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Battesimo evangelico e santa cena

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2009 21:20
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07/10/2009 21:12
 
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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 09/09/2003 18.21
Riprendo ora il discorso
Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia».  E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.  Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi;  poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio. (Atti 16,31-34)

Anche qui sembra proprio che prima si crede e poi si riceve il battesimo come testimonianza di avere creduto.

Vediamo ancora questi due testi:

Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato (Mr 16,16)

Anche qui l'ascolto della Parola precede il Battesimo, inoltre non sarà condannato chi non è battezzato, ma chi non ha creduto, abbiamo un esempio di uno che ha ricevuto il battesimo ma è probabilmente stato condannto: Simon mago e uno che non ha ricevuto il battesimo ma è stato salvato, il ladrone sulla croce....si può dire che ha ricevuto il "battesimo di desiderio" ma a questo punto il battesimo non corrisponda più all'atto sacramentale, ma alla volontà di aderire a Cristo, ed è la stessa cosa che dicono gli evangelici....

Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,  insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato (Mt 28,19-20)

Quindi prima del battesimo non dovrebbe venire l'ammaestramento? può un bambino che non sa neppure parlare obbedire a tutti i comandamenti? Inoltre Gesù dice di ubbidire a tutto quello che Lui ha comandato, non a quello che lui ha comandato e a quello che la Chiesa avrebbe dogmatizzato in seguito. parla al tempo presente, non dice insegnate loro tutto quello che nei secoli io preciserò via via nel magistero cattolico.

Mi servono risposte in base alla Sola Scrittura, come sappiamo, piaccia o meno, sono le uniche che sono prese in considerazione.

Che l'amore di Dio vi guidi S.


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/09/2003 18.44
riflettete sul LAVACRO E RIGENERAZIONE
NELLO SPIRITO.....
Lavacro  ....E....... rigenerazione
sono spesso presentati come due aspetti diversi....
Fraternamente C.

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Consiglia Elimina    Messaggio 82 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 09/09/2003 19.03
Cerco di dare una risposta a Stefano sull' argomento. Ne abbiamo già parlato tante volte ma evidentemente il discorso cade sempre nel vuoto. Perchè non si cercano i forum dove gli argomenti sono già stati trattati? Pigrizia? Menefreghismo. Boh, non lo so. Resta il fatto che il tema dela Battesimo dei neonati è già stato ampiamente trattato nei forum precedenti.
Comuqnue vi rimetto in questo forum quanto un illustre ( e bistrattato) teologo di fama mondiale ha già scritto sull' argomento.Leggetelo e provate a discutere su questo testo. E' un testo che ha molti richiami biblici ( dato che questo teologo legge la Bibbia) ma i richiami biblici per un cattolico non sono tutto. Esiste la Tradizione ( quante volte questo illustre teologo lo ha ricordato?) ed esistono gli insegnamenti della Chiesa che, non per nulla, è anche docente.
Fatat questa precisazione passiamo a riportare il testo di questo illustre teologo che sono io. ( Per tutti... è una battuta, naturalmente)

Dopo aver letto l’ intervento di Teofilo, ricco di citazioni, ho pensato che sarebbe stato utile inviare qualcosa sul tema del Battesimo dei bambini visto nell’ ottica cattolica  e, anche se solo in parte, protestante. In effetti nello scrivere questo post sono debitore, oltre che a fonti cattoliche, anche a fonti luterane e calviniste che sono due movimenti che sostengono la necessità del battesimo nei primi giorni di vita

Quando ho cominciato a scrivere pensavo di cavarmela con una pagina o due al massimo. In realtà man mano che procedevo mi sono reso conto che il lavoro diventava un po’ più lungo del previsto. Ho pensato allora di inserirlo spezzato in due o tre parti per rendere meno noiosa la lettura. Ho anche diviso il testo in capitoli per sottolineare gli argomenti che stavo di volta in volta trattando

Spero che la mia fatica ( perché tale si è rivelata alla fine) possa essere di qualche utilità soprattutto ai “fratelli separati” che a volte lanciano accuse senza cognizione di causa perché sono privi di memoria storica e, soprattutto, sono lasciati volutamente  e colpevolmente in questa situazione di ignoranza.

