulla soglia.

Poichè Tu non sei di quelle che parlano di sè ad ogni passante.

Tremante per la grazia che ti era stata fatta, te la serrasti nel tuo cuore.

 

Come sei sola, o Maria, fra gli uomini da quando l'Angelo ti ha visitata!

A lungo forse tu hai cercato da chi andare.

L'Angelo aveva pronunciato un nome: Elisabetta. Allora Tu corresti alle montagne della Giudea.

Vi è una casetta profumata, dove il mandorlo fiorisce. Eòisabetta ti attendeva.

E dai vostri cuori salì un canto che il cielo accolse!

O Gioia sovrumana dei divini abbassamenti!

Mano adorabile del Signore, che esalta gli umili e reprime i potenti, il Magnificat e le Beatitudini:

canti sgorganti dal frantoio dei poveri dìIsraele.

Ascoltate! Maria vi parla del Figlio;

prestate orecchio: Gesù vi parla della Madre.

 

Maria, vergine purissima, soccorrici!

La mia anima è troppo offuscata, la mia anima è troppo logora per parlare di Te!

Tu che fosti chiara come il cristallo, dolorosa come il mondo, metti in noi, tue figlie e tue sorelle, tutta la tua sovrumana dolcezza.

 

Maria, il tuo segreto è la perfetta docilità alla Grazia.

E' la ricettività semplice dell'anima sottomessa.

Il tuo candido stupore davanti allo stupore dell'Angelo non è un dubbio. E' solo sorpresa per la Grazia insigne di essere scelta.

Ma tu hai accettato già da tempo: che Dio si serva della sua serva, secondo la sua volontà!

 

L'anima veramente umile trova semplice quello che Dio fa. Essa sa tutto ciò che Dio le annunzia è grazia, e lo crede, e conserva nel suo cuore per sempre! Ma sa anche quali grandi cose sono state fatte in Lei, e lo dice, le comunica a chi vuole ascoltare!

 

Così Maria:

"Tutte le generazioni mi chiameranno beata".

Parole misteriose sulle labra non di una donna ma di "questa Donna" umile. Parole veraci: i secoli l'hanno confermato, ogni generazione in Lei ha cantato l'opera grandiosa di Dio.

Maria, quanto e discreta e segreta fu la tua vita!

(...)

Quale manto d'umiltà:

conveniva a Colei che volle essere niente, perchè il suo Figliolo fosse il TUTTO!

 

Mistero di purezza; Mistero di semplicità; Mistero di silenzio!

E' perchè in silenzio ti sei lasciata trafiggere, che Tu sei Madre cui guardano tutte le creature per volere di Dio!

 

Un "silenzio" di cui noi non siamo capaci....

(..)

 

Sia Lodato Gesù Cristo.....

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

DISCORSO 191

NATALE DEL SIGNORE

Il grande amore di Cristo per l'uomo.

1. 1. Il Verbo del Padre, per mezzo del quale sono stati creati i tempi (1), divenuto carne, ci ha donato il suo Natale nel tempo. Per la sua nascita umana volle avere un giorno determinato, lui senza il cui intervento divino nessun giorno può scorrere. Egli che presso il Padre precede tutta l'estensione dei secoli, nascendo dalla madre nel tempo in questo giorno si inserì nel defluire degli anni. Il creatore dell'uomo è diventato uomo: perché, pur essendo l'ordinatore delle stelle, potesse succhiare da un seno di donna; pur essendo il pane (2), potesse aver fame (3); pur essendo la fonte (4), potesse aver sete (5); pur essendo la luce (6) potesse dormire (7); pur essendo la via (8) potesse stancarsi per il viaggio (9); pur essendo la verità (10) potesse essere accusato da falsi testimoni (11); pur essendo giudice dei vivi e dei morti (12) potesse essere giudicato da un giudice mortale; pur essendo la giustizia (13) potesse essere condannato da uomini ingiusti; pur essendo il flagello potesse essere colpito da flagelli; pur essendo grappolo potesse essere coronato di spine; pur essendo il fondamento potesse essere sospeso ad un legno; pur essendo la fortezza potesse diventare debole; pur essendo la salvezza potesse essere ferito; pur essendo la vita potesse morire.

Sostenne per noi queste cose ed altre simili pur non meritandosele, per liberare noi anche se eravamo indegni. Mentre né lui, che per noi sopportò tanti mali, si meritava alcunché di male, né noi, che tramite lui abbiamo ricevuto tanti beni, ci meritavamo alcunché di bene. Per questi motivi colui che era Figlio di Dio prima di tutti i secoli senza inizio di giorni, negli ultimi tempi si è degnato di diventare figlio dell'uomo. E colui che, nato dal Padre, non è stato formato dal Padre, è stato formato nella madre che aveva fatto. È nato da lei per poter rimanere finalmente qui in terra; mentre lei mai e da nessuna parte avrebbe potuto esistere se non per mezzo di lui.

La verginità di Maria.

