Chi ha ricevuto il compito di INTERPRETARE LA BIBBIA?
E chi dopo la morte degli Apostoli ha avuto l'onere di preseguire?
Allora...intanto che JA...e Julius....riflettano e ci dicano, se vogliono qualcosa, ricordiamo che queste domande sono legate al brano di Matteo in questione....perchè "NON esiste un Pietro senza i vescovi; non potrebbero resistere nell'Unità i vescovi senza PIETRO"....
Allora noi possiamo portare le prove che, come suggerisce l'Apostolo, ci aiutano a DIMOSTRARE LE RAGIONI DELLA NOSTRA FEDE....invito gli evangelici a meditarci sopra....noi NON dobbiamo assolutamente convincervi o convertirvi...se permettete questo è un compito ed UNA RESPONSABILITA' che è personale.....e dunque spetta a voi.....
Intorno all'anno 110 moriva e dunque avendo egli circa 80 anni, ha vissuto a cavallo fra la fine e l'inizio del secolo d.C. ,
viveva un vescovo poi diventato conosciuto attraverso la Chiesa per essersi distinto come autentico cristiano CATTOLICO, testimoniando questo attraverso il martirio...parliamo dell'ormai citato: S. IGNAZIO DI ANTIOCHIA.
Secondo le cronache sembra abbia conosciuto diretti discepoli degli Apostoli dai quale ha appreso la fede in Cristo, questi discepoli a rigor di storia tramandata citano il particolare di Giovanni l'apostolo ancora vivente.
Ebbene, S.Ignazio ci ha lasciato diverse Lettere a diverse Chiese, ne citeremo un paio perchè sono lunghe:
Dalla Lettera agli Efesini:
IV, 1. Conviene procedere d’accordo con la mente del vescovo, come gia’ fate. Il vostro presbiterato ben reputato degno di Dio e’ molto unito al vescovo come le corde alla cetra. Per questo dalla vostra unita’ e dal vostro amore concorde si canti a Gesu’ Cristo. 2. E ciascuno diventi un coro, affinche’ nell’armonia del vostro accordo prendendo nell’unita’ il tono di Dio, cantiate ad una sola voce per Gesu’ Cristo al Padre, perche’ vi ascolti e vi riconosca, per le buone opere, che siete le membra di Gesu’ Cristo. E’ necessario per voi trovarvi nella inseparabile unita’ per essere sempre partecipi di Dio.
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Chi GARANTIVA DUNQUE QUESTA UNITA'?
ma andiamo oltre e leggiamo:
V, 1. Se in poco tempo ho avuto tanta familiarita’ con il vostro vescovo, che non e’ umana, ma spirituale, di piu’ vi stimo beati essendo uniti a lui come la Chiesa lo e’ a Gesu’ Cristo e Gesu’ Cristo al Padre perche’ tutte le cose siano concordi nell’unita’. 2. Nessuno s’inganni: chi non e’ presso l’altare, e’ privato del pane di Dio. Se la preghiera di uno o di due ha tanta forza, quanto piu’ quella del vescovo e di tutta la Chiesa! 3. Chi non partecipa alla riunione e’ un orgoglioso e si e’ giudicato. Sta scritto:<<Dio resiste agli orgogliosi>>. Stiamo attenti a non opporci al vescovo per essere sottomessi a Dio.
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Ed ora leggiamo dalla Lettera che scrisse ai "Romani"......
Ignazio, Teoforo, a colei che ha ricevuto misericordia nella magnificenza del Padre altissimo e di Gesù Cristo suo unico figlio, la Chiesa amata e illuminata nella volontà di chi ha voluto tutte le cose che esistono, nella fede e nella carità di Gesù Cristo Dio nostro, che presiede nella terra di Roma, degna di Dio, di venerazione, di lode, di successo, di candore, che presiede alla carità, che porta la legge di Cristo e il nome del Padre. A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda e liberi da ogni macchia l’augurio migliore e gioia pura in Gesù Cristo, Dio nostro.
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Dove sta il particolare? Che a nessuna Chiesa a cui Ignazio rivolge i saluti, si è espresso in termini così onorifici.....l'unica Chiesa alla quale dice A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina.....
Altro particolare è questo nella lettera scritta a S.Policarpo:
V. (..) 2. Se qualcuno può rimanere nella castità a gloria della carne del Signore, vi rimanga con umiltà. Se se ne vanta è perduto, e se si ritiene più del vescovo si è distrutto.
