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COSA HA VERAMENTE DETTO LUTERO ?

Ultimo Aggiornamento: 06/10/2009 11:09
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06/10/2009 10:56
 
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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 17/05/2002 22.47
Caro Salvato,
sii il benvenuto tra noi . Naturalmente non può che farci piacere sapere che hai fatto un lungo cammino di crescita culminata in una scelta che secondo me è quella giusta.
Naturalmente per altri può non esserlo ma per questo siamo qui: per vedere perchè la scelta cattolica è quella corretta.
In questo forum stiamo prendendo solo qualche frase di Lutero, tanto per conoscere delle citazioni famose desunte dalle sue opere, visto che frequentemente accenniamo alla sua cosiddetta riforma.
Puoi tranquillamente aprire altri forum o scegliere tra i tanti aperti di recente o nel passato per darci il tuo contributo, che  sarà senza dubbio di arricchimento reciproco.
Con affetto

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Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 34 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 25/05/2002 12.34
Visto che nell'altro forum abbiamo accennato alla considerazione di Lutero per Maria, ho trovato questa sua espressione nel libro menzionato nel Topic:

…Si aboliscano tutte le feste conservando unicamente la domenica. Ove si voglia consacrare una festa a nostra Signora o ai maggiori santi, essa venga rimandata alla domenica o festeggiata solo con la messa alla mattina, dopo di che il resto della giornata sia dedicato al lavoro…

Mi sembra che Lutero avesse dunque nella debita considerazione sia la Madonna che i santi.


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Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 34 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/05/2002 12.54
.....continuando sulla tua scia caro Teofilo...aggiungo:
che per i cattolici la Messa della Domenica è rimasta esclusivamente per il Signore......le feste Mariane, se non in casi eccezionali tipo la festa della Madonna del Rosario la prima domenica di Ottobre.....vengono durante la settimana.....questo per favorire, appunto, un chiaro linguaggio per tutti i cristiani........e per dedicarci TUTTI... al Signore nostro Dio nel giorno di festa, per rendere a Lui la lode del Creato e tutto in esso contenuto.... "e il settimo giorno si riposò"......
Lutero chiama Maria "nostra Signora".......
Fraternamente, C.

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Consiglia Elimina    Messaggio 20 di 34 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 29/05/2002 19.37

Diceva Lutero:

"Al tempo del papismo, le offerte, le fondazioni pie, e i legati abbondavano come i fiocchi di neve d’inverno. Tra gli evangelici, invece si lesina sin lo spicciolo. Sotto il papismo, i cristiani praticavano la beneficenza e facevano volentieri l’elemosina: ma dopo che è stato dato l’Evangelo nessuno dona più un centesimo; anzi ciascuno attende a scorticare il prossimo e a ricavare denaro da tutto per la soddisfazione dei propri vizi. Più si predica l’evangelo e più ci si immerge nell’avarizia".

(Citazione tratta da Samtl, Werke p.264-265)

Furono i primi risultati della sua interpretazione della salvezza per sola fede: così ben pochi si curavano di attendere alle buone opere.

Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 34 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 26/06/2002 12.22
Amici.....
vi propongo l'esaminazione delle "95 tesi" di M.Lutero..contro le indulgenze.......Per farvi comprendere come lo stesso Lutero non soltanto credeva nelle indulgenze..ma anche nell'esistenza del Purgatorio.....ciò che Lutero GIUSTAMENTO si trovò ad affrontare e a combattere....fu lo scandalo delle "compra-vendite" delle indulgenze.....e non ciò che la Chiesa insegnava......esaminiamole insieme:
Le 95 tesi sulle indulgenze
affisse da Martin Lutero sulla porta della chiesa di Ognisanti a Wittenberg il 31 ottobre 1517.
 

1. Quando il Signore e maestro nostro Gesù Cristo, ha detto: "Fate penitenza", ha inteso chiedere ai fedeli di conformare tutta la loro vita allo spirito di sacrificio.

