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Ultimo Aggiornamento: 21/10/2014 22:53
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19/12/2009 02:23
 
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8- MAGDI ALLAM: ECCO IL SIMBOLO DEL MOVIMENTO POLITICO "IO AMO L'ITALIA"

da Avvenire

Magdi Cristiano Allam, presidente del movimento politico “Io amo l’Italia” e europarlamentare eletto nelle liste dell’Udc, ha presentato ieri il logo, realizzato da Giorgio Forattini del suo nuovo partito: una bandiera italiana con all’interno una croce di colore giallo. «Il Movimento Io amo l’Italia – ha spiegato l’europarlamentare – si augura che il proprio logo possa diventare la nuova bandiera nazionale italiana in cui il tricolore e la croce corrispondano al recupero dell’amore per la patria e dell’identità cristiana che rappresenta il fondamento della nostra civiltà». Magdi Cristiano Allam ha ricordato di aver deciso il logo dopo la sentenza della corte europea sul crocifisso. «Non voglio ricordare – ha detto ancora Allam – ciò che Umberto Bossi ha detto della bandiera italiana. Io condivido la proposta di Castelli affinché nella nostra bandiera ci sia la croce. Giudico miracolosa questa posizione della Lega».

Allam ha anche commentato il recente referendum svizzero sui minareti: «Il referendum in Svizzera ha indicato in modo chiaro che la maggioranza si riconosce nella croce cristiana. Il 70% degli italiani è contrario alla presenza di una moschea con minareto nella propria città».

Fonte: Avvenire, 5 dicembre 2009


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9- OMELIA PER LA IV DOMENICA TEMPO DI AVVENTO - ANNO C - (Lc 1,39-45)
di Padre di Mariano Pellegrini


La quarta domenica d’Avvento ci fa pregustare già il clima natalizio. Iniziamo dal Salmo che riporta una accorata preghiera rivolta a Dio, affinché Egli salvi il suo popolo. Il pio Israelita avvertiva che solo il Signore poteva liberare il suo popolo, liberarlo non solo dal nemico, ma soprattutto dal peccato che è la vera rovina della nostra anima e della nostra società. Il Salmista così implora: «Tu, pastore d’Israele, ascolta [...]. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. [...] guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato. [...] ci farai rivivere e noi invocheremo il tuo nome (Sal 79).

Solo Dio poteva salvare l’umanità. Per questo motivo Dio mandò il suo unico Figlio a riscattarci dal dominio del peccato. Gesù nella sua umanità, che ha preso venendo in questo mondo, ha pienamente obbedito alla Volontà dal Padre. Di questa pronta obbedienza parla la seconda lettura di oggi: «Entrando nel mondo, Cristo dice: ecco io vengo per fare la tua volontà» (Eb 10,9).

Per venire in questo mondo, il Figlio di Dio poteva scegliere tanti modi diversi. Fra tutti, Egli scelse di venire nel silenzio e nel nascondimento di una piccola borgata quasi dimenticata dalla maggior parte degli Israeliti. Egli nacque a Betlemme. Di questa scelta parla la prima lettura di oggi. Questo fatto ci ricorda ancora una volta quelle che sono le preferenze di Dio: Egli sceglie ciò che è umile per confondere i potenti. Michea così dice: «E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele» (5,1).

La profezia poi continua con una frase misteriosa: «Le sue origini – ossia le origini del Messia – sono dall’antichità, dai giorni più remoti» (ivi). Cosa si deve intendere con queste parole? Con ciò si vede un riferimento alle origini eterne del Figlio di Dio, ovvero alla sua Divinità: Egli, eterno con il Padre e lo Spirito Santo, nella pienezza dei tempi, ha voluto assumere la nostra natura umana, è diventato uomo, pur continuando – ovviamente – a rimanere vero Dio.
La profezia di Michea parla anche della Madre da cui sarebbe nato il Messia. Egli, infatti, dice: «Perciò Dio li metterà in potere altrui, fino a quando partorirà colei che deve partorire» (Mic 5,2).

In tutte le profezie riguardanti il Messia, e quindi anche in questa, non si parla mai del padre del Messia, ma solo della Madre. Questo particolare ci fa comprendere la nascita straordinaria, verginale, del Redentore. Egli è stato concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo della Vergine Maria.

Infine, la profezia parla della salvezza operata dal Messia. Già la frase di prima ci fa capire che la nascita di Gesù segna come l’inizio della nuova Era, quella della salvezza. Grazie a Gesù, noi non siamo più sotto il potere del maligno, ma abbiamo ricevuto la libertà dei figli di Dio. Egli, il Messia, salverà il suo popolo, lo «pascerà con la forza del Signore» (Mic 5,3) ed «Egli stesso sarà la pace» (Mic 5,4).

Al “Sì” di Gesù che ha obbedito prontamente alla Volontà del Padre, fa eco il “Sì” di Maria che si è definita la serva del Signore, sempre disponibile a compiere la Volontà di Dio.
Il brano del Vangelo di oggi riporta la commovente scena della Visitazione. La Vergine Maria aveva da poco ricevuto l’annuncio dell’angelo Gabriele e aveva concepito per opera dello Spirito Santo il Figlio di Dio nel suo grembo verginale. Subito dopo «si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39) da Elisabetta. Per quale motivo? Certamente per aiutare l’anziana parente che stava attendendo un bambino, ma soprattutto per portare il Signore in quella casa. È molto bello sottolineare che la Madonna si recò in fretta da Elisabetta: la carità non ammette lentezza e pigrizia.

Appena Maria varcò la porta di quella casa, il Signore compì delle meraviglie di grazia: nel grembo di Elisabetta, il bambino, ovvero Giovanni Battista, sussultò di gioia (cf Lc 1,41) e fu santificato, come interpretano i Santi Padri; ed Elisabetta «fu colmata di Spirito Santo» (ivi) e iniziò a profetizzare.

Questa è la grande missione della Madonna: portare Gesù alle anime. E, con Gesù, Ella vi porta la grazia di Dio. Se nel nostro cuore ci sarà sempre la devozione alla Madonna, se sulle nostre labbra fiorirà sempre la preghiera dell’“Ave Maria”, allora il Signore compirà delle meraviglie di grazia anche nella nostra vita.
Volendo ora terminare con un proposito pratico di miglioramento, nell’immediata preparazione al Natale, propongo due cose: la prima di essere solleciti anche noi, come la Madonna, nel compiere il bene, senza pigrizia; la seconda di recitare assiduamente il Rosario, per far entrare la Vergine anche nella nostra casa.

Padre Mariano Pellegrini
Fonte: Il settimanale di Padre Pio, (omelia per il 20 dicembre 2009)

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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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