INTRODUZIONE

Uno dei testi fondamentali sul Battesimo è la Lettera di San Paolo ai Romani nella quale l’ Apostolo vuole mettere in evidenza che la salvezza ci è stata donata gratuitamente in Cristo.

” L'umanità si trovava in una situazione di peccato e di morte senza via d'uscita. Tutti hanno peccato. “Ma là dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia” (Rm 5, 20). Questa è un'affermazione chiave per comprendere il pensiero di S. Paolo. Ma lo stesso Paolo si rende conto di quanto questa stessa affermazione sia rischiosa e suscettibile di fraintendimenti, allora egli si fa da solo l'obiezione prevedibile: “Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia?” (6,1). “E' assurdo! - si risponde Paolo - Noi che siamo già morti al peccato come potremo ancora vivere nel peccato?” (6,2). E' a partire di qui che egli sviluppa la sua teologia pasquale del battesimo: quanti siamo stati battezzati in Cristo siamo stati battezzati nella sua morte. “Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (6,4). Per il cristiano tornare a peccare è una cosa assurda perché egli è morto ed è risorto con Cristo: “Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato e noi fossimo liberi dal peccato” (6,6).

C'è dunque un uomo vecchio che è morto, con la sua vita di prima, e un uomo nuovo che è risorto da questa morte e che non vive più per se stesso ma per Dio.

Questo discorso di Paolo era certamente comprensibile a chi aveva fatto l'esperienza del battesimo da adulto. Egli aveva creduto al buon annuncio di una vita nuova in Cristo, morto e risorto e, quindi, aveva deciso di iniziare questa vita nuova nel battesimo, rinnegando la vita di prima, con le sue opere di morte e ricominciando tutto da capo. Egli, che ora camminava nella speranza della risurrezione, poteva dirsi già un risorto.

La riflessione della chiesa dei primi secoli ha sviluppato questa intuizione di S. Paolo nelle catechesi mistagogiche, cioè nelle catechesi che si facevano agli adulti dopo che avevano ricevuto i sacramenti dell'iniziazione nella Veglia di Pasqua. Nelle famose catechesi di Gerusalemme, della fine del 4° o degli inizi del 5° secolo, si sottolinea che il battesimo è figura ed espressione della passione di Cristo, mettendo in relazione le tre immersioni nell'acqua, che il battezzato aveva compiuto, con i tre giorni passati da Cristo nel sepolcro. Con una espressione suggestiva, in una di queste catechesi, si dice ai nuovi cristiani: “Nello stesso istante siete morti e siete nati e la stessa onda salutare divenne per voi sepolcro e madre”.

Per un cristiano che si battezzava da adulto, avendo aderito ad una dottrina nuova, il significato pasquale di morte e risurrezione era ben comprensibile. Ma per chi, come noi, è stato battezzato da bambino e, quindi, l'inizio della vita nuova di cristiano ha coinciso praticamente con l'inizio dell'esistenza umana, questa dinamica pasquale è forse meno evidente. Ed è comprensibile che nelle formulazioni catechistiche quando si è parlato degli effetti del battesimo, più che la dinamica pasquale, si è avuta la tendenza a sottolineare altri aspetti del sacramento quali la remissione dei peccati e in particolare del peccato originale, l'essere fatti figli adottivi di Dio, l'essere incorporati alla Chiesa, aspetti indubbiamente veri ma collocati, forse, in una ottica troppo statica.” (Prof. Gianni Cioli)

IL BATTESIMO DEI BAMBINI

Una delle critiche che vengono fatte ai cattolici è il battesimo che viene amministrato ai bambini nei primi anni d i vita. La frase che si sente più spesso ripetere è: “Sono stato battezzato da piccolo  senza che potessi dire la mia in merito. Il Battesimo dovrebbe essere fatto solo quando uno ha la possibilità di credere. La Bibbia del resto dice che bisogna prima credere e poi essere battezzati.”

