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Battesimo evangelico e santa cena

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2009 21:20
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07/10/2009 21:06
 
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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 28/08/2003 17.13
Come mai questo silenzio caro Alfonso?
Perchè non mi hai ancora risposto circa la profezia di Malachia al post 55?
Veramente tale domanda te l'avevo posta pure qualche giorno prima, ma vedo che non rispondevi prima, e continui a non rispondere perchè?
Che cosa ti costa ad ammettere che Malachia stia profetizzando proprio il sacrificio eucaristico?
L'orgoglio noi cristiani dovremmo metterlo da parte non ti pare?
E riguardo all'incenso di cui parla sempre Malachia cosa mi dici?
Mi risulta che per voi è idolatrico offrire incenso a Dio? Mi sbaglio?
Pace
Salvatore

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Consiglia Elimina    Messaggio 60 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 28/08/2003 17.21
Questo post non serve a saltare il mio precende, per il  quale attendo ancora risposta da Alfonso, ma semplicemente a continuare nella fornitura di prove a dir poco schiaccianti circa l'interpretazione della parole "spirito e vita"
Riflettere sui versetti in maniera profonda, studiarli con il bisturi, con il microscopio, aiuta molto, imparare il giusto metodo di studio della Bibbia aiuta, la preghiera aiuta moltissimo, gli scritti dei Padri ci aiutano per confrontare le nostre convinzioni circa la Parola con la loro dottrina e quindi con la dottrina degli apostoli. Leggendoli ci accorgiamo come vivevano i primi cristiani, che sicuramente avevano le menti e i cuori molto meno inquinati dei nostri.
Ma i fratelli protestanti non demordono, quando sembra che stiano per ammettere di avere torto, lanciano subito un’altra domanda. E tanto per voler a tutti i costi dimostrare (utopisticamente) che Gesù è presente solo spiritualmente (e non realmente) nell’Eucaristia dicono citano Gv 6,63
“è lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla …le mie parole sono spirito e vita…”.
Lo Spirito vivifica, ma certo, è lo Spirito Santo che dà vita al pane e al vino, il pane è il vino prendono vita tramite lo Spirito Santo, infatti i presbiteri invocano lo Spirito Santo (così come fece Gesù, con la preghiera di benedizione) affinché il pane diventi vero corpo, e il vino vero sangue di Gesù Cristo, e dopo la consacrazione il pane e il vino prendono vita, vengono vivificati dallo Spirito di Gesù, non diventano delle entità vive separate da Gesù, ma diventano Gesù stesso, Gesù Eucaristia, il pane del cielo.
Leggendo velocemente, e con scarsa attenzione questi versetti sembrerebbe che nella frase del versetto 63 si tratti dello stesso spirito, “lo Spirito che vivifica, e poi spirito e vita” , e invece no, cari fratelli, non si tratta dello stesso spirito, nella prima parte della frase infatti si tratta dello Spirito Santo, nella seconda invece si tratta dello spirito umano, dello spirito che anima la carne umana.
E’ bene notare però che quando Gesù dice “Le mie parole sono spirito e vita” “spirito” è scritto in minuscolo, mentre quando dice “E’ lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla, notiamo come la parola “Spirito” è scritta in maiuscolo, proprio perché nella seconda frase si tratta dello Spirito santo, nella prima no, “spirito e vita” stanno ad indicare il significato umano (e quindi i discepoli che si allontanarono avevano ben capito, che si trattava proprio della carne di Gesù, non intuendo che si trattasse di quella gloriosa) ecco perché “spirito” è scritto in minuscolo.
Le parole di Gesù, sono "spirito e vita", parole umane che però contengono realtà divine, che sfuggono alla conoscenza umana, parole dal significato umano, che provengono dal divino. Le parole quindi e solo esse sono divine, perché provengono da Dio, ma il significato di tali parole è per gli uomini, è umano, è concreto. Queste parole cioè sono dette per noi uomini fatti da “spirito e vita”, anche Gesù era composto da Spirito e vita, (ma lo spirito di Gesù non è lo stesso del nostro) cioè era un uomo composto dallo Spirito Santo e dalla vita, spirito e vita=umanità, cioè Gesù parlò con parole umane, ma per intenderle a pieno la carne deve avere la fede,  il pane dopo la consacrazione diventa Spirito Santo e vita, cioè tutto l’essere di Gesù,  “se le ascolterete e le comprenderete avrete la vita in voi, perché comprendendole mangerete la mia carne e berrete il mio sangue” questo ha inteso dire Gesù con quelle parole. L’uomo credente, il cristiano è spirito e vita.
Ma anche gli atei hanno lo spirito che gli anima il corpo, ed è lo spirito che ci dona Dio, al momento del nostro concepimento, il nostro corpo poi può diventare tempio dello Spirito Santo, che è cosa ben diversa dallo spirito iniziale che abbiamo. L’uomo che all’atto della nascita ha uno spirito macchiato dal peccato di Adamo, al momento del battesimo la macchia viene tolta, e l’uomo rinasce a vita nuova, diventando tempio dello Spirito Santo.
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 28/08/2003 17.27
Salvatore, vorresti perfavore rispondere alle domande
che ho postato?

