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L'anima sopravvive alla morte?

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2009 22:29
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17/10/2009 22:26
 
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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 07/01/2003 15.10
Onestamente non capisco come sia possibile pensare che l'uomo sia solo corpo e che di lui nulla sopravvive alla morte.
Samuele appare a Saul in 1Samuele 28!
...Saul comprese che era veramente Samuele (1Sam 28:14 -CEI-)
Lo spirito umano non ha a che fare con la parte carnale dell'essere umano, ma viene creato da Dio:
Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici uno spirito vitale, e l'uomo divenne un anima vivente.(Genesi 2:7)

L'anima nella Bibbia ha un significato non univoco: talvolta esprime l'intero essere vivente, talvolta una sola delle tre parti dell'essere umano.(1Tess 5:23) uomo=corpo+anima+spirito

Lo Spirito si separa dal corpo alla morte del corpo fisico:

Gesú, gridando con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito». E detto questo, rese lo spirito.(Lu 23:46)

lapidarono Stefano, che invocava Gesú e diceva: «Signor Gesú, ricevi il mio spirito (At 7:59)

 la polvere ritorni alla terra com'era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato.(Ecclesiaste 12:7) 

Ma tanto quello scritto qui sopra è inutile: so bene che i TdG che sono qui (tali o che si vergognano della loro fede e la mascherano mentendo) non leggeranno nemmeno quanto scritto sopra, ma citeranno commentari o troveranno altre scuse che dire folli è ancora un complimento per negare quanto è sempre stato insegnato da tutte le chiese protestanti, dalle chiese ortodosse, dalla chiesa cattolica romana e da tutti i padri della chiesa.

L'Eterno infatti ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti.
Ogni visione profetica è divenuta per voi come le parole di un libro sigillato che si dà a uno che sappia leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non posso, perché è sigillato!».
Oppure come un libro che si dà a uno che non sa leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non so leggere».(Is 29:10-12)


 


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Consiglia Elimina    Messaggio 60 di 79 nella discussione 
Da: cristianoInviato: 07/01/2003 16.01
Carissimo Stefano,
risparmia gli strali sul torpore ad altri e usa un pò più di rispetto. Mi spiace che i gestori, pronti censori quando si tratta di testimoni di Geova che scrivono un pò fuori dalle righe,  stiano in uno sconcertante silenzio quando altri insultano loro. Se questa è la misura del dialogo...
Andando alle Scritture che citi ti invito a scuoterti dal torpore e a considerarle con attenzione.Cominciamo da Genesi 2,7
<<Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici uno spirito vitale, e l'uomo divenne un anima vivente.(Genesi 2:7)>>
L'uomo "diviene" anima non riceve un'anima. L'uomo è un'anima. Cosa riceve invece l'uomo ? La traduzione da cui citi dice "spirito vitale". Ricevette la forza animatrice di Dio e non una entità spirituale dotata di vita individuale e immortale. Con questo sono concordi tutti i dizionari biblici di qualsiasi confessione.
E' vero che certe confessioni protestanti (e da quanto capisco pure la tua) parlano di una composizione dell'uomo in corpo, anima e spirito. I dizionari dicono che questi brani non significano affatto che ci sia una parte spirituale che sopravvive alla morte bensì indicano l'uomo nella sua interezza.
Inoltre la Scrittura di Tessalonicesi non dice qual'è la parte che sopravviverebbe alla morte. Il corpo no, dato che è evidente che muore. Poi vengono menzionate l'anima e lo spirito. Sono entrambi parti che sopravvivono alla morte ?
Circa le Scritture in cui lo spirito è rimesso o va a Dio si vedano i miei commenti in un precedente post.
Inoltre non essere così frettoloso, nella tua foga polemica, a proclamare un patrimonio comune con ortodossi e cattolici. Non credo che, a parte l'idea centrale della sopravvivenza dell'anima alla morte, cattolici e ortodossi condividano le tue peculiari idee sul "seno di Abraamo" come luogo intermedio separato da un baratro dall'inferno e sul purgatorio.
Tralascio il resto perchè, come mia abitudine, desidero conversare solo su aspetti linguistici e non polemizzare su dottrine, che non sono di mio interesse in questa comunità.
Saluti
Cristiano

