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dal dialogo "MILITARI E CATTOLICESIMO"

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2009 22:19
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12/09/2009 22:12
 
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Consiglia  Messaggio 12 di 14 nella discussione 
Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 19/02/2004 9.35

Caro Raptor,

La lettera pastorale congiunta dei vescovi tedeschi del 17 gennaio 1939 la puoi trovare citata nel libro scritto dallo storico, di madre lingua tedesca, Guenter Lewy "I nazisti e la Chiesa" edito in Italia dalla casa editrice Il Saggiatore oltre che, naturalmente, nella fonte diretta citata dallo storico.

L’appello dell’arcivescovo di Colonia riportato dal giornale belga è citato in una nostra pubblicazione (ripensandoci, quindi per te falsa)

Sempre nel libro di Lewy è citata la lettera pastorale del vescovo castrense tedesco Rarkowski dell’agosto 1942 conservata nell’archivio diocesano di Magonza, K/3, che dice: "Qualunque sforzo, qualunque obolo di lagrime e di sangue vi venga richiesto, qualunque comando vi venga impartito dal Fuhrer e supremo comandante e qualunque cosa la patria si aspetti da voi, voi sapete che dietro a tutto ciò sta Dio stesso, la Sua volontà e il Suo ordine."

Questa lettera pastorale è posteriore di anni all’inizio del programma eliminazionista degli ebrei, degli oppositori del regime e di noi tdG, la guerra nazista era cominciata da circa 3 anni, guerra in cui l’esercito tedesco si distinse per le sue atrocità.

Come faceva il soldato tedesco cattolico a non ubbidire agli ordini immorali quando riceveva continue esortazione dai suoi vescovi all’ubbidienza?

Non gli dicevano forse i vescovi "Dio è con noi"?


Penso di aver risposto alla tua domanda e, quindi, di aspettarmi di leggere le tue osservazioni sulle argomentazioni da me poste.

TGfonte


PS ho letto quella specie di ultimatum che mi hai scritto.

Siccome non mi sembra di aver letto niente sull'argomento nel regolamento, ti sarei grato di far sapere a me e a tutti gli iscritti quanto tempo abbiamo a disposizione per risponderti.

Così almeno potremo regolare di conseguenza i nostri cronometri o sveglie.


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Consiglia  Messaggio 13 di 14 nella discussione 
Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 19/02/2004 9.38

Cara Caterina,

tu affermi che io in quanto tdG non sono cristiano perchè non credo alla trinità, altrettanto chiaramente io affermo che sei una falsa cristiana se rifiuti la legge dell’amore, il carattere distintivo dei veri seguaci di Gesù Cristo. Non capisco come si possa affermare di amare il prossimo e poi sparare ad esso, magari essendo della stessa religione.

Dici che ho sbagliato ad essere un obbiettore di coscienza, strano, Massimiliano lo avete fatto santo per questo.

Sul sito ospiti.peacelink.it/gavci/ ho trovato le seguenti informazioni su Massimiliano