Queste sono le obiezioni più comuni. Comunque se è vero che la Bibbia non dice esplicitamente di non battezzare i neonati, d’altro canto non afferma esplicitamente neppure il contrario. Quindi vediamo di capire che cosa la Bibbia vuole dai veri credenti. In questo breve commento mi limiterò a citare esclusivamente la Scrittura. In realtà noi cattolici abbiamo anche la Tradizione e il Magistero della Chiesa a guidarci nei nostri giudizi e, in questo caso, l’ insegnamento della Chiesa è unanime e privo di ambiguità: i bambini devono essere battezzati. Quando vi dicono che la Chiesa primitiva non battezzava i neonati vi imbrogliano. O per ignoranza o per malafede vi raccontano delle frottole grandi come una casa. In effetti il primo gruppo che si oppose al battesimo dei bambini appena nati furono gli Anabattisti nel 16° secolo. Prima di allora questo tipo di battesimo era accettato da tutti senza tanti problemi tant’è vero che Lutero e Calvino ( usando il principio della Sola Scriptura) lo predicavano nei loro scritti con Lutero che parlava esplicitamente di “rigenerazione battesimale”.

Io intendo provare che la pratica di battezzare i bambini appena nati è assolutamente coerente con gli insegnamenti biblici. Ovviamente quello che dico non è farina del mio sacco ma è semplicemente quello che la Chiesa di Cristo, da 2000 anni a questa parte, insegna ai suoi fedeli.

  1. IL PECCATO ORIGINALE

La Bibbia afferma in maniera estremamente chiara che dopo Adamo ed Eva la razza umana è stata infettata da un virus che colpisce l’ anima stessa dell’ uomo. Da allora il peccato è nella nostra anima. Il salmo 51 al versetto 7 ( un salmo attribuito a Davide) dice:  Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre”. Che siamo stati concepiti nel peccato è confermato anche da  Gb 15,14 :” Che cos’è l’uomo perché si ritenga puro?”

Anche il N.T. affronta il problema e, nella Lettera ai Romani, Paolo non solo espone il problema ma dimostra come la venuta di Gesù sia stata la cura che Dio Padre ha riservato all’ umanità per affrancarsi dalla schiavitù del peccato d’origine.

San Paolo dimostra chiaramente come il peccato da Adamo in poi affligga tutta l’umanità ma subito dopo, al cap. 6, ci dà anche la soluzione: il Battesimo.

Ci si potrà chiedere: tutto questo vale anche per i neonati? La risposta, che affronteremo più avanti, la si trova in 1 Cor 7 dove si afferma che anche i bambini nascono impuri.

A coloro che sono contrari al battesimo dei bambini possiamo chiedere che se anche i più piccoli nascono in uno stato di peccato, come evidenziato da Davide, Giobbe e Paolo, perchè dovremmo lasciarli in questo stato e non farli entrare nella Grazia di Dio? Anche se, per forza di cose, i bambini piccoli non hanno peccato personalmente, perchè lasciare nella loro anima il virus del peccato originale? Nessun bambino ha scelto spontaneamente di nascere impuro e quindi perchè dovremmo lasciare a loro, che non possono decidere, la decisione di restare impuri o di essere purificati?

2 LE PAROLE DI GESU’ IN GV 3,5

Credo che il versetto sopracitato sia fatale a coloro che sostengono la teologia del non battezzare i neonati, ed ecco perchè lo inserisco da solo.