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Consiglia Elimina    Messaggio 61 di 79 nella discussione 
Da: EmilianoInviato: 07/01/2003 19.28
Sinceramente non capisco tutta questa tensione che traspare dai post di Stefano. I TdG che sono qui <<mentono>> ( e dove ?) ... i TdG che sono qui <<si vergognano della loro fede>>... ecc.. ecc..
Non siamo forse tutti qui per <<scambiare>> idee costruttive ? Ti dà fastidio che la pensino in modo diverso dal tuo ?
Comunque non proseguo difese che non mi competono. Desidero solo sottolineare che l'episodio di Samuele è <come minimo> dubbio.
Perchè ? Lo so che all'amico Stefano non garbano le citazioni ma vorrei comunque portare alla sua attenzione quanto scritto in:
La Dottrina Cristiana
Spiegata sul Compendio
Prescritto da PIO X
CATECHISMO MAGGIORE
pag. 228
<<La necromanzia è la evocazione dei morti. Questa divinazione usò la Pitonessa interrogata da Saule, che gli fece comparire l'ombra del profeta Samuele, o a dire il vero, di un diavolo che si finse essere l'anima del profeta. Questa specie di divinazione si usa nello spiritismo.>>
Quale lezione imparo io ? Che prima di cercare contraddizioni in casa d'altri....dovrei come minimo perlustrare casa mia.
Ammenochè, e mi ripeto, non si sia qui per scambiarsi idee e conosciorsi meglio nella fede di ciascuno, ma si voglia cercare solo lo scontro.
Cosa che non credo.
Saluti
Emiliano
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Consiglia Elimina    Messaggio 62 di 79 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 07/01/2003 20.17
Scusate se ripropongo quanto scritto da Stefano ma credo che merirterebbe almeno una risposta.
Samuele appare a Saul in 1Samuele 28!
...Saul comprese che era veramente Samuele (1Sam 28:14 -CEI-)
Lo spirito umano non ha a che fare con la parte carnale dell'essere umano, ma viene creato da Dio:
Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici uno spirito vitale, e l'uomo divenne un anima vivente.(Genesi 2:7)

L'anima nella Bibbia ha un significato non univoco: talvolta esprime l'intero essere vivente, talvolta una sola delle tre parti dell'essere umano.(1Tess 5:23) uomo=corpo+anima+spirito

Lo Spirito si separa dal corpo alla morte del corpo fisico:

Gesú, gridando con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito». E detto questo, rese lo spirito.(Lu 23:46)

lapidarono Stefano, che invocava Gesú e diceva: «Signor Gesú, ricevi il mio spirito (At 7:59)

 la polvere ritorni alla terra com'era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato.(Ecclesiaste 12:7) 


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Consiglia Elimina    Messaggio 63 di 79 nella discussione 
Da: EmilianoInviato: 07/01/2003 20.29
Scusa Raptor...ma a volte ho l'impressione di essere io uno spirito.
Ma hai letto o no quello che ho scritto nel mio precedente post ?
Secondo quel testo cattolico di CATECHISMO MAGGIORE, non è corretto continuare a citare l'episodio di Samuele a sostegno dell'immortalità dell'anima.
Sicuramente potete trovare argomenti piu' validi.
Saluti
Emiliano

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Consiglia Elimina    Messaggio 64 di 79 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 08/01/2003 0.22
Carissimi,
desidero fare qualche considerazione sul versetto di QOELET (ECCLESIASTE) 9,5-10

SI AFFERMA:

"I VIVI SANNO CHE MORIRANNO, MA I MORTI NON SANNO NULLA; NON C'E' PIU' SALARIO PER LORO, PERCHE' IL LORO RICORDO SVANISCE. IL LORO AMORE, IL LORO ODIO E LA LORO INVIDIA, TUTTO E' ORMAI FINITO " ?