Atti di San Massimiliano

1. Sotto il consolato di Tusco e Anulio, il 12 marzo dell'anno 295 d.C., a Tebessa, fu fatto comparire nel foro Fabio Vittore assieme a Massimiliano; l’avvocato Pompeiano, autorizzato a parlare, disse:< Fabio Vittore, esattore del temo, è introdotto con Valeriano Quinziano, preposto imperiale, con il coscritto abile al servizio Massimiliano, figlio di Vittore; poiché è arruolabile, chiedo sia passato allo statimetro>. 2. Il proconsole Dione domandò: <Come ti chiami ?>. Massimiliano rispose: <Perché vuoi sapere il mio nome ? A me non è lecito prestare il servizio militare, dato che sono Cristiano>. 3. Il proconsole Dione disse: <Accostatelo (all’asta di misurazione)>. Mentre veniva preparato (per essere misurato), Massimiliano affermò:<Non posso prestare il servizio militare; non posso far del male. Sono Cristiano>.4. Il proconsole Dione ordinò:<Sia misurato.> Avvenuta la misurazione, fu data lettura da parte dell’incaricato:<Misura cinque piedi e dieci once (m 1,73)>. 5. Dione disse all’incaricato:<Riceva la piastrina di riconoscimento>. Massimiliano, facendo resistenza, si oppose:<Non lo faccio, non posso prestare il servizio militare>.2,1. Dione disse:<Fa il militare se non vuoi morire>. Massimiliano rispose: <Non faccio il soldato. Tagliami pure la testa, io non faccio il soldato per questo mondo, ma servo il mio Dio<. 2. Il proconsole Dione riprese:<Chi ti ha messo queste idee nella testa ?>. Massimiliano rispose:<La mia coscienza e colui che mi ha chiamato>. 3. Dione si rivolse a suo padre Vittore:<Consiglia tuo figlio>. Vittore rispose:<Lui sa da sé con la propria coscienza, che cosa deve fare>. 4. Dione a Massimiliano:<Fa il servizio militare e prendi la piastrina di riconoscimento>. Massimiliano rispose:<Non accetto la piastrina. Ho già il segno del cristo mio Dio>. 5. Dione riprese:<Ti mando subito dal tuo Cristo>. Massimiliano rispose: <Vorrei soltanto che tu lo facessi. Questo sarebbe anche la mia gloria !>. 6. Dione si rivolse all’incaricato:<Gli sia messa la piastrina di riconoscimento>. Opponendosi Massimiliano disse:>Non accetto il segno di riconoscimento del mondo; se me lo apporrai, lo spezzerò, poiché non ha nessun valore. Io sono Cristiano, non mi è lecito tenere al collo una piastrina di piombo, dopo il segno di salvezza del mio Signore Gesù Cristo Figlio del Dio vivente, che tu non conosci, che ha sofferto per la nostra salvezza, che Dio consegnò come prezzo per i nostri peccati. Tutti noi Cristiani serviamo lui, seguiamo lui, principe della vita, garante della salvezza>. 7. Dione disse:<Fa il soldato e prendi la piastrina, sa non vuoi morire>. Massimiliano rispose:<Io non muoio. Il mio nome è già presso il mio Signore. Non posso fare il soldato>. 8. Dione disse:<Pensa alla tua giovinezza e fa il soldato: perché questo si conviene ad un giovane>. Massimiliano rispose:<Il mio servizio è per il mio Signore. Non posso servire al mondo come soldato. L’ho già detto, sono cristiano>. 9.Riprese il proconsole Dione:<nella guardia d’onore dei nostri Imperatori Diocleziano e Massimiano, Costanzo e Massimo (Galerio), vi sono soldati Cristiani e fanno il soldato>. Massimiliano rispose:<Essi sanno che cosa convenga loro. Tuttavia io sono Cristiano e non posso fare del male>.10. Dione disse:<Quelli che prestano il servizio militare, che male fanno ?>. Massimiliano rispose: <Tu lo sai di sicuro che cosa fanno>. 11. Il proconsole rispose:<Fà il soldato, per non finir male col tuo disprezzo del servizio militare>.Massimiliano concluse:<Io non morirò; ma se uscirò dal mondo, la mia anima vivrà con Cristo mio Signore>.3,1.Dione disse:<Cancella il suo nome>.Dopo che venne cancellato, Dione continuò:<Poiché rifiutasti il servizio militare con spirito di indisciplina, ricevi la condanna che ne consegue, come esempio per gli altri>.Quindi dalla tavoletta lesse il decreto:<è stato deciso di punire con la decapitazione Massimiliano, perché con spirito di indisciplina ha rifiutato il giuramento militare>.2.massimiliano disse:<rendo grazie a Dio>. La sua vita terrena fu di ventun anni, tre mesi e diciotto giorni. E mentre veniva condotto al luogo del supplizio, disse così:<Amatissimi fratelli, con tutte le vostre forze e con entusiasmo pieno di desiderio affrettatevi ad ottenere di vedere il Signore e meritare anche voi l’attribuzione di questa corona>.3.Poi col volto radioso, disse così a suo padre:<Dà al carnefice la mia veste nuova, che mi avevi preparato per il servizio militare. Così ti accoglierò con la schiera dei santi, e così possiamo essere glorificati insieme col Signore>.Subito dopo fu sottoposto al martirio.4.La matrona pompeiana ne ottenne dal magistrato il corpo e postolo nella sua lettiga lo trasportò a Cartagine; lo seppellì in una collina presso il Palazzo, vicino al martire Cipriano: dopo tredici giorni morì anche la matrona, e venne deposta nello stesso luogo.5.Vittore, padre di Massimiliano, tornò a casa pieno di gioia, ringraziando Dio perché egli aveva mandato innanzi un tale dono al Signore, lui che era pronto a raggiungerlo in seguito. Siano rese grazie a Dio. Amen.