Direi che sono passate inosservate :(

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 28/08/2003 17.27
Ecco cosa scrive S. Giustino a difesa dei cristiani catturati dai romani, e in procinto di essere martirizzati.
S. Giustino vissuto intorno al 130-150 d.C. scrive in una sua lettera apologetica all'imperatore Tito Elio Adriano Antonino Pio Cesare Augusto e al figlio Verissimo filosofo, ed a Lucio, figlio del Cesare filosofo e, per adozione, del Pio, amante del sapere, al Sacro Senato ed a tutto il popolo romano.
 “E' carne e sangue di quel Gesù incarnato. Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e a nessuno è lecito parteciparne, se non a chi crede che i nostri insegnamenti sono veri, si è purificato con il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione (battesimo), e vive così come Cristo ha insegnato.
Infatti noi li prendiamo non come pane comune e bevanda comune; ma come Gesù Cristo, il nostro Salvatore incarnatosi, per la parola di Dio, prese carne e sangue per la nostra salvezza, così abbiamo appreso che anche quel nutrimento, consacrato con la preghiera che contiene la parola di Lui stesso e di cui si nutrono il nostro sangue e la nostra carne, per trasformazione, è carne e sangue di quel Gesù incarnato.”

Nella seconda lettera apologetica inviata al senato di Roma, Giustino dice:<o:p></o:p>

“Che cosa ci impedisce di confessare pubblicamente che anche queste azioni sono oneste, e di dimostrare che sono una filosofia divina, sostenendo che noi celebriamo i misteri di Cronos, se uccidiamo uomini e ci saziamo di sangue (come si dice), esattamente come avviene per l'idolo da voi onorato, che aspergete del sangue non solo di animali, ma anche di uomini, voi che, attraverso la persona più insigne e più nobile, fate l'aspersione del sangue di uomini immolati?<o:p></o:p>

Perché non imitiamo Zeus e gli altri dèi nello stuprare fanciulli e nel congiungerci impunemente con donne, adducendo a giustificazione gli scritti di Epicuro e dei poeti?<o:p></o:p>

Poiché, al contrario, ci sforziamo di persuadere a fuggire simili dottrine e quanti le praticano, insieme con i loro imitatori - come anche adesso abbiamo tentato di fare con questi discorsi -, in tutti i modi ci si fa guerra. Ma noi non ce ne curiamo, poiché sappiamo che Dio è giusto osservatore di tutto.<o:p></o:p>

<o:p> </o:p>

Oh, se ci fosse anche adesso qualcuno che salisse su un alto palco e gridasse con voce di tragèda: "Vergognatevi, vergognatevi di addossare ad innocenti ciò che voi fate impunemente, e di attribuire le azioni vostre e dei vostri dèi a costoro, che non ne sono nemmeno minimamente partecipi. Pentitevi, rinsavite".<o:p></o:p>

Mi vanto di essere cristiano!”<o:p></o:p>

<o:p> </o:p>

<o:p>Qui si vede come i cristiani erano accusati di mangiare la carne di uomini uccisi e bere il loro sangue, perché nella celebrazione eucaristica dicevano di mangiare e bere il corpo e il sangue di Gesù Cristo, questo secondo i pagani era un atto di cannibalismo, se un cristiano sottoposto a interrogatorio ammetteva che mangiava e beveva il corpo e il sangue di Cristo, i giudici lo accusavano di cannibalismo, perché nel loro modo di pensare i cristiani si comportavano come gli adoratori di Cronos.</o:p>