Nel libro dell'ECCLESIASTE è espressa una concezione della morte come totale distruzione della persona; mentre nel Nuovo Testamento vi sono affermazioni del tutto diverse e che non lasciano dubbi circa la concezione chiara della sopravvivenza dopo la morte fisica come si potrà costatare dai testi riportati più sotto.

Dunque dobbiamo ritenere valida l'affermazione dell'ECCLESIASTE o del Nuovo Testamento ? Oppure dobbiamo ritenere che vi sia una contraddizione nella Scrittura ?

La risposta a questi interrogativi vengono dalla Scrittura stessa:

L'autore dell'ECCLESIASTE infatti usa continuamente nel suo libro espressioni come: "ho considerato", "ho pensato", "mi sono detto", "ho notato", "ho riflettuto", "ho concluso" e altre simili che lasciano chiaramente intendere che in quel libro egli riporta il suo pensiero sulle realtà della vita che per diversi aspetti restano per lui oscure; si veda ad esempio la domanda che egli si pone proprio riguardo al destino dell'uomo "Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra?" (Eccl.3,21).

Lo scrittore perciò, sotto la guida divina e con il proprio sforzo di ricerca è riuscito ad elaborare tutto ciò che esprime nel libro ma è chiaro che Dio non gli ha rivelato tutto, rimandando la pienezza della rivelazione al momento della venuta del Figlio. La Parola di Dio espressa nella Bibbia, molte volte, riporta le parole degli uomini e questo non vuol dire che siano provenienti da Dio. Ad esempio tutte le parole riportate nel libro di Giobbe da parte degli amici che aveva, non sono di Dio, che alla fine riprovò tutto quello che avevano detto e che è stato scritto per farci capire cosa dicevano quegli uomini, i quali tenevano conto solo della ricompensa terrena e non riuscivano a intravvedere la resurrezione che non era stata ancora pienamente rivelata).

Molti concetti sono stati completati da Gesù, che ha affermato di essere venuto non ad abolire ma a completare la rivelazione. (Mt.5.17)

Ma in particolare talune espressioni prese proprio dal libro dell'ECCLESIASTE hanno un'accento molto diverso dalle espressioni usate da Gesù ; si noti la differenza:

ECCL. 3.19

La sorte dell'uomo e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità . Tutti sono avviati alla stessa dimora. Tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna in polvere.

MATTEO 10.28

28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.

30Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; 31non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!.

La superiorità dell'uomo rispetto alle bestie che l'Ecclesiaste non concepisce è chiaramente espresso da Gesù il quale insegna che tale superiorità consiste proprio nel fatto che le bestie possono subire la distruzione totale mentre chi uccide il corpo dell'uomo non ne può uccidere l'anima.

E ancora:

dice QOELET CAP.11.8

8Anche se vive l'uomo per molti anni se li goda tutti

al contrario troviamo in MATTEO 5.4

4Beati gli afflitti, perché‚ saranno consolati.

dice QOELET CAP.11.10

10Caccia la malinconia dal tuo cuore, allontana dal tuo corpo il dolore.

al contrario troviamo in LUCA 14.27

27Chi non porta la propria croce e non viene

dietro di me, non può essere mio discepolo.

dice QOELET cap.9.2

2Vi è una sorte unica per tutti, per il giusto e l'empio, per il puro e l'impuro, per chi offre sacrifici e per chi non li offre, per il buono e per il malvagio, per chi giura e per chi teme di giurare.

(Da una simile affermazione dell'ECCLESIASTE non emerge nessuna idea non solo della vita dopo la morte ma neanche della resurrezione finale);

Nel NT vi sono invece vari brani da cui è possibile trarre la certezza che la nostra natura spirituale non viene distrutta con il corpo.



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Consiglia Elimina    Messaggio 65 di 79 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 08/01/2003 7.31
Di solito il mio italiano è abbastanza buono ma forse mi sopravvaluto.
Nel mio post n. 62 ho riproposto, per correttezza, tutto il messaggio di Stefano. Non un solo versetto, non due.. TUTTO.
Perchè fissarsi su uno solo dei versetti quando io avevo ribadito che probabilmente Stefano aveva diritto ad una risposta completa?