Chiarimenti circa gli "ATTI"

La critica storica li ritiene autentici. San Massimiliano di Tebessa, nel nord Africa, diocesi di Cartagine, era presente nel calendario ufficiale dei santi della Chiesa Cattolica fin dall'antichità. In un periodo più vicino a noi, il suo nome era stato tolto dal calendario, forse per scarsità di devoti o forse per il motivo del suo martirio, la obiezione di coscienza, ritenuta ai tempi poco esemplare. Nell'ultima revisione critica, nella quale vennero tolti dall'elenco tutti i santi leggendari, cioè privi di fondamento storico sicuro, il suo nome fu invece inserito di nuovo, proprio grazie alla storicità degli "Atti" del suo martirio.

Seguono ora alcune note esplicative circa gli "Atti", per chiarire il senso di certe espressioni ivi contenute:

- "arruolabile". Nell'esercito romano non c'era la leva obbligatoria per tutti, salvo per i figli dei graduati. Essendo suo padre Vittore, appunto, un graduato, Massimiliano era costretto ad obbedire alla chiamata militare

- "non posso far del male". Il latino "malefacere" non ha valore soggettivo di "fare qualcosa di moralmente disdicevole", ma attivo, nel senso di "infliggere del male agli altri"; quindi si riferisce alla impossibilità per il cristiano di fare il soldato, il cui mestiere sarà pure di difendere, ma uccidendo gli altri, il che un cristiano non può mai fare

- "Tagliami pure la testa". Questa ed altre espressioni di una predisposizione totale al martirio, nella prospettiva della partecipazione finale alla gloria di Cristo Signore, sono rivelatrici non di un eroe isolato, ma della normale condizione e formazione dei cristiani del tempo in periodo di persecuzione

- "La mia coscienza e colui che mi ha chiamato". Quella di san Massimiliano fu una vera "obiezione di coscienza", a motivo della fede cristiana

- "Non accetto il riconoscimento del mondo... dopo il segno di salvezza del mio Signore". Qui la incompatibilità è dettata anche dal rifiuto della idolatria verso il dio imperatore, contrastante con il sigillo battesimale. Il giuramento e altri atti idolatrici erano obbligatori solo in certe categorie di militari

- "vi sono soldati cristiani". Era consentito ai già soldati, al momento della conversione, di restare tale, a condizione però di "non uccidere". Potevano mantenere l'ordine (funzione di polizia), lavorare nel genio militare alla costruzione delle strade, gestire la posta ecc. I catecumeni e i fedeli civili non potevano, assolutamente, diventare militari. Il rifiuto dell'uccidere era altrettanto necessario del rifiuto del giuramento idolatrico: "Il soldato subalterno non deve uccidere nessuno...e non deve prestare giuramento. Se non accetta tali condizioni, sia respinto... Il catecumeno o il fedele che vogliono arruolarsi e fare il soldato vengano respinti, perchè hanno disprezzato Dio" ("Traditio apostolica" di Ippolito Romano, n. 16, diffusa nelle chiese dell'area mediterranea verso il 215-220)

- "Dà al carnefice la mia veste nuova". Il dono del corredo militare o di parte di esso era un regalo prezioso, già testimoniato nei poemi di Omero. Qui si aggiunge il gesto del perdono e dell'amore verso il carnefice, discrimine evidente della novità cristiana

