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dal dialogo "Perchè il papa non è Pietro"

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2009 22:23
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09/09/2009 22:05
 
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 23/09/2003 10.44
In attesa che la questione disciplinare per JA e Julius prenda piede, riteniamo utile per tutti proseguire PRETTAMENTE sul dialogo inerente al tema  E SOLO A QUELLO......ogni altro messaggio che conterrà riferimenti, battute od altro non inrente all'argomento sarà epurato o cancellato senza ulteriori comunicazioni......
 
Rispondo al messaggio 170:
 

JA: Mia cara, erano discepoli fino alla morte e resurrezione di Gesù. Poi sono stati mandati (apostoli). E’ molto diverso. Vedi che non tieni conto di cose elementari, pur di dimostrarmi che ho torto.

Cat:  Mio caro, io sono alle elementari perciò abbi pazienza....io intanto non devo dimostrarti che hai torto, sei tu che devi comprenderlo è diverso da dopo la Pentecoste, infatti i Discepoli di Gesù verranno definiti con entrambi i termini....se Anania poteva imporre le mani perchè a sua volta inviato, segno evidente che era conosciuto non come semplice presbitero.....il resto non mi interessa perchè fai deviare dalla domanda originale.

........
JA: Altra perla: a quei tempi i santi erano tutti i credenti. Prova a leggere tutto il NT dagli atti in poi e vedrai che i santi sono i cristiani. Tu sei santa, Katy?
 
Cat: nel nostro caso specifico il riferimento è diretto agli Apostoli in Gerusalemme, Anania chiede a Gesù una motivazione a perchè Paolo debba essere scelto e annoverato fra di loro, nel capitolo 4 di atti si parla già di Pietro e Giovanni perseguitati, Stefano era già morto e Paolo era presente....come vedi caro mio il riferimento è specifico perchè Gerusalemme era in quel momento punto di riferimento per incontrare gli Apostoli: Se sono santa? non credo....per diventarlo ho paura che dovrò volerti troppo bene.....
 
.........
 
Poi io ti dicevo:
 
 Katy: Come vedi Mattia NON ha ricevuto un mandato da Gesù, o almeno non abbiamo le prove, egli seguiva gli Apostoli, era un discepolo che riceve SOLO ORA in Atti 1,21, IL MANDATO......se vogliamo essere pignoli Gesù ne chiamò solo 12, solo a 12 egli diede una manzione: Simone (Pietro), Giacomo e Giovanni, Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, Taddeo, Simone e Giuda Iscariota che poi lo tradì....e aggiunse lui, Gesù, alla schiera dei 12 Paolo.....ma Mattia fu nominato dagli Apostoli.....
 
e tu mi rispondi:

JA: Infatti questo fu l'ennesimo errore di un PIetro impulsivo e di un'assemblea non ancora lucida e spirituale. Non era ancora sceso lo SS. Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS. Infatti la chiesa non era ancora Chiesa in quel momento. Sarà sempre Gesù a scegliere il 12° apostolo, cioè Paolo.

........
Cat.: Impossibile che Pietro avesse potuto sbagliare dal momento CHE NESSUNO SI ALZO' PER DIRGLIELO non ti pare?...No....Paolo inizia semplicemente LA CONTINUAZIONE...... Mattia AVEVA CONOSCIUTO E SEGUITO IL MAESTRO, infatti è singolare che la scelta cadde proprio fra coloro che aveva seguito Gesù ancora in vita....Paolo sarà  anzi E' la dimostrazione della CONTINUAZIONE...dopo...aver ricevuto la conferma della Chiesa.....i 12 restano le COLONNE PAOLO STESSO NON SI CONTEMPLA FRA DI ESSE MA NE VIENE ANNOVERATO QUALE APOSTOLO DELLE GENTI......da questi momenti infatti NON si parlerà più dei 12 quale numero fisso, ma la Chiesa cominciando ad espandersi, parlerà di VESCOVI AI QUALI VIENE AFFIDATA UNA CHIESA.....
Poi dici:
Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS...
....
....presenti 120 persone nessuno si alzò per dire che Pietro aveva scambiato la "sorte" per lo SSanto ? Attento JA...precede UNA PREGHIERA: "TU SIGNORE, CHE CONOSCI I CUORI DI TUTTI, MOSTRA QUELLO CHE HAI SCELTO TRA QUESTI DUE...." ti rammento che questa è "Parola del Signore" essendo stata inserita NELLA BIBBIA....e la Bibbia NON MENTE.....
 
