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Comunione dei santi

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2009 18:08
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21/10/2009 17:55
 
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La comunione dei santi e loro intercessione
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Consiglia Elimina    Messaggio 1 di 79 nella discussione 
Da: cristianocattolico  (Messaggio originale)Inviato: 04/09/2002 11.17
Pace a tutti voi fratelli,
sto preparando un mio piccolo intervento su questo argomento, invito tutti a partecipare.
Pace
Salvatore


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Consiglia Elimina    Messaggio 2 di 79 nella discussione 
Da: AlfonsoInviato: 04/09/2002 13.33
Pace a te Salvatore e pace a tutti i fratelli, preparalo l'argomento, comunque volevo comunicare che le mie ferie sono finite e domani ritorno a lavorare per cui non tanto mi posso collegare, quando posso intervengo.
Sia lodato Gesù Cristo!
Alfonso

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Consiglia Elimina    Messaggio 3 di 79 nella discussione 
Da: cristianocattolicoInviato: 04/09/2002 16.32

Come avevo promesso apro un forum di discussione sulla intercessione dei santi, questa volta voglio seguire un procedimento inverso cominciando dalle protrazioni per finire alla intercessione e comunione dei santi; e comincio subito dalle prostrazioni che noi cattolici alcune volte facciamo verso il papa, o verso i santi, visto che il caro Alfonso mi ha tanto chiesto di discutere seriamente su un altro argomento, diverso dall’idolatria, visto che ormai era stufo di sentirmi elencare fatti, episodi, e prove bibliche varie.

Sicuro che in qualche altra occasione mi rifarà le stesse precise accuse sull’idolatria, e sicuro del fatto che tutto quello che io ho scritto è volato come paglia al vento (e mi riferisco ai fratelli pentecostali e protestanti), passo ad aprire lo studio sull’intercessione dei santi, sperando (la speranza è sempre l’ultima a morire) che Alfonso presterà più attenzione a quanto scrivo, non perché io sia un maestro ma perché è giusto leggere tutto quello che i nostri interlocutori scrivono, prima di partire in quinta ad accusare. Non te la prendere Alfonso, in fondo stiamo cercando di dialogare, e se scrivo ancora è perché ti rispetto, nonostante non condivida le tue opinioni, né quelle di tantissimi altri pentecostali e protestanti vari.

Alcune volte noi cattolici veniamo accusati di dare potere ai santi a cui ci rivolgiamo, chiedendo ad essi la grazia tanto desiderata, per i nostri bisogni, ma chi si rivolge ai santi sa che l’unico a concedere è Dio, noi ci rivolgiamo ai santi, ma sappiamo che è Dio a concedere, anche Eliseo sapeva che dipendeva dal volere di Dio l’ottenere i due terzi dello spirito di Elia, eppure Eliseo domandò ad Elia, forse Eliseo peccò di idolatria?

E che dire dei figli dei profeti? Forse peccarono di idolatria anche loro visto che si prostrarono davanti ad Eliseo?

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2Re 2,9-15  “Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei». 10Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso». 11Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d’Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. 13Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.

            14Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte. 15Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.”<o:p></o:p>

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I figli dei profeti non furono puniti per la loro prostrazione, perché era chiaro che non si prostrarono in adorazione ma solo in segno di rispetto; perché invece noi cattolici dobbiamo essere a tutti i costi accusati di idolatria quando ci inchiniamo in segno di rispetto davanti al papa o a qualche altro santo? Molti fratelli protestanti non si ergono a nostri giudici credendo di leggere i nostri cuori e leggervi adorazione per i santi e per il papa?

Evidentemente molti fratelli protestanti credono di conoscere bene la Bibbia, ma invece così non è, infatti come sto per dimostrare nella Sacre Scritture ci sono molti inchini e prostrazioni, ben 272 casi e molti a persone umane, senza mai tacciare di idolatria chi li ha praticati.

