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Apparizioni della Madonna a Fatima

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2009 17:47
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08/12/2009 17:35
 
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/07/2004 17.13
Stefano sta sputando tanto di quel veleno contro Maria in CE che sembra l'abbia mozzicato una vipera...ed è morta la vipera ovviamente...... I coogestori congolano...perchè credono d'aver trovato con Stefano...LA GALLINA DALLE UOVA D'ORO.....sembra istruito perchè spara nomi sui fatti cattolici ma in verità è anche presuntuoso dice "IO SO TUTTO", MA NON SA NULLA, MA HA LA PRESUNZIONE DI INSEGNARE......e scrive:
Pensa che la "signora di Fatima" profetizzò questo:
SU TUTTA L'UMANITÀ' CADRA' UN GRANDE CASTIGO, non oggi, e neppure domani, ma nella SECONDA META' DEL 
DEL VENTESIMO SECOLO.
 
quindi dal 1950 al 2000....sta di fatto che non è capitato NESSUN CASTIGO su TUTTA L'UMANITA' nel corso del XX secolo!!!
-Deuteronomio 18,22- Quando il profeta parlerà in nome del SIGNORE e la cosa non succede e non si avvera, quella sarà una parola che il SIGNORE non ha detta; il profeta l'ha detta per presunzione; tu non lo temere.
Se ora uno gli dice che è IGNORANTE COME ......è offensivo?
No direi che più ignorante è proprio INQUIETO come direbbe s.Agostino ed anche in malafede..perchè il testo citato di Fatima CONTINUANAVA E DICEVA:
SE LA RUSSIA NON SI CONVERTIRA'......SE NON VERRANNO DENUNCIATI GLI INSEGNAMENTI FALSI DEL COMUNISMO...ALLORA CI SAREBBE STATO QUEL CASTIGO CHE NON è AVVENUTO......
Tuttavia poichè effettivamente la Russia in sè stessa prosegue con i suoi sbandamenti......dire che ilmondo non abbia castighi è da stolti.....non mi sembra che l'Aids sia una cosuccia da nulla.....in fondo è una malattia il cui contagio e divulgazione sono IL FRUTTO DELLE ABERRAZIONI di un certo insegnamento comunista come l'amore libero, divorzio, adulterio e così via.....
A meno che Stefano non immaginava di vedere una mano come dalla mitologia greca, uscire dal monte Olimpo e gettare giù saette...mi pare che un castigo c'è stato.....
L'Aids ha fatto la sua comparsa in Africa ai primi degli anni '50 e si è scoperta negli anni '70 ufficialmente......da allora sono morte milioni e milioni di persone, donne vecchi e bambini......
Ma tanto si sa...non c'è cosa peggiore di chi vede e fa finta di non vedere.....
Dio ti perdoni Stefano per ......

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Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/07/2004 19.27
Mio caro Stefano i tuoi insulti continueranno a scivolarmi sulle robuste spalle...... rimarrà sempre il fatto che sei ignorante nella materia che presuntuosamente e pretestuosamente intendi portare avanti.....lo dimostra il fatto che non rammenti che le apparizioni FURONO 13 e per noi contengono si diversi messaggi ma un unico scopo: CONVERSIONE E PREGHIERA.....tu continui ad estrapolare UN SOLO MESSAGGIO DI FATIMA ignorando tutto il resto...questa si chiama IGNORANZA  quando con un solo messaggio si vuole poi emettere un giudizio.....
e dice il caro Stefano:
 
La vecchia Tea, si permette di criticarmi su dvf, come al solito SENZA PERMESSO, copia e storce i miei interventi da qui, vediamo ora il testo del terzo segreto di Fatima:
Ascolta e ricorda bene ciò che ti dico:
Gli uomini devono divenire migliori. Essi devono implorare
la remissione dei peccati che hanno commesso e che continuano
a commettere.
Gli uomini non saranno mai migliori finchè Cristo non tornerà...ecco l'ingenuo ottimismo cattolico..in realtà il mondo andrà sempre peggio finchè andrà in completo dominio dell'anticristo

Tu mi domandi un segno miracoloso, affinchè tutti possano comprendere
le parole che per tuo mezzo, io rivolgo all'umanità.
Tu hai appena visto il miracolo. 
Si trattava del grande miracolo del Sole, 
Tutti l'hanno visto, credenti e non credenti, contadini e
cittadini, sapienti e giornalisti, laici e preti.

