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Comunione dei santi

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2009 18:08
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21/10/2009 17:59
 
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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 07/09/2002 11.28

Cara Sentinella, ti ringrazio innanzitutto per i fiori che hai posto nel messaggio e che sono un segno di amicizia.

Mi riferisco al tuo messaggio n.24 nel quale dici: "No, non vedo alcuna contraddizione! Possiamo benissimo pregare gli uni per gli altri, come ci invita cnche Paolo, ma lo possiamo fare nel nome di Gesù"

Ora però se Gesù è l’unico intercessore perché io o qualsiasi altro sulla terra dovremmo arrogarci il diritto di pregare o intercedere per altri? Se ci si ferma a questa sola espressione e non si mette a confronto con le altre che affermano la possibilità di pregare gli uni per gli altri non si potrebbe far altro che concludere che si tratta di una grossa contraddizione della Scrittura.

Ma allora perché non è una contraddizione? Ancora una volta, (così come Gesù è l’UNICO maestro ma anche altri sono chiamati maestri ) Cristo UNICO intercessore, e mediatore per eccellenza, in senso assoluto, in cui si fonda ogni altra intercessione. Tanto coloro che sono ancora sulla terra, quanto coloro che ci hanno preceduto nell’altra vita quando pregano per gli altri, lo fanno fondandosi sull’unica mediazione di Cristo. D’altra parte tu stessa pure osservi: "ma lo possiamo fare nel nome di Gesù". Anche coloro che sono già in cielo infatti lo possono fare nel nome di Gesù.

Con affetto


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 07/09/2002 21.53
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 07/09/2002 22.00
 ho tolto il messaggio precedente, che era incompleto
Caro Sarafino, nel tuo messaggio n.30 tu dici:
Nella Scrittura non è mai scritto che alcun morto si prenda cura dei vivi, eccetto Cristo. 
Nessun santo apostolo abbia mai detto di pregare per noi dopo che va a Cristo nel Paradiso.  I santi hanno sempre fatto intercessione per i vivi, mentre erano in terra e nulla più.
Ti ricordo che Cristo stesso ci diede una immagine importante del mondo dell'aldilà attraverso la parabola di Lazzaro e del ricco Epulone, dove dice che quest'ultimo, già morto, si preoccupava dei suoi fratelli ancora vivi e ne pregava Abramo.
Ma in modo più diretto abbiamo una testimonianza biblica della preghiera dei santi che hanno già raggiunto la patria celeste in Apocalisse 8:

1Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz'ora. 2Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe.

3Poi venne un altro angelo e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. 4E dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. 5Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto.

Le preghiere dei santi, tanto di quelli che sono sulla terra, quanto di quelli che non sono più in vita, sono ben accetti a Dio.

Giac.5,16 ...pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza.

Nella vita presente non esitiamo molte volte a raccomandare a qualcuno: prega per me! Perchè non possiamo farlo anche con i giusti che vivono sicuramente presso Dio e ai quali noi ci siamo "accostati" secondo Eb.12.33?

Con affetto


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Da: Soprannome MSNbarby25©LadyHawKInviato: 07/09/2002 22.10
Ho letto un pó tutti gli interventi circa questo argomento e mi ha colpito quello che paragonava l'essere umano, glorificato da Dio ad un computer. É vero che apparentemente e in alcuni aspetti siamo un computer che immagazzina infiniti dati pronti ad essere tirati in ballo nel momento che "intuitivamente" se ne comprende l'importanza o che servono ad un qualcosa (puó essere personale o altruistico non ha importanza), ma é anche vero che paragonare un uomo ad un computer ne svilisce l'aspetto spirituale che é tale perché energia vibrante d'amore (Amore => energia vibrazionale), che dá senza pretendere di ricevere niente per sé. Questa Energia d'Amore Infinita => Dio ha sí creato l'uomo basandosi su leggi che comprendono tutto e oltre ció che noi possiamo conoscere in qualsiasi campo, ma ci ha anche dato "disinteressatamente" il libero arbitrio, la capacitá decisionale per poter essere veramente liberi di decidere se amarlo o meno. Questo e ci distingue da un computer che solo fa quello che una mente, un'idea "esterna" gli ordina, attraverso un programma, di fare. L'esempio quindi potrebbe essere riconducibile agli animali (ma nemmeno molto perché forse anche loro hanno qualcosa di simile all'anima anche se molto piú primitiva), ai vegetali, ai minerali, ai batteri, ma non per l'uomo che proprio in virtú di questo é superiore a qualsiasi altra creatura terrestre anche se ció non vuol dire che non debba rispettare la natura nel suo intorno.

