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Cosa comporta per la fede accettare l'evoluzione?

Ultimo Aggiornamento: 08/10/2009 09:36
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08/10/2009 09:33
 
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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 24/11/2003 12.09
</TABLE>
Caro Teofilo,
la tua disamina è molto ben articolata e segue un filo conduttore
di una logicità ineccepibile, tanto che sarei tentato di dirti: "Sei stato veramente convincente". Tuttavia, per spremere fino in fondo l'argomento, permettimi un'ulteriore riflessione, vale a dire un altro
ipotetico dubbio: Gesù era Dio, quindi Egli era ben consapevole di
ciò che affermava, ed Egli in effetti fece delle affermazioni precise
senza minimamente tentare, almeno così apparirebbe, di confutare
o perlomeno correggere ciò che sembrerebbe essere stata una convinzione anche degli stessi apostoli che vivevano al suo fianco.
Se io ti chiedessi: "Tu sei la reincarnazione di Tizio?", se tu ritenessi
assurda una tale domanda non potresti mai rispondermi: "No, non lo
sono", ma senz'altro mi guarderesti come se fossi impazzito e risponderesti di conseguenza. "Ma che corbellerie stai dicendo? Di
quale reincarnazione parli, che non esiste?".
Cioè, non negheresti di essere colui che ti chiedo ma negheresti la
possibilità che ciò possa verificarsi. 
Il Battista, a sua volta, risponde negando soltanto di essere quella
persona. Questo non significa necessariamente che, qualora lo
fosse stato, egli abbia mentito, ma potrebbe anche essere che non
ne avesse semplicemente la consapevolezza, quindi la sua risposta
sarebbe stata in buona fede, a differenza di Gesù per il quale nulla
poteva essere nascosto. (D'altra parte, la reincarnazione implicherebbe l'oblio di precedenti esperienze al fine di con condizionare quella presente).
Non prendere quanto ho scritto per una contestazione. Voglio solo
ribadire che la dottrina può essere accettata solo per fede, perchè
nulla può essere dimostrato con assoluta certezza. Si può essere
o non essere d'accordo su queste riflessioni, ma non si può dimostrare con assoluta sicurezza quale delle due tesi sia quella vera.
La verità assoluta è solo il Cristo, ma Egli ci ha istruiti solo su ciò che
era necessario conoscere al momento della Sua venuta.
Probabilmente è come tu affermi, caro Teofilo, ma se anche così non
fosse non vedrei alcuna contraddizione con la fede in Lui e con il
motivo della Sua venuta. 
Con altrettanto vero affetto,
iyvan

<NOBR>Prima </NOBR> <NOBR>Precedente </NOBR> <NOBR>23-37 di 37 </NOBR> <NOBR>Successiva </NOBR> <NOBR>Ultima </NOBR>
<NOBR>Torna a BACHECA DIALOGHI </NOBR> <NOBR>Discussione prec. </NOBR> <NOBR>Discussione succ. </NOBR> <NOBR>Invia le risposte alla mia casella di posta elettronica </NOBR>
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Consiglia Elimina    Messaggio 39 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 24/11/2003 21.13
la dottrina può essere accettata solo per fede, perchè
nulla può essere dimostrato con assoluta certezza. Si può essere
o non essere d'accordo su queste riflessioni, ma non si può dimostrare con assoluta sicurezza quale delle due tesi sia quella vera.
Ti propongo un altro punto di vista caro Iyvan, Cristo era ed è Dio onnipotente ed onniscente, quindi sa sicuramente che cosa è giusto e che cosa non lo è.
Se la reincarnazione fosse stata vera sarebbe stato contradditorio che lui che è la Verità permettesse che la Chiesa da Lui fondata, insegnasse per 2000 anni cose false, ovvero il paradiso, e l'inferno eterni dopo la fine di questa singola vita.
La verità assoluta è solo il Cristo, ma Egli ci ha istruiti solo su ciò che
era necessario conoscere al momento della Sua venuta.
A questo punto possiamo gettarci in un burrone facendo un salto mortale:
immaginiamo che davvero la reincarnazione esista e che Cristo non la abbia insegnata, quand'anche le cose fossero in questo modo così opposto a quello che i cristiani hanno sempre creduto, vorrebbe dire che è giusto che sia così!!!
mi spiego meglio: se davvero fosse utile credere alla reincarnazione per crescere spiritualmente, Gesù lo avrebbe detto in modo molto chiaro, così come ha detto chiaramente che è indispensabile amare il prossimo e pregare per i propri nemici per essere veri figli di Dio.
Quindi in base alla Scrittura e alla Tradizione cristiana di 2000 anni, ciò che bisogna credere se vogliamo fare la volontà di Gesù Cristo è che esiste solo questa vita e che dopo di essa c'è un giudizio definitivo e senza rimedio.
Quindi se per ipotesi assurda, la reincarnazione fosse vera, il fatto stesso che Gesù non ce ne ha parlato è prova infallibile che non dobbiamo occuparcene e che dobbiamo proclamare quello che ha insegnato Gesù (paradiso&inferno) a noi, facendo così la volontà di Dio.

