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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Comunione dei santi

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2009 18:08
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21/10/2009 18:04
 
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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 12/07/2004 19.41
Vedo ancora (e credo che lo vedrò ancora per molto tempo) che molti fratelli separati confondono la richiesta di preghiere ai santi, con la consultazione degli spiriti, che è cosa ben diversa.
Chi chiede ad un santo delle preghiere per bisogni personali, non lo sta affatto evocando, non lo sta consultando, ma sta soltato considerandolo vivo, in Paradiso con Cristo, e immerso in Cristo onnipresente il santo sente le nostre richieste di preghiera.
Non mi risulta che qualche cattolico si sia messo a fare sedute spiritiche per evocare s.Francesco, s.Antonio, Maria vergine ecc..
Evocare, significa richiamare, voler consultare, parlare con lui/lei, pregare è ben altra cosa. Il cristiano che prega Maria, sa benissimo che Maria pregherà Gesù unico intereccessore presso il Padre, e il cattolico non si sogna nemmeno di chiedere a Maria di apparire per consultarla.
Le apparizioni Mariane non sono frutto di sedute spiritiche, ma del volere di Dio!
Tutti i veggenti che hanno visto Maria non la stavano evoncando, ma erano per i fatti propri, quando all'improvviso.....
Cosa ben diversa sono invece le sedute spiritiche.
Basterebbe però prestare un pò di attenzione a ciò che si manifesta, (anche per sentito dire) nelle sedute spiritiche per capire l'abbissale differenza con le preghiere.
Risulta forse a qualche fratello evangelicale che durante qualche seduta spiritica sia apparsa Maria o qualche santo?
Direi decisamente di no, nessuno può affermare simili bestemmie, perchè allora continiano imperterriti a paragonare le nostre preghiere di aiuto richiesto ai santi, con evocazioni e spiritismo vario?
Per ignoranza e per malizia. I preconcetti e i pregiudizi avvelenano le menti di molti fratelli evangelica, togliendogli la necessaria lucidità mentale per ragionare correttamente in ambito biblico.
Che cosa leggiamo nella Bibbia in merito?
In 1Sam 28,4-21 viene menzionata l’evocazione dei morti proibita da Dio, ma anche in questo caso vediamo che non c’entra niente con l’intercessione, è solo un mezzo del diavolo per confondere gli uomini e attirarli a se.
“I Filistei si radunarono, si mossero e posero il campo in Sunàm. Saul radunò tutto Israele e si accampò sul Gelboe. 5Quando Saul vide il campo dei Filistei, rimase atterrito e il suo cuore tremò di paura. 6Saul consultò il Signore e il Signore non gli rispose né attraverso sogni, né mediante gli Urim, né per mezzo dei profeti.
 7Allora Saul disse ai suoi ministri: «Cercatemi una negromante, perché voglio andare a consultarla». I suoi ministri gli risposero: «Vi è una negromante nella città di Endor». 8Saul si camuffò, si travestì e partì con due uomini. Arrivò da quella donna di notte. Disse: «Pratica la divinazione per me con uno spirito. Evocami colui che io ti dirò». 9La donna gli rispose: «Tu sai bene quello che ha fatto Saul: ha eliminato dal paese i negromanti e gli indovini e tu perché tendi un tranello alla mia vita per uccidermi?». 10Saul le giurò per il Signore: «Per la vita del Signore, non avrai alcuna colpa per questa faccenda». 11Essa disse: «Chi devo evocarti?». Rispose: «Evocami Samuele». (ATTENZIONE, QUI NON SI STA PARLANDO AFFATTO DI PREGHIERA, MA di chiare intenzioni spiritiche!
 12La donna vide Samuele e proruppe in un forte grido e disse quella donna a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!». 13Le rispose il re: «Non aver paura, che cosa vedi?». La donna disse a Saul: «Vedo un essere divino che sale dalla terra». 14Le domandò: «Che aspetto ha?». Rispose: «È un uomo anziano che sale ed è avvolto in un mantello». Saul comprese che era veramente Samuele e si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. 15Allora Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato e costretto a salire?». Saul rispose: «Sono in grande difficoltà. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me; non mi ha più risposto né per mezzo dei profeti, né per mezzo dei sogni; perciò ti ho evocato, perché tu mi manifesti quello che devo fare». 16Samuele rispose: «Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico? 17Il Signore ha fatto nei tuoi riguardi quello che ha detto per mia bocca. Il Signore ha strappato da te il regno e l’ha dato al tuo prossimo, a Davide. 18Poiché non hai ascoltato il comando del Signore e non hai dato effetto alla sua ira contro Amalek, per questo il Signore ti ha trattato oggi in questo modo. 19Il Signore abbandonerà inoltre Israele insieme con te nelle mani dei Filistei. Domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore consegnerà anche l’accampamento d’Israele in mano ai Filistei». 20All’istante Saul cadde a terra lungo disteso, pieno di terrore per le parole di Samuele; inoltre era già senza forze perché non aveva mangiato niente tutto quel giorno e la notte. 21Allora la donna si accostò a Saul e vedendolo tutto spaventato, gli disse: «Ecco, la tua serva ha ascoltato i tuoi ordini. Ho esposto al pericolo la vita per obbedire alla parola che mi hai detto.”
Consultare significa, interrogare, domandare consiglio, chiedere un parere, interpellare, quindi non ha niente a che vedere con la preghiera d’intercessione.
Con la preghiera di intercessione non si chiede un parere al santo, né lo si interroga, ma ci si affida alla sua elevazione spirituale che riteniamo sia molto superiore alla nostra (perché ripeto, noi siamo ancora nella carne)  per chiedere e ottenere dalla infinita misericordia di Dio, la grazia tanto sperata, se questa è utile ai fini della nostra salvezza eterna.
Alcune volte noi cattolici veniamo accusati di dare potere ai santi a cui ci rivolgiamo, chiedendo ad essi la grazia tanto desiderata, per i nostri bisogni, ma chi si rivolge ai santi sa che l’unico a concedere è Dio, noi ci rivolgiamo ai santi, ma sappiamo che è Dio a concedere, anche Eliseo sapeva che dipendeva dal volere di Dio l’ottenere i due terzi dello spirito di Elia, eppure Eliseo domandò ad Elia, forse Eliseo peccò di idolatria?
E che dire dei figli dei profeti? Forse peccarono di idolatria anche loro visto che si prostrarono davanti ad Eliseo?