<o:p>Ma non era più semplice per i cristiani che venivano interrogati ammettere che in realtà si trattava solo del celebrare il ricordo (come fanno molti protestanti) della Cena del Signore, o del simbolo del suo sacrificio sulla croce? Se era solo un simbolo bastava ammetterlo, e tante vite sarebbero state risparmiate dai carnefici.</o:p>

<o:p>Come mai i cristiani in loro difesa non ammettevano che si trattava solo di simboli e di ricordo?
 </o:p>

<o:p>Perché i cristiani preferivano morire, ma non cambiavano una virgola nelle loro dichiarazioni, circa la celebrazione eucaristica?
</o:p>

<o:p>Pace</o:p>

<o:p>Salvatore

</o:p>

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 63 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 28/08/2003 18.34
Ti sarei grato caro Stefano se mi indicassi i numeri dei post che mi segnali, e che io non ricordo.
poi proseguo con altri indizi importanti sull'Eucaristia, e su come si devono analizzare le singole parole di Gesù per coglierne il pieno significato.
Il Nuovo Testamento offre molti indizi certi e chiare testimonianze riguardo al carattere sacrificale della Messa, nell’ultima Cena Gesù compì un vero è proprio sacrificio quando disse che il suo Corpo era “dato”, ed il suo sangue era “versato”. Queste due espressioni nello stile biblico, anche separatamente prese (vedi, Mt 20,28; Rm 8,12; Gal 1,4; 2,20; Ef 5,25; 1 Tm 2,6; Tit 2,14; Eb 10,10; per l’effusione del suo sangue, vedi: Rm 3,25; 5,9; Ef 1,7; 1Cor 14,20; Eb 9,7 1 Pt1,19; 1 Gv 1,7) indicano sempre un’immolazione sacrificale.
Né si può ritenere che Gesù volesse alludere all’imminente sacrificio della Croce, poiché è al presente che Egli parla: “viene dato” (il suo corpo) “viene effuso” (il suo sangue); quindi tutto si riferisce a quanto avveniva in quel momento in cui Gesù parlava. Proprio in quell’istante Gesù diede l’ordine di rinnovare quel rito sacrificale: “fate questo in memoria di me” (Lc 22,19).
La Chiesa pertanto ripetendo il gesto eucaristico del suo Fondatore, compie un vero e proprio sacrificio, quello stesso che offrì Gesù.
Gesù non disse “che per voi sarà dato”  infatti come abbiamo visto l’ordine di Gesù “fate questo in memoria di me” non si riferisce alla Croce, gli Apostoli non dovevano ripetere la sua crocifissione, ma il sacrificio da Lui istituito, da Lui ordinato, da Lui insegnato, Gesù parla al presente, Lui è il sacerdote, Lui è la vittima, Lui è il Signore.
Gesù quella sera compì il miracolo Eucaristico, sotto gli occhi degli Apostoli, il più grande dei miracoli, e per questo il più incomprensibile. Ci teneva moltissimo Gesù a fare l’ultima Pasqua con i suoi Apostoli, perché in quella sera sapeva che doveva fare il più grande dei miracoli, donare il suo corpo e il suo sangue sotto forma apparente di pane e di vino, secondo l’ordine di Melchisedech (Gen, 14,18).
Grande e potente è il Signore!
In tutto questo l’idolatria dove sta?
Come fanno i fratelli protestanti ad accusare di idolatria i cattolici che adorano l’ostia consacrata?
L’ostia consacrata è il corpo di Gesù, dov’è l’idolatria?
Pace
Salvatore

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 64 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 28/08/2003 18.45
Umanamente parlando il silenzio (se non motivato) indica assenso, ora io da parte di Alfonso vedo silenzio, come lo devo interpretare?
poi rispondo a Stefano circa questa domanda
"1-Come si spiega da un punto di vista cattolico che
gli evangelici (che sono ex-cattolici che hanno già
ricevuto il battesimo da bambini) quando fanno il loro
battesimo in acqua vengono spesso investiti di potenza
dall'alto da parte dello Spirito Santo?"