1. 2. Così si è adempiuto quanto aveva predetto il Salmo: La verità è sorta dalla terra (14). Maria era vergine prima di concepire Gesù e rimase vergine anche dopo averlo partorito. In quella terra, cioè in quel corpo donde è sorta la Verità non venne meno l'integrità. Dopo la sua risurrezione, poiché i discepoli credevano che fosse uno spirito, non un corpo, Gesù disse: Palpatemi e osservate; uno spirito non ha carne ed ossa come vedete che ho io (15). E nonostante la consistenza del suo corpo giovanile, s'introdusse presso i discepoli a porte chiuse (16). Perché allora colui che, da grande, poté entrare attraverso le porte chiuse, non avrebbe potuto anche, da piccolo, uscire attraverso membra incorrotte? Gli increduli non vogliono credere né a questo fatto né a quell'altro. Ma tanto più la fede li ammette ambedue quanto più l'incredulità li rifiuta ambedue. L'incredulità consiste nel negare in Cristo la divinità. Ma se la fede ammette che Dio è nato nella natura umana, non dubita che sia possibile a Dio compiere ambedue i portenti: sia che il suo corpo, già grande, si presentasse, mentre l'uscio era chiuso, davanti a coloro che erano all'interno della casa; sia che, da bambino, procedesse come sposo dal suo talamo (17), cioè dal grembo verginale, lasciando illesa la verginità della madre.

La Chiesa madre e vergine.

2. 3. Nel grembo verginale della madre l'unigenito Figlio di Dio si è degnato di unire a sé la natura umana, per congiungere a sé, capo immacolato, la Chiesa immacolata. L'apostolo Paolo chiama la Chiesa vergine non perché considera in essa soltanto coloro che sono vergini anche nel corpo, ma perché desidera che tutti abbiano il cuore incorrotto. Vi ho fidanzati - dice - ad un solo sposo, per presentarvi a Cristo come una vergine casta (18). La Chiesa, imitando la Madre del suo Signore, anche là dove non ha potuto esserlo nel corpo, è tuttavia insieme madre e vergine nello spirito. Cristo dunque, che ha reso vergine la sua Chiesa liberandola dalla fornicazione dei demoni, nascendo, non ha tolto in alcun modo la verginità a sua madre. Voi, vergini consacrate, nate dalla incorrotta verginità della Chiesa, che non curandovi delle nozze terrene avete scelto di essere vergini anche nel corpo, celebrate oggi con solennità e gioia il parto della Vergine. È nato infatti da una donna colui che non ha avuto bisogno di essere generato in lei da un uomo. Egli, che a voi ha fatto dono della verginità che avreste amato, non tolse alla madre ciò che anche voi ora amate. Egli, che risana in voi ciò che avete ereditato da Eva, non può rovinare ciò che voi avete amato in Maria.

Imitare la verginità di Maria.

3. 4. Seguite le orme di colei che nel concepire non si unì a uomo e nel partorire rimase vergine. Imitatela in quanto ne avete la possibilità. Non nella fecondità, perché questo è impossibile senza compromettere la verginità. Lei sola poté avere ambedue le cose, delle quali voi ne avete scelta una; se voleste averle ambedue, perdereste quella che avete scelto. Lei sola poté avere ambedue le cose, lei che generò l'Onnipotente, in virtù del quale poté averle ambedue. Solo in questo unico modo era conveniente che l'unico Figlio di Dio diventasse figlio dell'uomo. Tuttavia per il fatto che Cristo è stato partorito soltanto dalla Vergine, non per questo non è niente per voi; infatti, benché non avete potuto partorirlo nella carne come figlio, lo avete trovato nel cuore come sposo: e un tale sposo che, mentre in quanto redentore ricolma la vostra felicità, non dovete temere che vi tolga il bene della verginità. Egli infatti che non ha tolto la verginità alla madre neanche quando questa lo partorì fisicamente, molto più la conserverà in voi nell'amplesso spirituale. Né dovete ritenervi sterili per il fatto che rimanete vergini. Infatti una virtuosa integrità del corpo è assai utile per la fecondità del cuore. Comportatevi come consiglia l'Apostolo: siccome non dovete preoccuparvi delle cose del mondo e di come poter piacere ai mariti, datevi pensiero delle cose di Dio, come possiate piacere in tutto a lui (19). Perché possiate avere non un grembo fecondo di nascite, ma un cuore fecondo di virtù. Ora, arrivato al termine, mi rivolgo a tutti voi che siete presenti, parlo a tutti, vorrei sollecitare con queste parole tutti voi, che siete la vergine casta che l'Apostolo ha fidanzato a Cristo (20). Quanto ammirate nel corpo di Maria abbiatelo nell'intimo della vostra anima. Chi crede nel cuore per compiere la giustizia concepisce Cristo; chi lo confessa con la bocca per la salvezza partorisce Cristo (21). Così nel vostro cuore sovrabbondi la fecondità e permanga la verginità.

1 - Cf. Gv 1, 3.

2 - Cf. Gv 6, 35.

3 - Cf. Mt 4, 2.

4 - Cf. Gv 4, 13.

5 - Cf. Gv 19, 28.

6 - Cf. Gv 1, 9.

7 - Cf. Lc 8, 23.

8 - Cf. Gv 14, 6.

9 - Cf. Mc 14, 56.

10 - Cf. 2 Tm 4, 1.

11 - Cf. 1 Cor 1, 30.

12 - Cf. Mt 27, 26-29.

13 - Cf. 1 Cor 3, 11.

14 - Sal 84, 12.

15 - Lc 24, 38.

16 - Gv 20, 19.

17 - Cf. Sal 18, 6.

18 - 2 Cor 11, 2.

19 - Cf. 1 Cor 7, 32-34.

20 - Cf. 2 Cor 11, 2.

21 - Cf. Rm 10, 12.

