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dal dialogo: "QUESTIONI BELLICHE" e TRASFUSIONI DEL SANGUE

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2009 09:44
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12/09/2009 22:41
 
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Consiglia  Messaggio 14 di 58 nella discussione 
Da: YohèlInviato: 20/12/2002 23.03
Io ho parlato della dottrina della "guerra giusta".
Per la Chiesa Cattolica tedesca non si tratta dell'errore di alcuni, solo 7 cattolici tedeschi e austriaci si rifiutarono di fare il servizio militare nell'esercito di Hitler.
Una cosa è prendere parte attiva ai combattimenti, alle stragi non consentite dalle leggi internazionali e fare le guardie nei campi di sterminio, tutt'altra cosa è intraprendere delle attività commerciali.
I TdG delle attività commerciali di un loro piccolo gruppo hanno chiesto perdono nel 1947.
I cattolici, parte attiva nella guerra di aggressione di Hitler, quando hanno chiesto perdono per questo?
Ripeto, non per l'Olocausto, ma per la loro partecipazione attiva e entusiastica alla guerra di Hitler.
Cordialmente
Yohèl

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Consiglia  Messaggio 15 di 58 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 21/12/2002 16.45
Caro Yohel,
sulla questione della guerra giusta, il catechismo elenca i principi che restano validi a tutt'oggi. Non si può  obbligare a rinunciare ad una autodifesa anche se questo potrebbe essere in alcuni casi un gesto eroico se considerato a livello individuale.
Per quanto riguarda i cattolici e il nazismo, stralcio questa pagina:

Dal libro: I nuovi perseguitati di A.Socci pag 50-51

Il nazismo per ferocia non fu secondo a nessuno. La sua furia, com'è noto, si scatenò soprattutto contro gli ebrei con il più sistematico, folle e spieiato piano di distruzione totale di un popolo che si conosca. Ma anche il cristianesimo - che per il neopaganesimo nazista era un "prodotto giudaico" - conobbe la ferocia delle camicie brune.

Lo scontro del nazismo con la Chiesa inizia con la salita al potere di Hitler: allo scoppio della guerra l'associazionismo cattolico e la stampa cattolica ne risulteranno spazzati via. Ma poi inizia la persecuzione sanguinosa e il martirio. "Nei dodici anni di regime hitleriano" scrive Andrea Riccardi parlando solo della Germania "furono 12.000 i preti che in qualche modo subirono minacce, limitazioni della libertà personale, persecuzioni".

Finirono in lager e furono ammazzati molti attivisti cattolici come pure esponenti di altre confessioni cristiane. Don Roberto Angeli così scrive a proposito della baracca 22 nel campo di Dachau: "...in mezzo a preti cattolici di ogni paese, pastori protestanti, pope ortodossi, tutti sacerdoti allo stato puro - senza poteri, ne orpelli, ne privilegi - rosi dalla fame e dal freddo, torturati dai pidocchi e dalla paura, senza più nessuna dignità oltre quella invisibile del sacerdozio, imparammo a scoprire l'essenza della vita e della fede".

Secondo i dati forniti il 4 maggio 2000 nel corso del convegno "I martiri dell'Europa dell'Est e del nazismo", tenuto all'ateneo pontificio Regina Apostolorum, "a Dachau gli hitleriani internarono 2794 sacerdoti e religiosi di 37 nazionalità. Ad Auschwitz imprigionarono 416 ecclesiastici. In totale, durante la seconda guerra mondiale, in Polonia furono circa 6.400 gli ecclesiastici vittime della repressione, tra i quali padre Massimiliano Kolbe".

Specialmente nella Polonia - che i nazisti volevano annichilire come nazione - la distruzione fisica della Chiesa fu perseguita con maggior ferocia: "Per mano dei tedeschi morì un grande numero di ecclesiastici e religiosi polacchi (a cui bisogna aggiungere tanti laici): 6 vescovi, 1.923 preti diocesani, 63 chierici, 580 reli-giosi e 289 suore, secondo alcune stime". Anche negli altri paesi invasi, la Chiesa fu duramente perseguitata e pagò il suo pesante contributo di martiri.

Gli esempi dunque dei cattolici che non si sono schierati a fianco del regime sono molto più numerosi di quelli che tu hai riportato sopra.