Abbiamo detto cheil peccato originale è come un virus nell’ animo dell’ uomo ma  Dio ci ha donato la cura per questo virus e questa cura ha avuto tre fasi:la morte, la sepoltura e la resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo. Ciò che Lui ha fatto per noi sulla Croce si applica alla nostra anima. Come? Gesù ci ha dato un insegnamento chiarissimo sulla nostra necessità di salvezza. In Gv 3,5 dice “In verità, in verità vi dico:se uno non nasce da acqua e da Spirito non può entrare nel Regno di Dio” Notate bene la frase. Innanzitutto inizia con la formula “In verità” ripetuta due volte che è il modo classico per dire: Prestate molta attenzione, sto per dirvi qualcosa di fondamentale.

Poi l’ affermazione assoluta, senza alcuna eccezione. Tutti devono nascere da acqua e Spirito Santo.Non c’è alcuna ambiguità nella dichiarazione di Gesù. Non dice: Tutti devono nascere da acqua e Spirito tranne i bambini che invece entraranno nel Regno dei Cieli senza passare per questa fase. L’ affermazione di Gesù è universale e si applica a tutti.

A coloro che dicono che si può “nascere di nuovo” solo quando si raggiunge l’ età della ragione per accettare Gesù nella propria vita,  si può rispondere che la loro teologia condanna all’ inferno tutti quelli che muoiono in tenera età, dato che a loro è assolutamente preclusa la nuova nascita.

(fine della prima parte)


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Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 09/09/2003 19.06

Riprendo a trattare il tema del Batetsimo dei bambini inserendo un altro paio di punti.  Anche in questo caso mi atterrò scrupolosamente alla Bibbia anche se alla fine di tutti gli interventi ( penso che ce ne sarà solo un altro ancora) sto pensando di inserire qualche citazione dei primi cristiani che testimoniano come la pratica del Battesimo dei neonati fosse comunemente accettata agli albori della Chiesa. Ovvio che, se qualcuno dispone di queste citazioni, le può tranquillamente inserire. Non gliene vorrò di certo per questo!!!

3 L’A.T. INCLUDEVA ANCHE I BAMBINI

Già nell’ A.T. era chiaramente stabilito il principio che anche i bambini erano inclusi nel patto stabilito fra Abramo e Dio. (Gn 17,9-14). Da allora i bambini di 8 giorni venivano circoncisi perchè anche loro potessero entrare a far parte dell’ alleanza stabilita fra Dio e l’umanità. Ovviamente questi bimbi non potevano decidere se seguire il patto di Abramo o se rifiutarlo. Ma Dio aveva detto che chi non si fosse fatto circoncidere avrebbe rotto il patto e quindi questi neonati sarebbero stati ritenuti peccatori. I bambini entravano nell’alleanza grazie e attraverso a loro famiglia ed ecco perchè la necessità di circonciderli era ritenuta così importante.

Tutti noi ricordiamo la decima piaga d’Egitto, vale a dire la morte di tutti i primogeniti. Cosa successe in quell’ occasione? Dio comandò di segnare con il sangue di un agnello ( che a noi cristiani ricorda il sacrificio cruento di Gesù) gli stipiti delle porte delle loro case. Chi era protetto da quel sangue? Solo coloro che avevano segnato le porte o, al contrario, tutti coloro che vivevano in quella casa, indipendentemente dal fatto che fossero piccoli o grandi, capaci di scegliere la loro fede o incapaci di farlo?. La risposta è ovviamente che il sangue proteggeva tutti gli abitanti di quella casa. Quindi anche i bambini incapaci di capire vennero salvati grazie alla fede dei loro genitori. Questo ci deve insegnare che i genitori che credevano inserivano anche i loro bimbi più piccoli nell’ alleanza con Dio.

Nel Libro di Giosuè ( 5,8-9) si legge che Dio punì Isrlaele perchè non aveva fatto circoncidere i suoi figli e la punizione non cessò  finchè tutti non furono circoncisi.

