Buona serata al Gruppo.
Che altro aggiungere ad un Forum così delicato? Non lascerò soli quanto hanno fatto una loro testimonianza, la mia sarà breve.
Dopo anni (praticamente da sempre) di ateismo, anzi di veleni che sputavo addosso ai preti, ho conosciuto una donna stupenda (mia moglie). Si andava in discoteca, si scherzava, anche qualche canna leggera. Non scandalizzatevi, una o due, massimo tre all'anno non di più, ma quel giorno che proposi alla mia futura moglie di fumare con me, mi sorrise in un modo che non avevo mai notato, non mi vietò di farlo, ma aggiunse: < Lascia perdere! > Voi mi direte è tutto qui? Si!, Tutto qui! Non mi disse altro, ma fu il modo in cui lo disse che mi colpì tanto da farmela buttare a metà!
Ci stavamo preparando per i preparativi alle nozze ed io volevo sposarmi al Municipio, ma lei fu irremovibile! Allora tentai di capire - perchè!- Perchè era irremovibile!?
L'amavo troppo per perderla, e l'unica opportunità che avevo era di approfondire le sue motivazioni e non le mie che in effetti erano confusionarie, a differenza del suo -NO- preciso e inequivocabile.
Le diedi un appuntamento un venerdì pomeriggio, ma mi disse che non poteva, ed alla mia insistenza scoprii il suo segreto e mi disse che andava ogni Venerdì del primo del Mese al Rosario, all'Adorazione Eucaristica e poi la Messa.
Scoppiai a ridere!
Lei restò ferma mentre due lacrime le rigavano il viso. Allora mi feci serio, non pensavo di averla ferita così, le chiesi di aiutarmi a capire. E per poter capire ritardammo il matrimonio. Un giorno mi portò alle Tre Fontane (chi è di Roma le conosce, sono vicino all'Eur, o se volete Tre Fontane dove sorge l'antica chiesa che la tradizione vuole sia stata dedicata sul luogo della decapitazione di Paolo, l'Apostolo, la testa fece tre rimbalzi da dove scaturirono tre fontanelle, da qui il nome), accanto vi è il piccolo e modesto Santuario della Vergine della Rivelazione (ho visto che avete inserito nelle testimonianze, grazie!) e cominciò a spiegarmi la storia.
Capii subito che contro Dio non avrei potuto fare nulla e che avrei perso ciò che amavo di più al mondo, così accettai la sfida e cominciai ad incontrami con un sacerdote che diventerà il mio confessore. Un cammino durato ben sette anni, si, ritardammo il matrimonio di sette anni ed oggi ne sono felice. Io ero burbero, e se mi fossi sposato in quelle condizioni, forse avrei finito col fare del male alla donna più importante della mia vita.
Ho imparato a dire il Rosario e la sera lo diaciamo ancora insieme in famiglia, una volta ne parlammo in classe e tutti naturalmente scoppiarono a ridere, ma quando videro il mio volto accenare un sorriso (non risata!) si fece silenzio, nessuno osò dire nulla e continuammo la lezione.
Alla noscita del nostro primo ed unico (purtroppo) figlio, ecco la tegola, il bambino presenta subito dei problemi. Questa volta era lei che stava per cedere, Dio mio quanto ho amato in quei giorni mia moglie, soltanto Lui può comprenderlo, Lui che ha amato Maria in modo così eccezzionale da proteggerla dal demonio!
Mia moglie era in depressione, ed io l'accudivo come si fa con un bambino, ma invece della pappa, le portavo il Rosario e questo perchè, ve lo confesso, non sapevo veramente che altro fare. Due tre volte la settimana andavamo alla Messa, ma quasi trascinandola.
Per farla breve io penso che quel ritardare il matrimonio sia stato un segno del Signore che si è servito di Maria affinchè non ci perdessimo in quanto Loro sapevano bene che cosa stava per accaderci.
Dopo un pò di mesi si cominciò a ristabilire la situazione tornò alla normalità, il bambino cresceva alla fin fine sano e robusto, ma non avrebbe mai potuto sorridere.
E ancora oggi che lottiamo fra medici ed ospedali, il Rosario è sempre con noi, magari una sola Decina al giorno, ma qualcosa la diciamo sempre.
Scusatemi, avevo detto che sarei stato breve, offritemi a Gesù!
Ave Maria e Buona Festa a tutti e Buona Domenica a tutti, Luca