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Battesimo evangelico e santa cena

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2009 21:20
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07/10/2009 21:14
 
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Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 09/09/2003 19.08
Questo che segue è un intervento di teofilo dopo che avevo inserito la seconda parte del mio lavoro. Lo inserisco perchè così si capisce il mio post successivo.
 
Caro Raptor,
hai fatto  una esposizione chiara e molto approfondita di questo tema che anche tra i cattolici non è molto conosciuto.
Spesso si portano a battesimo i propri figli, ed è già un fatto molto positivo, ma senza la necessaria conoscenza della portata di questo evento.
Ho notato che nel tuo lavoro hai riportato le parole di Gesù  in Gv 3,5 che  dice “In verità, in verità vi dico:se uno non nasce da acqua e da Spirito non può entrare nel Regno di Dio” .
Ho consultato alcune Bibbie, tra cui qualcuna evangelica.
Tutte mettono queste parole in relazione con il battesimo
Ora, come anche tu fai notare, queste parole non pongono limitazioni all'età di coloro che si devono accostare a Cristo per mezzo del battesimo. Diventano perciò parole perentorie per tutti, e chi non le applica, si carica di una grave responsabilità.
Con affetto.

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Consiglia Elimina    Messaggio 85 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 09/09/2003 19.13

Ringrazio Teofilo per la precisazione ma, soprattutto, per aver sottolineato come molto spesso non ci rendiamo conto del grande dono dei Sacramenti che il Signore ci ha fatto.  Sono invece i proprio i protestanti che ritornano nel seno della Madre Chiesa a darci le migliori testimonianze. Una volta a Rimini ho sentito un'ex pentecostale che mi diceva la meraviglia e il profondo senso di mistero che lei aveva provato la prima volta che aveva partecipato ad una Messa. Per la prima volta in vita sua si era resa conto di come la liturgia fosse impregnata dalla Parola di Dio in ogni momento della celebrazione. perfino nei canti sentiva risuonare la voce della Bibbia. Per lei, abituata a sentirsi dire che i Cattolici non conoscono la Scrittura, era stata una rivelazione sconvolgente.

Questa che segue è l'ultima parte del mio esame della Bibbia sull'argomento del Battesimo. Spero che sia servito. A me è servito tantissimo perchè mi ha obbligato a scavare nel cuore stesso degli insegnamenti della Chiesa da cui deriva la nostra fede.

LA FEDE DEGLI ALTRI

Abbiamo visto in precedenza che Dio, attraverso Abramo e Mosè, aveva ordinato di circoncidere i bimbi i quali, ovviamente, non potevano interloquire. In pratica, il Patto di Alleanza era basato sulla fede di una parte del popolo di Israele. Anche nel N.T. ci sono indicazioni che ci dicono che le benedizioni spirituali e il perdono dei peccati poteva avvenire attraverso la fede di altri. Nell’ episodio del paralitico guarito, ad esempio, non si parla affatto di fede del malato ma della fede di coloro che lo trasportarono fino a calarlo da un buco nel tetto. La stessa cosa succede nel miracolo della resurrezione della figlia di Giairo, dove è evidente solo la fede del padre. Quindi da questi due esempi m( ma ce ne sono degli altri) si capisce chiaramente che sia nell A.T. che nel N.T. le benedizioni spirituali, nonché fisiche, possono avvenire grazie alla fede di altre persone

BATTESIMO DELLA FAMIGLIA NEL N.T

Nel N.T. ci sono delle indicazioni chiare che ci dicono che sono stati battezzati anche dei bambini. Più volte leggiamo che in determinate occasioni è stato battezzato qualcuno e poi si aggiunge “con tutta la sua famiglia”. E’ il caso di Lidia,di Crispino, del carceriere di Paolo e Sila,e, nella prima Lettera ai Corinzi, Paolo ricorda di aver battezzato Stefana e “anche la famiglia di Stefana”. Quando si parla di famiglia non si intende solo la moglie o il marito, si intendono tutti i familiari compresi, naturalmente, i bambini. Chi è contrario al Battesimo dei bambini potrebbe obiettare che forse in quelle famiglie non c’erano bambini piccoli. E’ un’obiezione molto debole perché in un epoca storica nella quale avere figli era considerata una benedizione di Dio ( e in un’epoca in cui non esistevano mezzi per il controllo delle nascite) è abbastanza difficili che in tutte quelle case non ci fosse neppure un bambini.