Ed ora proclama in Mio Nome: SU TUTTA L'UMANITÀ' CADRA' UN GRANDE 
CASTIGO, non oggi, e neppure domani, ma nella SECONDA META' DEL 
DEL VENTESIMO SECOLO. 
******
e il resto Stefano DOVE STA?............anche tu hai estrapolato un verso da Ireneo e nessuno t'ha detto nulla ed hai copiato l'intervento sulla reincarnazione perchè evidentemente non sai come andare avanti li nei dialoghi........ignori però la risposta che hai letto sull'Aids...se poi anche il fatto delle due Torri e dell'odio che ha condotto alla guerra in Iraq, delle stragi che ogni tanto avvengono.... per te non sono segni di castighi che provengono DAL NOSTRO COMPORTAMENTO INSANO cioè dalla non conversione......allora sei proprio cieco Stefano...UN GRANDE CASTIGO caro Stefano è la stessa chiusura di cuore e di mente che Dio stesso operò con il suo popolo perchè avevano RIFIUTATO LA RIVELAZIONE......la profezia di Gesù infatti dice che quando si convertiranno ALLO CADRA' IL VELO.........ma mischi Fatima con la Salette dove metà dei messaggi NON FURONO RICONOSCIUTI autentici...........
si....effettivamente con te è tempo perso non si può dialogare con chi ODIA ED HA IL CUORE INQUIETO.......questa volta faccio il tifo per le vipere che ti stiano alla larga onde prendersi un tuo mozzico velenoso.....
e che sia proprio laVergine, magari all'ultimo istante della tua vita, ad aprirti gli occhi..che se non vuoi credere, almeno non renderti vittima di odio.....

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Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 12/07/2004 11.43
quindi dal 1950 al 2000....sta di fatto che non è capitato NESSUN CASTIGO su TUTTA L'UMANITA' nel corso del XX secolo!!!

Nel mondo vi sono stati e vi sono tanti di quei mali, invece, che sembra che i quattro cavalieri dell'apocalisse si siano scatenati tutti insieme.
Solo se chiudiamo gli occhi non ci accorgiamo di quanto sia accaduto e sia accadendo.
Aprendo un giornale leggo alcuni dati sulla sola Africa:
15 guerre in corso
30 mila morti AL GIORNO
6000 morti AL GIORNO di sola AIDS per un totale di 12 milioni di morti dagli anni 80 in cui è scoppiata l'epidemia provocando:
13 milioni di ORFANI
11 mila contagiati AL GIORNO
250 milioni senza acqua
200 milioni di denutriti
13 milioni di PROFUGHI
Ma se consideriamo anche il resto del mondo vedremmo che i conflitti in corso sono stati e sono molto di più, i malati di AIDS raggiungono ora cifre da capogiro, intorno ai 40 milioni. Molti milioni di donne sono state ridotte in schiavitù e avviate alla prostituzione. Molti bambini, strappati alle famiglie e avviati al terrorismo e alla guerra.
Miglioni le piccole vittime innocenti dell'egoismo dei grandi
Innumerevoli disastri naturali che non hanno risparmiato nessun continente.
Mi fermo qui perchè altrimenti la lista sarebbe purtroppo ancora lunga e dolorosa.
Se tutto questo non rappresenta nessun castigo allora cosa è il castigo?