2. Usando quella espressione, Egli non ha inteso riferirsi alla penitenza sacramentale (ossia alla confessione e alla riparazione che si compie attraverso il ministero del sacerdote). (Lutero ammette e riconosce il sacramento della Confessione)

3. Egli non ha inteso riferirsi alla sola penitenza interiore, che non vale nulla se non è seguita dalla mortificazione della carne.(Ed è quanto insegna il Concilio Vat.II)

4. Di conseguenza, la pena dura finché permane l'odio per la propria persona (che costituisce la vera penitenza interiore), cioè fino all'ingresso nel regno dei cieli.(idem come sopra)

5. Il papa può rimettere soltanto quelle colpe che egli stesso ha imposte in base alla sua volontà o in base al diritto canonico.(qui si riferisce alle scomuniche ed alle questioni temporali e non spirituali, Lutero citando il diritto Canonico, lo riconosce come strumento)

6. Il papa non ha il potere di condonare i peccati; qualora pertanto, egli non si limiti a perdonare quelli di sua pertinenza, egli deve dichiarare e assicurare che il perdono avviene per opera di Dio, altrimenti la colpa non verrebbe cancellata. (Ed è quello che insegna la Chiesa...infatti il sacerdote dice: Nel nome di Cristo io ti assolvo...ecc...)

7. Dio non rimette le colpe al penitente che non si accosta con profonda umiliazione al sacerdote suo vicario. (Qui Lutero, leggiamo attentamente, riconosce l'autorità del sacerdote e il Sacramento dell confessione)

8. Le disposizioni canoniche concernenti la penitenza riguardano soltanto i vivi, mentre nessun valore hanno nei riguardi dei moribondi.( attenzione a questo punto perchè non nega la preghiera ai defunti..vedere il punto 17....)

9. Lo Spirito Santo, dunque, ci offre il Suo perdono per mezzo del papa, e comunque sempre, nell'evenienza di una morte improvvisa.

10. I sacerdoti che infliggono ai moribondi pene canoniche da scontare in purgatorio dimostrano ignoranza e scorrettezza.

11. E' probabile che la zizzania, consistente nella conversione della pena canonica in una pena da scontare in purgatorio, sia stata seminata mentre i vescovi dormivano.

12. In passato, le pene canoniche venivano inflitte a seguito di una vera contrizione prima dell'assoluzione, e non dopo.

13. Ai morti è dato di scontare ogni peccato fino al momento della morte; dopo la morte, le disposizioni canoniche non li riguardano più, essendo di diritto da esse sciolti.

14. Un imperfetto sentimento di pentimento nel morente comporta un senso di paura tanto più grande quanto il primo è più piccolo.

15. A parte ogni altra considerazione, questa paura, consistente nella tremenda sofferenza derivante dalla disperazione, costituisce già di per se stessa una pena di purgatorio.

16. La differenza tra l'inferno, il purgatorio e il paradiso sembra risiedere nella differenza esistente tra la disperazione, la quasi disperazione e la sicurezza.

17. Sembra dunque che possa ammettersi che per le anime nel purgatorio la disperazione diminuisca all'aumentare della carità.

In poche parole...ciò che Lutero voleva combattere...era il dilagare delle "vendite dell'Indulgenze"...e non aveva tutti i torti.....la Chiesa stava vivendo un periodo molto delicato dove la corruzzione aveva sfiorato il limite della sopportabilità.....Anche all'interno della Chiesa, per esempio, alcuni domenicani ed alcuni preti, vennero allontanati dal loro ministero in Germania poichè "vendevano" le indulgenze ancorate alla preghiera del Rosario e delle Confraternite mariane...come vedete la stessa Chiesa, quando riusciva, combatteva già questo eccesso.....andiamo avanti:

18. Nessun argomento razionale o scritturale dimostra che a queste anime non sia riservata la possibilità di conseguire dei meriti attraverso l'aumento della carità.

19. Questo non significa che esse siano tutte o in parte certe e sicure della loro beatitudine, anche se noi ne siamo certissimi.