E tu come fai a dirlo?
Come fai ad essere sicuro che ricevano potenza dall'alto?
Cosa fanno affinchè si possa parlare di potenza?
Fanno prodigi? Io non gliene ho mai visti fare. Fanno miracoli? Lo stesso, non nè ho mai visti, perchè i miracoli vanno poi seguiti e provati, l'entusiasmo o le devianze psicologiche non si possono chiamare miracoli.
Poi dato che ci siamo ti dico pure un'altra cosa, nella comunità pentecostale che frequentavo veniva insegnato che non necessariamten si riceve lo Spirito Santo durante il battesimo in acqua, il che è antiScritturale, perchè chi viene battezzato nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo in quel momento stesso riceve lo Spirito Santo purificatore, il fuoco purificatore, cosa che non accadeva nel battesimo di Giovanni Battista (tranne in quello di Gesù), perchè quello era un semplice battesimo di conversione, non di purificazione.
Ee poi Giovanni non battezzava nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, questo battesimo fu ordinato da Gesù ai suoi discepoli.
Quindi i pentecostali non dovrebbero insegnare che durante il battesimo lo Spirito Santo possa essere una casualità o una eccezione, ma è una regola, durante il battesimo cristiano lo Spirito Santo c'è sempre, non solo alcune volte.
Pace
Salvatore

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Consiglia Elimina    Messaggio 65 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°CristianoInviato: 28/08/2003 20.23
Eh Salvatore, calma io lavoro e sono appena tornato e quando mi sono iscritto ho detto che mi iscrivevo per dialogare quanto posso della Parola di Dio. Questo significa quanto mi è possibile comprendi?
Ora veniamo alla tua domanda:
Ml 1, 10-14 "mi compiaccio di voi, dice il Signore degli eserciti, non accetto l’offerta delle vostre mani! 11Poiché dall’oriente all’occidente grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e una oblazione pura, perché grande è il mio nome fra le genti, dice il Signore degli eserciti. 12Ma voi lo profanate quando dite: «La tavola del Signore è contaminata e spregevole ciò che v’è sopra, il suo cibo». 13Voi aggiungete: «Ah! che pena!». Voi mi disprezzate, dice il Signore degli eserciti, e offrite animali rubati, zoppi, malati e li portate in offerta! Posso io gradirla dalle vostre mani? Dice il Signore. 14Maledetto il fraudolento che ha nel gregge un maschio, ne fa voto e poi mi sacrifica una bestia difettosa. Poiché io sono un re grande, dice il Signore degli eserciti, e il mio nome è terribile fra le nazioni."
A questa domanda non hai ancora risposto!
Ma non vedi che Malachia sta profetizzando ai sacerdoti che offrivano bestie difettose al Signore anzichè le primizie del loro gregge.
Ora gli agnelli sacrificati al Signore, sono figura del Sacrificio di Gesù Cristo che è l'Agnello perfetto,senza macchia che è morto per noi sulla croce.
E' vero che nell'antico Testamento si usava l'incenso, che sono figura delle preghiere dei Santi.Nel nuovo testamento non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia,l'incenso che offriamo al Signore sono le nostre preghiere,la nostra lode,i nostri cantici.
Puoi trovarmi un verso nel nuovo testamento che gli Apostoli hanno usato l'incenso? 
Per quando riguarda gli idoli,non mi riferivo agli idoli cattolici, ma agli idoli che i pagani usavano e che sacrificavano la carne anche loro. Questi idoli sono Astarte, Baaal, ecc.
Per quando riguarda il Sacerdotio di Gesù è intrasmettibile, e ilsuo sacrificio è unico ed èirripetibile. Quindi Se èirripetibile vuol dire chesipuò solo commemorare enon ripetuto:
Ebrei 7
Tu sei sacerdote in eterno"».
22 Ne consegue che Gesù è divenuto garante di un patto migliore del primo. 23 Inoltre, quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare; 24 egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette. 25 Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro.
26 Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli; 27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso. 28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge, costituisce il Figlio, che è stato reso perfetto in eterno.
Pace
Alfonso