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Consiglia Elimina    Messaggio 20 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 12/07/2004 12.26
Io non mi rifarei tanto all'AIDS, visto che nella storia dell'umanità si sono sempre verificate epidemie che hannodecimato intere popolazioni, quali la peste, il vaiolo, il colera, la Spagnola etc, così come da sempre sono avvenuti eventi meteorologici che hanno seminato morte e distruzione.
Anche le guerre e la fame ci sono sempre state, e in misura non indifferente.
Certo è che lo sfruttamento indiscriminato che l'uomo ha fatto e sta facendo della natura porta sicuramente a disequilibri ambientali che non mancheranno di avere effetti devastanti.
Io penso che le profezie indichino in genere una POTENZIALITA' IN ATTO, ma non necessariamente un evento certo, dato che il libero arbitrio dell'uomo può anche mutarlo o rallentarne l'esecuzione.
Non dimentichiamo neppure che le apparizioni condizionano spesso questi eventi alla conversione dei cuori.
Ora, non si può neppure negare che, pur con il persistere e anche l'acuirsi di tante brutture, non si siano verificate parallelamente anche molte conversioni, e non dimentichiamo neppure che sono sorti tanti gruppi che si sono dedicati alla preghiera tanto auspicata da Maria. Questi fatti potrebbero aver fatto sì che la Misericordia Divina abbia mitigato o sospeso temporaneamente gli eventi annunciati.
Dire che la Vergine ha toppato le previsioni significa non tener conto che accanto a queste ci sono sempre state anche esortazioni alla preghiera come mezzo per allontanarle.
Fraternamente
iyvan

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Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 13/07/2004 22.57
Questi fatti potrebbero aver fatto sì che la Misericordia Divina abbia mitigato o sospeso temporaneamente gli eventi annunciati.

Caro lyvan
E' certamente da tenere sempre presente il fatto biblico del profeta Giona, il quale fu mandato a dare un annuncio preciso e un termine preciso.
"fra quaranta giorni Ninive sarà distrutta"
Ma questo non avvenne perchè il SIgnore vide la loro penitenza e annullò l'annuncio che profeticamente Giona aveva fatto, e per la qual cosa Giona si rammaricò molto.
Non per questo Giona fu considerato mai un falso profeta. Quindi è vero quello che dicevi a proposito del fatto che una minaccia può essere modificata dal comportamento umano conseguente.
.
Resta comunque il fatto che l'AIDS è stato uno dei grandi mali che si è diffuso proprio dalla seconda metà del secolo XX e la causa è da imputare alla degradazione morale dell'uomo.
Che anche in altre epoche vi siano state epidemie e catastrofi è indubbio.
Non è da escludere tuttavia che anche quelle siano state dei castighi per una umaninità sempre bisognosa di correzione.
Non si può in ogni caso con tanta facilità liquidare la profezia di Fatima dicendo che non si è avverato quanto annunciato. SI è liberi dal credere o non credere ad una profezia perchè basta la Scrittura e il retto insegnamento della Chiesa, ma neppure è bene disprezzare le profezie perchè lo dice S.Paolo il quale raccomanda che i profeti devono essere sottoposti ai profeti.
Siccome la CHiesa è un popolo profetico e si è espresso favorevolmente su questa profezia, ritengo che essa vada accolta con apertura di mente e di cuore come un richiamo accorato alla conversione, e a saper fronteggiare le prove che potrebbero essere chieste ai credenti.
Con affetto

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Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 77 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 01/12/2004 12.55

Problemi attuali di mariologia

di GIUSEPPE DAMINELLI

Le virtù teologali nella preghiera del Rosario

Le tre virtù teologali della fede, speranza e carità esprimono l’atteggiamento fondamentale della preghiera del Rosario.

La corona di cinque poste è ogni volta idealmente preceduta da un esordio attraverso il quale il credente si dispone alla recita del Santo Rosario, esprimendo la preghiera di ottenere quelle forze fondamentali dell’esistenza cristiana che la Chiesa chiama ‘virtù teologali’. Di queste San Paolo parla nella prima lettera ai Corinti dove le contrappone, come ciò che è propriamente importante, alle manifestazioni straordinarie dello Spirito Santo: "Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza, la carità, ma la più grande di esse è la carità" (1Cor 13, 13).