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Consiglia Elimina    Messaggio 40 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 24/11/2003 21.53

Caro lyvan,

per quanto riguarda la impossibilità che il Battista fosse Elia il Tisbita, abbiamo la conferma dal fatto che tale persona è stata assunta in cielo col suo corpo ed il suo spirito. Se il suo spirito si fosse dissociato dal corpo per andare ad incorporarsi in quello del Battista avremmo due assurde soluzioni: o Elia aveva due spiriti il che è impossibile o Elia doveva lasciare il suo corpo in cielo privo del suo unico spirito. Cose assurde che nessun padre della CHiesa ha mai avuto minimamente l'ardire neppure di ipotizzare, neppure Origene, che come sai ipotizzò la preesistenza delle anime.

Vorrei riprendere una tua considerazione del post 34, nel quale osservavi:

Il sacrificio di Cristo ci ha riscattati dalla condizione in cui il peccato ci aveva fatto precipitare e ci ha riaperto la via verso il Padre, ma questo può benissimo valere per una o anche altre vite. Perchè no? E che differenza ci sarebbe espiare attraverso il passaggio nel purgatorio oppure attraverso altre esistenze terrene?

La differenza che personalmente vi vedo è molto vicina a quella che tu stesso hai espresso dicendo:

Attenzione, non è detto che reincarnandoci capiremo senz'altro. Potremmo continuare a farlo all'infinito e non avanzare di un passo.

infatti se le anime separate dal corpo dopo la morte, fossero costrette a reincarnarsi per conseguire la loro purificazione, non solo non è scontato che avanzeranno di un passo o che si purificheranno e arriveranno a comprendere, ma incorrerebbero nel RISCHIO di accrescere le loro infedeltà e le loro impurità o addirittura DI DANNARSI PER SEMPRE, (tanto più che nella vita terrena non si la consapevolezza di una vita passata che permetta di far tesoro delle esperienze passate);

Invece, nel purgatorio, attraverso quelle poche o molte percosse, di cui Cristo ha parlato spiegando la retribuzione che spetterà al momento dell'incontro del servo PARZIALMENTE FEDELE con il suo Padrone, vi è la sicura e consapevole possibilità di purificarsi, nella certezza di poter entrare nella gioia del suo Signore. E questo comporterebbe un notevole accrescimento dell'amore verso Dio, ancorchè imperfetto e in via di purificazione, il che è connaturale al fine per il quale siamo stati creati.

Inoltre per le anime separate dal corpo che non hanno raggiunto quella "santificazione senza della quale non possono vedere il Signore" (cf Eb.12,14) non vi sarebbe il terrore di dover tornare in un corpo col rischio che anzichè migliorarsi potrebbero definitivamente perdersi. Un ipotetico provvedimento di far reincarnare un'anima, non converrebbe quindi nè all'anima stessa nè a Dio che invece vuole la salvezza di tutti gli uomini.

Vi è dunque una sostanziale, anzi "abissale" differenza tra il purgatorio e la reincarnazione.

Quanto sopra solo per cercare di approfondire insieme una questione sempre di attualità e che in tanti ci poniamo.

Concordo poi pienamente con la tua considerazione finale.