VI, 1. State col vescovo perché anche Dio stia con voi. Offro in cambio la vita per quelli che sono sottomessi al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi e con loro vorrei essere partecipe in Dio. Unite insieme i vostri sforzi, lottate, correte, soffrite, dormite, svegliatevi come amministratori di Dio, colleghi e servitori.
Vi è già la scelta del celibato.....e dice chiaramente che chi si ritiene superiore....al vescovo è DISTRUTTO.....
alla Lettera alla Chiesa di Filadelfia scrive:
Figli della vera luce fuggite la faziosità e le dottrine perverse. Dove è il pastore ivi seguitelo come pecore. Molti lupi degni di fede con lusinghe malvagie seducono chi corre nel Signore. Ma essi non avranno posto nella vostra unità.
State lontani dalle erbe cattive che Gesù Cristo non coltiva, perché non sono piantagione del Padre. Non ho trovato divisione in mezzo a voi, ma selezione. Quanti sono di Dio e di Gesù Cristo, tanti sono con il vescovo, e il vescovo sta con gli altri vescovi nell'unità della Chiesa. Quelli che pentiti rientrano nell’unità della Chiesa saranno di Dio perché vivono secondo Gesù Cristo. Non lasciatevi ingannare fratelli miei. Se qualcuno segue lo scismatico non erediterà il regno di Dio. Se qualcuno marcia nella dottrina eretica egli non partecipa della passione di Cristo
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Mi pare che questo verso sia chiaro e lungimirante.....già all'epoca esistevano SCISMATICI.....e s'invitava all'unità......la Chiesa di Roma appare dunque sempre dallo stesso Vescovo ina Chiesa degna di essere guardata ed asoltata: A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina............
Chi erano gli scismatici di cui parla s.Ignazio?
Alcuni Pentecostali sostengono l'attuale Chiesa di Roma, ma qualcosa non quadra perchè Ignazio dice ancora:
Preoccupatevi di attendere ad una sola eucarestia. Una è la carne di nostro Signore Gesù Cristo e uno il calice dell’unità del suo sangue, uno è l’altare come uno solo è il vescovo con il presbiterato e i diaconi miei conservi. Se ciò farete, lo farete secondo Dio.
....... Attenzione Ignazio parla DI UN SOLO VESCOVO, di un solo Altare, di una SOLA EUCARESTIA....eppure si rivolge ai vescovi , al plurale, segno evidente che il senso dell'unità sta proprio in questo PRIMATO DEL VESCOVO....che la storia ci ha TRAMANDATO con la sede di Roma.....
Infine dice:
Quando ero in mezzo a voi gridai e a voce alta, con la voce di Dio: state uniti al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi. Quanto a quelli che hanno sospettato che io gridai prevedendo lo scisma di alcuni mi sia testimone colui per il quale sono incatenato che non ne ebbi notizia da carne di uomo. Fu lo spirito che me lo annunziò dicendo: non fate nulla senza il vescovo, custodite la vostra carne come tempio di Dio, amate l’unità, fuggite le faziosità, siate imitatori di Gesù Cristo come egli lo è del Padre suo.
......
E per finire Ignazio CONDANNA LA SOLA SCRIPTURA.....non ci credete? Legget cosa dice:
Io feci quello che era in me come uomo che agisce per l’unità. Dove infatti c’è la fazione e l’ira, Dio non c’è. Il Signore perdona a chi si pente, se si pente per l’unità di Dio, e il sinedrio del vescovo. Confido nella grazia di Gesù Cristo che vi libererà da ogni laccio. Vi esorto a non fare nulla con spirito di contesa, ma secondo la dottrina del Cristo. Ho ascoltato alcuni che dicevano: se non lo trovo negli archivi, nel vangelo io non credo. Io risposi loro che sta scritto, ed essi di rimando che questo è da provare. Per me l’archivio è Gesù Cristo, i miei archivi inamovibili la sua croce, la sua morte e resurrezione e la fede che viene da lui tramandata a nostro beneficio, in questo voglio per la vostra preghiera essere giustificato.
Chi saranno stati coloro che pretendevano di trovare nel Vangelo una sorta di ARCHIVIO? Comunque sia se insestevano, come fa presagire Ignazio, si mettevano fuori della Chiesa perchè importante era seguire IL VESCOVO.
Credo che per oggi basti per dimostrare che il mandato di Pietro aveva assunto per gli stessi Apostoli, di cui Ignazio ne ha ricevuto il mandato (o chi per loro), quella importanza che sarà LA BASE DELLA CHIESA.....visibile e gerarchica....verso i cui raprresentanti, i vescovi, nessuno doveva ritenersi "più di loro"....
Fraternamente C.