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dal dialogo "Perchè il papa non è Pietro"

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2009 22:23
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09/09/2009 22:07
 
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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 03/10/2003 3.03

Cara Katy,

comincio a rispondere a questo tuo intervento, anche se commentare testi che non sono Parola di Dio, non mi piace molto.

Katy: Ebbene, S.Ignazio ci ha lasciato diverse Lettere a diverse Chiese, ne citeremo un paio perchè sono lunghe:

Dalla Lettera agli Efesini:

IV, 1. Conviene procedere d’accordo con la mente del vescovo, come gia’ fate. Il vostro presbiterato ben reputato degno di Dio e’ molto unito al vescovo come le corde alla cetra. Per questo dalla vostra unita’ e dal vostro amore concorde si canti a Gesu’ Cristo. 2. E ciascuno diventi un coro, affinche’ nell’armonia del vostro accordo prendendo nell’unita’ il tono di Dio, cantiate ad una sola voce per Gesu’ Cristo al Padre, perche’ vi ascolti e vi riconosca, per le buone opere, che siete le membra di Gesu’ Cristo. E’ necessario per voi trovarvi nella inseparabile unita’ per essere sempre partecipi di Dio.

.........

Chi GARANTIVA DUNQUE QUESTA UNITA'?

ma andiamo oltre e leggiamo:

V, 1. Se in poco tempo ho avuto tanta familiarita’ con il vostro vescovo, che non e’ umana, ma spirituale, di piu’ vi stimo beati essendo uniti a lui come la Chiesa lo e’ a Gesu’ Cristo e Gesu’ Cristo al Padre perche’ tutte le cose siano concordi nell’unita’. 2. Nessuno s’inganni: chi non e’ presso l’altare, e’ privato del pane di Dio. Se la preghiera di uno o di due ha tanta forza, quanto piu’ quella del vescovo e di tutta la Chiesa! 3. Chi non partecipa alla riunione e’ un orgoglioso e si e’ giudicato. Sta scritto:<<Dio resiste agli orgogliosi>>. Stiamo attenti a non opporci al vescovo per essere sottomessi a Dio.

......

JA: Qui sta parlando della Chiesa locale. Non mi pare che la cosa sia legata al ruolo del vescovo di Roma che è l’argomento in discussione.

Katy: Ed ora leggiamo dalla Lettera che scrisse ai "Romani"......

Ignazio, Teoforo, a colei che ha ricevuto misericordia nella magnificenza del Padre altissimo e di Gesù Cristo suo unico figlio, la Chiesa amata e illuminata nella volontà di chi ha voluto tutte le cose che esistono, nella fede e nella carità di Gesù Cristo Dio nostro, che presiede nella terra di Roma, degna di Dio, di venerazione, di lode, di successo, di candore, che presiede alla carità, che porta la legge di Cristo e il nome del Padre. A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda e liberi da ogni macchia l’augurio migliore e gioia pura in Gesù Cristo, Dio nostro.

...........

Dove sta il particolare? Che a nessuna Chiesa a cui Ignazio rivolge i saluti, si è espresso in termini così onorifici.....l'unica Chiesa alla quale dice A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina.....

JA: Parere personale che comunque non dichiara che la chiesa di Roma abbia qualcosa di speciale. Il fatto che non si sia espresso mai in questi termini con altre chiese non significa nulla. Essere uniti non vuol dire essere sottomessi.

Katy: Altro particolare è questo nella lettera scritta a S.Policarpo:

V. (..) 2. Se qualcuno può rimanere nella castità a gloria della carne del Signore, vi rimanga con umiltà. Se se ne vanta è perduto, e se si ritiene più del vescovo si è distrutto.

VI, 1. State col vescovo perché anche Dio stia con voi. Offro in cambio la vita per quelli che sono sottomessi al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi e con loro vorrei essere partecipe in Dio. Unite insieme i vostri sforzi, lottate, correte, soffrite, dormite, svegliatevi come amministratori di Dio, colleghi e servitori.

Vi è già la scelta del celibato..... e dice chiaramente che chi si ritiene superiore....al vescovo è DISTRUTTO.....