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 28 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 29/10/2002 18.32

 

UDIENZA Il discorso del Papa ai partecipanti alla VII Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie

Maria è la stella che illumina
e guida il cammino della Chiesa verso Cristo

 

La Vergine Maria è "la stella che illumina e guida" il cammino della Chiesa verso Cristo. È quanto ha riaffermato Giovanni Paolo II nel discorso rivolto ai partecipanti alla VII Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie, svoltasi nella mattina di martedì 29 ottobre, nella Sala Clementina. Questi sono i punti nodali del discorso pronunciato dal Santo Padre: 
"Chi più di Maria, della Vergine Madre, può aiutarci ed incoraggiarci in questo impegno? Chi più di Lei può insegnarci a contemplare e ad amare quel Volto che Lei ha fissato con immenso amore e con totale dedizione durante tutta la sua vita, dal momento della nascita fino all'ora della Croce, e poi all'alba della Risurrezione?";

"Sul volto di Cristo e nei tratti della sua umanità si riflettono le caratteristiche della madre, il suo stile educativo, il suo modo di essere e di sentire. Per questo, volendo contemplare in profondità il volto di Cristo, dobbiamo ricorrere a Maria che, accogliendo pienamente il progetto di Dio, ha "plasmato" in modo singolarissimo il Figlio, accompagnandone passo passo la crescita";

"Occasione propizia per intensificare tale impegno sarà il centocinquantesimo anniversario della proclamazione dogmatica dell'Immacolata Concezione di Maria. Le due Pontificie Accademie Mariane, ciascuna nel proprio ambito di attività e con le proprie specifiche competenze, sono chiamate ad offrire tutto il loro contributo, affinché tale ricorrenza sia occasione di rinnovato sforzo teologico, culturale e spirituale per comunicare agli uomini e alle donne del nostro tempo il senso e il messaggio più autentico di questa verità di fede".

(©L'Osservatore Romano - 30 Ottobre 2002)

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 29 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSNChisolm3

Inviato: 29/10/2002 19.06

 

Non so quando ti incontrai per la prima volta, Madre mia,

non tengo il conto dei giorni e degli anni, come l'avaro che conta gli spiccioli e annota, minuzioso, ore ed appuntamenti.

Prima di te incontrai, ne sono certo, la Volontà d'Amore che mi volle per quel che sono: deturpata immagine del Figlio,

duro d'orecchi al soffio dell'Amore. Eppoi, il Figlio Amore, ma anche questo non ricordo: ricordo (?) solo l'acqua che scorreva sul mio capo, buio trasformato in luce,

il mio pianto primogenito di lacrime a venire,

forse l'acqua fredda, forse l'infantile e verace disgusto

per il peccato, forse un semplice pianto per la rottura dell'incanto

che mi univa alla Volontà d'Amore, al Figlio Amore, al Soffio Amore.

Non so chi mi parlò di te, o Madre mia, per primo: non lo ricordo,

non tengo il conto delle prime volte perché ogni volta sia la prima.

Così, la sera, una sera (non ricordo) facesti l'ingresso nelle mie preghiere,

annunciata dal segno della croce, entrambi figli (io e Te) dell'Amore trinitario,

seppure Tu Madre ed io figlio, preso in adozione in un futuro deciso ai piedi della croce.

Fu il tuo secondo "sì", quello che ti fece Madre mia e di Giovanni, come se in quel "sì" ripronunciato, scorresse il fiume della vita, diritto fino al mare,

quel mare Trinitario che m'attende, o Madre,

con l'impressione di non esser mai sceso dalle tue braccia, da quel giorno ai piedi della croce, dove il Salvatore Amore mi pensò...

E mi pensò con te, e ti pensò con me, o Madre mia.

Continuo a dire "non ricordo" il nostro primo incontro, forse perché ogni incontro è il primo, forse perché la grazia di un istante passato a dirti "Ave..." è un istante pieno di grazia, e per questo Ti somiglia.

Di fatto, al saluto trinitario, Tu segui o Madre in quelle povere preghiere ove come gemma ti incastoni nei Tre Amore di cui sei Amore.

Ed io, tuo figlio, ancora non ricordo il nostro primo incontro, il nostro primo abbraccio, mi sfugge dalla mente,

quel mio primo dolce far niente se non dirti "Ave...", quel mio tornare indietro a vedere quel nostro farci compagnia nato ai piedi della croce,

 Madre mia...

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 30 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 29/10/2002 20.36

 


" O Maria,

ti preghiamo per tutti i nostri fratelli cristiani ancora separati dalla nostra famiglia cattolica.

Vedi come una schiera gloriosa di essi celebri con fedeltà ed amore il tuo culto;

vedi come in altre schiere, tanto risolute

a chiamarsi e ad essere cristiane,

alberghi il ricordo di Te, o piissima;

chiama con noi tutti cotesti tuoi figli

alla medesima unità,

che per volere del Tuo amatissimo Figlio,

Signore nostro Gesù Cristo,

posta sotto la tua materna protezione.

 

(Paolo VI - Preghiera  a Maria, Anniversario del Conc. Vat.II)

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 18:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: alberto

Inviato: 30/10/2002 9.55

 

Ti esalto Madre mia,

perchè grandi cose ha fatto in Te Dio Onnipotente

e per te, le ha fatte anche per noi.

Se esalto Te, esalto anche l'opera della conversione in me.

Ti esalto Madre mia,

perchè mi hai dato Gesù,

Figlio di Dio

e Dio ,

e questo dono, dice una canzone,

< che non aspettavi non era per te! >

ma era per NOI.