Comunque un’indicazione più precisa sul reale senso del Battesimo la troviamo in 1 Cor 7,14 dove si legge: “Perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri mentre invece sono santi

BISOGNA CREDERE PER ESSERE BATTEZZATI

E’ fuor di dubbio che la Chiesa Cattolica pretenda dal catecumeno che si battezza in età adulta una conversione personale. Questo è fondamentale perché il Battesimo possa essere amministrato.  Anche per il battesimo dei bambini la Chiesa Cattolica esige un'analoga condizione. Analoga nel senso che il bambino non può fare direttamente una scelta di fede; ma la può fare indirettamente tramite i suoi genitori o chi ne fa legittimamente le veci. Ed è sempre una fede valida. In effetti il capo famiglia non solo esprime validamente la fede per i membri della propria famiglia, ma si rende garante perchè la nuova vita soprannaturale gettata come seme nel battezzato venga debitamente coltivata, cresca e maturi.

Perciò la Chiesa Cattolica prima di amministrare il battesimo ai bambini vuole essere sicura non solo della fede del capo di famiglia, ma di tutti e due i genitori, dei padrini e di tutti i presenti al sacro rito del battesimo. In particolare la Chiesa Cattolica esige che per battezzare lecitamente un bambino:

1) I genitori o almeno uno di essi o chi tiene legittimamente il loro posto, vi consentano

2)che vi sia la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica; se tale speranza manca del tutto, il battesimo venga differito, secondo le disposizioni dei diritto particolare, dandone ragione ai genitori”.

 Per i bambini, quindi si richiede che giunti all’ età della ragione dimostrino di credere in Gesù. E’ anche indubbio che, se i genitori prendono seriamente il loro compito di educare in maniera cristiana i loro figli, è più facile che i bambini battezzati da piccoli raggiungano una fede più autentica di quelli non battezzati proprio in virtù dell’ insegnamento che i genitori si impegnano a dare loro.

Ma come si deve interpretare l’ affermazione che bisogna pentirsi e credere prima di essere battezzati? Ovviamente tutto ciò che leggiamo nella Bibbia deve essere vagliato con un po’ di buon senso. Prendiamo come esempio un altro ordine di Paolo in 2 Ts3,10 “Chi non lavora, neppure mangi”. In quel periodo molti abitanti di Tessalonica attendevano come imminente il ritorno di Cristo e avevano smesso perfino di lavorare. A loro Paolo ordina di riprendere il lavoro. E’ un ordine da intendersi in senso assoluto? Se così fosse i bambini non avrebbero dovuto mangiare, in quanto non in grado di lavorare, e così pure le donne o i vecchi. In realtà l’ ordine di Paolo era riferito solo a quelli che potevano lavorare. Se adesso torniamo al tema del Battesimo e pretendiamo di applicare alla lettera questo comando, ci comporteremmo come coloro che vogliono negare il cibo ai bambini perché non lavorano. Se il cibo è tanto importante, cosa dire della salvezza dell’ anima?

Qualcuno potrebbe obiettare che Gesù con la Sua morte e Resurrezione ha cancellato il peccato originale dei bambini che non sono nell’ età della ragione e poi viene citato il versetto di Lc18, 15-16. che dice  “ Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite.” Se questo versetto parla del perdono del peccato originale allora non fa altro che confermare quanto affermano i cattolici. Infatti Gesù dice esplicitamente di NON IMPEDIRE che i bambini vadano a Lui. Se la sua morte avesse automaticamente cancellato il peccato originale niente e nessuno avrebbe potuto impedire che il peccato venisse cancellato. Ma, se qualcuno ha la facoltà di impedirlo, allora bisogna concludere che essite anche la facoltà di agire,di fare qualcosa per far entrare i bambini nel Patto della Nuova Alleanza. La Chiesa Cattolica chiama questo “qualcosa “ Battesimo dei bambini. Chi rifiuta questo Battesimo si comporta come chi voleva impedire ai bambini di avvicinarsi a Gesù.

Per fare una riflessione conclusiva, dobbiamo sempre tener presente che il battesimo è essenzialmente un'opera di Dio, Uno e Trino (cf. Matteo 28,19; Atti 2,41).'E Cristo che, avendo immolato se stesso, fa che la Chiesa sia santa, purificata dall'acqua e dalla sua parola (cf. Efesini 5,26). Questo vuol dire che Dio, in virtù della redenzione operata dal Figlio e mediante l'opera dello Spirito Santo, attua la rinascita della creatura umana. Egli è il datore della vita soprannaturale come di quella naturale. Il ruolo della creatura è secondario. Il battesimo produce i suoi meravigliosi effetti quando non trova ostacolo da parte della creatura umana. Nel battesimo dei bambini, consenzienti i genitori, nessun ostacolo è frapposto all'opera della grazia.