In esse si esplica la più grande forza dello Spirito e del cuore umano, ma la loro più profonda radice è in Dio. Sono maniere in cui si esprime nell’uomo la ‘virtù’, ossia la perfezione vivente di Dio: la sua santa veracità si fa fede, la sua volontà realizzante speranza; quanto alla carità, a cui Paolo dà il primato, essa è il modo con cui il cuore umano risponde a Colui "che ci ha amati per primo" (1Gv 4, 19).

Il Santo Rosario accresca in noi la fede

Quando Maria attraversò i monti per andare dalla cugina Elisabetta in cerca di una persona a cui poter parlare, questa, ripiena di Spirito Santo, ricevette la giovane parente con parole di amore e dì venerazione: "Beata te che hai creduto, perché si compiranno le cose dette dal Signore" (Lc 1, 45).

Il fatto unico avvenuto in Maria potrebbe farci credere che tutta la sua vita sia intessuta di eventi straordinari; ma con ciò sottovaluteremmo il vero significato profondo della sua esperienza.

La parola di Elisabetta ci chiarisce questa situazione con l’elogio alla sua fede; poiché tale fu la sua grandezza: l’aver creduto e l’essere rimasta fedele alla Parola del Signore fino al termine della sua vita.

La fede è veramente un’esperienza straordinaria. Infatti, non senza una precisa intenzione, il Vangelo racconta come l’Angelo stesso che portò l’annunzio a Maria, andò anche da Zaccaria, il quale, dopo averlo riconosciuto come il messaggero di Dio, pur tuttavia non ha accolto il suo messaggio, così che lo ha reso muto, "perché non aveva creduto alle sue parole" (Lc 1, 20).

Maria invece "ha creduto": si è inchinata davanti a Dio, Signore della storia, sicura che avrebbe mantenuto la sua parola, superando ogni possibilità della natura; ha percorso la via ignota per la quale Dio la chiamava.

Questa via l’ha condotta sempre più attraverso il mistero; perciò Maria di Nazareth ha potuto percorrerla solo con la fede. La fede è dunque il fondamento della nostra esistenza cristiana e si manifesta davanti alla Rivelazione di Dio; deriva anzi dalla stessa origine, poiché la forza nella quale Dio si manifesta a noi ci rende anche capaci di ascoltare la sua Parola e di restargli fedeli.

Non appena la fede vacilla, accade a noi ciò che accadde a Pietro sulle acque: affondiamo. Della fede abbiamo sempre più bisogno, poiché quanto più si avanza nella vita, tanto più occorre un fondamento solido e certo, perché ci rendiamo conto dei nostri limiti e delle nostre debolezze: perciò chiediamo al Signore che "accresca in noi la fede".

Il Santo Rosario fortifichi in noi la speranza

Elisabetta chiama beata la Vergine perché ha creduto, in quanto si sarebbero compiute le promesse annunciate dal Signore: sarebbe diventata Madre del Salvatore per la forza dello Spirito Santo, e in ciò avrebbe trovato il compimento della sua salvezza.

Non le è stato sempre facile sentirsene sicura: quando la Scrittura parla di Maria e di suo Figlio si sente sempre un grande amore, ma anche una certa distanza. La risposta del fanciullo dodicenne nel tempio (cfr. Lc 2, 49), le parole rivolte da Gesú alla Madre alle nozze di Cana (cfr. Gv 2, 4) e quelle con le quali lui risponde a coloro che gli riferiscono che la Madre è alla porta a cercarlo (cfr. Mc 3, 33), quello che dice alla donna che proclama beata sua Madre (cfr. Lc 2, 28) e la sua ultima volontà con la quale la affida al discepolo (cfr. Gv 19, 26): tutto questo lascia intendere qualcosa che, per così dire, allontana Gesù dalla madre, e ogni volta si intravede la possibilità che Maria si senta disorientata dalla condotta di Dio.

Al contrario, la fiducia della Vergine cresce sempre più: ella si lascia guidare dal Signore. Maria ha vissuto fidando interamente nella potenza di Dio, che è capace di portare tutto a buon fine attraverso ogni oscurità e contraddizione.