In Te esalto questo immenso Papà,

che Onnipotente che era,

si è umiliato da farsi creatura nel grembo

di Colei che aveva creato!

Quale Mistero di immenso Amore!

Se esalto Te, Maria,

esalto questo Amore di Dio.

T'invoco Madre di Dio,

ma non ti faccio una dea,

è Dio che si è fatto Tuo Figlio

e non tu che ti sei fatta dea!

T'imploro Madre di Misericordia,

perchè Dio ti ha usato Misericordia

e la Misericordia che è Dio in persona e carne,

si è nutrita da te e te l'ha trasmessa.

T'imploro perchè solo tu

sei stata la Piena di Grazia,

e perchè tutto ti è stato dato affinchè

lo trasmettessi a noi.

Ora t'imploro,

ottienici dal Tuo Figlio la salvezza,

ottienici l'unità,

ottienici l'umiltà,

ottienici la carità,

ottienici di saper fare silenzio

per imparare a meditare Dio

nei nostri cuori!

Amen!

 

( La Preghiera è stata scritta dal nostro quarto parroco, nell'Anno Mariano del 1983, don Alessandro, morto in santità.Noi la recitiamo il Sabato questa Preghiera, al termine della Messa vespertina. Con affetto Alberto)

 

 

 

Precedente  32-42 di 42  Successiva  Ultima  Elimina risposte 

 

       

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 32 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN°Gino

Inviato: 06/11/2002 19.10

 

Maria, quando l'amore diventa ascolto 

 

«Lettera alle famiglie» del vescovo di Pavia. Il segreto della donna di Nazareth? «Lasciò plasmare il suo cuore da Dio. Un'indicazione che vale anche per noi» 

 

Il vescovo, monsignor Giovanni Volta, regge la diocesi di Pavia e apre la sua lettera pastorale alle famiglie con "La Madonna: chi è per te?, pubblicata nei giorni scorsi.

Il volumetto è tutto centrato sulla vita della Madonna. Una vita in cui furono i fatti più che le parole a parlare: i fatti dell'esistenza di Maria di Nazareth come metafora dei piccoli e grandi avvenimenti della nostra esistenza.

Quando la incontriamo per la prima volta è molto giovane e ha già scelto il suo futuro d'amore. Ma un angelo entra un giorno nella sua vita come un turbine, sconvolgendole i progetti.

Il vescovo Volta paragona questo momento con gli interrogativi che scuotono il cuore di ogni giovane alle prese con le scelte importanti: gli studi, il lavoro, il distacco dalla famiglia d'origine, le aspirazioni e le reali possibilità.

«Si diventa adulti e forti nella vita - suggerisce la lettera alle
famiglie -
non in forza degli anni che passano, ma dei valori ai
quali si aderisce».
Come dire: l'orizzonte di valutazione di ogni
scelta importante non può essere solo una condizione di benessere materiale, perché in quel caso «la vita dei nostri giovani porterebbe dentro di sé la fragilità propria dei beni ai quali aspirano». Nelle scelte importanti, come esemplificò la giovane Maria, servono coraggio, saggezza e un «adeguato senso di responsabilità riguardo alla propria vita».

 

Maria poi si trovò davanti a un futuro pieno di luci e di ombre: ed è una condizione che si presenta continuamente a ogni essere umano. Una delle sue caratteristiche è che seppe ascoltare: a Cana vide che mancava il vino e se ne preoccupò. Nella vita di una famiglia, osserva monsignor Volta, molte volte la stanchezza e la fatica ci inducono a dimenticare le condizioni degli altri. Quanti figli non sono ascoltati a dovere, quanti sposi (e spose) non sono coccolati a sufficienza, quanti anziani non sono accolti come meriterebbero?

«Anche nelle nostre case può venir meno il vino dell'amore cristiano, dell'accoglienza reciproca», nota nella lettera alle famiglie. Ecco perché il «saper vedere» è la prima espressione dell'amore. Non serve una vista buona né lenti di ingrandimento, ma la vigilanza affettuosa che ebbe Maria a Cana di Galilea. La vigilanza di chi ama, perché «l'amore ci porta a vedere ciò che non riesce a scorgere chi non ama».

 

E poi, naturalmente, occorre anche mobilitare le energie,
gli aiuti di tutti per risolvere la situazione di disagio, affidandosi infine a Dio perché «le famiglie non siano mai prive del vino dell'amore e della gioia».

C'è poi il vasto capitolo del dolore. Maria portò croci pesanti, così come ogni persona nel corso della sua vita. Quando una famiglia soffre la prima domanda è: «Perché?», ed essa resta sullo sfondo, qualsiasi cosa accada.

 

Il vescovo Volta, ancora una volta, mostra ai credenti l'esempio di Maria, immagine stessa del dolore senza spiegazioni. Che però, come spesso accade quando è illuminato dalla fede e dalla speranza, non resta senza frutti.

Sul Calvario fu Gesù stesso a donare alla Madonna una nuova maternità, quella dell'apostolo Giovanni e, attraverso di lui, dell'umanità intera.

 

Il «segreto» di Maria, spiega in conclusione il vescovo di Pavia, è di essersi lasciata «plasmare il cuore da Dio», di essersi affidata a lui. 

«Un'indicazione - conclude la Lettera alle famiglie - che vale
per tutte le nostre famiglie: se noi ci fidiamo di Dio, Egli non ci
abbandona».