Da questo si capisce chiaramente che i bambini che non erano ancora nell’ età di poter decidere in maniera autonoma, venivano inseriti nell’ alleanza con Dio attraverso la fede dei loro genitori.  A questo punto ci si potrebbe chiedere se la Nuova Alleanza cancella quella vecchia, vale a dire se Gesù è venuto ad abolire l’ Antico Patto. Non credo che ci sia un solo cristiano che possa affermare un’eresia di questo genere. Dopo tutto la grazia della Nuova Alleanza eccede ( ma non cancella) quella dell’ Antica Alleanza come spiega molto chiaramente Paolo nella Lettera ai Romani cap 5,15.

IL BATTESIMO, LA NUOVA CIRCONCISIONE

Abbiamo appena dimostrato che nel Vecchio testamento i bambini entravano a far parte dell’Allenza con Dio attraverso la fede dei loro genitori. Nel N.T. ci sono dei versetti che ci dicono che i bambini sono esclusi da questa Alleanza e che quindi gli si può rifiutare il battesimo? La motivazione per comportarsi così è data dall’ idea che ci si debba prima pentire e poi farsi battezzare. Per dare una risposta a quest’obiezione, chiediamoci dove il concetto di circoncisione dell’ A.T. può essere ritrovato nel Nuovo.

In Col. 2,11-14 Paolo fa riferimento alla circoncisione quando parla del Battesimo.

“In Lui però voi siete stati anche circoncisi di una circoncisione però non fatta da mano d’uomo, mediante la spogliane del nostro corpo di carne, ma della evra circoncisione di Cristo. Con Lui siete stati infatti sepolti nel Battesimo, in Lui siete stati anche resusciatati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha resuscitato dai morti. Con lui Dio ha ato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri pecati e per l’ in circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutti i nostri peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli.”

Paolo dice esplicitamente che la circoncisione è stata sostituita dal Battesimo. Che cosa fa il Battesimo? Allontana la carne, perdona i peccati e fa risollevare ( risorgere) l’uomo).

Abbiamo visto in precedenza che tutti nasciamo nel peccato e quindi tutti abbiamo necessità di essere purificati nel Battesimo. E in effetti San Paolo dice , anche se solo di sfuggita come se fosse una cosa che tutti dovrebbero già sapere, che il Battesimo che purifica dai peccati, sostituisce la circoncisione. Da questo si comprende che i bambini entrano nella Nuova Alleanza tramite il Battesimo. San Paolo non dice assolutamente che la circoncisione era per i bambini ma il Battesimo è solo per coloro che sono nell’ età della ragione. Al contrario, nella Lettera ai Colossesi, San Paolo equipara esplicitamente il Battesimo alla circoncisione. La circoncisione andava fatta l’ ottavo giorno e, ovviamente, senza il consenso del neonato.

BAMBINI E BATTESIMO NEL N.T.

Quali indicazioni abbiamo per il Battesimo dei bambini nel N.T.?

In At  2,38-39 San Pietro parla di una grande promessa di salvezza, la stessa promessa che era stata fatta ad Abramo e che ora con la Nuova Alleanza diventa per tutti. E’ limitata a coloro che hanno l’ età della ragione? No di certo poichè è rivolta a tutti i credenti e ai loro figli, quindi anche i bambini sono inclusi. Coloro che ascoltavano Pietro erano tutti Giudei e conoscevano bene l’ Alleanza di Abramo. Quindi per loro era ovvio che anche i bambini erano compresi in quello che diceva San Pietro. Come avrebbero potuto pensare che un patto migliorativo ( tanto per usare una terminologia contrattualistica) avrebbe potuto prevedere un peggioramento di alcune condizioni. Del resto, se i bambini avessero dovuto essere esclusi, sarebbe nata una grossa controversia e Pietro avrebbe dovuto intervenire e spiegare che, anche se aveva detto che la promessa era per i loro figli, in realtà si sarebbe realizzata solo dopo che questi figli avessero raggiunto l’età della ragione ma, nel frattempo, essi ne erano esclusi.  

(Fine della seconda parte)

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