2Re 2,9-15  “Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei». 10Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso». 11Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d’Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. 13Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.
 14Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall’altra parte. 15Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.”
I figli dei profeti non furono puniti per la loro prostrazione, perché era chiaro che non si prostrarono in adorazione ma solo in segno di rispetto; perché invece noi cattolici dobbiamo essere a tutti i costi accusati di idolatria quando ci inchiniamo in segno di rispetto davanti al papa o a qualche altro santo? Molti fratelli separati non si ergono a nostri giudici credendo di leggere i nostri cuori e leggervi adorazione per i santi e per il papa?
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 12/07/2004 19.49
Molti fratelli separati per dare forza alle loro tesi prendono come esempio i versetti della lettera di Paolo, dove dice che per lui sarebbe meglio andare in cielo con Cristo, ma per aiutare i fratelli ancora sulla terra preferiva restare in mezzo a loro,
Fil 1,21-26 “Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. 22Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa debba scegliere. 23Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; 24d’altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne. 25Per conto mio, sono convinto che resterò e continuerò a essere d’aiuto a voi tutti, per il progresso e la gioia della vostra fede, 26perché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo, con la mia nuova venuta tra voi.” 

Ma qui Paolo vuole sottolineare che il suo ministero (incarico) è quello di annunciare il Vangelo, quindi anche se il desiderio di vedere Gesù, in lui è molto forte, per un atto di carità verso i fratelli e verso il mondo lui preferisce continuare ad evangelizzare, cosa che certamente non poteva fare dal cielo.
Lo Spirito Santo parla per mezzo degli uomini, quindi si serve di uomini santi e, Paolo era ed è uno di questi. Dio nella storia dell’uomo non ha scelto di scendere Lui stesso per guidare il suo popolo, ma ha affidato agli uomini questo compito e, le capacità di uomini come Paolo indubbiamente servivano alla Chiesa, di questo Paolo ne era pienamente cosciente, ecco perché ritiene che era meglio per la Chiesa che lui restasse in mezzo ai fratelli a predicare, Paolo era un uomo di capacità non comuni e un uomo così serviva nella carne, serviva per evangelizzare le folle.
Se Paolo negli anni della Chiesa nascente andava in Cielo chi avrebbe preso il suo posto?
Forse un altro, visto che nulla è impossibile a Dio, ma perché un altro e non Paolo doveva evangelizzare i popoli?
Alcuni evangelicali spesso finiscono col sminuire le scelte di Dio dicendo che Gesù poteva benissimo suscitare qualcun altro al posto di Paolo, come pure al posto di Maria per mettere al mondo il Verbo.
Certo a Dio tutto è possibile ma intanto è stato Dio a scegliere sia Maria che Paolo, quindi relativizzare ogni scelta di Dio mi sembra peccare contro di Lui.
Come si può dai versetti di Filippesi trarre la negazione dell’intercessione dei santi non riesco a capirlo, visto che Paolo parla solo della sua opera di evangelizzazione e del suo sconfinato amore per Cristo. Il cuore di Paolo vorrebbe andare a vedere e godere della gloria di Cristo, ma la sua mente gli suggerisce di restare ancora con il popolo affinché quest’ultimo ne traesse giovamento. Molti protestanti dicono che se Paolo poteva pregare (dal cielo) in favore del popolo avrebbe preferito andare in cielo, ma visto che i morti nella carne nulla possono più fare in favore dei vivi Paolo preferiva restare ancora sulla terra per evangelizzare.