Un altro aspetto che mi ha colpito di questo thread é la Comunione dei Santi. C'é un vincolo inimmaginabile tra la dimensione di Dio e quella terrestre che é dimostrato appieno nel Vangelo con la Preghiera di Gesú del Padre Nostro. In questa preghiera é racchiusa tutta l'essenza del sentimento e del comportamento umano verso il Padre. Il rispetto, l'umiltá, la pazienza, l'amore, il perdono, la fiducia di essere in qualche modo esauditi, anche se non avverrá come ci saremmo aspettati, sono tutte racchiuse in questa preghiera. "E rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori", é un comportamento di giustizia e di avvertimento assieme...il ricordarci che anche noi non siamo perfetti e che non possiamo pretendere la perfezione in comportamenti e pensieri degli altri.

Ma la cosa piú importante sul discorso della Comunione dei Santi é la infinita carica di amore che si sprigiona attraverso la preghiera, la grande dimenticata, la quale non serve solo per Dio o per i suoi santi, ma soprattutto per noi che attraverso la preghiera ci trasformiamo. Sviluppiamo un carico di energia positiva enorme capace di fare miracoli, di sdradicare le montagne, di camminare sulle acque. La preghiera ci apre nuovi orizzonti, aumenta la nostra forza di volontá, la nostra fede verso Dio che non é altro che Amore. La preghiera insegna la pazienza e nello stesso tempo, la costanza, il non arrendersi. Come per quella donna cananea, una dei "cani" perché non apparteneva alla religione che adorava la legge di Mosé (piú di Dio per come lo ha dimostrato), che messa alla prova da Cristo, continuó a pregarlo per scacciare il demonio che si era impadronito del corpo della figlia (Vangelo di Matteo). Gesú la trattó apparentemente molto male. "Non é bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani" le disse. Ma ella rispose: "Sí Signore ma anche i cani si nutrono delle briciole che cadono dalla mensa dei padroni". Allora Gesú disse: "O donna, grande é la tua fede! Ti sia fatto come tu vuoi·". Da quel momento, sua figlia guarí. Matteo 15,21 - 15,28

La Preghiera é quindi il veicolo che ci fa da tramite verso Dio, come lo sono i Santi. L'energia che accomuna tutte queste grandi anime, non é divisa, ma compartita come per il principio dei vasi comunicanti. Essi come noi, fanno parte di una sola energia, quella di Dio, la quale crea un canale verso la nostra dimensione terrestre tanto piú potente quanto noi potenzieremmo con le nostre preghiere il bene che é non quello che appaga il nostro Ego, ma ció che é preoccupazione e amore VERSO gli altri cosí come Gesú ci ha insegnato: "Ama il prossimo tuo come te stesso".

Tutto ció é meraviglioso perché, a dispetto di tanti filosofi che ponevano l'uomo miseramente solo al centro dell'universo (Nietzsche che tanto viene strumentalizzato dal materialismo odierno), scopriamo invece di far parte di un infinito disegno di luce, amore, preoccupazione per il bene del prossimo che ci da pace, serenitá e tanta voglia di vivere.