Sia lodato Gesù Cristo e Maria Santissima, Gino

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 33 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 10/11/2002 11.10

 

Gino ha inserito nel Forum dedicato a Maria e che trovate nell'indice a fianco a sfondo grigio....una bellissima meditazione sulla:

 

cliccate qui: 

AVE MARIA

.......

 

prendo un paio di spunti...ricordandovi che se andate al messaggio n.13:

cliccate qui: AVE MARIA  secondo Lutero.....troverete appunto anche il riferimento dell'amore che Lutero provava per Maria....Madre di Dio,. come lui stesso la chiamava!...

 

Piena di grazia

Continuiamo la lettura del testo di Luca: Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te (1,28).
In ogni tempo Maria è stata invocata con i titoli più belli, ma nessuna parola eguaglierà mai quelle pronunciate dall’angelo: piena di grazia.
È Dio che l’ha chiamata così. È Dio che l’ha voluta così. Dio-amore che da sempre l’ha scelta per affidarle il sommo ufficio e dignità di madre di Dio, l’ha adornata, fin dal primo istante della sua concezione, degli splendori di una santità assolutamente unica (LG 56). Consacrata così ad essere tutta e solo del Signore, Maria era nella condizione ideale per rispondere con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato (LG 56), all’invito di colui che toglie i peccati del mondo.
Pio IX, l’otto dicembre 1854 proclamò il dogma di fede dell’Immacolata Concezione con queste parole: Maria è l’Immacolata Concezione, la tutta santa e immune da ogni peccato, anche originale, in quanto redenta in modo preventivo, in vista dei meriti di Gesù Cristo, suo Figlio. In Maria siamo davanti al capolavoro della grazia di Dio. Paolo VI, nel discorso di chiusura del Concilio ecumenico Vaticano II, l’8 dicembre 1965, così esclamava: Immacolata! Cioè Donna, la vera donna ideale e reale insieme; la creatura nella quale l’immagine di Dio si rispecchia con limpidezza assoluta, senza alcun turbamento, come avviene invece in ogni creatura umana.
Maria è la figlia prediletta del Padre e tempio dello Spirito Santo (LG 53): da sempre amata e prediletta da Dio e ricolmata della sua grazia: questo è il significato della parola greca kecharitomène, usata dall’evangelista Luca.

 

E Maria amata infinitamente da Dio ha risposto sempre sì all’amore di Dio. Maria piena di grazia è la dimostrazione di ciò che Dio fa quando trova una persona disponibile. Lei è in anticipo quello che noi dobbiamo diventare: anche noi, infatti, siamo stati scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati al suo cospetto (Ef 1,4).

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 34 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 12/11/2002 9.12

 

: "C’è da augurarsi – diceva per l’appunto Giovanni Paolo II nell’omelia di domenica 24 settembre 2000 – che, tra i frutti di questo anno di grazia, accanto a quello di un più forte amore per Cristo, ci sia anche quello di una rinnovata pietà mariana. Sì, Maria deve essere molto amata e onorata, ma con una devozione che, per essere autentica, dev’essere ben fondata sulla Scrittura e sulla Tradizione, valorizzando anzitutto la liturgia e traendo da essa sicuro orientamento per le manifestazioni più spontanee della religiosità popolare; deve esprimersi nello sforzo di imitare la Tuttasanta in un cammino di perfezione personale; dev’essere lontana da ogni forma di superstizione e vana credulità, accogliendo nel giusto senso, in sintonia con il discernimento ecclesiale, le manifestazioni straordinarie con cui la beata Vergine ama non di rado concedersi per il bene del popolo di Dio; dev’essere capace di risalire sempre alla sorgente della grandezza di Maria, facendosi incessante Magnificat di lode al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo".

 

Gli anni del "rigetto"

Nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium, al cap. VIII, leggiamo che Maria «nella sua vita terrena ha realizzato la perfetta figura del discepolo di Cristo, specchio di ogni virtù, e ha incarnato le beatitudini evangeliche proclamate da Cristo. Per cui in Lei tutta la Chiesa, nella sua incomparabile varietà di vita e di opere, attinge la più autentica forma della perfetta imitazione di Cristo».

Appare dunque evidente che la sequela di Maria include naturalmente quella di Cristo, non è qualcosa di diverso, di fuorviante, come qualche volta si può essere indotti a pensare. Sant'Agostino chiamava Maria lo stampo vivente di Dio. La prima cellula dell’umanità, nuovamente generata e redenta da Cristo, che ha dato vita alla Chiesa, è stata la Vergine di Nazareth: modello di quella realtà umana vagheggiata da Dio fin dal principio, libera dal male e dal peccato in ragione della sua capacità di dire .

Negli anni intorno al Concilio, però, si verificò come una sorta di «rigetto» nei confronti della pietà mariana. Il Rosario, la pratica mariana più popolare, veniva considerato una devozione da vecchiette. Molti intellettuali storcevano il naso a sentir parlare della Madonna. Colpa forse di certa letteratura devozionale un po’ troppo sdolcinata, dal sapore anacronistico, che rendeva quanto mai difficile collocare la Madonna nella filigrana dei tempi odierni, vederne l’attuazione nel quotidiano del XX° secolo.

Giovanni Paolo II, il Papa del 'Totus tuus' mentre recita il Rosario.
Giovanni Paolo II, il Papa del 'Totus tuus' mentre recita il Rosario.

(Il testo intero lo trovate qui:

Sui passi di Maria: la Riscoperta della Madre!)