20. Perciò il papa, quando parla della remissione plenaria di tutte le pene, non intende riferirsi al perdono di tutte, ma soltanto di quelle che sono state imposte da lui.(La questione non è in quel "TUTTE", ma più specificatamente ad un perdono che spetterà poi a Dio decidere quale anima ne benificerà...infatti questo è quanto insegna la Chiesa)

21. Sbagliano, perciò, quei predicatori che affermano che "per opera delle indulgenze papali l'uomo è liberato da ogni pena e salvato".(Questa affermazione...è infatti una distorsione di quanto avveniva in quel periodo....poichè non era insegnamento della Chiesa.....dal momento che la Chiesa non ha mai detto quali anime si salvano con le indulgenze, ma insegna che è sempre Dio alla fine a decidere....)

22. Anzi, il papa non rimette alle anime del purgatorio nemmeno quelle pene che esse avrebbero dovuto scontare in questa vita in base al diritto canonico.(qui Lutero si contraddice con il punto 5...e con il punto dopo,23, dove dice: ammesso che a qualcuno possa essere concessa la remissione...)

23. Ammesso che a qualcuno possa essere concessa la remissione di tutte le pene, ciò avverrà solo per i più perfetti, cioè per pochissimi. (e chi sarebbero i perfetti?)

24. Ne consegue inevitabilmente che la maggior parte del popolo resta ingannata dalla indiscriminata ed altisonante promessa del condono delle pene. (qui giustamente Lutero riaffiora il problema delle vendite dell'indulgenze)

25. Ad ogni vescovo e curato, nell'ambito della rispettiva diocesi o parrocchia, compete lo stesso potere sul purgatorio che il papa esercita universalmente.(Infatti...è ciò che dice la Chiesa..come vedete Lutero riconosce il potere di una parrocchia e di una diocesi....molto importante questo aspetto!)

26. Il papa agisce in modo corretto quando concede la remissione dei peccati alle anime non in virtù del potere delle chiavi, che non deve essere inteso in questo senso, ma in virtù del suo suffragio.(Francamente non si evince la differenza....qui si parla sempre di un "potere" legittimo del Vicario di Cristo che, come possiamo leggere, Lutero RICONOSCEVA.....Lutero tende, con questa differenza, a distaccarsi dall'AUTORITA'..ecco che mette da parte la considerazione delle "Chiavi", parlando di suffragio...ma non spiega da nessuna altra parte questa differenza che da minima diventa sostanziale riguardo al concetto dell'Obbedienza al Papa!)

27. Esprimono un concetto umano quelli che dicono: "Appena un soldino ha tintinnato nella cassa, un'anima se ne vola via".(pienamente d'accordo, ma Lutero non si riferisce ad una dottrina.....dal momento che questo NON era l'insegnamento della Chiesa, ma la considerazione di qualcuno.....Tuttavia, se consideriamo la questione al punto20 e 23...può darsi anche che con un "soldino" qualche anima in paradiso ci sia andata...)

28. Quel che è certo, è che mentre il tintinnio della moneta nella cassa incrementa il guadagno e l'avarizia, il suffragio della Chiesa dipende dalla sola volontà di Dio.(Anche Gesù faceva tenere la cassa ai discepoli.....e Giuda era quel che era....sul resto concordiano, il rischio c'è eccome, ma non fa testo nelaa questione della dottrina!)

29. Forse non tutte le anime nel purgatorio desiderano essere liberate dalla penitenza, come si dice che sia avvenuto nel caso di san Severino e di san Pasquale. (Domanda: Lutero ammette che esiste quindi un purgatorio, e chi vi si soffre perchè non si è nella pienezza di Dio...come può un anima NON desiderare quella pienezza?)

30. Nessuno può riporre la sua certezza nella sincerità del proprio pentimento, né tantomeno essere sicuro di aver conseguito un perdono completo dei propri peccati.(Pienamente d'accordo.....infatti le preghiere che la Chiesa rivolge rivolgono tutte alla clemenza di Dio, una dice: Porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognnose della Tua Divina Misericordia...)