P.S. Sono cattolica ma non sono una luminare. Questo é ció che penso alla luce della mia fede e del mio credo. Il quale credo é soprattutto pratico, non teorico. Se dico qualcosa di sbagliato, correggetemi.

barby25LadyHawK ==*V*==
www.barby25.com

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 07/09/2002 23.21
Grazie Barby^_^
mi è piaciuta molto questa esposizione...perchè è sotto una luce diversa finora trattata.....e a me personalmente piace leggere diversi modi di esporre un tema^_^ e condividerne i pensieri...quindi grazie per avermi ricordato la storia della cananea.....per la preghiera del Padre Nostro....spesse volte tenuta fuori dai nostri confronti...e che meriterebbe d'esser spesso menzionata......per il riferimento di Gesù che dice in definitiva che la "nostra fede può smuovere le montagne".....e cosa hanno fatto i santi? non hanno forse smosso le montagne? ^_^
E se nel concetto di "comunione" c'è la vera "comunione dei santi"....così stabilita dagli Apostoli....come dubitare che essi intercedono con le loro preghiere...quando con la Chiesa Preghiamo: "Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra....dacci oggi il nostro pane quotidiano.....rimetti a noi i nostri debiti...." Loro pregano CON noi....loro ci aspettano....loro sperano che anche noi possiamo godere del premio promesso.....loro pregano con noi per il bene della Chiesa......
Questa è la comunione dei Santi.....
Barby, cosa ne pensi tu dell'intercessione?^_^
Fraternamente, C.

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Da: Soprannome MSNbarby25©LadyHawKInviato: 07/09/2002 23.45
Ciá Cat! Sei fulminea! ^___^

L'intercessione di un santo é prendersi cura di quella persona terrestre nonostante tutti i suoi difetti, cercando di far esaltare di fronte a Dio i suoi pregi spirituali. Io me l' immagino come un allenamento volontario rivolto al vero bene che é sempre esterno al proprio Sé (parlando dell'anima del santo) quindi rivolto verso gli altri, non per sé stessi, il quale aumenta incredibilmente l'energia d'amore che un'anima puó sviluppare facendone usufruire a tutti tramite tale comunione in cui anche noi siamo inseriti. L'essere umano prega principalmente per essere aiutato nelle sue miserie umane. Purtroppo peró, poche volte si ricorda di pregare per ringraziare Dio di ció che é gli ha dato.

É quindi come se un santo fosse il nostro avvocato difensore. Dio pone sulla bilancia i nostri pregi e i nostri difetti, ció che abbiamo fatto di buono e di cattivo, molte volte senza rendercene conto, e il santo, si attiva, mediante la preghiera che a lui arriva, perché "investito" di una potenza d'amore basata sull' incrollabile fiducia del fedele il quale spera e crede che prima o poi quel santo riesca a far decidere Dio su un piccolo miracolo che non é solo quello eclatante, ma anche quello invisibile ad occhio nudo, come risvegliare le coscienze e i cuori delle persone.

Lassú come qui ci sono delle leggi da rispettare che ha posto Dio perché cosí era giusto che fosse. Le anime che comprendono la sfera divina non possono interferire sulle faccende umane perché ne condizionerebbero il loro libero arbitrio soffocandone la libertá. L'uomo deve essere il piú possibile libero di decidere senza condizionamenti. Ma Dio puó sempre decidere di fare qualcosa di extra se il santo o se la preghiera é insistente, perché valuta l'enorme energia d'amore che viene sviluppata attraversa questi comportamenti dettati dalla fiducia => fede in Dio. Perché il bene non é inflessibile. Se una cosa é buona, entro certi limiti le regole possono essere maggiormente elastiche ad insidacabile giudizio di Dio.

Ciá! :-)

barby25LadyHawK ==*V*==
www.barby25.com

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 08/09/2002 23.57
Mia cara Barby......temo che un confronto a braccio non venga tanto accolto dai fratelli protestanti Evangelici.....loro vogliono solo la Scrittura...e confrontarsi su di Essa.....Perdonami, quindi, se riprendo con le citazioni^_^
Dal momento che sto ancora aspettando che Alfonso, o chi per lui, dica dell'altro, tante domande sono rimaste senza risposte....e dal momento che ho chiesto fino a quale anno l'evangelico si ritiene di essere DENTRO la Chiesa Cattolica, dal momento che di Lei si dice essere uscita dal Vangelo..in attesa di risposta...e dal momento che diversi Concilii dell'epoca Nicea sono stati accolti.....riprendo s.Agostino che so essere stimato da loro, così mi disse una volta Alfonso, giusto?
Dunque, prenderò degli stralci su una sua omelia...stiamo parlando poco dopo l'anno 300 d.C.
Agostino compila un'omelia per spiegare ai manichei.....il culto dei martiri.....dal momento che erano loro i "protestanti" del momento, e dal momento che sappiamo che i cristiano erano compatti nella dottrina e nel magistero, ne deducioamo che "voi" eravate ancora nella Chiesa......