Con affetto


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Consiglia  Messaggio 16 di 58 nella discussione 
Da: YohèlInviato: 21/12/2002 18.20
Socci non dice nulla di nuovo.
Da "I nazisti e la Chiesa":
"Quanto alla Chiesa essa rispettava la tregua, e se la Germania avesse vinto, indubbiamente la Chiesa avrebbe invicato con orgoglio i servigi resi allo sforzo bellico del paese. Quando la Germania perse la guerra, la Chiesa potè appellarsi ai suoi numerosi atti di protesta contro atti specifici di ingiustizia e di crudeltà e al fatto che essa era stata vittima di persecuzioni da parte dello stato nazista. Disgraziatamente queste persecuzioni non avevano nulla a che vedere con l'atteggiamento della Chiesa nei riguardi delle campagne militari di Hitler, che erano state da essa appoggiate con entusiasmo."
La stragrande maggioranza dei preti cattolici internati dai nazisti, lo furono per motivi razziali (es. polacchi) o politici.
Mi sembra che i TdG in Germania, al tempo di Hitler, fossero circa 20.000, eppure si meritarono un triangolo viola che li distingueva, i cattolici circa 32.000.000: c'era un triangolo che distingueva i cattolici? NO, perchè non esisteva la categoria dei cattolici o, dei preti cattolici, che, in quanto tali, si opponessero ai nazisti.
Sempre da "I nazisti e la Chiesa":
"Nel giugno del 1936 si parlò di un cattolico svizzero che aveva esortato i bambini a pregare per la morte di Hitler e in base a questo racconto la stampa tedesca si affrettò ad accusare tutti i cattolici di nutrire simpatie per la sedizione. Il cardinale Faulhaber dichiara allora in una predica (predica del 07/06/1936, Bollettino diocesano Monaco, supplemento al n.16, 12/06/1936, p.7): "Un lunatico all'estero ha avuto un accesso di pazzia - e questo dovrebbe giustificare dei sospetti generalizzati contro tutti i cattolici tedeschi? Tutti voi siete testimoni che ogni domenica e ogni giorno di festa durante la messa solenne noi preghiamo in tutte le chiese per il Fuhrer, come ci siamo impegnati a fare nel concordato. E ora si leggono i grandi titoli nei giornali esposti ad ogni angolo di strada: 'Pregano per la morte di Hitler!' Ci sentiamo offesi da questi dubbi sulla nostra lealtà nei riguardi dello stato. Diamo oggi una risposta, ed è una risposta cristiana: cattolici, recitiamo ora insieme un Paternoster per la vita del Fuhrer. Questa è la nostra risposta."
I cattolici che si opponevano attivamente al regime di Hitler erano ribelli non solo contro lo stato, anche acontro le proprie autorità ecclesiastiche.
"Se il cattolicesimo tedesco avesse fin dall'inizio adottato una politica di resistenza decisa al regime nazista, è possibile che il corso della storia del mondo ne sarebbe risultato cambiato. Anche se non si fosse riusciti in una tale lotta a sconfiggere definitivamente Hitler e a prevenire tutti i suoi numerosi delitti, il prestigio morale della Chiesa ne sarebbe uscito infinitamente accresciuto. In termini umani, una simile politica di resistenza sarebbe indubbiamente costata molto; ma i sacrifici sarebbero stati fatti in nome della più grande fra tutte le cause. Se il fronte interno non fosse stato sicuro, forse Hitler non avrebbe osato dichiarare la guerra e letteralmente milioni di vite umane avrebbero potuto essere salvate."
Matteo 16:24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
"Esiste, però, una leggenda che dal punto di vista storico va corretta. Come ha detto giustamente lo storico cattolico Friedrich Heer, 'in realtà ogni resistenza cristiana a Hitler durante il Terzo Reich era un fenomeno eccezionale e indesiderabile... nel 1945, la situazione era talmente critica che per salvare la faccia e restaurare l'onore del cristianesimo ufficiale in Germania fu necessaria una grandissima manovra di camuffamento dei fatti'.
Questo camuffamento fu talmente sfacciato e riuscì tanto bene che, a differenza della Francia dopo la caduta del regime di Vichy, nemmeno un vescovo si vide costretto a dare le dimissioni dalla propria carica. Al contrario, il vescovo Berning, il quale fino alla caduta del di Hitler era rimasto membro del consiglio di stato prussiano di Goring, nel 1949 ricevette il titolo di arcivescovo. Von Papen diventò nel 1959 cameriere privato del papa.
Ricompense di questo genere concesse a uomini profondamente compromessi con il nazismo costituiscono uno scherno alla memoria di personaggi eroici come Delp e Reinisch, che morirono lottando contro Hitler. La costruzione di santuari e chiese consacrate alla memoria dei martiri della Chiesa durante l'era nazista, tra cui la chiesa Maria Regina Martyrum a Berlino, è un tributo - per quanto tardivo - alla loro memoria. Manca ancora un esame onesto degli errori che resero necessario il loro martirio".
E' un fatto terribile, ma invece di cercare di negarlo o minimizzarlo, dovresti onestamente accettarlo e cercare di superarlo, invitando chi ne fu responsabile a chiedere perdono e, a rispondere onestamente alla domanda: Com'è stato possibile che la Chiesa Cattolica operante in Germania da più di 1.000 anni abbia prodotto un tale asservimento al nazismo?
Bisogna, per completezza, anche accennare alle ratlines, la Chiesa Cattolica si diede un gran da fare per procurare falsi documenti ed espatriare criminali di guerra nazisti, principalmente verso il Sud America.
Cordialmente
Yohèl

