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dal dialogo: L' IMMACOLATA CONCEZIONE del 24-11-2002

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2009 07:08
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13/09/2009 07:04
 
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Da: Yohèl Inviato: 30/11/2002 22.09

Ho appena letto il post di Ireneo, non avendo tempo per considerazioni più articolate - che spero di fare domani - cito appena questa scrittura.

Romani 3:21 Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati,  nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù.

Cordiali saluti.

Yohèl


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Da: Soprannome MSNIreneo81 Inviato: 01/12/2002 17.47
Caro Yohel,    La Pace di Cristo!
 
Nella tua citazione io mi permetterei di sottolineare un'altra frase e cioè: "... ma sono sgiustificati per mezzo della sua grazia".
 
Dando per scontato il fatto che Paolo non entra nello specifico della questione sulla possibilità di una immacolata concezione, e che occorrerebbe vedere qual è il ruolo che ciò che noi oggi chiamiamo peccato originale gioca nella teologia paolina, vorrei, sempre dalla prospettiva del sola gratia di luterana memoria, analizzare la frase che ho ripreso.
 
Prima di tutto, una buona ermeneutica di un testo impone, antecedentemente all'analisi delle singole proposizioni di una pericope, cercarne il significato globale e cercare di capire qual è il problema sollevato dall'autore, cosa egli intende sottolineare e qual è il suo fine. Per far correttamente tutto questo, occorre capire il significato di tutta la lettera dalla quale la pericope è tratta.
 
Quali sono i più importanti argomenti trattati dalla lettera ai romani?
- come considerare l'entrata dei pagani nella comunità cristiana,
- il loro rapporto con gli ebrei,
- il loro legame con l'antica legge di Israele,
- la preminenza della grazia sulle opere,
- la sueriorità della salvezza operata da Cristo sulla legge fatta di prescrizioni e di decreti,
- l'uguaglianza davanti a Dio di tutti i credenti, siano essi ebrei o pagani, osservanti della legge di Mosè o meno.
 
Quindi, tenuto presente questo sfondo, invito tutti a rileggere il testo:

Romani 3:21 Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati,  nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù.

Preso nel suo insieme, visti i problemi della lettera ed il contesto in cui è inserito, è facile capire che quello che si vuole qui sottolineare è che indipendentemente dalla legge, la giustizia di Dio si è manifestata per tutti quelli che credono in Gesù Cristo, in cui il tutti vuol dire "sia ebrei che greci", cioè sia per coloro che avevano già ricevuto la legge antica, sia per coloro che invece avevano vissuto fino a quel momento nel paganesimo.
E quindi non c'è distinzione: sia ebrei che greci hanno peccato allo stesso modo e allo stesso modo sono gratuitametne giustificati. (si vuole così sottolineare che non esiste nessuna superiorità degli ebrei sui pagani, ma tutti, dal punto di vista del peccato e della giustificazione, sono sullo stesso piano).
 
Se su qeusto brano e su altri simili si è giustificara la dottrina dell'universalità del bisogno della redenzione di Cristo, occorre però anche dire che in questo brano, non è questo il primo obiettivo di Paolo, e che comunque egli non ha voluto tematizzare nel testo in esame la questione del "peccato originale", nè riferirsi a situazioni personali di precisi individui.
Il "tutti" di Paolo si riferisce a "tutte e due le categorie di uomini trattati nella lettera" e cioè ad ebrei e pagani.
Quindi non mettiamo in bocca di Paolo cose che in realtà lui non ha detto.
 
Passiamo ora a Maria e alla sua personale situazione, prendendo spunto proprio dalla frase che ho voluto sottolineare all'inizio, "ma sono giustificati per mezzo della sua grazia".
L'unversalità della redenzione operata dal Cristo non è in discussione, di essa ha dovuto beneficiare anche Maria, solo che nel tempo la Chiesa cattolica è arrivata alla convinzione che essa sia stata redenta in una maniera del tutto particolare.
L'appartenenza di Maria all'umanità bisognosa della redenzione è indubbia, il problema è in che modo Maria abbia poi nel concreto beneficiato di questa redenzione.
Tutti siamo giustificati per mezzo della grazia. Ma maria è, già nella bibbia "un caso a parte".
Maria è salutata dall'angelo dell'annunciazione, per ordine di Dio, come la Piena di Grazia; se in italiano non si capisce a causa dell'impossibilità di traduzione, se noi guardassimo l'originale greco, noteremmo come il termine usato, kekaritomene, è un termine unico in tutta la bibbia; quando si parlerà della grazia concessa agli eletti, mai, nè da Paolo nè da parte di altri autori sacri, sarà utilizzato tale termine, che rimane legato alla condizione particolare della Vergine che a Nazaret la quale, con questo termine, fu salutata da Gabriele.
Non è tanto strano dunque supporre che lei, per il quale viene utizzato in riferimento alla grazia un termine unico, sia stata anche salvata in un modo altrettanto unico.
 