Poi dici:
Gli Apostoli a loro volta non hanno chiamato altri apostoli, ma hanno fondato chiese e stabilito anziani. Il vescovo ha un ruolo diverso da quello di Apostolo. Inoltre è sempre possibile che un vescovo o anche una Chiesa si stacchino gradualmente dal Vangelo di Cristo. E questo è già successo in passato. L’unità politica non è garanzia di non sbagliare dal punto di vista dottrinale e nemmeno la continuità storica.
.........
Cat:
Paolo è stato il primo scelto da Cristo e CONFERMATO DA LORO.....TIMOTEO è il secondo esempio......che viene istruito da Paolo, gli è prima collaboratore e poi viene NOMINATO DA LUI temporaneamente vescovo ad Efeso, con lo scopo di riportare l'ordine e l'unità.....in 1Tim2,1-15 gli viene dato l'incarico di organizzatore del culto e di PASTORE DEL GREGGE in 3,1/6,2
Abbiamo Tito....probabilmente CONFERMATO  da Paolo stesso e presente al Concilio di Gerusalmme (Gal.2,1-3) e svolse compiti in qualità di vescovo provissorio nella Chiesa di Corinto, viene inviato poi da Paolo a Creta quale fiduciaro dell'evangelizzazione e per organizzare li una chiesa (Tt.1,5), una tradizione, purtroppo solo con stralci di documenti ci riporta  che morì vescovo a Creta.
Possiamo notare la differenza leggendo la Lettera a Filomene che per quanto convertito da Paolo, NON RICEVERA' DA LUI ALCUN MANDATO......in Att.14,21, vi è la singolarità al versetto23 che dice:
" PER LORO COSTITUIRONO NELLE SINGOLE CHIESE DEGLI ANZIANI (Vescovi)e, dopo aver pregato e digiunato, LI RACCOMANDARONO AL SIGNORE NEL QUALE AVEVANO CREDUTO."
Ma dopo la LORO MORTE che cosa è accaduto?
un esempio del quale abbiamo DOCUMENTAZIONE STORICA è del vescovo di Roma Clemente.....CONFERMATO VESCOVO DA PIETRO E PAOLO.....loro erano già morti quando verrà inviato (DA CHI?) alla sede di Roma.....
ed è solo l'inizio.....
Ma prima di lui abbiamo Lino, fatto vescovo da Pietro e Paolo e che occupò il posto di Pietro a Roma subito dopo il suo martirio......studiosi attenti sostengono che quasi con certezza, trattasi del Lino citato quale compagno di PPaolo, CHE DA ROMA INVIA I SUOI SALUTI  a Timoteo (2Tim.4,21)
Mi pare che come prove possa bastare e come vedi, caro JA....siamo proprio allacciati dalla morte degli Apostoli....
 
Poi dici:
La Chiesa è nata dopo la discesa dello SS.
......
Certo ufficialmente è nata nel giorno della Pentecoste quando TUTTI poterono essere testimoni.....ma il vero "battesimo" la Chiesa lo ebbe quando Cristo finendo sulla Croce, diede la sua vita per Lei.....
 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 184 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 23/09/2003 13.15

Caro YA

nel tuo post 168 dicevi (il testo in azzurro è tuo, il neretto è mio):

Non saranno 4 papisti a spaventarmi.

siccome professo la fede cattolica mi sento incluso nell'epiteto dispregiativo di "papista" che tu usi molto disinvoltamente nei confronti, e che indirettamente tocca non solo degli interlocutori, ma anche di tutti coloro che si riconoscono cattolici.

Lascio comunque ai cogestori le decisioni per quanto riguarda eventuali richiami su questo o altro; da parte mia seguo solo a tratti i forum e non posso ricollegare tutti i fatti che accadono nel gruppo, perciò mi limito ad evidenziare solo quello che riesco a leggere.