 

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 21:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN°Gino

Inviato: 12/11/2002 9.31

 

Il silenzio di Maria e di Giuseppe

 

"...sua Madre, Maria, essendo promessa sposa a Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo..."

 

...Un giorno radioso di primavera l’Amore dello Spirito Santo diventò ardore di fuoco nel Cuore Immacolato di Maria che si trovò incinta...

 

...Non poteva nascondere un fatto così evidente agli occhi del suo promesso sposo.

 

...Maria avrebbe potuto difendersi, parlare, spiegare...

 

Ma preferì abbandonarsi alla bontà e alla sapienza di Dio...

 

...Però questo suo silenzio le procurò una immensa umiliazione, perché davanti a Giuseppe passava per una donna disonesta e infedele...

 

Solo Dio può conoscere a quale punto arrivò la sua sofferenza...

 

S. Giuseppe si accorse subito dello stato di Maria...;

 

....per lui fu come ricevere una ferita al cuore, perché non avrebbe mai potuto dubitare di quella Creatura così limpida e trasparente di purezza e di candore...

 

Quale tumulto nel suo cuore!...

Egli amava tanto Maria.., ma non voleva e non poteva più prenderla con sé.

 

...Dopo molta angosciosa riflessione decise di licenziarla in segreto...

 

Ma nella notte gli apparve in sogno un Angelo e disse: “Non temere di prendere

con te Maria, tua sposa, perché quello che è generato da Lei viene dallo Spirito Santo...

 

Dopo questa rassicurazione cambiò tutto e ritornarono la gioia nel cuore di Giuseppe e l’amore venerabile per Maria...

 

Il silenzio di Maria ci insegna che non dobbiamo preoccuparci di noi stessi, né delle dicerie e mormorazioni della gente...;

 

piuttosto guardiamo di essere irreprensibili e senza colpa agli occhi di Dio...

 

Per il resto sappiamo attendere pazientemente e fiduciosamente...;

 

la verità, ben presto, non tarderà a venire alla luce...

 

La prudenza e la carità di S. Giuseppe ci insegnano che quando operiamo rettamente, senza cattiveria e malanimo, Dio benedice le nostre azioni e, per impedire un male non voluto, interviene spesso anche straordinariamente con un miracolo...

 

L’importante è questo: non precipitare...

 

Operiamo più in nome di Dio che in nome nostro...

 

Alla fine, quello che verrà porterà sempre un lieto annunzio di pace e di gioia...

 

Buona settimana a tutti da Gino

 

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 36 di 42 nella discussione 

Da: Nazareth

Inviato: 12/11/2002 10.27

 

Alla luce del Magistero e del Concilio Vaticano II...come possiamo esaltare Maria senza cadere nell'illusione dell'idolatria e senza dare di scandalo a chi non crede in questa venerazione??

 

Questa volta invece di un testo....vi propongo una IMMAGINE......

 


 Fanciulle che stanno alla scuola di Maria....e Maria cosa fa? non le distoglie dalla vera meta...ma guardate la mano: indica la Croce del Figlio.....in questa immagine è come se Maria stesse dicendo a queste giovani: < Giratevi, guardate a Gesù, fate tutto quello che Lui vi dirà, io sono qui con voi per aiutarvi a capire e per dirvi che cosa ho fatto io, benchè immeritevole, per capire che Dio diceva e dice sempre la Verità.....ASCOLTATEMI...VI RACCONTERO' LE MERAVIGLIE CHE DIO HA COMPIUTO......>

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 37 di 42 nella discussione 

Da: Nazareth

Inviato: 12/11/2002 10.48

 

Abbiamo un altra immagine, fra le migliaia che ispirati artisti ci hanno lasciato....che può aiutarci a comprendere come sia giusto "esaltare" Maria senza per questo contravvenire all'ADORAZIONE che è prerogativa UNICA che spetta a DIO, alla Croce, alla Santa Trinità e all'Eucarestia (ma non all'Ostia in sè, piuttosto alla Sostanza che dentro vi si cela)

 


Maria ha in braccio Gesù che a sua volta ha in mano il Calice della salvezza, Cibo Santo per la nostra salvezza eterna.....

Gli Angeli l'Adorano, qui è in ginocchio davanti all'Eucarestia e non in ginocchio perchè adora Maria.....Tuttavia Maria tiene in braccio SUO FIGLIO e LO DONA A NOI. Il Papa diceva: "Maria è colei che per prima ha fatto una -processione del CORPUS DOMINI- quando, in attesa del Figlio di Dio che portava nel suo seno, si recò in viaggio dalla cugina Elisabetta. Maria cosa porta ad Elisabetta? Le porta Gesù dopo aver a lungo camminato per andare a farle visita."

Ogni volta che noi prendiamo Gesù specialmente nella Santa Eucarestia, Maria è li, dietro o accanto Gesù per offrircelo...Ed essendo profondamente peccatori e bisognosi sempre del perdono di Dio, Maria resta accanto al Figlio, sempre, per intercedere per noi come alle Nozze di Cana; avverte Gesù che qualcosa in noi non va....ma chiede ugualmente il miracolo.....e Gesù l'accontenta.....ci perdona...ci guarda con gli occhi gioiosi della Madre.....e ci tramuta....non l'acqua in vino...ma il cuore di pietra in cuore di carne......

Maria è la tenerezza visibile stessa di Dio.....