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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 29/08/2003 11.57
Pace Alfonso, scusami per la pressione, comunque non sono agitato,
Certo che lo capisco che si tratta proprio di Gesù, nella profezia di Malachia, e se non sbaglio l'avevo pure scritto o accennato.
Ma quello che devi notare è che Malachia non parla di un termine dopo il quale doveva cessare l'offerta dell'oblazione pura, anzi analizzando proprio i versetti che tu hai riporta, Cristo essendo sacerdote in eterno offre ed offrirò in eterno il Suo sacrificio a Dio Padre, attenzione è Cristo che offre il Suo sacrificio durante la Messa, non il sacerdo che sacrifica di nuovo Gesù.
Il sacerdote fa solo le veci di Cristo, ma è Lui che è sacerdote in eterno, e Lui che è al tempo stesso sacerdote e vittima.
Il Salmo 109,4 richiama Gen 14,18 “Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedech”
Questo salmo, che da tutti è ritenuto messianico afferma tre cose: Cristo è sacerdote e pertanto offre il sacrificio; Egli compirà questa funzione sacerdotale per sempre; la sua offerta sacrificale sarà fatta secondo il rito di Melchisedech (Gen 14,18).
L’inciso  “ed era sacerdote dell’Altissimo” suggerisce l’idea di una oblazione sacrificale di pane e vino, fatta da Melchisedech per la vittoria di Abramo…
Tale profezia si può ritenere pienamente verificata soltanto nell’ipotesi che la Messa sia un vero sacrificio; infatti solamente nella quotidiana offerta del pane e del vino consacrati, Cristo appare sacerdote che offre perpetuamente un sacrificio secondo il rito di Melchisedech.
Nel secolo V a.C., il profeta Malachia, riprendendo la tiepidezza dei sacerdoti dell’Antico Testamento, che offrivano roba di scarto (animali ciechi  o zoppi), così si esprime: “Io non sono contento di voi, dice il Signore degli eserciti, io non accoglierò più il sacrificio delle vostre mani, perché dall’Oriente all’Occidente il mio nome è grande fra le genti e in ogni luogo si sacrifica e si offre al mio nome un’oblazione pura, poiché grande è il mio nome fra le genti, dice il Signore degli eserciti” (Mal 1,10-11).
In questa profezia Malachia parla di un vero sacrificio, che sarà offerto nell’età messianica, caratterizzata dall’abrogazione del levitismo, dalla universalità e dalla santità.
La visione profetica di Malachia che vede l’offerta, il sacrificio puro all’unico Dio, ha il suo compimento perfetto nella Messa, che da ogni punto della terra e da tutte le stirpi è offerta come “ostia immacolata” al Signore.
Infatti è chiaro che l’espressione “dall’Oriente all’Occidente” indichi tutta la terra, tutti i popoli, e nell’Antico Testamento l’unico popolo eletto era quello ebreo, quindi appare chiaro come la profezia si riferisca al Nuovo Testamento, in cui tutti i popoli sono accolti dal Signore.
Se quindi appare chiaro che Malachia si riferisce al Nuovo Testamento, quale sarebbe questa oblazione pura secondo i protestanti?
Se Malachia si riferiva al sacrificio di Gesù sul calvario e basta, doveva indicare una sola persona (Gesù) e non usare l’espressione “dall’Oriente all’Occidente” indicando così tutti i popoli.
Qui appare chiaro il carattere sacrificale della Santa Messa, nella quale viene offerta “l’oblazione pura”
l’Agnello puro, l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo; e come può essere offerto se come dicono molti protestanti la santa cena è solo una commemorazione?
Il Nuovo Testamento offre molti indizi certi e chiare testimonianze riguardo al carattere sacrificale della Messa, nell’ultima Cena Gesù compì un vero è proprio sacrificio quando disse che il suo Corpo era “dato”, ed il suo sangue era “versato”. Queste due espressioni nello stile biblico, anche separatamente prese (vedi, Mt 20,28; Rm 8,12; Gal 1,4; 2,20; Ef 5,25; 1 Tm 2,6; Tit 2,14; Eb 10,10; per l’effusione del suo sangue, vedi: Rm 3,25; 5,9; Ef 1,7; 1Cor 14,20; Eb 9,7 1 Pt1,19; 1 Gv 1,7) indicano sempre un’immolazione sacrificale.
Né si può ritenere che Gesù volesse alludere all’imminente sacrificio della Croce, poiché è al presente che Egli parla: “viene dato” (il suo corpo) “viene effuso” (il suo sangue); quindi tutto si riferisce a quanto avveniva in quel momento in cui Gesù parlava. Proprio in quell’istante Gesù diede l’ordine di rinnovare quel rito sacrificale: “fate questo in memoria di me” (Lc 22,19).
La Chiesa pertanto ripetendo il gesto eucaristico del suo Fondatore, compie un vero e proprio sacrificio, quello stesso che offrì Gesù.