I fratelli protestanti invece sono convinti che le prostrazioni sono atti idolatrici e basta.

Gen 33,3 Giacobbe si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello Esaù; come spiegano questo episodio i fratelli pentecostali?

Prego Alfonso di rispondere una per una alle domande che vado facendo, altrimenti non arriveremo mai ad una conclusione, come già è stato per l’idolatria, e in passato per l’Eucaristia.

Dopo un momento iniziale di imbarazzo rispondono che Giacobbe si inginocchiò in segno di rispetto verso Esaù suo fratello maggiore, ma dico io, per evitare tanti battibecchi tra cristiani, Dio non poteva scegliere un altro modo per descrivere il rispetto che nutriva Giacobbe verso suo fratello?


Per ora mi fermo qui, dopo gli interventi dei fratelli continuerò l'argomento "intercessione dei santi"


Pace

Salvatore


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Consiglia Elimina    Messaggio 4 di 79 nella discussione 
Da: AlfonsoInviato: 04/09/2002 17.55

Pace a te caro Salvatore e pace a tutti. La Pace di Gesù deve sempre regnare tra di noi.

Sto leggendo il tuo studio molto edificante, però lasciami dire che non non hai messo neppure un verso del nuovo Testamento, solo sul Vecchio Testamento.

Potresti inserire qualche verso del nuovo testamento, dato che oggi non siamo nel vecchio testamento ma nel nuovo.

Niente accuse per favore ok? Sono Evangelico tienilo a mente.

Dio ti benedica e il suo Spirito Santo ti illumina.  

Sia lodato Gesù Cristo

Alfonso


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Consiglia Elimina    Messaggio 5 di 79 nella discussione 
Da: cristianocattolicoInviato: 04/09/2002 18.15
Ti saluto Alfonso, ti benedico ancora, (le benedizioni non sono mai troppe),
ma scusa se non sbaglio la proibizione delle immagini e prostrazioni varie, non fu nel V.T.? I dieci comandamenti non si trovano nel V.T.?
Dimmi Alfonso, ma per te il V.T. non deve essere preso in considerazione?
Il V.T. è o non è Parola di Dio?
Non cadere nello stesso errore degli gnostici come ad esempio Marcione che dava poca importanza al V.T. e reintepretando a modo suo il Nuovo.
Comunque riguardo all'intercessione dei santi ti acconterò prendendo molti versetti del N.T. ma anche del V.
Pace
Salvatore

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 6 di 79 nella discussione 
Da: cristianocattolicoInviato: 04/09/2002 18.17

Dio sorgente di infinita sapienza sapeva benissimo che ci sarebbero state diverse interpretazioni sulla sua Parola, ma sapeva, e sa, altrettanto bene che la vera Chiesa di Cristo avrebbe difeso l’integrità della Parola, e ne avrebbe detenuto la Chiave di interpretazione, quella Chiave che Cristo affidò a Pietro e agli Apostoli, quella chiave che i protestanti non posseggono, e mai potranno dimostrare di possedere, perché mai potranno dimostrare la loro discendenza apostolica, e questo molti pastori lo sanno bene infatti cercano in tutti i modi di demolire e annullare il valore della discendenza apostolica, Paolo stesso lo raccomanda esplicitamente ai suoi discepoli, è evidente che i  protestanti tentano di demolire la verità.

in Gen 42,6 “… i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra”;

costoro stavano forse adorando Giuseppe?

E’ evidente che si inginocchiarono davanti a lui in segno di pentimento e rispetto.

Se io invece mi inginocchio davanti all’immagine di Maria in segno di rispetto, vengo subito tacciato di idolatria dai fratelli protestanti, che spesso ripetono e accusano a memoria, ricordandosi delle parole sentite dire al pastore.