DISCORSO 64

DISCORSO TENUTO NELLA SOLENNITÀ DEI MARTIRI

Sorte dei buoni e dei cattivi.

1. Celebriamo la festa annuale dei martiri. Ammiriamo dunque la gloria dei martiri, e imitiamone le azioni. Tutto ciò che avete sentito mentre si leggeva il santo Vangelo: Vi consegneranno nei loro tribunali, e nelle loro sinagoghe vi tortureranno 1, e poi la frase: Allora un fratello tradirà il proprio fratello e un padre il proprio figlio per farlo morire, e ognuno avrà nemici nella propria famiglia 2: tutto ciò capiterà ai buoni e ai cattivi. Infatti i mali che soffrono gli uomini su questa terra sono comuni ai buoni e ai cattivi, allo stesso modo che i beni che hanno gli uomini su questa terra li hanno ugualmente i buoni e i cattivi. La moltitudine dei martiri dunque, vedendo che molti cattivi soffrono su questa terra molti mali, gridarono a Dio a una sola voce: Giudicami, o Dio, e distingui la mia causa da quella del popolo empio 3. Poiché viene punito sia il cattivo che il buono, che cosa accadrebbe al buono, se non si distinguesse la sua causa? Quaggiù il buono viene punito, ma viene premiato con la felicità eterna presso Dio. Il cattivo, invece, non solo è punito quaggiù, ma sarà anche tormentato con l'eterno castigo. Se dunque amiamo i santi martiri, scegliamo per noi la loro causa per piacere a Dio, esse non cessano di lodare Dio e di pregare per noi.

(...)

Il nome di Cristo prima odiato, ora glorificato.

3. Ciononostante il Signore si rivolge a tutti, non solo a coloro che vivevano allora e ascoltavano il Signore, ma anche a coloro che per opera loro avrebbero creduto nel Signore e a coloro che fino a noi e dopo di noi sino alla fine del mondo sarebbero subentrati, con la loro nascita, agli altri che sarebbero partiti da questo mondo alla loro morte; a tutti il Signore dice: Sarete odiati da tutti a causa mia 5. In verità è stato predetto che la Chiesa si sarebbe diffusa tra tutti i popoli. Come leggiamo che è stata fatta la promessa, così vediamo che è stata adempiuta. Tutti i popoli sono cristiani, e d'altra parte non sono cristiani tutti i popoli. Per tutto il campo c'è il frumento, per tutto il campo c'è la zizzania 6. Quando dunque sentite dire da nostro Signore Gesù Cristo: Sarete odiati da tutti a causa mia, ascoltatelo come frumento; ciò è detto a coloro che sono frumento. Riflettete attentamente con me perché qualcuno non dica tra sé e sé: "Ciò è stato detto ai discepoli del Signore quando nostro Signore Gesù Cristo li mandò a predicare la sua parola tra i popoli. [Allora] tutti i popoli li odiavano a causa del suo nome. Adesso invece tutti i popoli glorificano il suo nome. Non dobbiamo pensare d'essere odiati da tutti i popoli, ma d'essere amati da tutti i popoli". O comunità cristiane di tutto il mondo, o voi che siete frumento del Signore, o germogli cattolici sparsi in tutto il mondo, considerate voi stessi e riconoscete che tutti i popoli vi odiano a causa di Cristo. Tutti quelli che sono rimasti pagani, tutti quelli che sono rimasti giudei, tutti quelli che deviando dalla retta via sono diventati eretici, non ci odiano forse a causa del nome di Cristo?