(Continua)


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Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 34 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 26/06/2002 14.57

31. Coloro ai quali le indulgenze giovano sono tanti quanti lo sono coloro che si pentono veramente, ossia pochissimi. (Potremo anche concordare...tuttavia...non era stato detto da Lutero stesso che l'ultima decisione spetta a Dio?)

32. Saranno dannati eternamente coloro che pensano di essere stati salvati grazie alle lettere confessionali, e così pure coloro che glielo fanno credere. (Questo dipende dalla disposizione dell'anima e dalla purezza del cuore che soltanto Dio può esaminare e conoscere....è ovvio che se io vado aconfessarmi, poi rifaccio lo stesso peccato perchè tanto dopo mi confesso...la punizione sarà maggiore perchè c'è l'INTENZIONALITA'.....ma questo solo Dio e l'interessato lo sanno!)

33. Bisogna guardarsi da quelli che affermano, che le indulgenze del papa costituiscono un inestimabile dono, attraverso cui l'uomo viene riconciliato con Dio.(Qui Lutero si contraddice con la maggior parte delle tesi già visitate....leggasi il n.26 nel quale riconosce al Papa il potere di remissione....perciò l'Indulgenza è un dono inestimabile....del resto le tesi sostenute da Lutero non portano le prove che esse siano un abuso, piuttosto di come l'uomo di Chiesa ha abusato di questo dono...quindi sempre dono rimane!)

34. Infatti, la concessione delle indulgenze si riferisce soltanto al condono delle pene stabilite dal diritto umano.

35. Predicano una dottrina non cristiana quelli che insegnano, che per la remissione dei peccati non sia necessario il pentimento, ma sia sufficiente redimere anime o acquisire atti di indulgenza.(Lutero riconosce le anime purganti..ebbene come farebbero a pentirsi se non sono più in vita? è ovvio che il loro stato gli consente di comprendere di non aver ricevuto pienamente il Bene Eterno, è ovvio che nel loro stato il pentimento c'è....Mentre per i vivi è ovvio che l'Indulgenza NON è sufficiente, ci vuole la volontà del cuore per redimersi e pentirsi......Tuttavia la Chiesa NON ha mai insegnato una indulgenza SENZA il pentimento...infatti Lutero non porta le prove, ma una situazione di corruzione..)

36. Qualunque cristiano, qualora sia veramente pentito, gode della remissione plenaria della colpa e della conseguente pena, anche senza lettere di indulgenza.(Pienamente d'accordo....l'Indulgenza è un dono, una grazia in più.....la Chiesa infatti insegna che alla fine è sempre Dio a decidere...Tuttavia attenzione al Sacrificio della Messa, il Sacrificio del Cristo che è perfetto e che ha il potere di salvare tutte le anime che vuole.....)

37. Qualunque vero cristiano in quanto tale, vivo o morto, partecipa a tutti i beni di Cristo e della Chiesa, che vengono concessi da Dio anche senza lettere di indulgenza.(Idem come sopra...)

38. Tuttavia, l'intervento del papa e il suo perdono non sono affatto da trascurarsi, in quanto, come dissi, costituiscono una manifestazione del perdono divino.(Eppure se estrapoliamo il punto n.33/35 sembra che Lutero sia contrario....leggiamo quindi che Lutero riconosce al Papa questo potere....)

39. Anche ai più dotti teologi risulta difficile dimostrare alla gente che la prodigalità delle indulgenze possa sopperire alla sincerità del pentimento.

40. La vera contrizione cerca ed ama le pene; la prodigalità nella concessione delle indulgenze crea, invece, o quantomeno contribuisce a generare, disimpegno e disaffezione nei confronti delle pene. (Non sono molto d'accordo..dipende da come si percepisce l'Indulgenza.....è evidente che Lutero è sopraffatto dalla situazione corrotta del momento e non possiamo dargli torto, tuttavia come leggiamo...Lutero non condanna affatto le indulgenze, ma vuole incentrare la sua attenzione sul pentimento.....punto focale al quale, invece, la Chiesa ricorre molto spesso; anche la sofferenza, una malattia possono essere mezzi di purificazione e penitenza se accolti nell'ottica della Provvidenza Divina....)