Anche in Es 18,7 “Mosè si prostrò davanti al suocero”

2 Sam 14,33 “Assalonne si prostrò davanti a Davide”;

2 Re 4,37 “…la Sunammita gli si prostrò davanti” ecc.

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Quando i fratelli protestanti si vedono con le spalle al muro tentano di sgusciare con qualche altra frecciata, tipo: “Vabbè, può darsi che quanto hai detto sia vero però resta il fatto la prostrazione davanti alle reliquie è idolatrica e superstiziosa”.

Ancora una volta nella Bibbia fonte inesauribile di verità, troviamo la risposta.

In Es. 13,19 “Gli Israeliti uscendo dall’Egitto portarono via le ossa di Giuseppe”;

2 Re 13,20 “un morto fu richiamato in vita a contatto delle ossa di Eliseo”;

At 19,12 “i cristiani di Efeso imponevano ai malati i fazzoletti e grembiuli che erano serviti a Paolo nel lavoro: “Si portavano via per gli infermi i fazzoletti e grembiuli usati da lui; le infermità scomparivano e uscivano le potenze maligne”;

Se un cattolico si permette a portare un fazzoletto venuto a contatto con un santo del passato, viene subito tacciato di superstizione e di idolatria, come se lo Spirito Santo si spegnesse dopo un certo periodo, come se dopo che il santo muore, i suoi indumenti non sono più pieni di Spirito Santo.

Fratelli, riflettiamo bene prima di puntare il dito, le ossa di Eliseo erano di un morto o di un vivo?

2 Re 13,20 “Eliseo morì; lo seppellirono. All’inizio dell’anno nuovo irruppero nel paese alcune bande di Moab. 21Mentre seppellivano un uomo, alcuni, visto un gruppo di razziatori, gettarono il cadavere sul sepolcro di Eliseo e se ne andarono. L’uomo, venuto a contatto con le ossa di Eliseo, risuscitò e si alzò in piedi.”

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Se le ossa di Eliseo riportarono in vita un uomo, sicuramente erano piene di Spirito Santo, quindi dalla stessa Bibbia si vede come in realtà le reliquie dei santi non sono né superstizione né idolatria.

Abramo, Lot, Giosuè si prostravano riverenti davanti agli Angeli del Signore, l’Angelo che in Apocalisse rialza Giovanni dicendogli che non doveva prostrarsi perché egli era una creatura come lui, lo fa semplicemente perché Giovanni aveva scambiato l’Angelo per il Signore, in quel momento credeva di vedere il Signore in paradiso, infatti in Apocalisse c’è scritto che Giovanni si prostrò in adorazione, questa è la prova evidente che Giovanni avesse scambiato l’angelo per il Signore, è infatti inconcepibile che Giovanni volesse adorare l’angelo in se e per se, perché Giovanni sapeva benissimo che si deve adorare solo il Cristo. Ma se Giovanni si sarebbe inchinato solo in segno di rispetto, l’angelo non lo avrebbe fermato, allo stesso modo di come nessuno fermo Abramo, Lot, Giosuè, Assalonne ecc.!

Per ora mi fermo qui, ho volutamente iniziato con le prostrazioni, perché queste vengono usate come accuse per tacciare i cattolici di idolatria, mi riservo di continuare con l’intercessione dei santi vera e propria, cioè spiegherò se i santi ci sento e ci vedono e se possono pregare per noi, e ripeto non perché io mi senta maestro, ma solo perché è mio dovere di cristiano non tenere per me quello che so, ma farne participi i miei fratelli, quello che so non è nato con me, ma il buon Dio mi ha spinto a studiarlo, ad apprenderlo, pregando, confrontando, approfondendo, e devo dire che non si finisce mai di approfondire e di scoprire nuove sfumature che prima non vedevamo nelle Sacre Scritture.


questi sono ancora del V.T. che comunque sono molto importanti perchè sono Parola di Dio, e non mia.


Pace

Salvatore


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Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 79 nella discussione 
Da: cristianocattolicoInviato: 04/09/2002 18.21

riguardo l’intercessione dei santi (Lc 16,19 e Is 8,19) basta riflettere e analizzare (rimanendo nel contesto) parola per parola quei versetti per capirne il vero significato.