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 38 di 42 nella discussione 

Da: Nazareth

Inviato: 12/11/2002 11.44

 

Ora...carissimi Amici....tenete insieme questi due ultimi messaggi....poichè l'immagine che inserirò adesso, potrebbe NON essere accettata da chi pensa che la nostra venerazione a Maria, sia idolatria..........Abbiamo spiegato l'immagine precedente, il cattolico che venera Maria, può dunque stare tranquillo che fin quando si atterrà all'insegnamento della Chiesa che, come abbiamo letto dal Papa, è BIBLICO....non potrà dare di scandalo.....veniamo ora all'immagine successiva:


 Ebbene...ho fatto un fotomontaggio..........Ho aggiunto il Papa che prega, in ginocchio con il Rosario.....ma in ginocchio davanti a chi?.....

E' la stessa scena......nella Bibbia leggiamo che gli Angeli ADORANO IL CRISTO...e s'inginocchiano davanti a Lui.....nella Bibbia leggiamo che ognuno di noi ha un Angelo Custode.......e da Paolo apprendiamo che il Cristo "è degno di adorazione e che ogni ginocchio si pieghi..."

 

Quando noi c'inginocchiamo davanti all'EUCARESTIA.....NON bestemmiamo affatto se penseremo di avere davanti questa scena: Maria ci porge il Figlio Gesù sotto le specie Eucaristiche.....noi in ginocchio in adorazione e in contemplazione...perchè questa posizione ci aiuta per la meditazione.....accanto a noi, in ginocchio...il nostro Angelo Custode.....

 

Come vedete....possiamo esaltare Maria.....perchè se in ginocchio mediatiamo con il Rosario (come in questo caso è l'immagine del Papa), noi NON stiamo adorando Maria, ma GESù....Dio con noi....attraverso che cosa? La MEDITAZIONI DEI MISTERI DEL SANTO VANGELO.....vissuti prima fra tutti da chi? Da Maria...la Madre di Dio.....che dirà "SI" al Progetto di Dio non per tenersi nascostamente il Figlio, ma per darlo a tutti noi.....

 

Per oggi credo che basti.....proviamo ad imparare ad andare oltre alle apparenze......

 

Sia Lodato Gesù Cristo

 

OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
28/08/2009 21:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 12/11/2002 15.31

 

Copio dall'amico Gino una breve ma bellissima spiegazione su che cosa vuol dire, per noi Cattolici, " IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA".....

 

il Cuore Immacolato di Maria per noi cattolici è Immacolato perchè Dio l'ha reso puro, se così non fosse stato non avrebbe capito, Maria, la portata dell'Annuncio.

 

Diamo importanza a questo aspetto del Cuore Immacolato di Maria semplicemente perchè ha battuto all'unisono insieme con il Cuore di Dio (Gesù Cristo, Seconda Persona della Trinità, quindi sempre Dio si tratta);

 

Dico all'unisono perchè quando un embrione si forma nel seno della madre...il primo organo a formarsi è il cuore.....e il cuore, anche in termini spirituali, batte...

Ora il tam-tam del Cuore del Verbo Incarnato e il tam-tam del Cuore della Madre, battevano insieme poichè il Cuore di Gesù, per battere doveva essere per forza nutrito dalla Madre il cui Cuore, reso puro e Immacolato da quella
presenza Divina, a sua volta batteva....

Ecco che spiritualmente i due Cuori battono insieme, all'unisono....

Diamo importanza a questo Cuore perchè di lui profetizzò il cantico di Simeone: "...E a te una spada trapasserà l'anima", certo, non dice prettamente CUORE,
ma ai piedi della Croce, quando una Madre vede la morte di un Figlio, ha il cuore a pezzi, in frantumi!

 

Quel Cuore ha sofferto per NOI, perchè da quel dolore Gesù ce l'affida in qualità di Madre e attraverso Giovanni CI affida in qualità di figli Salvati per mezzo della Sua Passione e Morte e Risurrezione.

 

Scriviamo "Cuore Immacolato di Maria" in lettere maiuscole, semplicemente per rispetto, perchè in quel Cuore Immacolato ha agito in modo diretto e nel
modo più perfetto che a noi, lo Spirito Santo.

Lo scriviamo a lettere maiuscole per ricordarci che in quel Cuore ha operato tutta la Santa Trinità e quel Cuore ha obbedito, amato e offerto il Figlio per noi quale Madre del Verbo Incarnato.

Ti abbraccio nel Signore Gesù nostro Salvatore, Gino

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 40 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN°Gino

Inviato: 13/11/2002 9.19

 

 Lode a Maria 
 
S. Alfonso Maria De' Liguori 


Che sarebbe ora di me, se Tu, o Madre, non mi avessi chiamato e impetrato tante misericordie?

Se dunque Tu mi hai tanto amato, quando io non ti amavo, quanto piu' debbo sperare dalla tua bontà ora che ti amo?

Io ti amo, o Madre mia, e vorrei un cuore che ti amasse per tutti quelli che non ti amano.

Vorrei una lingua che valesse a lodarti per mille lingue, per far conoscere a tutti la tua grandezza, la tua misericordia, e l' amore con cui ami coloro che ti amano.

Se avessi ricchezze vorrei tutte impiegarle in tuo onore.

Se avessi sudditi vorrei renderli tutti tuoi amanti.

Vorrei infine, per Te e per la tua gloria, spender anche la vita stessa se bisognasse.

Ti amo dunque, o Madre mia, ma nello stesso tempo temo che io non ti ami:
poiché sento dire che l' amore fa simili gli amanti alle persone amate.