- "Pompeiana ottenne... il corpo..; lo trasportò a Cartagine; lo seppellì... vicino al martire Cipriano". San Cipriano era stato vescovo di Cartagine, grande "padre della chiesa", che insegnava: "Il mondo è bagnato di sangue fraterno: ecco che l'omicidio è crimine quando sono i singoli a commetterlo, ma diventa virtù quando è compiuto in nome dello stato. L'impunità per i delitti non l'assicura il motivo dell'innocenza, ma la grandezza della ferocia" ("Ad Donatum" 6). Il seppellimento di san Massimiliano obiettore accanto al suo vescovo Cipriano equivaleva a riconoscerlo "testimone della fede comune della chiesa" di allora.

Per approfondire l'argomento generale della pace nei primi secoli del cristianesimo, si consiglia la lettura dello studio scientifico di Pier Angelo Gramaglia "L'obiezione di coscienza nei primi secoli della chiesa" (pp. 47-64), in "I cristiani e l'obiezione di coscienza al servizio militare", a cura mia, EDB 1992, pp.200.


In "i nazisti e la Chiesa" a pag. 356 si legge:

"Non dimenticando nulla la Santa Sede inviava anche un messaggio di apprezzamento ai padri pallottini in Germania dopo che un membro dell’ordine. Franz Reinisch. era stato condannato a morte e ucciso come obiettore di coscienza. ‘Il Santo Padre’ scriveva il segretario di stato del Vaticano ‘non sa se esprimervi le sue condoglianze per la perdita di un membro di così alto valore o se congratularsi con voi per la gloria che quest’uomo si è acquistato’

Si poteva dunque ottenere una lode dal sommo pontefice lottando e morendo per Hitler, dando la vita nella lotta contro il fascismo, come pure rifiutando il servizio militare per ragioni di coscienza."

Dunque, mentre secondo te io ho fatto una scelta sbagliata, la tua Chiesa ha fatto santo uno che ha fatto la mia stessa scelta e, un altro, per lo stesso motivo, è stato lodato dal Papa.

Sono curioso di leggere la tua prossima arrampicata sugli specchi.

Parli di Giustino, mi sembra che la citazione, nonostante i tuoi spericolati sofismi sia alquanto chiara, dimentichi comunque tutti gli altri famosi storici che ho citato e, cosa più importante, quello che dicono le scritture sull’argomento.

E, comunque, non avendo argomenti seri da portare alla tua tesi, scantoni con messaggi interminabili su altro.


Circa Romani 13:1-7 concordo che bisogna essere sottomessi alle autorità superiori, nel mio caso l’ho fatto presentandomi in caserma dove ero stato precettato, ma avendo in mente le scritture che ho citato nel mio messaggio, scritture come quella di rendere a Cesare le cose di Cesare e a Dio le cose di Dio, e la vita è di Dio non di Cesare, e l’esempio degli apostoli di rendere sottomissione alle autorità a meno che ciò non vada contro le leggi e i principi divini, mi sono rifiutato di indossare la divisa militare e di addestrarmi all’uso delle armi.

Persone come te mi fanno una certa paura, parlano tanto di amore, di pace, ecc., ma sarebbero pronte anche ad uccidere, magari pensando di farlo a fin di bene.

La storia, putroppo, ce ne da moltisssimi esempi.


TGfonte


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Consiglia  Messaggio 14 di 14 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 19/02/2004 10.28
 

Cara Caterina,

tu affermi che io in quanto tdG non sono cristiano perchè non credo alla trinità, altrettanto chiaramente io affermo che sei una falsa cristiana se rifiuti la legge dell’amore, il carattere distintivo dei veri seguaci di Gesù Cristo. Non capisco come si possa affermare di amare il prossimo e poi sparare ad esso, magari essendo della stessa religione.

Dici che ho sbagliato ad essere un obbiettore di coscienza, strano, Massimiliano lo avete fatto santo per questo.