Luca (Gesù) in quei versetti vuole sottolineare l’abisso che c’è tra il bene e il male, tra il paradiso (seno di Abramo) e l’inferno;

Lazzaro è andato in paradiso, il ricco è andato all’inferno.

Tenendo bene in mente questo scenario, si capisce che il ricco sta gridando al padre Abramo dall’inferno, quindi non è per niente una richiesta di intercessione tra vivi e morti, ma se dobbiamo essere precisi “tra morti e morti” Abramo è “morto” il ricco è morto.

Andando avanti con l’analisi, si capisce che il ricco si trova all’inferno, quindi non era un uomo giusto, (solo le preghiere di intercessione degli uomini giusti vengono ascoltate da Gesù) e come può Abramo acconsentire alla richiesta di un dannato, come può Abramo acconsentire alla richiesta di un uomo che appartiene ormai a satana?

Il ricco durante la sua vita ha scelto di servire satana, con tutte le sue seduzioni, quando morì ricevette la propria ricompensa e fu mandato all’inferno, e un’anima che va all’inferno si trova totalmente separata da Dio, (l’abisso che separa) quindi non può più sperare nella misericordia di Dio. Abramo dice al ricco Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né da li si può attraversare fino a noi.”

Quindi qui c’è un elemento fondamentale: il ricco non era un uomo giusto, e come può un’anima ormai dannata sperare di ottenere misericordia?

Ripetiamo che il ricco non era ancora in vita sulla terra, - avendo quindi la facoltà di ravvedersi e quindi di chiedere misericordia per i suoi fratelli (preghiera d’intercessione) -, ma era morto e si trovava all’inferno.

Dio ascolta le preghiere di intercessione dei giusti, Paolo chiede ai suoi fratelli di pregare per lui, quindi di intercedere per lui, essendo tutti fratelli membra della Chiesa di Cristo, e una volta diventati membra di Cristo lo si rimane anche dopo la morte carnale, perché tutti noi cristiani sappiamo che il nostro spirito non muore assieme alla nostra carne, quindi il nostro spirito continua ad essere membro di Cristo, il tralcio della Vite continua ad appartenere alla Chiesa, e questa appartenenza continua oltre la nostra vita carnale, quindi noi cristiani che siamo ancora sulla terra siamo membra di Cristo come lo sono i nostri fratelli che si sono spogliati della carne, e la nostra comunione con loro continua, non viene interrotta dalla morte carnale, altrimenti esisterebbero due Chiese quella terrena e quella celeste, della prima farebbero parte i vivi, e della seconda i morti e gli angeli, ma Gesù parlava e parla di UNA sola Chiesa, quindi come si può pregare per i fratelli vivi si può pregare per i fratelli che sono morti carnalmente, e come si può chiedere l’intercessione tra vivi allo stesso modo si può continuare a chiedere l’intercessione ai fratelli che ormai si trovano in paradiso; come io posso chiedere una preghiera ad un fratello terreno che reputo essere spiritualmente più elevato di me, allo stesso modo la posso chiedere ad un fratello che si trova in paradiso, perché lui continua a far parte della Chiesa, e da lassù continua a lodare Dio più di me e meglio di me, e le sue preghiere sono più efficaci delle mie perché lui non rattrista più Dio, peccando, io invece sì perché restando nella carne continuo a peccare.

Tutte le membra della Chiesa sono in comunione tra loro, in Cristo, tutti noi membri della Chiesa siamo in comunione fraterna, e lo restiamo anche con i fratelli che si trovano in paradiso, perché anche loro continuano a far parte della Chiesa, tutti siamo UNO in Cristo.

I santi morti nella carne sono immersi nella luce di Dio, Dio è ovunque, e quindi tramite Lui ci vedono e ci sentono.
Pace
Salvatore
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