La dottrina dell'Immacolata concezione non contraddice Paolo. Anche noi cattolici crediamo che tutta l'umanità, costituita in principio in uno stato di grazia, dopo il peccato dei primogenitori, ha tutta intera bisogno della redenzione del Cristo, senza differenza di ebrei o greci, schiavi o liberi, uomini o donne.
Ma questo (che è ciò che afferma Paolo) non toglie la possibilità che a Colei a cui è stato affidato un compito irripetibile nella storia della salvezza (essere cioè la Madre del Verbo incarnato), tale salvezza sia stata applicata in una maniera differente rispetto agli altri uomini.
 
Concludo con la citazione di un passo del Catechismo degli Adulti della Cei:
 
"Dio attua il suo disegno nella storia, realizzando l'opera della salvezza . Maria, eletta per essere Madre di Dio, è redenta insieme a tutti gli uomini, ma in modo singolare: è preservata dal peccato. [...]
Maria è figlia di Adamo e nostra sorella, congiunta 'con tutti gli uomini bisongnosi di essere salvati' (Vaticano II, Lumen Gentium, 53). Anche lei è redenta da Cristo, ma 'redenta in modo ancor più sublime' (Ivi). Non viene tirata fuori dal fango come noi; è preservata dal cadervi. In lei rigulge maggiormente il primato della grazia di Dio: tutti 'sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù' (Rm 3, 24).
 
Conferenza Episcopale Italiana, La verità vi farà liberi, Libreria Editrice Vaticana, Roma 1995, nn.763. 764.
 
Un salutone e a presto,
 
Ireneo

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Da: cristianocattolico Inviato: 02/12/2002 10.47
Dio ha concepito Gesù per opera dello Spirito Santo in Maria  senza corromperne la natura, significa che non l’ha corrotta nemmeno quando Maria partorì Gesù, l’ha lasciata intatta, vergine era all’atto del concepimento e vergine rimase dopo il parto, allo stesso modo di come Gesù fu deposto in un sepolcro nuovo (Mt 27,60 – notare come l’evangelista sottolinea - “sepolcro nuovo”, e badate che nella Bibbia niente è scritto casualmente) e nessuno dopo di Lui fu più deposto in quel sepolcro.
Questo a molti protestanti risulta difficile da accettare, per loro Maria quando partorì Gesù non fu più vergine, proprio a causa del parto. Ma come Dio concepisce senza corrompere Maria, e poi non è capace di farla partorire senza corrompere la sua verginità?
Molti protestanti amano relegare Maria al ruolo  “di donna come tante altre”, sminuendo forzatamente il suo ruolo nella Chiesa, ruolo che Dio aveva disegnato per lei fin dall’eternità, quando in  Gen, 3,15 Dio pose  inimicizia tra satana e la donna, e anche tra satana e la stirpe di lei.
Quale altra donna fu designata come madre del Salvatore fin dal principio?
Maria, non ha avuto altri figli dopo Gesù, anche questo si capisce fin dalla Genesi, perché se Dio ha posto inimicizia tra satana e la stirpe di lei (Gesù), significa che se Maria avesse avuto altri figli anche questi sarebbero stati nemici di satana (fin dalla nascita),  quindi uguali a Gesù, e quindi anche loro non sarebbero stati soggetti al peccato, ma nella Bibbia in Gen 3,15 c’è scritto chiaramente che solo due sono nemici di satana (la donna e la stirpe di lei) e in quanto tali non soggetti al peccato, Gesù e Maria. Se ci sarebbero stati eventuali altri fratelli carnali di Gesù, essi essendo la “stirpe” della donna (Maria) sarebbero stati anch’essi nemici di satana tanto allo stesso modo di Gesù, e quindi sarebbero stati sicuramente menzionati nelle Scritture come paladini di Dio. Qui cadono anche le illazioni di molti protestanti circa i presunti fratelli di Gesù, se questi “fratelli carnali” erano quindi la stirpe di Maria quindi anche loro "nemici di satana" come mai nella Bibbia troviamo che i fratelli di Gesù non credevano in Lui? Se non credevano in Lui vuol dire che erano sotto il peccato, ed era anche grave (come peccato) visto che erano (o dovevano essere) suoi fratelli carnali e visto che tutti quelli che non credevano in Gesù erano suoi nemici (come i farisei), e se erano nemici di Gesù di chi erano amici? Di satana, ed ecco che qui qualcosa non torna…
Ma i fratelli di Gesù (la stirpe della donna) non erano stati dichiarati nemici di satana fin dalla Genesi? E allora come mai pur essendo suoi fratelli “carnali” e nemici di satana, non credevano in Lui?
Anche da questa analisi si capisce che Maria non ebbe altri figli oltre Gesù, oltre naturalmente alla prova della sua Immacolata Concezione.
 
Pace
Salvatore
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