(....)

Avendo dunque la semplicità delle colombe e la prudenza dei serpenti, celebrate la solennità dei martiri con la sobrietà della mente, non con l'ebrietà del ventre. Cantate lodi a Dio. Il nostro Dio è lo stesso Signore dei martiri. Se avremo combattuto valorosamente, ci darà il premio eterno lo stesso Dio che ha premiato con la felicità eterna coloro che desideriamo imitare.
S.L.G.C.

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Da: Soprannome MSN°GinoInviato: 09/09/2002 10.02
Vorrei aggiungere brevemente e sinteticamente qualcosa anch'io sullo studio dell'Intercessione dei Santi, in aggiunta a quanto detto da Raptor prima e da Teofilo dopo.
    La Chiesa Cattolica ha le sue giuste ragioni fondate sulla S. Scrittura, oltre che sulla Tradizione, di raccomandare la venerazione dei Santi.

    I FratelIi separati non ammettono i Santi e neppure la loro intercessione perché dicono: " Uno solo è il mediatore tra Dio e l'uomo: Cristo " (cfr. 1 Tim. 2, 5; Ebr. 12, 24).

    La Chiesa afferma la stessa cosa senza escludere una intercessione subordinata e secondaria, come d'altronde ci dice la stessa S. Scrittura. 

1. - La Vergine SS. intercede presso il Figlio Divino ed ottiene che l'acqua venga subito mutata in vino alle nozze di Cana (cfr. Gv. 2, 1-11).

2. - " Molto vale la preghiera del giusto (= santo) fatta con insistenza. Elia pregò per la 'siccità e poi per ottenere dal Signore la pioggia e fu esaudito " (Gc. 5, 16-17).

3. - " Vi invito, fratelli... a gareggiare con me nelle vostre preghiere a Dio per me, affinché io possa sfuggire agli increduli della Giudea e il sussidio che porto a Gerusalemme riesca ben accetto ai Santi, ossia ai fedeli della Chiesa Madre di Gerusalemme " (Rom. 15, 30-31).

4. - " Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e suppliche... " (Ef. 6, 18-19).

S. - " Perciò anche noi... Non cessiamo di pregare per voi... " (Col. 1, 9-10).

Ora l'intercessione non è altro che l'amore e l'aiuto vicendevole tra le membra della Chiesa di cui S. Paolo parla chiaramente nella I lettera ai Corinzi, al capitolo 12. La Chiesa è paragonata da S. Paolo ad un organismo vivente. C'è qui la dottrina paolina della Comunione dei Santi e del Corpo Mistico di Cristo (cfr. 1 Cor. 10, 17; 12, 20-27).

Ancora i nostri fratelli separati ci dicono che quando la S. Scrittura parla di preghiere di intercessione fa solo riferimento a persone ancora viventi, mai ai defunti.

Rispondo - alla dottrina paolina della Comunione dei Santi e del Corpo Mistico fa espressamente eco S. Giovanni quando parla " dei Santi che ora regnano con Lui " (Ap. 20, 4). Quelli che furono uccisi per la parola di Dia gridano a gran voce: " Fino a quando, o sovrano Santo e verace, non scendi in giudizio e non vendicherai il nostro sangue? " (Ap. 6, 9-10). I Santi in cielo, "con le loro preghiere riempiono di profumi vasi d'oro, che salgono continuamente al trono dell'Agnello"(Ap. 5, 8; vedi anche Ap. 8, 4).

Come si vede, i Santi che sono in cielo si sentono parte integrante (= Comunione dei Santi) e si prendono pensiero delle altre membra del Corpo Mistico.

Ma ciò è logico: se può intercedere un santo della Chiesa militante, quanto più lo potrà uno della Chiesa trionfante?

Concludo: "La preghiera dei fedeli è bella e gradita a Dio " (I Tim. 2, 1-5), pur rimanendo veto che Gesù è l'unico mediatore di tutti, come ha sempre insegnato il Magistero Ecclesiastico.

S.L.G.C.      Gino

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