Sei l’unico a cui mi piace rispondere

Spero che in fututo vorrai però evitare le frasi di cui sopra, altrimenti il piacere sarà solo tuo. Siccome mi interessa venire al dunque, passo alle questioni interpretative.

Ecco le mie osservazioni.

Teofilo: gli anziani, costituiti dagli stessi Apostoli non avevano pari autorità.

JA: Forse, ma leggendo soprattutto gli atti e alcune delle lettere apostoliche, compresa una dello stesso Pietro, sembra il contrario.

Mi pare strano che tu neghi che esista una preminenza del consesso degli apostoli rispetto agli anziani. Gli apostoli vengono menzionati sempre per prima. :

1Co 12,28 Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue.

Inoltre gli anziani venivano scelti e stabiliti dagli apostoli e non viceversa:.

At 14,23 Costituirono quindi per loro in ogni comunità alcuni anziani e dopo avere pregato e digiunato li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.

 

le cosiddette colonne avevano maggiore autorità tra gli altri apostoli.

Anche questo non mi pare dimostrabile. Il libro degli Atti sembra proprio dire il contrario.

Paolo ai Galati diceva:

trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano

Perchè mai sarebbero stati maggiormente stimati, e perchè Paolo si è recato proprio da loro per non correre invano, nonostante avesse avuto una vocazione soprannaturale. Il motivo per noi cattolici è chiaro e lampante. Se a te pare diversamente, nonostante lo abbia diffusamente illustrato in precedenza, non mi rimane che chiedere al Signore di donarti la luce per poterlo comprendere.

 

E tra le colonne, il solo Pietro aveva la massima autorità in quanto solo a lui erano state affidate le chiavi, il compito di confermare i fratelli e infine di pascere l’intero gregge.

Io sono sempre restio ad analizzare il testo greco originale perché sembrerebbe che solo l’analisi dei quello permetta di stabilire quale ipotesi abbia più fondamento e che chi non sa il greco non possa farsi un’idea corretta di come stanno le cose. In realtà anche leggendo le varie traduzioni a disposizione mi pare evidente il contrario di ciò che affermi. Comunque valuteremo ancora più da vicino ciò che dicono i santi testi.

Il testo greco ha la sua importanza: ovviamente l'esegesi deve essere sempre accompagnata e non disgiunta dall'insegnamento vissuto nella Chiesa e dalla Chiesa.

E' strano però che ci si richiami al testo greco solo quando fa comodo. Infatti hai sottolineato appresso il termine greco attribuito a Giacomo con tanta "dovizia " di tue riflessioni, proprio a rimarcare l'importanza dell'originale. Anche se, nel caso del termine greco "Krino", visto i tanti modi con cui si può tradurre, non vedo perchè gli si debba attribuire proprio il significato che dici.

 

La realtà è che tanto nel greco che nelle traduzioni, LE CHIAVI sono state date al solo Pietro. Il mandato di confermare e di pascere tutti gli altri, è stato dato al solo Pietro. L'amministratore posto a capo della casa, fino al ritorno del padrone è nella precisa intenzione del Signore, il quale nominò Pietro a tale compito, così come ci conferma Gesù anche in quest'altra espressione:Mar 13,34 È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.

Questo ci dicono a chiarissime lettere i santi testi: le argomentazioni ipotetiche devono fare i conti con questi espliciti testi.

 

Il fatto che al solo Pietro viene mostrata per rivelazione e visione, il modo con cui avrebbe dovuto regolarsi con Cornelio e di conseguenza con tutti i pagani, non è casuale, ma indica ancora una volta la funzione speciale che egli aveva tra gli altri, nel dirimere la questione.

Il fatto che Pietro possa essersi avvalso anche del parere di Paolo, di Giacomo o di altri anziani, non toglie nulla al suo mandato specifico che egli poteva gestire secondo il modo che riteneva più consono alla situazione.

Queste sono ipotesi basate sul papato attuale più che sulla bibbia o sulla storia stessa del papato. Allora torniamo alla bibbia.

In Atti 10 è raccontato l’episodio di Cornelio.

In Atti 11 il racconto inizia con un’accusa dei credenti Giudei che contestano aspramente Pietro. Dal tono delle accuse e dal racconto si deduce che Pietro non era considerato un papa nel senso attuale del termine.

