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LE 7 PAROLE DI MARIA NEI VANGELI, il suo ruolo e le Nozze di Cana

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2015 23:39
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25/09/2009 21:16
 
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UMILE: Una parola fuori moda


L’umiltà è una virtù sorpassata, questo lo sapevamo già. Ma oggi il termine stesso genera fastidio e se fosse possibile lo si vorrebbe persino cancellare dal vocabolario corrente.


Umile è l’accattone, il pezzente, il puliscivetri. Anche chi abita in periferia e fatica ad arrivare alla quarta settimana non ama definirsi umile. Essere umili dà fastidio. Forse qualche volta lo siamo anche, quando ci presentiamo davanti ad un’autorità o allo strapotere della burocrazia. Ma questo è solo servilismo. Non umiltà.

L’umiltà, intesa come virtù, cioè forza, è tutt’altra cosa. È forza, anzitutto, e non debolezza, poiché trae il suo vigore dall’avere in sé la consistenza della sua origine e l’energia per il suo futuro.

La sua origine

Umiltà proviene dalla radice latina humus, che descrive il "livello del terreno", il luogo della vita vegetale, che è a sua volta matrice di quella animale, quindi anche di quella "umana". Ecco perché gli antichi videro l’Homo provenire dall’humus.

Noi, poiché siamo moderni, questo rapporto con l’humus lo abbiamo rimosso. La ragione? Non va d’accordo col piercing e i tatuaggi, con le notti brave e lo sballo. Soprattutto non va d’accordo con il nostro insaziabile desiderio di libertà. Così ci allontaniamo dalla natura, procreiamo un uomo nuovo che sia in grado di mutare col mutare del desiderio e sia in grado di produrre sempre nuove ed esaltanti esperienze di piacere.


Le nostre velleità

Oggi dall’humus primigenio ci separa una fuorviante catena alimentare industriale, la quale ci induce a pensare che la carne di manzo provenga dalle scatolette di latta ed il latte nasca nei "tetrabrik".

Siamo totalmente desensibilizzati rispetto a ciò che avviene "sotto" il livello dell’humus e dimentichiamo la sua insostituibile forza generatrice.

"Umile" trattiene per noi soltanto il significato di inutile, rifiuto, inadatto. Anche se abbiamo visto che i rifiuti sono in grado di paralizzare una città.

Chi può accettare oggi di "essere umile"? Chi considera l’umiltà come la virtù che ci consente di stare con i piedi ben piantati su quell’humus che ci ha generati e ci consente tuttora di mantenerci in vita? Oggi tutti preferiscono sentirsi "liberi", altro che umili!

Come se i rami di un albero, invece di essere connessi l’uno all’altro e tutti al tronco, e mediante questo all’humus che tutti li alimenta e mantiene in vita, fluttuassero in aria per il semplice fatto che non è più di moda rimanere legati al tronco. Così un rametto può illudersi di essere un tronco, e ciascuno può illudersi di essere più grande e potente, mentre in effetti resta un fuscello inerte in balia di ogni stormire di vento.

In natura tali fantasmagoriche strutture non sono permesse e noi, volenti o nolenti, facciamo parte della natura, anche quando lo neghiamo con tutte le forze, o ci illudiamo di avere risorse sufficienti per poterlo fare.

Le nostre illusorie libertà sono in realtà condizionate e devono fare i conti col limite delle risorse. Non si può far finta di nulla, perché altrimenti sballiamo clamorosamente il calcolo di ogni nostra funzione economica, vitale e sociale.

La società in cui viviamo è una sommatoria di individui sedicenti "liberi", totalmente privi della rigeneratrice forza vitale che può derivare soltanto da una visione "umile" del mondo, cioè collegata alle sue matrici biologiche. In tali condizioni non può restare che la violenza, contro la natura e le persone, e l’unica, vera, libertà residua resta quella dei potentati economici che il problema dell’umiltà non se lo pongono e giocano a proprio esclusivo vantaggio con questa enorme massa di boriosi travicelli vaganti, privi di radici e di linfa.

Da qui nasce il senso di sfiducia ampiamente diffuso là dove manca l’umiltà. Da qui proviene il desiderio di morte e l’insignificanza della vita quando si nega all’umiltà il suo valore di virtù. D’altra parte se viene meno l’umiltà come virtù, ossia come forza, viene meno anche il valore, cioè la forza della vita. Chi è umile ama la vita e sa lasciarsi incantare dalla forza della meraviglia.

La Vergine Maria, la madre della Vita, ce lo insegna.

Giuseppe Pelizza



[SM=g1740734] [SM=g1740750]

La parola UMILE la troviamo circa 13 volte nella Bibbia:

2Samuele 22,28
Tu salvi la gente umile,
mentre abbassi gli occhi dei superbi.


Salmi 73,21
L'umile non torni confuso,
l'afflitto e il povero lodino il tuo nome.

Salmi 137,6
eccelso è il Signore e guarda verso l'umile
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.

Proverbi 29,23
L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione,
l'umile di cuore ottiene onori.

Siracide 11,1
La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa,
gli permetterà di sedere tra i grandi.

Siracide 13,20
La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.

Siracide 29,5
Prima di ricevere, ognuno bacia le mani del creditore,
parla con tono umile per ottenere gli averi dell'amico;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
restituisce piagnistei e incolpa le circostanze.

Siracide 35,17
La preghiera dell'umile penetra le nubi,
finché non sia arrivata, non si contenta;

Isaia 60,14
Verranno a te in atteggiamento umile
i figli dei tuoi oppressori;
ti si getteranno proni alle piante dei piedi
quanti ti disprezzavano.
Ti chiameranno Città del Signore,
Sion del Santo di Israele.

Isaia 66,2
Tutte queste cose ha fatto la mia mano
ed esse sono mie - oracolo del Signore -.
Su chi volgerò lo sguardo?
Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi teme la mia parola.

Sofonia 3,12
Farò restare in mezzo a te
un popolo umile e povero;
confiderà nel nome del Signore.

Zaccaria 9,9
Esulta grandemente figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d'asina.


Matteo 11,29
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.

La parola UMILTA' invece 12 volte:

Giobbe 22,23
Se ti rivolgerai all'Onnipotente con umiltà,
se allontanerai l'iniquità dalla tua tenda,

Proverbi 15,33
Il timore di Dio è una scuola di sapienza,
prima della gloria c'è l'umiltà.

Proverbi 18,12
Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta,
ma l'umiltà viene prima della gloria.

Proverbi 22,4
Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l'onore e la vita.

Sofonia 2,3
Cercate il Signore
voi tutti, umili della terra,
che eseguite i suoi ordini;
cercate la giustizia,
cercate l'umiltà,
per trovarvi al riparo
nel giorno dell'ira del Signore.

Luca 1,48
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Atti 20,19
ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e tra le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei.

Efesini 4,2
con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore,

Filippesi 2,3
Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso,

Colossesi 2,23
Queste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne.

Colossesi 3,12
Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza;

1Pietro 5,5
Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché
Dio resiste ai superbi,
ma dà grazia agli umili.


[SM=g1740733]
[Modificato da Caterina63 25/09/2009 21:21]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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