Rispondi
Consiglia  Messaggio 17 di 58 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 21/12/2002 23.59
Caro Yohel,
quello di pregare per i propri governanti è una raccomandazione fatta anche da S.Paolo il quale dice di essere soggetti alle autorità costituite. Mi pare in Rom 13.
dalla seguente lettera potrai notare che anche la posizione per esempio dei tdg tedeschi tendeva a fraternizzare con chi deteneva il potere di vita o di morte sulle masse intere.

Stralcio di una Lettera inviata dalla Watch Tower ad Adolf Hitler

WATCH TOWER
BIBLE AND TRACT SOCIETY
Editrice dell’associazione degli studenti biblici

Uffici centrali
Adams Street
BROOKLYN
New York
U. S. A

Filiale tedesca
Wachtturmstr. 1-19
MAGDEBURGO
Postsch.– K.: Magdemburgo 4042


 


... I delegati respingono le accuse dei nostri detrattori religiosi, che costituiscono chiaramente indice di rivalità religiosa. La loro [degli oppositori religiosi] politica è quella di mettere a tacere chi proclama la verità con infamanti calunnie piuttosto che con la Parola di Dio.

Inoltre, è stato detto nel corso di quest'assemblea con cinquemila presenti - come si evince dalla Dichiarazione - che gli Studenti Biblici tedeschi si stanno battendo per gli stessi elevati principi ed ideali etici proclamati dal governo della Germania, circa la relazione che deve esservi fra l'uomo e Dio, cioè la lealtà delle creature verso il Creatore!

È stato anche detto nel corso del congresso che non vi è assolutamente nessun contrasto fra gli Studenti Biblici tedeschi e il governo nazionale del Reich tedesco, ma che, al contrario, per quanto riguarda gli obiettivi squisitamente religiosi e le mète apolitiche degli Studenti Biblici, può affermarsi categoricamente che essi siano in piena armonia con gli stessi obiettivi del Governo del Reich tedesco….

‘‘Noi chiediamo che tutte le confessioni religiose rimangano libere fino a quando non mettano in pericolo l’esistenza stessa dello Stato o entrino in conflitto con le credenze morali ed etiche della razza tedesca. Il partito, come tale, rappresenta il punto di vista del vero cristianesimo,[positiven Christentums, "Cristianesimo Positivo" (nota)]senza purtuttavia schierarsi con nessuna confessione religiosa in particolare. Esso si oppone sia entro i suoi confini che anche all’infuori di essi allo spirito materialistico-ebraico ed è convinto che il pieno recupero del nostro popolo può soltanto aver luogo dal suo interno…’’.

Distinti ossequi,

Watch Tower Bible and Tract Society
Magdemburgo

L'intera lettera con le copie originali in tedesco sono tratte da:

http://digilander.libero.it/alorenzi/compromesso.htm#_ftn1



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Consiglia  Messaggio 18 di 58 nella discussione 
Da: YohèlInviato: 22/12/2002 9.25
Ancora una volta si cambia discorso per non rispondere ad una questione che fa male.
Ti ricordo che i TdG non fecero un concordato con Hitler, la chiesa Cattolica si.
La questione, te lo ricordo, è il sostegno della Chiesa Cattolica tedesca alla guerra di aggressione di Hitler.
Cordialmente
Yohèl