Ma questa conclusione la traggono arbitrariamente per deduzione logica (la loro logica), perché in quei versetti Paolo non menziona assolutamente l’intercessione dei santi, ma valorizza solo la sua opera evangelizzatrice in favore del popolo. Non ci sono dubbi sul fatto che dal cielo non poteva più evangelizzare, quindi è l’evangelizzazione che trattiene Paolo (nei limiti della volontà di Dio) dal preferire il cielo piuttosto che continuare a predicare sulla terra.
Anche dai versetti precedenti si capisce l’attività evangelizzatrice di Paolo “So infatti che tutto questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e all’aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, 20secondo la mia ardente attesa e speranza che in nulla rimarrò confuso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.” (Fil 1,19-20)
e addirittura a tutto svantaggio delle teorie protestanti dice che tutto questo (tribolazioni, ma anche le sue opere di evangelizzazione) gli servirà alla sua salvezza.
Quindi le teorie protestanti che affermano la salvezza per sola fede cadono come le foglie d’autunno.
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 13/07/2004 22.57

Dalla nota pastorale dei vescovi dell'Emilia Romagna, su "la Chiesa e l'aldilà"

La nostra comunione con i defunti

    9. La costituzione conciliare sulla Chiesa afferma: «Alcuni tra i suoi discepoli sono ancora in cammino sulla terra, altri hanno lasciato questa vita e sono sottoposti a purificazione, altri infine godono la gloria del cielo contemplando chiaramente Dio stesso uno e trino così come egli è; tutti però, in gradi e modi diversi, comunichiamo nella stessa carità verso Dio e verso il prossimo e cantiamo al nostro Dio lo stesso inno di gloria. Infatti coloro che sono in Cristo e ne possiedono lo Spirito, formano insieme una sola Chiesa e in lui sono congiunti gli uni gli altri. L'unione di quelli che sono ancora in cammino con i fratelli che sono morti nella pace di Cristo non viene interrotta dalla morte, ma, come da sempre crede la Chiesa, viene invece consolidata dalla comunione nei beni spirituali» (LG 49: EV 1/419).
C'è quindi una reale comunione tra i vivi e i defunti: comunione che si concretizza in uno scambio di beni spirituali. I vivi possono aiutare i defunti nelle diverse forme con cui la tradizione ha configurato la solidarietà cristiana verso i morti: preghiera, opere di carità, in particolare la celebrazione della santa messa, memoriale della Pasqua di Gesù. Così pregava S.Agostino nelle Confessioni all'indomani della morte della madre, Monica: «Ispira, o Signore mio... quanti mi leggeranno di ricordarsi di Monica, la serva tua, e di Patrizio, un tempo suo sposo, per la cui carne mi introducesti in questa vita» (Confessioni, 9,11,13).
All'aiuto offerto dai vivi ai defunti corrisponde poi, in forza della stessa solidarietà, l'aiuto dei defunti ai vivi, particolarmente quando la solidarietà è potenziata da motivi di parentela, di amicizia, di affinità spirituale: aiuto che però rientra sempre in quella «comunione nei beni spirituali» di cui parla la costituzione sulla Chiesa del Vaticano II, ed è analoga all'intercessione dei santi presso Dio.