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Mio caro TGfonte.....INFATTI CI SARA' DIVERSO GIUDIZIO..e non saremmo giudicati TUTTI alla stessa maniera......un conto sarà l'essere giudicati CRISTIANI....altro aspetto il più importante fin anche dell'essere cristiani sarà IN BASE ALL'AMORE......e solo su di un aspetto Dio non potrà fare nulla....IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO...che è il rifiuto CONSAPEVOLE, STUDIATO E VOLUTO....dell'accettare Cristo e tutto ciò che ne consegue........
Ora se TU...non vuoi fare il militare perchè IL TUO CUORE ti porta in altri lidi per AMORE DEL CRISTO.....sicuramente è una grande virtù......ma se tu scegli di non fare il militare "perchè un cristiano NON può o non deve farlo"...allora TI STAI ILLUDENDO.....è questo che ho cercato di farti comprendere....sia con l'avvertimento di Paolo...sia con gli stessi scritti di san Giustino i quali NON parlano di NON fare il militare....
La storia di Massimiliano è simile ad altre storie più specifiche, ma ciò che NON vuoi comprendere è che NON ERA LA REGOLA......il servizio militare dell'epoca era visto soprattutto QUALE PERSECUZIONE AI CRISTIANI......ed INVASIONE DI ALTRI POPOLI PER PORTARE IL PAGANESIMO.....è a questo che molti si opponevano.....nel mentre invece si trattava di AUTODIFESA...NON POCHI ERANO COLORO CHE CRISTIANI IMPUGNAVANO LA SPADA PER DIFENDERSI........
Leggiti la storia di Tarcisio....il primo martire dell'Eucarestia....(cosa alla quale TU NON CREDI).......abbiamo la figura di Quadrato...UN CENTURIONE ROMANO CRISTIANO.....che conosceva sia Tarcisio...sia i "Misteri" che portava indosso proteggendoli con la sua vita.....
La curiosità pagana di vedere svelati i Misteri cristiani e la voglia di recar loro oltraggio si erano svegliati in quell'accolta di oziosi, ed ora tutti ad una voce chiedevano a Tarcisio di consegnare quanto aveva in custodia. "Mai, finché io viva", fu l'unica sua risposta. Un fabbro gli lasciò andare un tremendo pugno, che lo stordì e il sangue cominciò a sgorgargli dalla ferita. Seguì una vera tempesta di percosse, sinché, tutto pesto e malconcio, ma con le braccia tuttora strette al seno, il ragazzo si lasciò cadere a terra......
e gli altri retrocessero tutti dinanzi ad un centurione di forme atletiche, che era stato la causa del subitaneo mutamento di scena. Non appena ebbe sgombrato il terreno, egli si inginocchiò accanto al giovinetto e, con gli occhi pieni di lacrime, sollevò il corpo malconcio e semi svenuto con la tenerezza di una madre, e gli chiese con la voce più dolce: "Ti hanno fatto molto male, Tarcisio?" . "Non pensare a me, Quadrato, - gli rispose il ragazzo, aprendo gli occhi e sorridendo - ho addosso i sacri Misteri; prendili in custodia tu!".
Il soldato prese in braccio il ragazzo con profonda riverenza. Era come se portasse non solo la dolce vittima di un sacrificio giovanile e le reliquie di un martire, ma lo stesso Re e Signore dei Martiri e la stessa divina Vittima della salvezza eterna. Il ragazzo appoggiò fiducioso il capo sulla spalla del robusto soldato, senza rallentare un solo istante la stretta fedele sul tesoro affidatogli. Il suo portatore non sentiva peso alcuno per quel duplice fardello benedetto......
Quadrato stesso portò le spoglie al cimitero di Callisto, dove la vittima fu sepolta tra l'ammirazione dei suoi compagni di fede più vecchi di lui.
**********
Ascolta Tgfonte...NON puoi continuare ad estrapolare storie per tentare di accreditare il tuo credo......il tuo gesto, l'ho scritto se hai letto bene...IO L'HO CONDIVISO.....ma una cosa è fare UNA SCELTA PERSONALE.....altra cosa è dire che questa TUA scelta è evangelica....Cristo non ha mai detto nulla contro l'esercito...ripeto...a Pilato Gesù gli dice CHE IL POTERE CHE AVEVA GLI ERA STATO DATO DA DIO.....
