NR “…perché il Padre è maggiore di me”.
Il "nome" di Dio è importante anche per Gesù Cristo. Poco prima di morire, egli pregò: "Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo . . . custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato . . . E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere". - Giovanni 17:6, 11, 26.
Non crediamo che quando Gesù disse: 'Ho fatto conoscere il tuo nome' o "ho reso manifesto il tuo nome", si riferisse solo alla pronuncia del nome divino. I suoi ascoltatori erano Giudei che già conoscevano il Nome sia in forma scritta che orale.
"La parola nome [in Giovanni 17] include gli attributi o la personalità di Dio. Gesù aveva fatto conoscere la sua personalità, la sua legge, la sua volontà, il suo piano di misericordia. O in altre parole, aveva rivelato loro Dio. La parola nome è spesso impiegata per indicare la persona". (Notes, Explanatory and Practical, on the Gospels di Albert Barnes)
Quindi, mentre Gesù 'spiegava il Padre' con tutto il suo perfetto corso di vita sulla terra, in realtà 'faceva conoscere il nome di Dio'. Dimostrò che parlava con il pieno appoggio e l'autorità di Dio. Il "nome" di Dio assunse così maggior significato per i suoi primi seguaci. Perciò, l'apprezzamento per esso e per la Personalità che rappresenta dovrebbe riflettersi in ogni aspetto della vita del cristiano.
Naturalmente, è prima necessario avere la conoscenza di tale nome.
CEI Salmo 90:14 “Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome”.
CEI Malachia 3:16,20 “Allora parlarono tra di loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono (qui addirittura la CEI elimina ogni riferimento al tetragramma che compare nel testo ebraico, NR rende ‘temono il SIGNORE [SIGNORE in maiusc. indica la presenza del Tetragramma nell’originale] e rispettano il suo nome’ la TNM ‘per quelli che avevano timore di Geova e per quelli che pensavano al suo nome’) e onorano il suo nome….Per voi invece, cultori del mio nome sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla.”
Atti 2:21 “Allora chiunque invocherà il nome del Signore (Cit. di Gioele 2:32 dove si legge YHWH, italiano Geova), sarà salvato.” (Confronta Romani 10:13,14)
Atti 15:14-17 “Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome” quale nome? “Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto (citazione di Amos 9:12,12): Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore (YHWH nelle versioni greche e ebraiche allora disponibili) che fa queste cose da lui conosciute dall’eternità”
Nel III secolo Origene scrisse: "Nei manoscritti più fedeli il nome è scritto in caratteri ebraici, vale a dire non in ebraico moderno ma arcaico".
Ancora nel IV secolo Girolamo scrive nel suo prologo ai libri di Samuele e dei Re: "In certi volumi greci troviamo tuttora le quattro lettere del nome del Signore scritte in caratteri antichi".
Girolamo riferisce che ai suoi tempi "certi ignoranti, a motivo della somiglianza dei caratteri, quando incontravano [il Tetragramma] nei libri greci, erano soliti leggere [Pi Pi]"
Dal Talmud Babilonese, nella prima parte intitolata “Shabbath” (Sabato) in cui sono dettagliate regole su cosa si potesse fare di sabato, c’è un punto in cui si discute se di sabato è lecito salvare i manoscritti biblici dal fuoco, dopo di che si legge: “Gli spazi bianchi (Gilyohnim) e i Libri dei Minim, non possiamo salvarli dal fuoco. Rabbi Jose disse ‘Nei giorni lavorativi bisogna ritagliare i Nomi Divini che vi sono contenuto, nasconderli e bruciare il resto’. Rabbi Tarfon disse: ‘Possa seppellire mio figlio se non li bruciassi insieme ai nome divini che contengono qualora mi capitassero fra le mani’”.<o:p></o:p>
I Minim sono i cristiani, l’espressione ‘gli spazi bianchi’ traduce l’originale ‘gylyohnim’ e poteva significare, applicando ironicamente il termine, che gli scritti dei ‘Minim’ valevano quanto un rotolo bianco, cioè nulla.
Questi scritti sono identificati con i vangeli, commentando tale passaggio del Talmud Bellarmino Bagatti nel libro “Alle origini della Chiesa” pag.102 dice”Tra questi libri eretici si comprendono specialmente quelli dei cristiani: difatti la Tesefta parlando di essi precisa: i Vangeli.”
Questa è una chiara indicazione che i cristiani inclusero il Tetragramma nel Vangeli e nei loro scritti.
Del resto, specialmente nelle citazioni del VT, non potevano fare altrimenti in quanto ebrei e, in quanto il tetragramma era presente sia nelle versioni ebraiche che nella LXX greca del VT.
Il papiro 4Q LXX Levb trovato nella caverna n°4 di Qumran e datato al I sec. a.C. rende il Tetragramma nel greco Iao.
Comunque il Nome compare nel NT nella forma ‘Alleluia’ 4 volte in Rivelazione 19:1-6.<o:p></o:p>
Dall'ebraico halelu-Yàh, lodate Yah (abbreviazione del Tetragramma).
Il nome compare anche nei nomi teoforici, es. Gesù (nome non datogli a caso, Matteo 1:21) dall’ebraico Yehoh-shua che significa ‘Geova è salvezza’. (o, come da nota in calce della NR ‘Geova salva)
Dire che il nome di Dio sia innominabile è andare contro l’intera bibbia e la storia dell’Israele biblico, una delle principali rivelazioni divine nell’AT è proprio la rivelazione che Dio fece del suo nome personale (Esodo 3:15), questa scrittura ci dice anche perché usare YHWH, è il Suo nome personale, proprio, gli altri non sono nomi propri di Dio.
Rifarsi ad una tarda e non scritturale tradizione giudaica (affermatasi tutt’al più verso il I o II sec. d.C., non al tempo di Gesù) per giustificare l’eliminazione del nome proprio di Dio è inspiegabile per chiunque si definisca cristiano, Gesù condannò le tradizioni giudaiche che avevano reso vana la scritta Parola di Dio, non ebbe paura di scandalizzare i giudei tradizionalisti e, lo stesso fecero gli apostoli.
Onestamente, puoi affermare che dalla lettura dell’intera Bibbia si ricavi l’idea di nascondere il nome di Dio o, piuttosto, non si evince la chiara intenzione di far conoscere, di magnificare, esaltare YHWH?
Gesù disse in Matteo 7:21 che sarà salvato non chiunque gli dirà Signore, Signore (riconoscendolo quindi formalmente come suo Signore) ma chi fa la volontà del Padre.<o:p></o:p>
In Esodo 3:15 Geova afferma chiaramente la sua volontà circa il suo nome proprio YHWH (Geova) CEI “…Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione”.
NR “…Il SIGNORE (nota in calce, ebr. Jahweh) … Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.”
Ed. Paoline “…Il Signore (nota in calce Jahvè) …Questo è il mio Nome in eterno e così sarò chiamato di generazione in generazione.”
Sia fatta la volontà di Geova Dio!
TGfonte