    10. Chiedere aiuto alla preghiera dei defunti, così come invocare l'intercessione dei santi è tutt'altra cosa dall'evocare gli spiriti. Già nell'Antico Testamento, Dio aveva proibito l'evocazione degli spiriti dei defunti (Dt 18,10-14; cf. anche Es 22,17; Lv 19,31; 20,6.27). È molto noto il racconto con cui il re Saul contro la sua stessa disposizione aveva voluto consultare una donna negromante (cf. lSam 28,3-25). Anche gli apostoli mantengono questa proibizione nel Nuovo Testamento in quanto rifiutano tutte le arti magiche (At 3,6-12; 16,16-18; 19,11-21). Il Concilio Vaticano II, che raccomanda d'invocare le anime dei beati, ricorda anche ripetutamente che il magistero della Chiesa si è dichiarato contro ogni forma di evocazione degli spiriti (cf. LG 49, n. 148: EV 1/419). Nel concilio Vaticano II, la commissione dottrinale spiegò quello che si deve intendere con la parola «evocazione»; essa sarebbe qualsiasi metodo «con cui si cerca di provocare con tecniche umane una comunicazione sensibile con gli spiriti o le anime dei defunti per ottenere notizie e diversi aiuti» (cf COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Problemi attuali di escatologia, 16 novembre 1991, in EV 13/531).
Anche il recente Catechismo della Chiesa cattolica respinge l'evocazione degli spiriti dei morti tra le varie forme e figure designate normalmente sotto il nome di spiritismo, e in particolare contesta il ricorso ai medium come «volontà di dominio sul tempo, sulla storia e infine sugli uomini» (CCC 2116), mentre la Nota pastorale della Conferenza episcopale toscana parla dell'evocazione delle anime dei defunti come di «una forma di alienazione dal presente e una mistificazione della fede nell'aldilà» (Firenze, 15 aprile 1994).