Qui finisce il mio breve esame dell' argomento. Vorrei concludere con un paio di riflessioni finali.

Per nostra fortuna il Signore ci fa i doni senza che noi glielo chiediamo. In Is 65,1 dice "MI feci ricercare da chi non mi interriogava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi "Eccomi" a gente che non invocava il mio nome.

- La seconda riflessione del famoso teologo ( cioè io) è stata tolta dall' autore di queste righe ( cioè io) perchè ininfluente. Colui che ha tolto la riflessione ( cioè io) ha avuto preventiva autorizzazione dal famoso teologo ( cioè io) il quale a sua volta si è consultato con uno dei gestori di DVf ( cioè io) il quale gli ha dato l' OK.


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Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 09/09/2003 19.23
Per quanto riguarda i Dottori della Chiesa, reinserisco un btrano di Sant'Agostino.
 

Inserisco un brano di S. Agostino sull' argomento del Battesimo dei bambini. E' tratto dalla Lettera a Bonifacio.

Il testo completo della letetra si trova qui: http://www.augustinus.it/italiano/lettere/index2.htm

( almeno spero che il collegamento sia riuscito)

 

I padrini e la garanzia per la fede del bambino.

7. A causa della solita tua vivissima avversione per la minima bugia, nell'ultimo tuo quesito ti è parso d'aver proposto una questione difficilissima. " Se - dici - ti presentassi un bambino e ti domandassi se, da adulto, sarà casto e non sarà un ladro, senza dubbio mi risponderesti: "Non lo so". Così pure se ti domandassi se il bimbo essendo ancora nella medesima tenera età, pensi qualcosa di bene o di male, diresti: "Non lo so". Se perciò non osi garantire nulla di sicuro riguardo alla sua condotta futura e al suo pensiero attuale, perché mai quando vengono presentati al battesimo, i genitori rispondono invece di essi come garanti e affermano ch'essi fanno ciò che quell'età non può pens a re o, se lo può, rimane a noi ignoto? In realtà, ai padrini che ci offrono un bambino da battezzare, noi domandiamo se crede in Dio ed in nome del piccino, che non sa neppure se Dio esiste, essi rispondono: "Crede". Con la stessa sicurezza si risponde a tutte le altre singole domande loro rivolte. Mi stupisco quindi che i genitori rispondano al posto dei bambini con assoluta sicurezza trattandosi di cose tanto serie e impegnative, affermando che il bambino compie azioni sì importanti su cui vertono le domande rivolte dal ministro del battesimo nel momento che quello è battezzato; mentre nello stesso momento se facessi loro quest'altra domanda: "Questo bimbo, che ora viene battezzato, sarà casto o non sarà piuttosto un ladro?", non so se alcuno oserebbe affermare: "Sarà o non sarà tale", come senz'ombra di dubbio mi viene risposto che crede in Dio ". Alla fine concludi il tuo ragionamento dicendo: " Usa la cortesia di rispondere brevemente a queste mie domande, non all e gando la norma della consuetudine ma adducendone il motivo e la spiegazione ".

Come rispondere in breve a questioni complesse?

Dopo aver letto e riletto ed esaminato la tua lettera per quanto me lo consentiva la ristrettezza del tempo, mi sono ricordato del mio amico Nebridio; abituato all'indagine assai diligente e acuta di problemi oscuri attinenti soprattutto alla dottrina religiosa, disdegnava cordialmente risposte brevi a quesiti importanti. Allorché qualcuno gli chiedeva di rispondere in poche parole, ne provava vivissimo dolore e se verso la persona del richiedente non doveva usare troppi riguardi, la rimproverava con l'espressione del volto e della voce; giudicava infatti indegno di ricevere spiegazioni chi non sapeva quante cose si sarebbero potute e dovute dire su una questione molto importante. Ma io non voglio andare in collera con te come soleva fare il mio amico: poiché sei come me vesco v o e occupato in mille faccende, per cui tu non hai tempo di leggere e io non ho il tempo di scrivere disquisizioni prolisse. Quel mio amico invece era un giovinetto che non tollerava brevi spiegazioni e rivolgeva continue domande durante la nostra conversazione, essendo sia lui che l'interlocutore liberi da impegni. Tu invece, pensando ora chi sei e a chi domandi spiegazioni, m'inviti a darti una risposta breve su una questione molto importante. Ebbene, farò del mio meglio: Dio m'aiuti ad accontentarti in quel che mi chiedi.8.