JA: Questa è bella. Dove sta ‘sta scelta del celibato? Mi pare che tu filtri troppo quello che leggi.

Katy: alla Lettera alla Chiesa di Filadelfia scrive:

Figli della vera luce fuggite la faziosità e le dottrine perverse. Dove è il pastore ivi seguitelo come pecore. Molti lupi degni di fede con lusinghe malvagie seducono chi corre nel Signore. Ma essi non avranno posto nella vostra unità.

State lontani dalle erbe cattive che Gesù Cristo non coltiva, perché non sono piantagione del Padre. Non ho trovato divisione in mezzo a voi, ma selezione. Quanti sono di Dio e di Gesù Cristo, tanti sono con il vescovo, e il vescovo sta con gli altri vescovi nell'unità della Chiesa. Quelli che pentiti rientrano nell’unità della Chiesa saranno di Dio perché vivono secondo Gesù Cristo. Non lasciatevi ingannare fratelli miei. Se qualcuno segue lo scismatico non erediterà il regno di Dio. Se qualcuno marcia nella dottrina eretica egli non partecipa della passione di Cristo

.......

Mi pare che questo verso sia chiaro e lungimirante.....già all'epoca esistevano SCISMATICI.....e s'invitava all'unità......la Chiesa di Roma appare dunque sempre dallo stesso Vescovo ina Chiesa degna di essere guardata ed asoltata: A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina............

JA: a me pare invece che:

     

  1. Richiama i singoli fedeli a fuggire dalla dottrine perverse. Ritiene quindi i cristiani capaci di discernere le vere dottrine da quelle false.
  2. Dal contesto si evince che lo scismatico è uno che propugna false dottrine e che quindi solo secondariamente si oppone al vescovo.
  3. Non fa riferimento alla Chiesa di Roma quale garante dell’unità e guida delle Chiese.
  4. Non dice "a quelli che sono sottomessi ad ogni suo comandamento ……", ma "a quelli che sono uniti……..". Ciò sta a significare unità, non sottomissione, parità e non inferiorità di una Chiesa nei confronti di un’altra.

 

Katy: Chi erano gli scismatici di cui parla s.Ignazio?

Alcuni Pentecostali sostengono l'attuale Chiesa di Roma, ma qualcosa non quadra perchè Ignazio dice ancora:

Preoccupatevi di attendere ad una sola eucarestia. Una è la carne di nostro Signore Gesù Cristo e uno il calice dell’unità del suo sangue, uno è l’altare come uno solo è il vescovo con il presbiterato e i diaconi miei conservi. Se ciò farete, lo farete secondo Dio.

.......

Attenzione Ignazio parla DI UN SOLO VESCOVO, di un solo Altare, di una SOLA EUCARESTIA....eppure si rivolge ai vescovi , al plurale, segno evidente che il senso dell'unità sta proprio in questo PRIMATO DEL VESCOVO....che la storia ci ha TRAMANDATO con la sede di Roma.....

JA: Premesso che la storia non ha affatto tramandato il primato del vescovo di Roma, ma che questo è emerso gradualmente per tutt’altri motivi, qui fa riferimento al vescovo della chiesa locale e ai diaconi (che non erano vescovi).

Katy: Infine dice:

Quando ero in mezzo a voi gridai e a voce alta, con la voce di Dio: state uniti al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi. Quanto a quelli che hanno sospettato che io gridai prevedendo lo scisma di alcuni mi sia testimone colui per il quale sono incatenato che non ne ebbi notizia da carne di uomo. Fu lo spirito che me lo annunziò dicendo: non fate nulla senza il vescovo, custodite la vostra carne come tempio di Dio, amate l’unità, fuggite le faziosità, siate imitatori di Gesù Cristo come egli lo è del Padre suo.

......