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 14/07/2004 18.11
L'ignoranza è brutta cosa.....ma l'arroganza e la presunzione sono peggiori........
Scrive Stefano in CE:
Riguardo alla "Ave Maria" come ti ho spiegato è un errore, in quanto la Scrittura non insegna a rivolgersi ai fratelli andati col Signore e a chiedere la loro intercessione, ma insegna che "solo a Dio vanno rivolte le nostre preghiere" (Mt 4,10 -...
......
ATTENTI ALL'INGANNO......
1) Intanto l'Ave Maria, almeno la prima parte NON PUO' ESSERE UN ERRORE  dal momento che è tratta, scritturalmente dal Vngelo di Luca: " Ave Maria (Salve Miriam) piena di grazia, il Signore è con te (vv.28); Tu sei benedetta fra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo seno (vv.42); GESU' (l'ha aggiunto la Chiesa.....)".......come volevasi dimostrare l'ignoranza non ha confini....Lutero si auspicava che si continuasse a dire INSIEME LA PRIMA PARTE, QUESTA.....COME EMERGE DAL SUO COMMENTO AL MAGNIFICAT.......
2) prima di passare alla seconda parte dell'Ave Maria tanto contestata , leggiamo l'inganno di Stefano quando cita Mt.4,10......fate attenzione...prima di dire quelle parole Gesù....STA PARLANDO CON SATANA E NON CON SUA MADRE MARIA O CON QUALCHE SANTO........infatti al verso 9 si legge Satana che dice a Gesù: " TUTTE QUESTE COSE IO TI DARO', SE PROSTRATO A TERRA MI ADORERAI..." allora Gesù dirà quella frase che gli evangelici vorrebbero usare CONTRO LA MADRE DI GESU'...ma dico stiamo scherzando?? Quando mai LA VENERAZIONE A MARIA O AI SANTI chiede la prosperità in terra?
3) seconda parte dell'Ave Maria che Stefano accosta  A SATANA: "Santa Maria Madre di Dio (Madre del Verbo Gv.1; Lc.2,26; Mt.1,25); PREGA PER NOI PECCATORI (Maria sotto la croce ha pregato per quanto stava accadendo, pregando per gli uccisori -NOI- del suo Figlio); ADESSO.....E NELL'ORA DELLA NOSTRA MORTE ( COMUNIONE DEI SANTI)....amen!
Cosa c'entra allora l'Ave Maria con la frase di Gesù rivolta a Satana? Questo faccia riflettere sull'insegnamento errato che molti evangelici ricevono quando sopratutto pretendono di conoscere le Scritture.......
Caro Stefano...prega di più AMA DI PIU'..e vedrai meno demoni nel tuo prossimo cristiano........
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 15/07/2004 17.14
Stefano spesso scrive sotto la spinta dell'entusiasmo che gli trasmette la nuova dottrina che abbraccia e va a scrivere parecchie inesattezze.
In realtà le cose non stanno così. L’adorazione diventa tale solo quando al gesto e alle parole segue la concreta predisposizione dell’ animo. In effetti, al di là di gesti e di parole, la vera adorazione che va rivolta a Dio è quella del cuore. Se manca questa, non c’è vera adorazione. Quindi non bastano le sole parole per adorare Dio, ma è necessario un cuore sincero e pieno di fede.
Prendiamo ad esempio Gn 23,7 e seguenti:
Abramo si alzò, si prostrò davanti alla gente del paese, davanti agli Hittiti e parlò loro: “Se è secondo il vostro desiderio che io porti via il mio morto e lo seppellisca, ascoltatemi e insistete per me presso Efron, figlio di Zocar, perché mi dia la sua caverna di Macpela, che è all’estremità del suo campo”
Qui Abramo si prostra e prega delle persone per ottenere un beneficio.  In questi versetti sono due elementi caratteristici dell’adorazione: il gesto e la parola. Manca, però, la predisposizione del cuore e quindi non può essere considerata reale adorazione. Per i fondamentalisti dovrebbe invece essere un tipico esempio di adorazione.
Quindi possiamo concludere questa breve riflessione sull’adorazione dicendo che la Chiesa Cattolica sa perfettamente che solo Dio ha diritto all’adorazione. La Bibbia conosce la prostrazione  come gesto di reverenza ma vieta rigorosamente ogni gesto suscettibile di annettere all’oggetto del gesto una qualsiasi possibilità di sostituire  Dio.
La Chiesa cattolica non ha mai insegnato che i santi sostituiscono Dio, o gli fanno concorrenza, ma la comunione dei santi è ben altra cosa, e verrà affrontata più avanti.
Putroppo oggi molti fratelli separati sconoscono le loro origini, sconoscono i loro padri e scritti compresi.
Ci sono prostrazioni non fatte a dèi, ma ad altri, come al diavolo, o ad altri che vengono confuse con Dio e/o sono prese come Dio, e questo è adorare.
Prostrare = Adorare :
(Matteo 4:9)
Tutte queste cosi io ti darò, se prostrandoti, mi adorerai.
“io” sarebbe il diavolo.
(Atti 10:25—26)
Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: “Alzati: anch’io sono un uomo!”
(Apocalisse 19: 10)
Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: “Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la Testimonianza di Gesù. E’ Dio che devi adorare”.