Essenza teologica dei sacramenti.

Ecco un caso frequente di esprimersi: all'avvicinarsi della Pasqua diciamo: - Domani o dopodomani è la Passione del Signore - sebbene egli abbia patito tanti anni fa e la Passione sia avvenuta senz'altro una volta sola. Naturalmente la domenica successiva diciamo: - Oggi il Signore è risorto - pur essendo passati tanti anni da quando risorse. Or a , perché mai non v'è alcuno sì sciocco da accusarci di mentire parlando in questo modo, se non perché denominiamo tali giorni per analogia coi giorni in cui si compirono quei misteri? In tal modo si chiama Pasqua un giorno che non è quello preciso ma uno simile a quello per l'anniversario che ritorna con il trascorrere del tempo, e si dice che avviene in esso, a causa della celebrazione del mistero liturgico, quel che avvenne non già quel giorno preciso dell'anno ma molto tempo prima. Cristo non s'è forse immolato da se stesso una sola volta? Eppure nel mistero liturgico s'immola per i fedeli non solo ogni ricorrenza pasquale, ma ogni giorno. E non mentisce di certo chi, interrogato se Cristo veramente s'immola, risponde di sì. Poiché se i sacramenti non avessero alcun rapporto di somiglianza con le realtà sacre di cui sono segni, non sarebbero affatto sacramenti. Da tale rapporto di somiglianza prendono per lo più anche il nome delle stesse realtà sacre. Cos E C il sacramento del Corpo di Cristo è in certo qual modo il Corpo di Cristo, il sacramento del Sangue di Cristo è lo stesso Sangue di Cristo e il sacramento della fede è la fede stessa. Orbene, credere non è altro che aver la fede: quando perciò si risponde che i bambini credono, mentre essi non hanno ancora l'adesione della fede, si risponde che hanno la fede in virtù del sacramento della fede e che si convertono a Dio in virtù del sacramento della conversione, perché la stessa risposta fa parte della celebrazione del sacramento. Allo stesso modo, a proposito del Battesimo, l'Apostolo dice: Siamo stati sepolti insieme con Cristo nella morte mediante il Battesimo 9. Non dice: "Abbiamo rappresentato la sepoltura "; ma proprio: Siamo stati sepolti insieme. Non ha voluto dare al sacramento di sì gran mistero altro nome che quello del mistero stesso.9.

L'efficacia dei sacramenti.

Il bambino quindi è reso fedele non da un atto volontario della fede simile a quello dei fedeli adulti, ma dal sacramento della stessa fede. Poiché, allo stesso modo che il padrino risponde ch'egli crede, così pure si chiama fedele non col dare l'assenso personale della sua intelligenza, ma col ricevere il sacramento della stessa fede. Quando poi egli comincerà a capire, non avrà bisogno di un nuovo battesimo, ma comprenderà il sacramento ricevuto e si conformerà, col consenso della volontà, alla realtà spirituale da esso rappresentata. Finché non sarà capace di questo atto volontario, a difenderlo contro le potenze avverse basterà il sacramento: gli basterà fino al punto che, se morisse prima dell'uso della ragione, verrebbe sottratto coll'aiuto cristiano alla condanna, entrata nel mondo per causa di un sol u o mo 10, in virtù dello stesso sacramento garantito dalla carità della Chiesa. Chi non crede questa verità e la giudica impossibile ad effettuarsi, è certamente infedele, anche se avesse il sacramento della fede. Assai migliore di lui sarebbe un bambino che, quantunque non possieda ancora la convinzione intellettiva della fede, non gli oppone l'ostacolo d'una convinzione contraria, e per questo riceve con disposizioni adatte alla salvezza il sacramento della fede. Ai tuoi quesiti mi pare d'aver risposto in misura forse non sufficiente per le persone meno capaci e litigiose, ma in misura forse più che sufficiente per le persone che amano la pace e sono dotate d'intelligenza. A mia giustificazione poi non t'ho addotto solo l'immutata consuetudine della Chiesa ma, per quanto m'è stato possibile, ti ho pure spiegato la ragione di tale saluberrima consuetudine.10.



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Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 09/09/2003 19.27
Da un'altra mailing list inserisco questo commento ( così capirete quanto siete fortunati ad avere uno come me che dice in 1000 parole ciò che potrebebeessere detto altrettantio bene con 100!)