E per finire Ignazio CONDANNA LA SOLA SCRIPTURA.....non ci credete? Legget cosa dice:

Io feci quello che era in me come uomo che agisce per l’unità. Dove infatti c’è la fazione e l’ira, Dio non c’è. Il Signore perdona a chi si pente, se si pente per l’unità di Dio, e il sinedrio del vescovo. Confido nella grazia di Gesù Cristo che vi libererà da ogni laccio. Vi esorto a non fare nulla con spirito di contesa, ma secondo la dottrina del Cristo. Ho ascoltato alcuni che dicevano: se non lo trovo negli archivi, nel vangelo io non credo. Io risposi loro che sta scritto, ed essi di rimando che questo è da provare. Per me l’archivio è Gesù Cristo, i miei archivi inamovibili la sua croce, la sua morte e resurrezione e la fede che viene da lui tramandata a nostro beneficio, in questo voglio per la vostra preghiera essere giustificato.

Chi saranno stati coloro che pretendevano di trovare nel Vangelo una sorta di ARCHIVIO? Comunque sia se insestevano, come fa presagire Ignazio, si mettevano fuori della Chiesa perchè importante era seguire IL VESCOVO.

Prima di tutto Ignazio dice "sta scritto". Mi pare evidente che nella continuazione Ignazio abbia esagerato nel senso opposto, mancando dell’equilibrio tipico della Parola di Dio. Infatti quello che lui scrive non è Parola di Dio. Ciò che di solito invece troviamo nel NT, per esempio, è che i Bereani controllavano nella Scritture (addirittura il VT), per controllare se quello che Paolo diceva aveva un senso. Nessuna Chiesa e nessun uomo di qualsiasi tempo o cultura possono permettersi di dire qualcosa contro il NT o affermare una verità che non sia ricavabile in modo chiaro dalla Bibbia. Io non ho controllato la lettera che citi (ho tutte le sue lettere, ma ne ho letto alcuni brani soltanto). Ma se Ignazio ha detto veramente quello che scrivi, allora si capisce chiaramente come è iniziata la lenta deriva della chiesa di Roma lontano dal Vangelo.

Katy: Credo che per oggi basti per dimostrare che il mandato di Pietro aveva assunto per gli stessi Apostoli, di cui Ignazio ha ricevuto il mandato (o chi per loro), quella importanza che sarà LA BASE DELLA CHIESA.....visibile e gerarchica....verso i cui rappresentanti, i vescovi, nessuno doveva ritenersi "più di loro"....

JA: Mi pare che non dimostri affatto questo. Anzi, si evidenzia ancora di più un distacco dai modi e dai pensieri degli Apostoli.

Fraternamente JA

Continua


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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 03/10/2003 3.05

Segue

Katy: se Anania poteva imporre le mani perchè a sua volta inviato, segno evidente che era conosciuto non come semplice presbitero.....il resto non mi interessa perchè fai deviare dalla domanda originale.

JA: La bibbia lo definisce semplice discepolo o uomo pio, ma non vescovo, presbitero o simili. Ti stai arrampicando sugli specchi.

Katy: JA: Altra perla: a quei tempi i santi erano tutti i credenti. Prova a leggere tutto il NT dagli atti in poi e vedrai che i santi sono i cristiani. Tu sei santa, Katy?

Nel nostro caso specifico il riferimento è diretto agli Apostoli in Gerusalemme, Anania chiede a Gesù una motivazione a perchè Paolo debba essere scelto e annoverato fra di loro, nel capitolo 4 di atti si parla già di Pietro e Giovanni perseguitati, Stefano era già morto e Paolo era presente....come vedi caro mio il riferimento è specifico perchè Gerusalemme era in quel momento punto di riferimento per incontrare gli Apostoli: Se sono santa? non credo....per diventarlo ho paura che dovrò volerti troppo bene.....

JA: Ti stai arrampicando ancora sugli specchi. In tutto il NT i cristiani sono chiamati santi.

Se sei IN Cristo, sei già santa e quindi, di conseguenza, puoi volermi troppo bene da subito, come io a te.

Su Mattia risponderò in seguito, altrimenti usciamo dal tema. Ribadisco comunque che Mattia non fu Apostolo.