(Apocalisse 22:8-9)
Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’Angelo che me
le aveva mostrate. Ma egli mi disse: “Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. E’ Dio che devi adorare”.
“Come vedete cari fratelli c’è parecchia differenza tra le prostrazioni in senso di rispetto e le prostrazioni in senso di adorazione, le prime sono ammesse da Dio, e nella Bibbia ne troviamo parecchi esempi, quando invece si tratta di adorazione viene sempre specificato “…per adorarlo..”
i fratelli separati creano molta confusione tra prostrazione di adorazione e prostrazione in segno rispetto, ci accusano di idolatria solo perché alcuni di noi si inchinano di fronte alle statue di santi in segno di rispetto. Praticamente si ergono a nostri giudici, credendo di leggere nel nostro cuore, accusandoci di adorare i santi, quando invece noi li rispettiamo, li veneriamo come campioni di fede, come esempi da imitare. E’ difficile far capire ai protestanti che i nostri inchini non sono in segno di adorazione ma in segno di rispetto, e queste ultime prostrazioni sono ammesse dalla Bibbia.”
Tanto è vero che lo stesso Luca negli Atti 16:29 per la stessa identica azione di prostrazione ha scritto: “si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila”, non ha aggiunto la parola “adorare”, e non leggiamo che Paolo e Sila lo fanno alzare, perché?
Perché il carceriere in loro non riconosceva Dio o un dio, ma un uomo di Dio, quindi non li adorò, ma semplicemente li venerò o li onorò, tanto è vero che subito dopo il carceriere disse: “Signori, cosa devo fare per essere salvato?” e Paolo cosa rispose?: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia”, non disse: “Non ti devi più prostrare davanti a noi”.

Per Apocalisse 19:10 e 22:8-9 lo stesso discorso di Atti, infatti Giovanni scrive: “Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo”, “Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo…”,  quindi Giovanni riconosce di aver pensato che quell’angelo era Dio, altrimenti non avrebbe scritto: “adorarlo” e “adorazione” che significa, come già detto, “riconoscere Dio” infatti l’angelo disse: “Non farlo! Io sono un servo come te...”, “Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te...”.
Infatti ci sono altri casi identici come Genesi 19:1 e Tobia 12:15-16 ecc., dove si è notato che gli angeli che hanno ricevuto la prostrazione, non hanno rimproverato nessuno e hanno accettato la prostrazione.
Quindi ripeto per l’ennesima volta, che la prostrazione fatta a Dio o agli dèi o a chi si riconosce un dio o superiore a Dio è ADORARE, mentre negli altri casi è solo un atto di venerazione o di onore con segno di grande rispetto e ossequio che non ha niente a che fare con l’adorazione.
E a tal proposito ti voglio far vedere di altri due casi, per confermare tutto ciò che ho detto riguardo a Paolo e di cui Luca stesso ci informa tramite gli Atti 14:8-18:
C’era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava il discorso di Paolo e questi, fissandolo con lo sguardo e notando che aveva fede di esser risanato, disse a gran voce: “Alzati in piedi!”. Egli fece un balzo e si mise
a  camminare.
La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, esclamò in dialetto licaonio e disse: “Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!”. E chiamavano Bàrnaba Zeus e Paolo Hermes, perché era lui il più eloquente.
Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all’ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: “Cittadini, perché fate questo?
Anche  noi   siamo  essere  umani,  mortali  come voi, e vi predichiamo di convertirvi da queste vanità al Dio vivente che ha fatto il cielo,  la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano.
Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori”.  E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio.
Nel primo caso (Atti 14:8-18) la gente ha preso Barnàba per il dio Zeus (Giove) e Paolo per il dio Hermes Mercurio), infatti il sacerdote del dio Zeus voleva offrire, ai due apostoli, assieme alla folla, un sacrificio. Giustamente Paolo e Barnàba non volevano essere considerati dèi per cui non volevano sacrifici, infatti hanno detto: “Noi siamo esseri umani come voi e vi predichiamo di convertivi di queste vanità al Dio vivente”. Oltretutto, questa gente era politeista e non conoscevano Paolo, Barnàba e Gesù Cristo, per cui li volevano onorare (adorare) come dèi e non per quelli che erano.
Nel secondo caso (Atti 28:7—10) Paolo non era considerato un dio e anche qui ha guarito gli isolani, come nel caso precedente, con l’imposi¬zione delle mani.
Cosa hanno fatto gli isolani? Lo hanno onorato.
Beh! Ti risulta che Paolo ha impedito di essere onorato? O, Dio lo ha punito? NO!
Questo riconferma che non è proibito onorare o pregare gli uomini di Dio per andare a Gesù, come non è proibito Onorare o venerare la croce, cosa che non fanno i protestanti.
Pace
Salvatore

