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FILANTROPIA DI CRISTO E IMPEGNO SOCIALE DELLA CHIESA (ottimo)

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2016 10:44
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15/09/2009 11:51
 
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Dal Blog di Francesco, ne sta scaturendo un approfondimento che vi invito a seguire...

montmirail ha detto...


Purtroppo la fine di certe esperienze come la Teologia della liberazione, il crollo dei regimi comunisti ecc. non ha determinato la fine di una visione culturale fondata per lo più nella salvezza nell'al di qua. Troppo grande e radicata è stata l'infatuazione per l'utopia che la stagione del '68 ha lasciato dentro e fuori la chiesa. Se non che con l'avvento dell'individualismo liberale si è avverata la profezia di Del Noce. La carica messianica per l'auspicio di una società più giusta e solidale, ovvero il post-marxismo si è fuso con le tendenze anarco-libertarie del modello opposto conducendo al nichilismo attuale.
Il moderno "filantropo" è un esponente di quelle agenzie culturali, di quelle ONG, tutte tese a rendere meno pesante "la nostra impronta ecologica", a distribuire preservativi al posto di derrate alimentari, a promuovere
la dimensione tecno-scientifica dell'esistenza. Non si accorgono questi operatori sociali di essere mere pedine in mano a onlus radicali?


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Francesco Colafemmina ha detto...

Carissimo questo è sacrosanto.
Ma il punto è forse anche che l'incapacità della Chiesa di comprendere il mondo e di condannare i soprusi di tutti i poteri che stanno devastando l'uomo, inducono i reduci di quell'esperienza a votarsi ad ogni causa che sia "di rottura", spesso nell'assoluta ignoranza del fatto che quelle cause sono in realtà strutturali al potere organizzato e molto più conniventi con quel sistema che alcuni vorrebbero utopisticamente infrangere.
Limes è una rivista massonica espressione di potere laicista e di potentati economici. Ma siamo sicuri che i 41 siano tutti stati reclutati volontariamente e con piena consapevolezza dell'operazione montata?
Me lo chiedo perchè dopo una certa analisi ho riscontrato che la situazione è probabilmente molto più perfida e complessa di quanto noi possiamo immaginare. Certi poteri non si smentiscono mai!

P.s. per "comprendere" il mondo intendo non svendersi al mondo ma:
denunciare gli errori del mondo!
E questo la Chiesa sembra averlo dimenticato da un pezzo...


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Caterina63 ha detto...



Dal libro "Rapporto sulla Fede", intervista di Messori a Ratzinger, cap. 12 dedicato alla TdL

scrive Messori e domanda:

Resta comunque il fatto, dico, che questa esigenza di liberazione è una sfida che va accettata; non ha dunque ben fatto la teologia a raccoglierla per darle una risposta cristiana?

risponde Ratzinger:

"Certo, purché quella risposta sia cristiana veramente. Il bisogno di salvezza oggi così avvertito esprime la percezione autentica, per quanto oscura, della dignità dell'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio. Ma il pericolo di certe teologie è che si lascino suggerire il punto di vista immanentistico, solo terrestre, dai programmi di liberazione secolaristici. I quali non vedono, né possono vedere che la " liberazione " è innanzitutto e principalmente liberazione da quella schiavitù radicale che il "mondo" non scorge, che anzi nega: la schiavitù radicale del peccato".

ciò che appunto si specificava qui:
http://fidesetforma.blogspot.com/2009/09/appelli-e-sottoscrizioni-avanti-preti.html

San Paolo come sappiamo rivoluzionerà il concetto di COMUNITA' associato ad un Corpo, quel Corpo crocefisso...e noi membra per le quali il concetto di SOLIDARIETA' fa nascere un sistema rivoluzionario per l'epoca: aiutarsi per vincere ogni povertà...
San Paolo apprende ciò che vede, Atti 2,42, nella comunità dei Cristiani gli Apostoli si fanno dispensatori dei beni a chi non ne ha...