Dunque s'io mi vedo a Te sí dissomigliante, e' segno che non ti amo.

Tu così pura, io così sozzo!

Tu così umile, io così superbo!

Tu così santa, io così iniquo!

Ma questo è quello ch'hai da far Tu,

o Maria:
poiché mi ami, rendimi simile a Te.

Tu già hai tutta la potenza di mutare i cuori; prenditi dunque il mio e mutalo.

Fa' vedere al mondo quel che puoi a favor di coloro che Tu ami.

Fammi santo, fammi degno tuo figlio.

                                                      Amen!

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 41 di 42 nella discussione 

Da: smile

Inviato: 13/11/2002 11.27

 

 

smile

 

Vi rispondo con una canzone:Madre io vorrei!

 

Io vorrei tanto parlare con te di quel Figlio che amavi!

Io vorrei tanto ascoltare da te quello che pensavi:

quando hai udito che tu non saresti stata tua,

e questo Figlio che non aspettavi non era per te!

 

Rit- Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria! Ave Maria!

 

Io vorrei tanto sapere da te, se quand'era Bambino:

tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui.

E quante volte anche tu di nascosto piangevi, o Madre:

quando sentivi che presto lo avrebbero ucciso per noi!

 

Rit- Ave Maria...ecc...

 

Io ti ringrazio per questo silenzio che resta fra noi.

Io benedico il coraggio di vivere solo per Lui.

Ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi:

per ogni Fgilio dell'uomo che muore, ti prego così:

 

Rit- Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria! AVE MARIA!

 


 

 

Smile

 

 

Rispondi

Consiglia

Elimina    Messaggio 42 di 42 nella discussione 

Da: Soprannome MSN7978Pergamena

Inviato: 26/02/2003 10.55

 

Scusate....il testo che ho messo nell'altro forum.....stà meglio qui...^__^

buona meditazione.....

 

Bisogna riconoscere come il V secolo fu il periodo in cui si conferma, si rafforza...la devozione verso Maria già presente dal II secolo in forma molto velata.

La necessità di questa proclamazione verso la Madre di Dio, scaturisce proprio da questo termine: Theotokos, attraverso il quale si tenta di mettere a tacere gli eretici che intendevano negare la divinità di Cristo e la stessa Trinità.

Risfogliando i testi che i Padri ci hanno lasciato, tutti furono concordi, non esiste un solo testo nel quale si nega questo termine. La Theotokos e la divinità di Cristo, con la conseguente rivelazione della Dottrina della Trinità diventano, per i Padri della Chiesa, INSCINDIBILI FRA LORO: dubitare di Maria quale Madre di Dio, mette in discussione la Trinità.

 

S. Efpifanio è un altro Padre della Chiesa molto agguerrito su questo tema contro gli eretici del momento, tuttavia ammoniva:

 "Si onori grandemente la Madre di Dio; ma Dio solo venga adorato! " (Haer.79,9, PG 42), ed è quanto la Chiesa ha mantenuto fedele nel suo Magistero!

 

Scrive Epifanio:

 

"Maria, la Vergine santa, è davvero grande davanti a Dio e agli uomini! Infatti perchè non dovremo proclamare grande colei che accolse dentro di sè l'Incontenibile, Colui che nè cielo, nè terra possono contenere? (Haer.30,31, PG 41,460 C.)

 

"Chi onora il Signore, onora anche il santo (vaso); chi invece disonora il santo Vaso, disonora ed offende il Signore che il quel Vaso ha dimorato." (Haer.78,21, PG 42,733 A.)

 

Epifanio pur onorando, rigetta con fermezza la sètta dei colliridiani che ponevano eccessi devozionali di natura idolatrica e pagana nei confronti di Maria adorandola come dèa! Egli insiste sulla netta differenza del culto dovuto a Dio e della venerazione dovuta alla Madre e dice:

 

"Certamente era santo il corpo di Maria, ma non era Dio! La santa Vergine era sicuramente vergine e degna di ogni onore; tuttavia non ci venne data perchè l'adorassimo. Lei stessa ha adorato Colui che, secondo la carne, è nato da lei, essendo "disceso" dal cielo dal seno del Padre" (Haer.79,4,PG 42,745 C-D)

 

Contro i colliridiani si pone anche la questione del SACERDOZIO ALLE DONNE.......che rifiuta categoricamente come eresia, i quali usavano il culto a Maria per giustificare la loro falsa dottrina. Epifanio usa le loro stesse armi per controbattere e scrive:

 

"Se Dio avesse disposto che anche alle donne venisse affidata la funzione sacerdotale e che esse pure esercitassero nella Chiesa Cattolica con ruolo clericale, prima ad ogni altra donna Egli avrebbe concesso, nel N.T. il sacerdozio a Maria, sua Madre; a Lei che fu l'unica trovata degna di portare nelle sue viscere il Re dei Re..." (Haer.79,3,PG 42, A-B)

 

Dunque Epifanio, vescovo di Salamina, pur guardando a Maria con grande venerazione, lode e onore; pur chiamandola Theotokos e Madre di Dio, la Tutta santa, combatte coloro che eccedono ponendo chiarissima la condanna dell'adorazione o " proskinèsis", che è dovuto esclusivamente a Dio, alla Trinità, all'Eucarestia, alla Croce!

 

("Maria nel pensiero dei Padri della Chiesa" di  L. Gambero, Ed.Paoline pp.134/135).......

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:50. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com