...il discorso non si può esaurire che accettando per fede la dottrina.

Ecco perchè dissi all'inizio che preferisco non pormi questo problema, ma semplicemente vivere (per quanto ne sono capace) in aderenza agli insegnamenti di Cristo questa vita. Perchè in ogni caso è in questa vita che dobbiamo cercare di dare il meglio di noi stessi, poi avremo modo di sciogliere ogni dubbio, o magari di rivedere alcune nostre certezze.

Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 41 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 25/11/2003 0.34
Sempre con l'intento di sviscerare tutte le possibilità per raggiungere una fede consapevole, rispondo.
Per Stefano
Infatti, Caro Stefano, non solo non è necessario essere convinti
della reincarnazione, ma essa è anche difficile da comprendere
e alcuni potrebbero cadere nella trappola del cosidetto "fatalismo",
così come è vissuto dagli induisti che assistono indifferenti alle
sofferenze di un poveretto che sta morendo per strada in quanto,
così dicono, sta subendo il suo karma.
Questo è l'errore e il grande pericolo in cui si può incorrere se questa dottrina non viene pienamente compresa.
Chi eventualmente avesse capito cosa potrebbe significare lo strumento della reincarnazione saprebbe anche che ciò che conta
è migliorarsi il più possibile nel corso di questa esistenza aiutandoci
vicendevolmente, tenendo ben presente che ogni nostra azione provoca un effetto e che questo effetto non si esaurisce, ma ritorna
sempre, al momento opportuno, verso il mittente (legge karmica) con il duplice scopo di purificare e far comprendere l'errore commesso, ma questo non deve indurre all'indifferenza, bensì alla carità.
Quindi concordo con la tua conclusione: se anche esistesse non è
necessario che noi lo sappiamo. Ciò che per noi è importante è come
viviamo questa vita, facendo bene solo per amore del bene (e non solo per guadagnarci il paradiso), esattamente come Gesù si comportò solo per amore, e questa è veramente, come tu giustamente dici, la volontà di Dio (il resto è solo desiderio umano di maggior conoscenza)
Gesù si è limitato ad insegnarci come si deve vivere e qual'è il fine dell'uomo. Già fatichiamo a capire bene questo .. figuriamoci se ci avesse parlato d'altro.  
per Teofilo
Caro Teofilo, se vediamo il fatto secondo la sua letteralità, tu avresti
tutte le ragioni (e non è detto che comunque tu non le abbia).
Elia fu assunto in cielo in corpo e spirito. Partiamo da questo punto:
credo che neppure tu possa esser convinto che Elia possa trovarsi
in una dimensione spirituale con un corpo materiale. Allora io faccio un'ipotesi: poichè il corpo è energia pesante e lo spirito potrebbe essere un tipo di energia estremamente sublimata, non sarebbe ipotizzabile che, quando un individuo raggiunge il massimo grado di purezza e consapevolezza la stessa energia pesante che costituisce il corpo fisico si sublimi al punto di fondersi con lo spirito
in un'unico tipo di energia?  Questo potrebbe tra l'altro spiegare anche l'assunzione di Maria e forse potrebbe anche farci intuire cosa
si intende per trasfigurazione, e cadrebbe il problema da te posto circa la dissociazione che ci sarebbe stata tra corpo e spirito in Elia.
Quando si dice che noi saremo trasfigurati nel corpo nessuno è in grado di stabilire le modalità di questa trasfigurazione, quindi la mia
ipotesi non intacca questa verità, pur rimanendo una semplice ipotesi. E' anche chiaro che nel caso di Elia e di Maria sarebbe sempre e comunque Dio che potrebbe aver deciso questa anticipazione sui tempi.
Poi dici:

infatti se le anime separate dal corpo dopo la morte, fossero costrette a reincarnarsi per conseguire la loro purificazione, non solo non è scontato che avanzeranno di un passo o che si purificheranno e arriveranno a comprendere, ma incorrerebbero nel RISCHIO di accrescere le loro infedeltà e le loro impurità o addirittura DI DANNARSI PER SEMPRE, (tanto più che nella vita terrena non si la consapevolezza di una vita passata che permetta di far tesoro delle esperienze passate);

Credo che questo rischio sia però abbastanza teorico.