Il Battesimo ai bambini<o:p></o:p>

Il battesimo è un dono di Dio. Come lo sono tutti i sacramenti da Gesù stesso istituiti, sono doni, e segni che universalmente uniscono tutti gli uomini alla Chiesa da Lui fondata. Egli disse: <<Io effonderò il mio Spirito su ogni personaed anche sui miei servi e sulle mie serve>> (Gioele 3,1-5, cfr. Atti 2,17 ss.), cioè a voler affermare che Egli stesso plasmerà ogni uomo donando la Sua potenza, affinché tutti, i credenti in Cristo, e a tutti i battezzati, abbiano a dire: <<Abbà Padre>>. Ora, l’espressione “su ogni persona” (mia l’evidenziatura) attesta che ogni carne, che ogni persona o suoi simili, hanno il dono dello Spirito annunciato dai profeti.

Anche nei primi secoli della Chiesa il battesimo era il punto centrale della vita cristiana, ed essere ammessi nella Comunità (Pastore d’Erma 94,5 – I Padri Apostolici, ed. città Nuova)..

Venendo al fatto del battesimo ai bambini, se il battesimo fosse semplicemente una dedicazione a Dio, come affermano alcune sette staccatesi dal protestantesimo, sarebbe giusto parlare di un battesimo adulto, perché solo questi hanno la facoltà di decidere, per propria fede. Ma essendo il battesimo un dono, gratuito di Dio, anche un bambino può beneficiare di questo dono. I bambini non sono forse anche loro preziosi a Dio? Sono forse, loro, dono dell’amore di due genitori chiamati ad essere compartecipi della vita che Dio ha dato all’uomo? Non dice forse il Salmo 8,3 <<Dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei procurata una lode?>> (Salmo 8,3; cfr. Matteo 21,15-16), come a sottolineare che, oltre ai bambini, anche i lattanti rendono lode e gloria a Dio (notare che gesù non sta parlando del battesimo, ma afferma la preziosità dei bambini davanti a Dio).

Nel Nuovo Testamento molte volte si parla di battesimi di intere famiglie, quindi si presume che vi siano anche bambini, anzi, nel concetto di famiglia di quel tempo, venivano inclusi anche gli schiavi e i loro bambini (cfr. Atti 16,15; 1 Corinzi 1,16; Atti 10,24; Atti 10,48; Atti 16,31; Atti 18,8;  Colossesi 2,11-12; Filippesi 3,3).

Detto questo si precisa che la Chiesa non costringe nessuno al battesimo, ma prima di amministrare il battesimo ai bambini vuole essere sicura che la famiglia del battezzante esprimi la fede nella chiesa, e ognuno sia garante di questa fede e dell’atto sacramentale (Codice di Diritto Canonico 868; cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica 1255). E’ chiaro che il bambino non è in grado di decidere, o di esprimere la propria volontà, eppure la chiesa da diritto ai genitori di assumersi la responsabilità davanti a Dio riguardo alla Fede del proprio figlio (cfr. Genesi 17, 9-10).

Commenta Jean-Jacques von Allmen <<Per non vedere in questi testi –a condizione, certo, di una fede viva del capo di casa – l’autorizzazione del battesimo dei bambini, sarebbe necessario respingere la dottrina biblica dell’unità familiare ; poichè è questa unità quella che autorizza, anche sotto l’antica alleanza, la circoncisione dei piccoli Giudei: ora paolo fa del Battesimo il parallelo della circoncisione per la nuova alleanza >> (cfr. Colossesi 2,11-12) (Vocabolario biblico Ed. AVE, pg 47).


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Consiglia Elimina    Messaggio 88 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 09/09/2003 19.30
OK, mi sono stancato di fare tutti questi copia incolla. Concludo con un' ultima citazione:
T'ho posto innanzi
ormai per te ti ciba.
Non è la Bibbia ma è Dante Alighieri.
Che vor dì?
Che adesso vi arrangiate a leggere tutto quello che ho scritto perchè, una volta detto, non sono più fatti mei.
Saluti e ci risentiamo fra un paio di anni ( quando, cioè, avrete finito di leggere tutto)

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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 09/09/2003 20.50

Mi spiace Raptor, ma non hai compreso l'argomento.

Mi serve una spiegazione cattolica di quei versetti che sembrano parlare pesantemete a favore della rigenerazione mediante la fede.

Quindi il battesimo dei bambini non c'azzecca una fava.

Insomma mi sembra che ci si stia girando intorno perchè non si sa cosa dire!

Dobbiamo rispondere alle domande che ci sono rivolte non rispondere a domande che non sono state poste.

Con Affetto S.


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