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Da: cristianoInviato: 08/01/2003 11.42
Carissimo Teofilo,
sono un pò sconcertato dal tuo messaggio. Tu scrivi:
<<L'autore dell'ECCLESIASTE infatti usa continuamente nel suo libro espressioni come: "ho considerato", "ho pensato", "mi sono detto", "ho notato", "ho riflettuto", "ho concluso" e altre simili che lasciano chiaramente intendere che in quel libro egli riporta il suo pensiero sulle realtà della vita>>
Ma Ecclesiaste non è ispirato da Dio al pari di "Tutta la Scrittura" ?(2 Tm 3,16) Non fa parte della Parola di Dio di cui tutte le chiese dicono sia infallibile e inerrante ?
Se invece contiene pensieri umani, come possiamo fidarci ? E se Ecclesiaste contenesse pensieri umani non potrebbe essere lo stesso anche di altre parti della Scrittura ? In fondo anche Paolo scrive più volte, circa alcuni consigli, "è la mia opinione", e "penso di avere anche io lo Spirito di Dio". (1 Cor cap.7) Significa che Paolo esprimesse semplicemente le sue opinioni ? O non significa piuttosto che le sue opinioni, essendo incluse nella Bibbia, sono ispirate da Dio ?
Poi tu scrivi:
<<Lo scrittore perciò, sotto la guida divina e con il proprio sforzo di ricerca è riuscito ad elaborare tutto ciò che esprime nel libro ma è chiaro che Dio non gli ha rivelato tutto, rimandando la pienezza della rivelazione al momento della venuta del Figlio. >>
Questo significherebbe che per molti secoli, Dio, avendo permesso che l'errore (visto che secondo te queste espressioni contraddicono quanto detto nel Nuovo Testamento) si insinuasse nella sua parola scritta,  ha lasciato che il suo popolo condividesse una dottrina falsa su una questione importante quale è la condizione dei morti e la speranza di vita dopo la morte. A me sembra inverosimile. In questo modo facciamo Dio compartecipe dell'errore umano.
<<La Parola di Dio espressa nella Bibbia, molte volte, riporta le parole degli uomini e questo non vuol dire che siano provenienti da Dio. >>
Se sono provenienti da Dio sono Parole di Dio. L'esame del contesto aiuta a comprendere il significato. Quindi il tuo esempio sulle espressioni dei tre confortatori di Giobbe mi sembra fuori luogo. Dio ha fatto includere le loro espressioni per indicare in che modo la sapienza umana può produrre danni quando si conforta chi è nell'afflizione.
Ma nulla, nel contesto, lascia intendere che lo scrittore di Qoelet riflettesse tale sapienza umana. Anzi lo scopo del libro è esortare il lettore a temere Dio e seguire i comandamenti.(Qoelet 12,13-14)
Il fatto che lo scrittore non esprima la dottrina della risurrezione è irrilevante. Non in tutti i libri della Bibbia è riaffermata la stessa dottrina.
Quindi questa considerazione sul libro in questione mi sembra fuori luogo. Quanto alla comprensione di MT 10,28 credo di aver già postato l'opinione di eruditi sul significato delle parole di Cristo e sul senso che la grammatica e il contesto danno alle parole di Cristo.
Non avendo altro da aggiungere saluto tutti
Cristiano