Prima di tutto non dimentichiamo che il tempo è solo una concezione umana, quindi il tempo che noi impiegheremmo in varie incarnazioni sarebbe come un battito di ciglia dell'eternità. Dio non ha tempo, quindi non avrebbe importanza quante volte.

Una cosa però sarebbe evidente se l'ipotesi fosse vera: lo spirito non potrebbe mai regredire, al limite potrebbe solo avere delle battute d'arresto, ma mai regredire da un punto di vista strettamente spirituale, diversamente si tratterebbe di involuzione, il che è possibile solo socialmente ma non spiritualmente, e mi spiego: lo spirito è la somma di tutte le esperienze vissute, comprese e fatte proprie, vale a dire che ciò che ha acquisito non potrebbe più perderlo perchè sarebbe parte di se stesso. Queste esperienze verrebbero infatti valutate e macerate nella condizione in cui lo spirito si trova dopo il trapasso ed egli diverrebbe consapevole degli errori commessi, e qui ci sarebbe la sofferenza del rimorso, o di ciò che dovrebbe ancora sperimentare per comprenderli. Quindi Dio darebbe la possibilità di avere queste nuove esperienze e, calandosi nuovamente nella materialità, perderebbe però la consapevolezza delle sue vite precedenti, questo perchè le sue scelte non devono assolutamente essere condizionate. In ogni caso, il bagaglio che lo costituisce e che rappresenta il "sentire", ovvero l'evoluzione dello spirito, non potrà mai regredire. Diciamo poi che, a furia di ripetere la classe, prima o poi dovrà pur capire

Un discorso a parte varrebbe per gli spiriti che consapevolmente rifiutano Dio, non tanto come presenza, quanto perchè hanno in odio il bene (come il caso di Lucifero). In questo caso il loro stato dopo il trapasso sarebbe una macerazione nel buio di questo rifiuto(ciò che chiamiamo inferno) che impedisce qualsiasi azione, compresa la reincarnazione.

Forse tu stesso lo hai sperimentato da bambino: non ti sei mai chiesto perchè tu sentissi già allora avversione per certe forme di violenza, mentre altri non la sentivano, oppure certi concetti innati che ti facevano "sentire" che una certa cosa era male, ma neppure tu sapevi il perchè? .. Ecco, questo potrebbe essere il bagaglio evolutivo di cui parlavo.

Vero? Non vero? E chi lo sa! L'importante è che non ci si discosti dalla verità di Cristo Dio, e sin qui non credo di essermi discostato, almeno spero.