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Consiglia  Messaggio 19 di 58 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 22/12/2002 16.57
tratto da:
Chi ha letto con equilibrio il materiale disponibile (compresi i documenti diplomatici di altri paesi), non può che concludere sull'assoluta erroneità della tesi circa il nesso tra Chiesa e avvento del nazismo in Germania; non che non ci fosse un clero filofascista o filonazista, beninteso; ma chi sostenesse che questo fosse l' orientamento politico e morale della Santa Sede sarebbe smentito, ancora una volta, dai documenti.  5. Nel caso di Pacelli, questi rimane in Germania fino al 1929 perché Pio XI lo nomina suo Segretario di Stato; egli dunque è a Roma, al comando della "stanza dei bottoni" vaticana. Da questa stanza escono due importanti documenti: il concordato del febbraio 1933 e l'enciclica "Mit brennender Sorge" del 1937. Il primo fu preparato nei dettagli ben prima che Hitler arrivasse al potere, ossia per tutto il 1932, con la Santa Sede piuttosto esigente su alcune precise e irrinunciabili garanzie; il secondo documento, come tutti sanno, è il manifesto antinazista della Chiesa Cattolica; come tale venne percepito anche dai nazisti. I documenti ci dicono che nel primo caso Hitler, arrivato al potere da solo un mese, dovette accettare un negoziato già impostato ed accedere a quasi tutte le richieste della Santa Sede; mentre, nel caso dell'enciclica, sempre i documenti ci dicono che Pacelli ne fu uno degli autori e redattori. Niente male per un futuro papa filonazista.  6. I documenti, e non solo quelli vaticani, attestano che la Santa Sede non si faceva alcuna illusione sul nazismo e sulla possibilità d'imbrigliare Hitler, in un'Europa ormai abituata, dopo il 1936, ai suoi colpi di mano (sulla Renania rimilitarizzata, sull'Austria annessa, sulla Cecoslovacchia estinta); il problema stava nella salvaguardia dei cattolici tedeschi; della tutela delle prerogative della Chiesa derivanti da un concordato di cui Hitler doveva sbarazzarsi; e, dopo lo scoppio della guerra, nell'assistenza alle varie vittime nei paesi conquistati da Hitler (ebrei compresi). ...
..  8. Dai documenti si evince che, fra i suoi consiglieri in questioni tedesche, Pio XII scelse un gruppo di quattro vescovi tedeschi piuttosto esposti per la loro ostilità al nazismo; e che furono questi i suoi consiglieri per tutta la durata della guerra.  ....
Va comunque ricordato che chi dubiti dell'obiettività delle fonti diplomatiche vaticane può benissimo girare gli archivi europei e nel mondo per gli opportuni riscontri. Gli archivi del ministero degli esteri italiano, di quello tedesco, quelli del ministero degli esteri francese, il Public Record Office di Londra e i National Archives di Washington sono apertissimi a chiunque intenda utilizzarli per ulteriori riscontri. Senza trascurare che alcuni di questi Stati, come l'Italia, la Gran Bretagna e la Germania, hanno pubblicato diverse esaustive collane di documenti che ogni buona biblioteca storica ospita...  <o:p></o:p>

Rispondi
Consiglia  Messaggio 20 di 58 nella discussione 
Da: YohèlInviato: 22/12/2002 17.11
Ti ripeto che sei fuori tema, io non ho parlato di Pio XI e Pio XII.
Temo che con voi sia praticamente impossibile rimanere in tema.
Cordialmente.
Yohèl

Rispondi
Consiglia  Messaggio 21 di 58 nella discussione 
Da: CaldeoInviato: 22/12/2002 23.33
Della serie fatti non parole accludo il primo di una serie di testimonianze circa le atrocità del terzo Reich.
 Pio XII e gli Ebrei

      Alla morte di Pio XII (9 ottobre 1958), la signora Golda Meir, allora
      Ministro degli esteri di Israele e poi Capo del Governo, invio` alla Santa
      Sede un messaggio nel quale si riconosceva che: "durante il decennio del
      terrore nazista, il nostro popolo ha subito un martirio terribile. La voce
      del Papa si e` alzata per condannare i persecutori e per invocare pieta` per
      le vittime". Queste parole, scritte non da uno storico revisionista o da
      un inguaribile apologeta cattolico, ma da un'altissima autorita`
      israeliana, mostrano l'infondatezza dell'accusa a Papa Pio XII di essere
      stato complice silenzioso del genocidio degli Ebrei.
Alla prossima cari amici

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