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Di Dio si può parlare

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2009 18:44
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29/09/2009 18:44
 
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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 28/11/2003 19.49
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 28/11/2003 19.54
Scusa Stefano....ma ho tolto il tuo intervento che non c'entrava nulla qui...e lo inserisco in un forum "Per Yivan da Stefano".....
Ciao Caterina restiamo nel tema grazie

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Da: Soprannome MSNSoloGesùSalvaInviato: 29/11/2003 10.20
Pace a tutti da Michele
Ci dice la Bibbia che anche Mosè provò di dire qualcosa di questo Dio e accadde questo:

Deuteronomio 4:33

Vi fu mai alcun popolo che abbia udito la voce di DIO parlare di mezzo al fuoco, come l'hai udita tu, e sia rimasto in vita?

Deuteronomio 5:24-26

e diceste: "Ecco, l'Eterno, il nostro DIO, ci ha fatto vedere la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce di mezzo al fuoco; oggi abbiamo visto che DIO può parlare con l'uomo e l'uomo rimanere vivo.

Poiché chi è fra tutti i mortali che, come noi, abbia udito la voce del DIO vivente parlare di mezzo al fuoco e sia rimasto vivo?

Giosuè 9:9

Allora essi gli risposero: «I tuoi servi sono venuti da un paese molto lontano, a motivo del nome dell'Eterno, il tuo DIO, perché abbiamo sentito parlare di lui e di tutto ciò che ha fatto in Egitto,

Luca 4:41

Da molti uscivano i demoni, gridando e dicendo: «Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era il Cristo. 

Giovanni 1:14

E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.

dal sito di www.laparola.net

La congiunzione e, colla quale comincia questo versetto, introduce non già una ragione della filiazione ricordata nel versetto precedente, bensì un fatto storico che fa progredire il racconto dell'Evangelista. Siccome questo versetto riprende a parlar della "Parola", ci sembra che quel fatto deve riannodarsi al versetto Giovanni 1:10-13. I versetti intermedi sarebbero in quel caso una parentesi. Tale è l'opinione di Westcott, il quale dice: "L'annunzio del mistero della incarnazione, corrisponde alla dichiarazione della assoluta esistenza della Parola, nel ver. 1. "Essa era Dio", ed "è stata fatta carne"; l'eternità e il tempo il divino e l'umano sono riconciliati in essa. "Era con Dio", ed "è abitata fra noi". La divina esistenza viene ad unirsi in modo vitale e storico, alla vita umana - "Essa era nel principio", e "noi abbiamo contemplata la sua gloria". Colui che era, prima del tempo, fu, per un tempo, rivelato alla osservazione degli uomini. Carne, distinto da corpo o uomo, indica la natura umana nel suo senso più esteso: corpo, anima e spirito, e nel suo presente stato di fralezza e di infermità, ma senza peccato; - racchiude in breve, tutto ciò che appartiene alla essenza dell'uomo, senza distinzione di sesso, razza o età; - la natura umana in opposizione alla divina; la natura materiale, in opposizione alla spirituale. In questo consiste la benignità della incarnazione, che il Figliuol di Dio è divenuto interamente uno di noi. Ci è detto altrove che è venuto in carne 1Giovanni 4:2; 2Giovanni 7, o che è stato manifestato in carne 1Timoteo 3:16, ma "è stata fatta carne" esprime con enfasi maggiore la comunione in cui egli è voluto entrare con noi. Questa espressione non dice che la natura divina di Cristo fu messa da parte, che la Parola cessò di essere quello che era prima, che il suo modo di essere fu semplicemente umano, finche, coll'adempiere l'opera sua, Gesù lo trasformò gradatamente, riconquistando tutta la gloria della sua natura divina. Le parole: "è stata fatta" non suggeriscono nessuna idea simile, e non si possono rettamente intendere da chi non riconosce l'unità della persona del Signore prima e dopo la incarnazione. La maniera di vita del Signore in sulla terra fu veramente umana, e soggetta a tutto le condizioni della umana esistenza; ma egli non cessò un istante di essere Dio. "Il Figliuolo eterno di Dio divenne uomo coll'assumere un vero corpo ed un'anima ragionevole, e così fu, e così continua ad essere Dio ed uomo, in due nature distinte ed una persona unica, per sempre" Romani 9:5; Matteo 26:38; Luca 22:46. In che modo si compiesse questo farsi carne della Parola è cosa che non possiamo comprendere. Paolo lo spiega come un annichilare se stesso, letteralmente vuotò se stesso Filemone 2:7, uno spogliarsi del modo di esistenza divina Filippesi 2:6, e queste dichiarazioni contengono quanto possiamo dire per definire questo mistero" (Westcott). "Su questo articolo di fede", dice Calvino, "due cose sono specialmente da osservarsi. La prima è, che le due nature erano siffattamente unite nell'unica persona di Cristo, che l'uno e medesimo Cristo è al tempo stesso vero Dio e vero uomo. La seconda è, che l'unità di persona non toglie alle due nature di rimanere distinte, sicché, la divinità ritiene tutto quanto le appartiene, e l'umanità conserva essa pure, separatamente, ogni cosa che appartiene ad essa".