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Consiglia Elimina    Messaggio 67 di 79 nella discussione 
Da: cristianocattolicoInviato: 08/01/2003 13.03
Pace a voi del gruppo,
anche a "cristiano" che a quanto veda non l'accetta, ma io non provo odio o rancore nei suoi confronti. Forse non ha gradito alcune mie espressioni dure nei suoi confronti, ma non mi sono mai lasciato andare in offese pesanti, ho solo ribadito che non lo considero cristiano, come del resto non sono cristiani tutti i tdG, nonostante dicano di esserlo. Ho detto che lo considero un infiltrato, ma non nel senso dispregiativo del termine, ma solo per indicare come il modo di nascondersi dei tdG, che non vogliono ammettere la loro appartenenza alla Società Torre di Guardia, come se avrebbero da vergognarsi dell'appartenenza a tale società.
In ogni caso su internet cristiano, Yohèl e altri non ammettono che sono tdG, ecco perchè ho usato il termine "infiltrati", e non sono solo io ad usare questo termine verso chi nasconde la propria identità, e i tdG nascondono (in questo sito) la loro appartenenza alla Watch tower...Society. Gli ispettori ONU, vengono chiamati "infiltrati" da Saddam che sospetta (o ne è certo) che alcuni di loro sono agenti segreti americani, quidi verso chi nasconde la propria vera identità si può usare il termine "infiltrati".
Non sono solo io, perchè anche StefanoS, ha avuto la stessa impressione,
Sinceramente non capisco tutta questa tensione che traspare dai post di Stefano. I
Emiliano critica stefano dicendo:
"Sinceramente non capisco tutta questa tensione che traspare dai post di Stefano. I TdG che sono qui <<mentono>> ( e dove ?) ... i TdG che sono qui <<si vergognano della loro fede>>... ecc.. ecc.."
cristiano critica StefanoS dicendo: "
"Carissimo Stefano,
risparmia gli strali sul torpore ad altri e usa un pò più di rispetto. Mi spiace che i gestori, pronti censori quando si tratta di testimoni di Geova che scrivono un pò fuori dalle righe,  stiano in uno sconcertante silenzio quando altri insultano loro. Se questa è la misura del dialogo..."
E a quanto vedo non è solo una mia impressione questo nascondere l'appartenenza alla S.T.di Guardia.
Anche gli altri fratelli oltre StefanoS vedono che alcuni tdG nascondo la loro vera appartenenza di fede.
Negare l'immortalità dell'anima e come dire che le pietre volano da sole.
Pace
Salvatore

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Consiglia Elimina    Messaggio 68 di 79 nella discussione 
Da: cristianoInviato: 08/01/2003 18.04
Sono sempre più sconcertato nell'osservare interventi fuori tema, sicuramente censurabili da parte dei gestori. Il thread si intitola :"L'anima sopravvive alla morte" e credo di aver dato il mio contributo, limitatamente alle mie competenze linguistiche.Questo ultimo intervento mi sembra alquanto fuori luogo e fuori tema. Perchè non dovrebbe essere possibile sviscerare un argomento senza dover per forza scadere nella sterile polemica religiosa ? Perchè per forza, ad ogni argomento aperto, devono esserci espressioni denigratorie rivolte alla fede dei Testimoni di Geova ?
L'immortalità dell'anima non è una dottrina contestata solo dai Testimoni di Geova ma anche da altri gruppi, come ad esempio gli avventisti del settimo giorno.E mentre la dottrina dell'immortalità dell'anima ha vicinanze evidenti con la filosofia greco-platonica (come ammettono tutti i dizionari biblici sia cattolici che protestanti) il condizionalismo ha basi bibliche ben più solide.
Il fatto che il sig. vitocristiano non mi consideri cristiano non mi preoccupa affatto. C'è Uno che giudica e del Suo giudizio sono maggiormente preoccupato. Anzi che il sig. vitocristiano non mi consideri un suo "confratello" mi rende felice. Preferisco cercare la comunanza di fede e di affetto in chi conosce la parola rispetto e tolleranza.
Questo suo desiderio di conoscere la mia appartenenza religiosa tradisce un evidente voglia di polemica. La informo, caro sig. vito"cristiano", che questo spirito non appartiene nè a un cristiano nè tantomeno alla mia persona.
Vorrei altresì ricordarle che più che le professioni di fede dottrinali il cristianesimo si distingueva (e si distingue) dalle altre religioni per il modo di vivere, calmo e quieto. Nella Bibbia è chiamato "la via". La strada, il cammino, il percorso. Lei può professare tutti i dogmi che vuole e credere così di essere approvato da Dio. Io preferisco sforzarmi di vivere come piace a Dio. Prima o poi sperimenteremo tutti la validità delle nostre teorie.
Detto questo chiudo definitivamente il mio intervento su questo thread riservandomi di intervenire, se la mia presenza sarà ancora gradita, su altri argomenti linguistici.
Cristiano
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