Katy: Ma dopo la LORO MORTE che cosa è accaduto?

un esempio del quale abbiamo DOCUMENTAZIONE STORICA è del vescovo di Roma Clemente.....CONFERMATO VESCOVO DA PIETRO E PAOLO.....loro erano già morti quando verrà inviato (DA CHI?) alla sede di Roma.....

ed è solo l'inizio.....

Ma prima di lui abbiamo Lino, fatto vescovo da Pietro e Paolo e che occupò il posto di Pietro a Roma subito dopo il suo martirio......studiosi attenti sostengono che quasi con certezza, trattasi del Lino citato quale compagno di PPaolo, CHE DA ROMA INVIA I SUOI SALUTI a Timoteo (2Tim.4,21)

Mi pare che come prove possa bastare e come vedi, caro JA....siamo proprio allacciati dalla morte degli Apostoli....

Infatti appena potrò, tratterò questo punto e vedrai che ti "slaccerò" dalla morte degli Apostoli.

Katy: Poi dici:

La Chiesa è nata dopo la discesa dello SS.

......

Certo ufficialmente è nata nel giorno della Pentecoste quando TUTTI poterono essere testimoni.....ma il vero "battesimo" la Chiesa lo ebbe quando Cristo finendo sulla Croce, diede la sua vita per Lei.....

JA: non concordo. La Chiesa è nata il giorno di Pentecoste perché quelle persone ricevettero le Spirito Santo. Se una persona non riceve lo SS, non è un cristiano e non fa parte del Corpo di Cristo. Anche quelle persone, pur essendo seguaci di Gesù, finché non ebbero ricevuto lo SS non erano figli di Dio, non erano il Corpo di Cristo. Non erano Chiesa. (E come tali non dovevano prendere certe decisioni)

Fraternamente JA.


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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 03/10/2003 3.09

Caro Teofilo,

mi scuso con te per quell’espressione offensiva.

Teofilo: Paolo ai Galati diceva:

trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano

Perchè mai sarebbero stati maggiormente stimati, e perchè Paolo si è recato proprio da loro per non correre invano, nonostante avesse avuto una vocazione soprannaturale. Il motivo per noi cattolici è chiaro e lampante. Se a te pare diversamente, nonostante lo abbia diffusamente illustrato in precedenza, non mi rimane che chiedere al Signore di donarti la luce per poterlo comprendere.

E tra le colonne, il solo Pietro aveva la massima autorità in quanto solo a lui erano state affidate le chiavi, il compito di confermare i fratelli e infine di pascere l’intero gregge.

JA: A me pare chiaro dai contesti tutti che nelle decisioni che la Chiesa e le Chiese prendevano, l’opinione degli anziani valeva quanto quella degli Apostoli. Anzi nel Concilio di Gerusalemme fu proprio un anziano (Giacomo) a dettare legge.

Teofilo: Io sono sempre restio ad analizzare il testo greco originale perché sembrerebbe che solo l’analisi dei quello permetta di stabilire quale ipotesi abbia più fondamento e che chi non sa il greco non possa farsi un’idea corretta di come stanno le cose. In realtà anche leggendo le varie traduzioni a disposizione mi pare evidente il contrario di ciò che affermi. Comunque valuteremo ancora più da vicino ciò che dicono i santi testi.

Il testo greco ha la sua importanza: ovviamente l'esegesi deve essere sempre accompagnata e non disgiunta dall'insegnamento vissuto nella Chiesa e dalla Chiesa.

E' strano però che ci si richiami al testo greco solo quando fa comodo. Infatti hai sottolineato appresso il termine greco attribuito a Giacomo con tanta "dovizia " di tue riflessioni, proprio a rimarcare l'importanza dell'originale. Anche se, nel caso del termine greco "Krino", visto i tanti modi con cui si può tradurre, non vedo perchè gli si debba attribuire proprio il significato che dici.

JA: Non mi richiamo al testo greco quando mi fa comodo. Non mi pare di meritare una tale accusa. Credo che comunque si rigiri quel verbo, il suo senso sta a significare che la decisione è stata presa da Giacomo, come anche il contesto dimostra. I tanti significati stanno a evidenziare tutte le possibili sfumature con cui si può rendere in italiano, ma niente più. Capisco che tu sia per ovvi motivi restio ad accettare tale idea, ma sono sicuro che tu ami Gesù, come anche il tuo nick afferma, e quindi un giorno capirai certamente che cosa voglio dire.