ci abbiamo letto che possiamo parlate tantissimo di Dio, ma dire che cosa lui è ci è impossibile perchè siamo uomini e sono daccordo con quello dei messaggi numeri 2-3-7
che il Signore ci benedica tutti

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Da: filadelfiaInviato: 29/11/2003 20.22
Un saluto nel prezioso Nome di Gesù
  Grazie di cuore Caterina per la tua "pignoleria" perché mi ha fatto capire che certe affermazioni riguardo Gesù possono essere interpretate male o distorte (2°Piet.3,16). Sul fatto di Uomo come mezzo di comunicazione, intendo dire come Parola di Dio, Verbo incarnato; di certo non come la pensano i T.D.G. Cara Caterina a me piace le cose semplice è la dottrina che amo di più nella Scrittura è quella dell'Amore. E vero ci sono tante altre cose nella Bibbia, l'importante per me come cristiano è che "qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui"(Col.3,17), di conseguenza sara per il bene della Sua Chiesa (intendo tutto il corpo di Cristo). Con l'immagine dell'iceberg...non volevo entrare in teologia di Trinità, non ne sono capace, pero ai fatto bene specificare e sono d'accordo con te su quello che hai detto a riguardo. Se poi faccio riferimento solo a Gesù e che per me è quasi presuntuoso parlare di Dio senza Gesù. Dio per me è troppo grande, io mi avvicino a Dio e parlo di Dio attraverso Gesù. Mi sono sempre chiesto con che diritto io microbo uomo che sono, di parlare o di rivolgermi a Dio senza Gesù; Egli stesso afferma: "Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me!"(Gv.14,6). Per noi cristiani sappiamo che ciò è vero per la Salvezza, ma per quanto mi riguarda personalmente è vero anche per la preghiera e il parlare di Dio. La Bibbia ci afferma: "In nessun altro altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati...C'è un solo "mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo" (att.4,12 e Tim 2,5). E pur vero che si può parlare di Dio finché si vuole, ma per il cristiano, non fa veramente scattare qualcosa finché non si dice Gesù. Lo vedo personalmente nel parlare con la gente (non di chiesa), alla maggior parte di loro non importa molto di Dio, pensano che sia troppo grande, potente e che gli procura un sacco di guai. Ma cos'hanno contro Gesù? Era un Uomo (vero uomo e vero Dio), semplice che semplicemente insegnò e visse l'Amore e condivisione; bene questo si lo possono capire. Lo sento ogni giorno, la gente ha molto contro Dio e contro la Chiesa (tutte) e dicono che se Dio esistesse non permetterebbe tutto questo male nel mondo ecc.. Ma quando si parla di Gesù non possono dire niente di male contro di lui. Egli venne quaggiù e morì per salvare il mondo, e non mostrò nient'altro che Amore per tutti, perfino ai suoi nemici. Così cosa si potrebbe avere contro Gesù e il suo Amore? Dio è troppo grande perché io possa afferare è troppo lontano, non si sa veramente di che cosa si sta parlando quando si parla di Dio. Mi chiedo come può una persona osare di pregare Dio invece che Gesù? Per me è un atto di presunzione, non so come si fa aver il coraggio - io non ce l'ho. Ho timore di Dio e l'unico motivo per cui so che mi ama è perché Gesù ce lo ha detto e ce lo ha dimostrato con la sua morte vicaria in croce. Personalmente penso che il diavolo non ha per niente paura quado si parla di dio, perché non specifica realmente quale dio si sta parlando o pregando (lui stesso è il dio di questo secolo 2°cor.4,4), e ci sono un sacco di dei in giro. Ma c'è un solo vero Dio, colui che ha detto "chi vede Me (Gesù), vede il Padre". Basta leggere il libro degli Atti che parla dei primi discepoli e quanta enfasi essi mettevano sul Nome di Gesù, é tutto quello che predicavano e di cui parlavano - Gesù. E in questo Nome fecero tutti quei miracoli - Gesù! Ed in questo Nome che conquistarono Roma e il mondo - Gesù!  Poi sull'affermare che cosa è Dio... ho semplicemente affermato quello che san Giovanni ci afferma nella sua epistola: "Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché DIO E' AMORE!" (1°Gv.4,8).
                 Che l'Amore di Dio ci guardi



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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/11/2003 22.41
Caro Filadelfia grazie a te per la precisazione.....
Tutto serve per aiutarci a crescere.....ben vengano (secondo me) queste "pignolerie" che in fin dei conti ci aiutano ad approfondire la meraviglia dell'Amore di Dio.....omeglio ancora.....la meravigliosa storia dell'Incarnazione di Dio......
Grazie ancora, fraternamente Caterina
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