È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Enciclica Communium Rerum (21 Aprile 1909)

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2009 10:51
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
14/10/2009 10:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

La quale intensità di adesione non è certo d’ogni età e d’ogni condizione d’uomini nel grado stesso o nelle stesse manifestazioni esteriori. Ma certo si può ben dire ch’essa, per una disposizione provvidenziale, diviene tanto maggiore, quanto più avversi corrono i tempi, sia contro la sana dottrina o contro la disciplina sacra o contro la libertà della Chiesa. E di siffatta unione ci diedero esempio in altri secoli i santi all’infuriare delle persecuzioni contro il gregge di Cristo o all’imperversare dei vizi nel mondo, mentre a questi mali Iddio venne opponendo, conforme al bisogno, la loro virtù e sapienza. Fra tali santi uno soprattutto vogliamo ora ricordare, del cui glorioso transito ricorre quest’anno l’ottavo centenario, S. Anselmo d’Aosta, Dottore della Chiesa, della dottrina e dei diritti della Chiesa acerrimo difensore, prima quale monaco e abate in Francia, indi quale arcivescovo Cantuariense e primate in Inghilterra. Né certo sarà inopportuno, dopo le feste giubilari celebrate con insolito splendore a onore di due altri santi Dottori della Chiesa, Gregorio Magno e Giovanni Crisostomo, splendore l’uno della Chiesa occidentale e l’altro della orientale, fermarci pure a contemplare quest’altra stella che, se differisce in chiarezza [4] dalle due precedenti, emulandole tuttavia nelle sue ascensioni, vibra intorno luce di dottrina e di esempi non meno efficace. Che anzi la potrebbe dire taluno sotto qualche rispetto più efficace, in quanto Anselmo maggiormente si accosta a noi di tempo, di schiatta, d’indole, di studi, e più somigliano ai tempi nostri sia il genere di lotte superate, sia la forma di azione pastorale da lui attuata, sia il metodo d’insegnamento applicato e largamente promosso per sé, per i suoi discepoli, e per i suoi scritti, tutti composti a difesa della religione cristiana, a profitto delle anime e a norma di tutti i teologi, che poi insegnarono le sacre lettere col metodo della scuola [5]. Onde, come nell’oscurità della notte, mentre altre stelle tramontano, altre ne sorgono a rischiarare il mondo, così ad illustrare la Chiesa succedono ai padri i figli. Fra essi rifulse, come astro chiarissimo, Sant’Anselmo.

E certamente fra le tenebre di errori e di vizi dell’età in cui visse, apparve Anselmo ai migliori suoi contemporanei quale un faro di santità e di sapere. Fu egli infatti come un principale sostegno della fede, uno splendore della Chiesa, ... una gloria dell’episcopato, un uomo che tutti aveva superato i migliori personaggi del suo tempo [6]. — Sapiente buono, splendido oratore, chiaro ingegno, venne in tal fama, da meritare che si scrivesse di lui, nessuno al mondo aver potuto dire: Anselmo è a me inferiore, e mi somiglia: onde riuscì egli accetto a re, a prìncipi, a sommi pontefici, nonché ai suoi religiosi fratelli e al popolo fedele, anzi avuto caro dagli stessi suoi nemici. A lui, ancora abate, scrisse il grande e fortissimo Pontefice Gregorio VII lettere piene di stima e di affetto, raccomandando sé e la Chiesa cattolica alle orazioni di lui [7]. A lui scrisse Urbano II, riconoscendone la prerogativa di religione e di scienza [8]. A lui e di lui molte volte Pasquale II con particolare cordialità, esaltandone la riverenza della devozione, la vigorìa della fede, la insistenza della sollecitudine pia, riconoscendone l’autorità della religione e della sapienza [9], che lo persuadeva ad annuire alle richieste della fraternità sua; chiamandolo ben anche sapientissimo e religiosissimo fra tutti i vescovi d’Inghilterra.

Eppure agli occhi propri Anselmo non apparirà mai altro che omicciuolo spregevole, omiciattolo ignoto, uomo di troppo poca scienza, di vita peccatore. Né però tanta modestia di animo e umiltà sincerissima sminuiva punto l’altezza dei suoi pensieri e la grandezza del cuore, come sogliono giudicare gli uomini depravati di vita e di giudizio, dei quali dice la Scrittura, che l’uomo animale non capisce le cose dello spirito di Dio [10]. E, cosa ancora più mirabile, la magnanimità e la costanza invitta, benché provata da tante persecuzioni, contraddizioni, esigli, andò unita in lui ad una tale mitezza e amabilità che sopiva gli sdegni dei suoi stessi avversarii e gliene conciliava infine gli animi esacerbati. Sicché quei medesimi, a cui la sua causa era molesta, lodavano lui, perché era buono [11].

Così in lui si accordavano mirabilmente le parti che il mondo stima falsamente inconciliabili e contraddittorie: semplicità e grandezza, umiltà e magnanimità, forza e soavità, scienza infine e pietà; onde, come negli inizi così in tutto il corso della sua vita religiosa, era stimato da tutti in singolar modo, quale modello di santità e di dottrina [12].

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:54. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com