La legittima difesa con la conseguenza dell'uso delle armi purtroppo esiste....è ovvio che nella concezione cristiana essa DEVE ESSERE presa in considerazione soltanto quando TUTTO il tentabile sia stato fatto per scongiurare una guerra......la questione è molto più complessa di un dire "io non voglio fare il soldato in nome di Cristo..." qui vanno ponderati i casi UNO PER UNO....Non dimentichiamo che il dichiarere Dio nostro Padre....quale DIO DEGLI ESERCITI...non è stato abolito dal Cristo.....ma è stato amplificato in una nuova visione volta  A DIFENDERE cioè che appartiene a Dio.....compresa la Patria, la Famiglia o i singoli...a patto che SIA STATO FATTO TUTTO QUANTO E' UMANAMENTE POSSIBILE PER EVITARE UN CONFLITTO ARMATO.....
Poi, infine....prima di portarmi altre cose da leggere...LEGGITI QUESTE...poi ne riparliamo....ti ho detto che a me le SINGOLE prese di posizioni NON mi interessano..a me interessa LA VOCE UFFICIALE DELLA CHIESA.....
dal messaggio 10:
Tuttavia i due interventi più conosciuti e che hanno suscitato più scalpore sono state le due Encicliche del 1937 contro il nazional-socialismo e il comunismo. Rispettivamente la Mit Brennender Sorge (14-3-37) e la Divini Redemptoris (19-3-37). E' da ricordare che ambedue i documenti sono stati preparati dall'allora Card. Eugenio Pacelli, Segretario di Stato.
Nel documento contro il nazional-socialismo, definito "una delle più severe condanne di un regime nazionale che il Vaticano avesse pronunciato" (Rhodes), Pio XI chiarisce lo specifico della dottrina cristiana che non ha niente a che vedere con questa nuova filosofia della vita. Molti cristiani potevano essere indotti in errore. Per questo il Pontefice tenta di smascherare quegli insani principi che già avvelenavano il popolo. Evidenzia come il nazional-socialismo sta esattamente agli antipodi del cristianesimo; non è per l'uomo ma contro l'uomo.
Si tratta di due concezioni opposte della vita e del mondo. L'una imperniata sull'uomo, sul sangue, sulle sue capacità di autoredenzione, sull'orgoglio della razza; l'altra dominata dalle idee di Dio, della sua rivelazione biblica, del peccato e della redenzione per Cristo, della Chiesa, dalla rivalutazione dell'uomo, di qualunque uomo in quanto fatto ad immagine e somiglianza di Dio e redento da Cristo. Il cristianesimo è una religione universale ed è proteso a tutta l'umanità.
Pio XI cercò in qualunque modo di smascherare queste insane dottrine.
Lo stesso concordato del 20 luglio 1933 con il Terzo Reich non è affatto un atto di simpatia verso il nuovo regime ma una condanna indiretta in quanto costituisce una difesa da parte della Chiesa che si sentiva minacciata nella sua stessa natura.
Così il grande storico Jedin commenta il fatto: "La Chiesa quindi si trovò necessitata ad un concordato in una misura mai sperimentata fino a quel momento. Pertanto il concordato della Santa Sede con il Reich germanico va considerato un'arma difensiva".
L'Episcopato tedesco collimava in pieno con il Pontefice da costituire allora veramente un 'cuor solo ed un'anima sola'. Diverse furono le condanne prese nelle riunioni episcopali a Fulda e nelle letetre pastorali: sono almeno 10 questi interventi.
Famose sono anche le prediche degli arcivescovi Faulhaber e von Galen rispettivamente nell'avvento del 1933 e nell'estate del 1941 per le decise prese di posizione contro l'ideologia nazional-socialista decisamente anticristiana ed antiumana
.
.......
sforzati di vedere le cose anche da altri punti di vista...MAGARI PIU' UFFICIALI......
Fraternamente Caterina
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