I primi convertiti non avevano ascoltato direttamente le parole del Maestro e i Vangeli non erano stati ancora scritti. Tutto si basava sull'insegnamento che veniva impartito man mano e tenendo presente il "latte spirituale" per i meno progrediti nella fede. Come si può pretendere che l'atteggiamento di questi neoconvertiti possa essere stato corrispondente alle parole chiare di Gesù? E' a quelle che dobbiamo fare riferimento, non al comportamento dei neofiti.

La crescita di comprensione non solo della figura di Pietro, ma della stessa Trinità, , della Chiesa, della divinità di Cristo, del peccato originale ecc ecc., sono contenute nella Scrittura ma si sono chiarificate col tempo, dopo secoli in alcuni casi.

Riprenderò appena possibile la parte successiva del tuo intervento per non appesantire troppo. Non posso fare a meno però di riportare questa tua espressione riferita all'elezione di Mattia:

JA: Infatti questo fu l'ennesimo errore di un Pietro impulsivo e di un'assemblea non ancora lucida e spirituale. Non era ancora sceso lo SS. Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS. Infatti la chiesa non era ancora Chiesa in quel momento. Sarà sempre Gesù a scegliere il 12° apostolo, cioè Paolo.

Caro Ya,

Quindi l'elezione di Mattia sarebbe addirittura un ERRORE !!???!!

Il che significherebbe che Gesù avrebbe pure lui fatto l'errore di dare a Pietro il potere di sciogliere e legare, e quindi tra le altre cose, di decidere di rimpiazzare l'apostolo mancante, e questo sulla base dell'interpretazione che sarebbe erronea da parte di Pietro dei Salmi di Davide che profetizzavano: "il suo posto lo prenda un altro."

Pietro quindi avrebbe agito a capriccio, avrebbe mal interpretato il salmo, e avrebbe associato in modo arbitrario Mattia agli altri undici, e per giunta con l'approvazione degli altri apostoli:

26 Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

Mi dispiace caro YA. Si tratta di una ENORMITA' . Di una interpretazione assurda.

Quello che dagli Atti viene riportato come uno degli atti autoritativi di Pietro e di esercizio della sua funzione, viene squalificato addirittura come un errore!!!!

Ecco come si esprime il commento "evangelico" della laparola.net relativo al cap.1 di Atti:

L'elezione di Mattia è il primo atto della Chiesa di Cristo, come Chiesa. Perciò è sommamente importante...

Il punto di vista evangelico pertanto sostiene esattamente quello che sostiene al riguardo la Chiesa Cattolica. Inoltre implicitamente riconosce che la Chiesa era già nata, prima della Pentecoste.

Il tuo punto di vista invece, sostenuto tutt'al più da liberissimi pensatori, ritengo sia molto fuorviante: vede Paolo incluso tra i dodici, (mentre questo non lo troviamo scritto), a discapito di Pietro che viene di fatto considerato un cieco che guida altri ciechi.

Esamina invece il seguente versetto proprio di Paolo:

1Co 15,5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

Egli non si considera in tale gruppo. Mentre da quanto dice Pietro nell'eleggere Mattia, questi era uno che aveva partecipato in tutto alla vita col maestro fino a poter essere considerato insieme agli altri un Testimone autentico e approvato della sua resurrezione.

Atti 1,21 Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, 22 incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione».

Questi erano i requisiti che Pietro ritenne che dovesse avere uno dei dodici, e tutti gli altri pregarono con lui e in sintonia con lui approvarono l'elezione. In nessun punto della Scrittura viene sconfessata tale elezione e non vi è assolutamente motivo di pensare che la Chiesa abbia cominciato il suo cammino con un atto erroneo, di un Pietro errante.

Invece, secondo la promessa, Dio legò in cielo, ciò che Pietro legò in terra. E' così evidente!

Spero che tu voglia riconsiderare innanzitutto le parole di Cristo riguardo a Pietro e poi rileggere gli Atti, alla luce di quelle parole, altrimenti ecco quali interpretazioni vengono fuori.

Per ora mi fermo, riservandomi di risprendere il discorso appena possibile

A presto.

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