Con fraterno affetto

iyvan


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Consiglia Elimina    Messaggio 42 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/11/2003 9.51
Interessante la risposta di Yivan a Stefano al messaggio 41.....
e mi soffermo su quella.
Chi eventualmente avesse capito cosa potrebbe significare lo strumento della reincarnazione saprebbe anche che ciò che conta
è migliorarsi il più possibile nel corso di questa esistenza aiutandoci
vicendevolmente, tenendo ben presente che ogni nostra azione provoca un effetto e che questo effetto non si esaurisce, ma ritorna
sempre, al momento opportuno, verso il mittente (legge karmica) con il duplice scopo di purificare e far comprendere l'errore commesso, ma questo non deve indurre all'indifferenza, bensì alla carità.
......
e in parte concordo, ma al tempo stesso non poso far altro che calarmi nella situazione dei Padri della Chiesa quando affrontarono il problema medesimo........., questa teoria in fondo, però, può procurare un sorta di menefreghismo verso quell'impegno COSTANTE che il Signore ci dice essere SOLO IN QUESTA VITA CHE VIVIAMO.....cioè, il rischio che io intravedo è il vievere poi una vita piatta, accomodante e senza rischi o ulteriori impegni......chiusi un pò in se stessi e sempre alla fine con la sicurezza psicologica che tanto "mi rincarnerò e potrò espiare".......
Se abbiamo letto l'evoluzione di questi particolari nei primi secoli della Chiesa infatti, Yivan, sia gli Apostoli che chi dopo di loro all'inizio NON danno peso a questa dottrina non cristiana.....nè la combattono e neppure la condannano.....la necessità di porre un freno avvenne quando si cominciò allora anche a dire che Gesù era reincarnato...e certamente la cosa NON andava più bene......
E' ottimo che tu abbia trovato dei lati positivi, ma questi vanno anche soppesati per vedere se i lati negativi pesano e quanto pesano e quanto danno apporterebbero.....
Se io sono convinto perchè ho fede e credo che ho solo questa vita per salvarmi nell'eternità...va da se che farò di tutto per guadagnarmi questa salveza che è messa li a disposizione di tutti.....
Ma se sono convinto che ho la possibilità di reincarnarmi, psicologicamente (specie nella nostra società laicista....), l'impegno che metterei per riscattarmi qui in vita completamente verrebbe meno.......
Certo, resta di fondo l'importanza della CONSAPEVOLEZZA......
Gesù si è limitato ad insegnarci come si deve vivere e qual'è il fine dell'uomo. Già fatichiamo a capire bene questo .. figuriamoci se ci avesse parlato d'altro......
.......
eheheheh...famme fa la pignola Yivan....Gesù NON si è limitato SOLO e semplicemente ad insegnare....Lui è finito sulla Croce, Lui è "l'uomo dei dolori", oltraggiato, schiaffeggiato che non ha posto resistenza, ha insegnato non soltanto di porgere l'altra guancia, ma ci ha dimostrato come si fa...e ha detto "ciò che ho fatto io voglio che facciate anche voi!". L'amore più grande resta quello di DARE QUALCOSA E DI DARE SE STESSI PER GLI ALTRI.....DARE....DARE GRATUITAMENTE come gratuitamente abbiamo ricevuto la salvezza.....
Nessuna Religione al mondo ci offre una testimonianza così palese e al tempo stesso MISTERIOSA ED ENIGMATICA dell'amore di Dio......per questo NON poteva parlarci d'altro Gesù.....siamo impegnati TUTTA la vita terrena a scoprire questo, ad accoglierlo ed accettarlo per goderlo nell'eternità, ed è rivolto  A TUTTA L'UMANITA'.....
Questo è il compito della Chiesa......"Andate ed annunziate la Buona Novella" e mi riallaccio all'importanza di questo che ho già spiegato nel messaggio 35
.......... Da subito si avverte che il problema per gli Apostoli NON è verso coloro che credono o vivono la fede in modo diverso, ma ATTENZIONE, verso coloro che STRAVOLGONO la Verità che a LORO è stata rivelata ed affidata........ecco perchè TUTTO ruota sempre attorno a Gesù Cristo sul quale, dicono più volte gli Apostoli, NON si può fare confusione alcuna. Gli Apostoli non si battono per eliminare i MODI d'intendere tale verità, ma sulle DOTTRINE che  disorientano la verità......
.........
In altri noi possiamo trovare quella forza dello Spirito che ci mette in qualche modo IN COMUNIONE.....poichè Dio NON ha abbandonato NESSUNO e poichè Gesù ha detto che Egli vuole che TUTTI SAPPIANO..... è indubbio perciò che esista sempre un fondo di verità che noi ancora NON conosciamo in altre Religioni.....
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 43 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 25/11/2003 21.43
Messaggio della Madonna a Medjugorje il
24 Luglio 1982
E' una falsità insegnare alla gente che si rinasce svariate volte passando attraverso corpi differenti, si nasce solo una volta.
Il corpo lasciato sulla terra, si decompone dopo la morte, non si torna mai a vivere una vita terren, l'uomo riceve un corpo trasfigurato

P.S. Per rigore di correttezza preciso che non è la traduzione ufficiale del messaggio diffusa in Italia, ma la mia dell'originale inglese che potete trovare qui sotto, in ogni caso qualunque dubbioso potrà verificare sui libri in quanto non ho trovato il testo del messaggio tradotto in italiano sul web:
It is false to teach people that you are reborn many times and
that you pass to different bodies. One is born only once. The body,
drawn from the earth, decomposes after death. It never comes back to life again. Man receives a transfigured body."
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