41. Bisogna adottare molta cautela quando si parla del perdono apostolico, onde evitare che la gente sia indotta erroneamente a pensare che esso sia da privileggiare rispetto alle altre opere della carità. (Perfettamente d'accordo.....e vorrei sottolineare come anche Lutero, a differenza di alcuni movimenti protestanti odierni che predicano "la sola fede", ponga la questione sulle "OPERE"....)

42. Si deve insegnare ai cristiani, che non è intenzione del papa attribuire alle indulgenze lo stesso valore delle opere di misericordia. ( Francamente dove starebbe la differenza? In effetti una cosa è l'Indulgenza, altra le opere di Carità....ma se impariamo a conoscere meglio la Chiesa...essa lo insegna eccome.....all'indulgenza deve essere accompagnata l'opera di carità, il sincero pentimento, il proponimento di cambiare le cattive abitudini.....come vedete gli ingredienti sono i medesimi....)

43. Si deve insegnare ai cristiani, che donare al povero o concedere un prestito a chi ne ha bisogno, vale più dell'acquisto delle indulgenze. (Ma questo aspetto è sottointeso...l'Indulgenza se accompagnata da questi aspetti acquista un valore più forte, diversamente e come dice Gesù "saremo giudicati in base all'amore....")

44. Infatti, le opere di misericordia incrementano la carità rendendo l'uomo migliore, mentre le indulgenze non lo migliorano, ma lo liberano soltanto dalla pena.

45. Si deve insegnare ai cristiani, che chi spende il suo denaro per comprare le indulgenze trascurando i poveri, non acquista le indulgenze del papa, ma l'indignazione di Dio.( Questo è il vero nocciolo del problema nel momento in cui Lutero mette giù queste tesi....come vedete non netraulizza le indulgenze, ma tenta di dare il giusto valore......Lutero non mette in evidenza per esempio, che molti soldi usati per l'acquisto delle indulgenze...andavano (e ancora oggi) ad usufrutto delle mense dei poveri.....In poche parole se io acquisto una indulgenza e verso la mia offerta che so che andrà per i poveri o per i terremotati, o altro.....non è certo colpa mia dell'uso  diverso che ne faranno.....l'indignazione Dio l'avrà verso colui che male avrà usato quel denaro...ma non certo di chi l'ha versato sapendo di compiere un opera buona e di avere salva l'anima -inserendo l'aspetto primario del pentimento.....ovvio!- )

46. Si deve insegnare ai cristiani che non godono di beni superflui a riservare il necessario per la loro casa, evitando di sprecarlo per l'acquisto delle indulgenze.(Francamente non è più certo un problema di oggi.....)

47. Si deve insegnare ai cristiani che l'acquisto delle indulgenze costituisce una libera scelta e non un obbligo. (OOO ecco....finalmente l'ha detto....ed è quello che insegna la Chiesa...non solo...ma Lutero, con questa tesi, ammette l'efficacia delle Indulgenze e di fatto la sua realtà quale DONO...)

48. Si deve insegnare ai cristiani che il papa, nel momento in cui concede le indulgenze, desidera e ha maggior bisogno, più che del danaro, delle preghiere devote dei fedeli. (Perfettamente d'accordo......ed è infatti ciò che insegna la Chiesa...preghiere delle quali la Messa e il Rosario  restano fonti d'inestimabile valore spirituale....)

49. Si deve insegnare ai cristiani, che il perdono papale è utile se non si confida in esso, ma estremamente nocivo se con esso si perde il timore di Dio. ( E' un pensiero un pò distorto, ma rende l'idea alla quale concordo....il perdono papale è DONO....si può anche confidare in esso, tuttavia senza perdere quel vangelico "timor di Dio" e non rimettendo soltanto all'uomo che ricpore quell'incarico la nostra salvezza.....Ma questo la Chiesa lo insegna eccome!!)