La realtà è che tanto nel greco che nelle traduzioni, LE CHIAVI sono state date al solo Pietro.

JA: Sulle Chiavi e come vanno viste abbiamo già discusso.

Il mandato di confermare e di pascere tutti gli altri, è stato dato al solo Pietro.

JA: In realtà anche qui sarebbe da vedere il testo più da vicino, ma lo farò in un secondo momento. La cosa che voglio sottolineare adesso è che quel passo non dice affatto di pascere tutti gli altri, ma solo alcuni. Appena potrò te lo dimostrerò.

L'amministratore posto a capo della casa, fino al ritorno del padrone è nella precisa intenzione del Signore, il quale nominò Pietro a tale compito, così come ci conferma Gesù anche in quest'altra espressione :Mar 13,34 È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.

JA: Mi pare che il discorso di Gesù riguardasse gli ultimi tempi e non avesse affatto a che fare con un incarico affidato a Pietro o a qualcun altro. E’ un esempio di come si devono comportare tutti i servi. Vorrei farti notare che di solito il portinaio non è il servo più importante.

Questo ci dicono a chiarissime lettere i santi testi: le argomentazioni ipotetiche devono fare i conti con questi espliciti testi.

Il fatto che al solo Pietro viene mostrata per rivelazione e visione, il modo con cui avrebbe dovuto regolarsi con Cornelio e di conseguenza con tutti i pagani, non è casuale, ma indica ancora una volta la funzione speciale che egli aveva tra gli altri, nel dirimere la questione.

JA: I testi espliciti, a mio avviso, sono quelli che dimostrano come la Chiesa si è comportata in pratica e dimostrano che:

  1. Pietro ha evangelizzato solo Cornelio fra i pagani.
  2. Alcuni Ciprioti e Cirenei hanno cominciato ad evangelizzare i Greci.
  3. Pietro ha poi evangelizzato solo i Giudei.
  4. Paolo invece era l’Apostolo dei Gentili.

Il fatto che Pietro possa essersi avvalso anche del parere di Paolo, di Giacomo o di altri anziani, non toglie nulla al suo mandato specifico che egli poteva gestire secondo il modo che riteneva più consono alla situazione.

JA: Ripeto che Pietro non ha mai dimostrato in alcun momento di essere il Capo della Chiesa.

L'elezione di Mattia è il primo atto della Chiesa di Cristo, come Chiesa. Perciò è sommamente importante...

Il punto di vista evangelico pertanto sostiene esattamente quello che sostiene al riguardo la Chiesa Cattolica. Inoltre implicitamente riconosce che la Chiesa era già nata, prima della Pentecoste.

Il tuo punto di vista invece, sostenuto tutt'al più da liberissimi pensatori, ritengo sia molto fuorviante: vede Paolo incluso tra i dodici, (mentre questo non lo troviamo scritto), a discapito di Pietro che viene di fatto considerato un cieco che guida altri ciechi.

JA: Come ho detto anche a Katy, parlerò di Mattia più compiutamente in seguito. Ribadisco comunque che non era un Apostolo. Che poi altri fratelli evangelici possano pensarla diversamente, non è un problema. Rientra nella libertà che abbiamo.

Invece, secondo la promessa, Dio legò in cielo, ciò che Pietro legò in terra. E' così evidente!

JA: Ribadisco che "la sorte cadde su Mattia". Non fu Pietro a sceglierlo. Pietro qui non legò e non sciolse nulla.

Spero che tu voglia riconsiderare innanzitutto le parole di Cristo riguardo a Pietro e poi rileggere gli Atti, alla luce di quelle parole, altrimenti ecco quali interpretazioni vengono fuori.

JA: Credo invece che dobbiamo leggere le Parole di Gesù alla luce degli Atti. Cioè di come gli Apostoli, dopo la discesa dello Spirito Santo, le hanno intese e messe in pratica.

Saluti.

JA

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