Gesù non disse “che per voi sarà dato”  infatti l’ordine di Gesù “fate questo in memoria di me” non si riferisce alla Croce, gli Apostoli non dovevano ripetere la sua crocifissione, ma il sacrificio da Lui istituito, da Lui ordinato, da Lui insegnato, Gesù parla al presente, Lui è il sacerdote, Lui è la vittima, Lui è il Signore.
Gesù quella sera compì il miracolo Eucaristico, sotto gli occhi degli Apostoli, il più grande dei miracoli, e per questo il più incomprensibile. Ci teneva moltissimo Gesù a fare l’ultima Pasqua con i suoi Apostoli, perché in quella sera sapeva che doveva fare il più grande dei miracoli, donare il suo corpo e il suo sangue sotto forma apparente di pane e di vino, secondo l’ordine di Melchisedech (Gen, 14,18).
Grande e potente è il Signore!
In tutto questo l’idolatria dove sta?
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 29/08/2003 12.01
Poi credo che sarebbe ora di chiarire definitivamente (per gli iscritti a questo sito, Alfonso compreso) se Dio può sbagliare o no....
Perchè leggendo gli interventi dei pentecostali si potrebbe capire che Dio in passato (nel V.T.) qualche erroruccio lo commise.
Tipo ad esempio l'aver ordinato di scolpire le statue dentro il suo tempio, oppure l'aver permesso a Mosè di fare le 12 stele (docici statue) raffiguranti le tribù di Israele, oppure ancora la questione dell'incenso.
Dio Nel V.T. commise deglie errori che portavano il popolo a cadere nell'idolatria?
Se nel N.T. non troviamo traccia di incenso, questo non significa che chi offra incenso al Signore pecchi di idolatria, altrimenti le parole di Malachia attribuite al Signore, significherebbero che il Signore stesso ci tenti, e ci induca a peccare, tramite i suoi profeti.
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 29/08/2003 12.26
Non voglio intromettermi perchè credo che tale dialogo sta procedendo bene ed è veremante edificante per coloro che leggono...grazie a quanti vi stanno partecipando....io volevo solo puntualizzare un riferimento di Salvatore che di certo l'aiuterà nell'approfondimento, quando dice:
Se nel N.T. non troviamo traccia di incenso, questo non significa che chi offra incenso al Signore pecchi di idolatria,
.......
non credo sia un errore di Salvatore, poichè è importante il contesto generale, ma aggiustare questa frase credo sia meglio per chi legge...
Nel N.T. i Magi portano ed offrono INCENSO A GESU' Bambino.....tale particolare non è di poca importanza dal momento che l'incenso veniva usato soltanto per adorare Dio.....
C'è poi la scena della "Presentazione di Gesù al Tempio" che avvenne come avveniva per tutti....in quel frangente il sacredote del tempio usava l'incenso per PURIFICARE l'ambiente ed introdurre il rito......
Durante la sua vita Gesù entrava spesso nel Tempio PER PREGARE.....nel Tempio si raccoglievano le offerte anche per l'incenso che veniva sparso nel Tempio, non risulta che Cristo si oppose mai al suo uso.....
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 69 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSNLiberounpoInviato: 29/08/2003 13.23
Cara Lisa, se vuoi un consiglio da me: lascia perdere i tuoi stati d`animo. La verita´ la accogli nella fede, non nei sentimenti. Qualunque sbaglio tu possa aver fatto, vero o solo immaginario che sia, basta chiedere perdono. Dopo NON pensare piu` a te, ma solo a questo perdono. La santita´ della Chiesa Cattolica consiste proprio nel perdono che ci viene da Gesu´ e non dalle virtu nostre. Noi, singoli membri, apriamo i cuori a questa santita´, a questo perdono, nei cui confronti i nostri peccati sono come una goccia d`acqua buttata in un braciere ardente ( l`esempio e´di S.Teresa del Gesu´ Bambino..). Un salutone.

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Da: Soprannome MSNFiorenzo946Inviato: 29/08/2003 15.57
 Carissimo Salvatore
 L'incenso lo possiamo paragonare alle immagini, nel senso che Dio ha proibito di fare le immagini degli idoli (Baal, Astarte, Giove, Nettuno, dio Sole, dio Luna, dio serpente ecc. ecc..) e offrire l'incenso agli idoli (Baal. Astarte, Giove, Nettuno, dio Sole, dio Luna, dio serpente ecc. ecc.), ma non ha mai proibito, sfido chiunque, di fare le immagini in onore  e/o alle persone che appartangono a Dio e l'incenso, anche nel Nuovo Testamento vedi Matteo 2:11.
Pace nel Signore
Fiorenzo
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