50. Si deve insegnare ai cristiani, che se il papa conoscesse le estorsioni compiute dai predicatori di indulgenze, preferirebbe che la basilica di San Pietro andasse in cenere, piuttosto che di vederla edificata con la pelle, la carne e le ossa delle sue pecore. ( Anche qui c'è un eccesso di espressione, ma giustamente rende l'idea e il dolore di Lutero di vedere tanta corruzione........all'epoca non si usavano i cellulari o la posta prioritaria...le notizie giungevano a rilento, e spesse volte falsate dai seminatori di zizzania seminati lungo i percorsi.....Tuttavia leggo una difesa verso la figura del Papa molto sottile e commovente: "Se il papa conoscesse...." e quando il papa poteva, infatti, provvedeva....Ciò che a noi interessa è che come possiamo vedere, Lutero non nega ne il Papa, nè le indulgenze, ne il potere della remissione dei peccati.....vi pare cosa da poco?)

(Continua...)


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Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 34 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 26/06/2002 14.58

51. Si deve insegnare ai cristiani che il papa - come e suo dovere - è disposto ad elargire il suo danaro - e, se ve ne fosse il bisogno, anche vendendo la basilica di San Pietro - a molti di quei fedeli ai quali i predicatori di indulgenze estorcono danaro. (Bè...qui si potrebbe chiedere a Lutero come mai non abbia venduto la sua casa dono dell'imperatore germanico...mentre ci abitava da solo con la sua famiglia... ma non servirebbe a rispondere! Per la Festa di S.Pietro e Paolo a Roma (ma è in tutta la Terra), esiste la "Carità del Papa", tutti i proventi di quelle elargizioni, il S.Padre lòe elargisce la dove c'è più bisogno....la stessa Madre Teresa ha avuto in dono una parte dei giardini vaticani dove vi ha tirato su una mensa e un dormitorio per i poveri....si potrebbe anche far notare che i preti non sono i propretari delle canoniche dove vivono e che i religiosi vivono nei conventi....cosa che non avviene con i pastori protestanti i quali sono propretari personali di case e appartamenti con le rispettive famiglie....)

52. La fiducia di conseguire la salvezza per mezzo delle lettere di indulgenza è cosa vana, e continuerebbe ad esserlo anche se qualcuno o lo stesso papa offrisse in pegno l'anima sua per garantirle.(Qui c'è una forte contraddizione con le tesi n.48/49...i santi ci insegnano il pegno della loro sofferenza personale per la salcìvezza delle nostre anime....ciò che è scorretto qui è il parlare dell'anima quale pegno..della quale NON siamo affatto proprietari...)

53. Nemici di Cristo e del papa sono coloro i quali nelle chiese, per predicare le indulgenze trascurano la parola di Dio. (Bellissimo questo passo....come non essere concordi? Qui si ritorna a sottolineare gli abusi....rileggiamo bene "nemici di Cristo e del Papa".....Lutero li mette insieme....e li protegge appunto dagli abusi.....)

54. Si offende la parola di Dio, quando in una stessa predica si riserva alle indulgenze uno spazio eguale o maggiore di quello ad essa dedicato. (Dipende....se parlando delle indulgenze trovo l'occasione di parlare di Dio attraverso la Parola, non vedo dove possa essere il problema.....bisognerebbe vedere a quale frangete Lutero si stesse riferendo.....)

55. E' senza dubbio intenzione del papa, celebrare le indulgenze, che costituiscono una cosa di non grande importanza, con una sola campana, una sola processione e una sola cerimonia, riservando al Vangelo, che è la cosa più grande, cento campane, cento processioni, cento cerimonie.

56. Il tesoro della Chiesa, con cui il papa concede le indulgenze, non risulta sufficientemente definito e conosciuto dal popolo di Cristo. (Bè...grazie alla modernità di questo secolo ci siamo arrivati....)