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Consiglia Elimina    Messaggio 68 di 79 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 15/07/2004 23.35
"solo a Dio vanno rivolte le nostre preghiere" (Mt 4,10 -...
Questa traduzione la troviamo nella Bibbia TILC, tuttavia non è letterale rispetto all'originale greco che dovrebbe essere tradotto "a lui solo servirai" oppure " a Lui solo renderai culto.
Gesù cita questo verso prendendolo dal libro del Deuteronomio nel quale troviamo:

Deut 6,13 Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome. (CEI)

dove nella stessa TILC non compare il termine "preghiera".  

Pregare qualcuno non è la stessa cosa che rendere culto o adorare. Si puo pregare o chiedere a qualcuno qualcosa senza rendergli nè culto nè servizio alcuno. La traduzione TILC non andrebbe presa a riferimento assoluto quando si intende fare una citazione fedele all'originale.
Una prova che il termine preghiera è inappropriata,  è data dallo stesso Gesù che raccontava il caso del povero Lazzaro che pregava Abramo di esaudire una sua richiesta:
Luca 16,27 Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.
Se Gesù avesse escluso l'idea di poter pregare altri oltre il Padre, non avrebbe raccontato questa parabola introducendovi un concetto in contraddizione col suo stesso insegnamento.

Inviato: 17/10/2003 19.25
Vediamo ora qualche versetto che chiarisce le idee.... ho messo vari versetti bibliche che mi piacciono molto, basta solo leggerli con pazienza seguendo i collegamenti con i colori simili.....
D'ora in poi TUTTE le generazioni (tra cui noi) mi chiameranno BEATA (Luca 1,48)
DONNA, ecco tuo FIGLIO (Giovanni 19,27) (Ap 12,17)
Vidi una DONNA rivestita di sole....(Apocalisse 12,1)
I suoi FIGLI sorgono a proclamarla BEATA (Proverbi 31,28)
BENEDETTA tu FRA LE DONNE e benedetto il frutto del tuo grembo! (Luca 1,42)
BENEDETTA sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo PIU' DI TUTTE LE DONNE CHE VIVONO SULLA TERRA (Giuditta 13,18)
Ma unica è la mia colomba la mia PERFETTA (quindi IMMACOLATA!)
Ella è l'unica di sua madre,la preferita della sua genitrice.
L'hanno vista le giovani e l'hanno detta BEATA,
le regine e le altre spose NE HANNO INTESSUTO LE LODI.(Cantico dei Cantici 6,9)

ecco perchè è lecito LODARE la Vergine Maria (CdC 6,9) cos'altro è il Rosario se non una tessitura di preghiera (CdC 6,9) grano dopo grano...?

così come CUCIRE (per chi lo sa fare, io certamente no...  ) porta piano piano alla confezionatura di un bell'abito ,perchè lo sgranare il Rosario (questo tutti possono farlo!!!) non dovrebbe aiuatrci ad avere un giorno come "abito" un corpo incorruttibile, glorioso, spirituale e pieno di forza? (cfr 1Corinzi 15,43-44)

Vidi una DONNA  vestita di SOLE... (Apocalisse 12,1)

Del resto chi più di questa DONNA che è già ora RIVESTITA (da Dio) del SOLE, della GLORIA di Dio può portarci a essere tra questi giusti che come ci dice Gesù Cristo stesso un giorno saranno come LEI E' GIA' ADESSO?

I giusti splenderanno come il SOLE nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda! (Matteo 13,43)

Con affetto in GESU'e Maria, vostro Stefano

Faccio notare che non ho citato Padri, Santi, Papi e Concili, ma ESCLUSIVAMENTE la BIBBIA.....

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