Nella storia della Chiesa, per quanto le si possa attribuire anche una immagine socialmente non buona in certi periodi, va indubbiamente rammentato che si deve a Lei la creazione degli Ospedali, la nascita dei ricoveri, lo sviluppo di una Dottrina Sociale che vede il suo apice nella Rerum Novarum di Leone XIII.

Forse possiamo "rimproverare" alla Chiesa la sua LENTEZZA ^__^ studiando attentamente questi sviluppi la Gerarchia si è sempre mossa DOPO...dopo che il laicismo già sovversivo dal 1700 aveva iniziato la sua personale battaglia sociale condannando i ricchi...
Ma la condanna di Gesù ai "ricchi" nel Vangelo, non riguarda prettamente l'avere quanto IL NON DARE..la povertà del cuore dal quale dipende ogni nostra azione nei confronti del prossimo bisognoso...

Il problema della TdL è collegato alla falsa interpretazione che taluni cristiani hanno dato a riguardo della sfera sociale...
L'influenza peggiore l'abbiamo avuta con il Protestantesimo che ha inaugurato l'era LIBERALE attraverso la quale l'ordine delle cose ha subito un rovesciamento: non perima la ricerca delle cose di lassù come insegnato dal Cristo e dalla Chiesa, ma al contrario, cercare un benessere materiale per poi ringraziare Dio...

La TdL scardina la schiavitù vera che Cristo era venuto a combattere (il peccato) per concentrarsi esclusivamente sulla schiavitù sociale...

La dottrina della Chiesa invece, ci rammenta come il rimanere schiavi del peccato NON PRODUCE ALCUNA RICCHEZZA vera...e non risolve affatto i problemi sociali, anzi li complica e li peggiora...

Non è vero dunque, come dice Francesco, che la Chiesa " sembra averlo dimenticato da un pezzo..." diciamo piuttosto che muovendosi lentamente ha dato la possibilità all'errore di organizzarsi e di guadagnare terreno ^__^

San Pio X, nell'Enciclica Singulari quadam, circa le prime organizzazioni OPERAIE SOCIALI CATTOLICHE scrive:

" Quanto poi alle associazioni operaie, sebbene il loro scopo sia di procurare agli associati dei vantaggi in questa vita, tuttavia meritano la più alta approvazione, e sono da considerare più delle altre adatte ad assicurare una vera e durevole utilità ai soci, quelle che sono state costituite prendendo come principale fondamento la religione cattolica, e che seguono apertamente le direttive della chiesa; e più volte Noi lo abbiamo dichiarato, quando se ne è offerta l'occasione in un paese o in un altro.

(..)
Senza dubbio perciò i dirigenti di queste associazioni, ben conoscendo i nostri tempi, vorranno insegnare agli operai quei precetti e quelle norme, soprattutto circa i doveri di giustizia e di carità, che ad essi è necessario e utile ben conoscere, per potersi comportare, nei sindacati, in modo retto e conforme ai principi della dottrina cattolica.

Inoltre, perché i sindacati siano tali che i cattolici vi si possano iscrivere, è necessario che si astengano da qualsiasi manifestazione teorica o pratica, contrastante con la dottrina e i precetti della chiesa e dell'autorità ecclesiastica competente; e parimenti che nulla di men che accettabile sotto questo aspetto vi sia nei loro scritti, discorsi, o attività. "

...

La Chiesa non ha dimenticato ^__^ possiamo invece dire che chi nella Chiesa doveva applicare tale Dottrina sociale NON l'ha fatto, finendo per lasciare spazio ad aspetti di libertà della schiavitù, in altri termini, non certo CRISTOCENTRICI, esclusivamente UMANIZZATI...
è infatti da associare all'argomento la gravissima visione del Cristo puramente UOMO consolidatasi dal '68...

^__^


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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