La speranza è fiducia nella potenza di Dio, poiché egli ci ha promesso che diventeremo uomini nuovi e che la creazione diverrà "un nuovo cielo ed una nuova terra" (Ap 21, 1).

A ciò sembra contraddire l’apparenza delle cose di questo mondo, le circostanze della vita, le opinioni della gente che ci sta intorno, le quotidiane esperienze della nostra limitatezza e del nostro peccato, tutto.

La speranza è il perseverare della fede contro l’evidenza; nonostante tutte le contraddizioni la nuova vita è in noi e Dio la porterà a compimento per quante difficoltà le si oppongano, purché noi fidiamo in Lui. Questo però è difficile, talvolta quasi impossibile. E perciò dobbiamo continuare a pregare che Dio ‘fortifichi in noi la speranza’.

Il Santo Rosario ravvivi in noi la carità

Quando la Sacra Scrittura parla della carità, non dobbiamo mai dimenticare che le sue parole sono di rivelazione. Non solamente essa ci ammaestra su ciò che è già familiare alla nostra natura, ma ci dà notizia di quanto non potremmo sapere da noi: la carità di cui parla ha origine in Dio.

L’Apostolo lo dice chiaramente: "In ciò sta la carità: non nel nostro amore per Dio, ma nell’amore che Egli ha avuto per noi, fino a mandarci il suo Figlio come propiziazione per i nostri peccati" (Gv 4, 10).

Queste parole ci sono così familiari, che non ci rendiamo più conto della loro grandezza. È facile capire che Dio desideri il nostro bene, ma che ci ami fino a darci suo Figlio, dunque se stesso, questo è pura rivelazione.

L’amore di Dio lo porta a sacrificarsi; e non per una oscura necessità, ma nell’assoluta libertà della sua eterna sovranità: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito" (Gv 3, 16).

Il messaggio dell’Angelo a Maria era l’ordine di accogliere questo amore nel suo cuore e vivere di esso. In quell’ora è incominciato sulla terra l’Amore cristiano. La risposta che Maria ha dato al messaggio è un trascendimento di se stessa, in virtù della disposizione all’obbedienza: di qui è scaturita la sua felicità – vedi il gaudioso canto di lode che le sale alle labbra al saluto di Elisabetta (cfr. Lc 1, 46-55) – ; ma di qui è sorto anche il suo sacrificio permanente.

Sempre di nuovo la Vergine Maria doveva perfezionare, in Colui che per lei era l’uno e il tutto, la dedizione spontanea di Dio. Il Figlio, secondo la volontà del Padre, le è stato di continuo strappato in quella lontananza di cui abbiamo già parlato, fino all’ultima ora in cui non le è stato più concesso nemmeno d’essere sua madre, allorché Egli le disse: "Ecco tuo figlio" (Gv 19, 26-27).

Il senso della sua vita si è manifestato in questa accettazione, nel continuo persistere, nel crescere sempre più nell’amore. Quando si parla dell’amore per Dio, noi tendiamo inconsciamente a comprenderlo a modo nostro, come compimento e santificazione del nostro amore; in realtà è il compimento dell’amore di Dio, quando noi osserviamo i suoi comandamenti>> (cfr. 1Gv 5, 3).

L’amore rimane poi sempre obbedienza; solo che quest’obbedienza, che da principio era forzata, si fa sempre più libera e lieta.

Di qui sorge il vero significato della nostra esistenza: che in essa la volontà di Dio conti più della nostra propria. Le parole della lettera ai Romani ci fanno intravedere come ciò sia da intendere: "Io sono persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né virtù, né cose attuali né future, né potestà, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’Amore di Dio in Cristo Gesù Signore Nostro" (Rm 8, 38-38).

È su questi parametri che nella preghiera del Santo Rosario, meditando i misteri di Cristo e l’intima partecipazione ad essi della Vergine Maria, è come se noi chiedessimo al Signore di accrescere in noi fede, fortificare la speranza e ravvivare la carità.

Giuseppe Daminelli

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