57. Che non si tratti di tesori temporali appare evidente dal fatto che quei predicatori non si dimostrano tanto impegnati nell'elargirli, quanto nel raccoglierli. (attenzione...non dice "la Chiesa", ma "quei predicatori"...rimarcando e rinchiudendo la questione a degli episodi....)

58. Né, tantomeno, si tratta dei meriti di Cristo e dei santi, in quanto questi operano sempre, anche senza il papa, la grazia dell'uomo interiore e la sofferenza, la morte e l'inferno dell'uomo esteriore. (Attenzione....Lutero parla anche dei santi...i quali, dice, "operano sempre.."....)

59. San Lorenzo definì i poveri Tesori della Chiesa; ma egli parlava il linguaggio del suo tempo. (Idem....Lutero sta facendo altrettanto...molte sue tesi non possono essere aggiornate all'oggi della Chiesa...)

60. Sosteniamo che cotesto tesoro consiste nelle chiavi della Chiesa (donate per il merito di Cristo). (Attenzione...rileggiamo il punto n.26. Il papa agisce in modo corretto quando concede la remissione dei peccati alle anime non in virtù del potere delle chiavi, che non deve essere inteso in questo senso, ma in virtù del suo suffragio. Mentre al punto 56 marca la questione del Tesoro.....Vi è una contraddizione marcata, arrivando qui al 60 nel quale riconosce il potere delle Chiavi...quale dispensazione dell indulgenze dal momento che è di questo che si sta parlando........)

61. È chiaro, infatti, che per l'esame dei casi riservati al papa e per la remissione delle relative pene è sufficiente la sua sola potestà. (Lungimirante......Lutero riconosce il potere decisionale del Papa...i protestanti di alcune denominazioni no!)

62. Il vero tesoro della Chiesa è il sacrosanto Evangelo della gloria e della grazia di Dio. (Perfettamente d'accordo...)

63. Ma questo tesoro è a ragione tenuto in scarsissima considerazione, in quanto "fa dei primi gli ultimi".

64. Mentre il tesoro delle indulgenze è a ragione il più gradito, perché "degli ultimi fa i primi". (Fra il punto 63 e 64 si evince la questione che tratta Lutero è posta sugli eccessi, non possiamo dargli tutto torto...ma il fatto che il vangelo fosse tenuto "in scarsa considerazione", non può essere il pensiero ufficiale della cristianità di quel periodo nel quale vede all'opera molti santi.....è il solito rischio di fare "di tutt'erba un fascio"....)

65. Perciò, i tesori evangelici sono reti con le quali in passato si pescavano uomini ricchi. (Questa è una sua convinzione che non possiamo che ribattere dicendo che attraverso quei tesori evangelici, si formavano, nello stesso periodo, anche molti santi....)

66. Mentre i tesori delle indulgenze sono reti con le quali si pescano le ricchezze degli uomini.

67. Si comprende allora perché le indulgenze, che i predicatori proclamano come le più grandi grazie, sono tali in funzione del danaro che producono.

68. In realtà, sono una trascurabile cosa in confronto alla grazia di Dio e alla pietà della croce. ( Ciò che non porta ad esempio Lutero è che le indulgenze sono legate alla croce, al sacrificio di Cristo.....se la Chiesa concede una Indulgenza, non è fine a se stessa, ma è sempre legata alla passione e morte di Gesù.....per ottenerla si richiede la conversione, la confessione, la Messa, un opera caritatevole, il proponimento buono per il futuro....quindi l'Indulgenza è già di per se una grazia di Dio attraverso il Sacricfioc della Croce)

69. I vescovi e i curati sono tenuti ad accogliere con tutto il rispetto gli incaricati delle indulgenze papali. (Bè...francamente non si comprende come i protestanti di oggi - talune denominazioni- asseriscono che Lutero fosse contro il papa.....)

70. Essi devono, però, prestare la massima attenzione vigilando con gli occhi e con le orecchie che essi espletino veramente il mandato ricevuto dal papa e non predichino i loro sogni. (Perfettamente e pienamente d'accordo...e ciò che ogni buon cattolico si augura.....)


(Continua...)

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