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In che modo l'Islam sfida la Chiesa

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2010 15:01
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03/01/2010 15:01
 
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Da: Soprannome MSNMessaggero8Inviato: 18/03/2004 0.13
Vi ringrazio per i link.
Per me questo è un mondo nuovo.
Questa foto mi fa solo venire il disgusto. Questà è la descrizione:
L'interno del Tempio di una Loggia Massonica che pratica i Riti Rosacroce e Memphis-Misraim
Vedere la croce di Gesù così piegata mi fa pensare al diavolo.
Non capisco come il mondo possa produrre una simile malizia e follia.
Ora capisco perchè giungerà la punizione di Dio. Alcuni uomini sono ormai così cattvi da mettere in pericolo l'esistenza del mondo stesso.
Non vi sarà Msericordia per questi ma Giustizia perfetta.
ALtre parole non ho. Penso che il problema è che i massoni conoscono bene la nostra storia e dunque anche i nostri punti deboli.
Noi piuttosto sappiamo pochissimo dei gruppi massonici. Forse sarebbe il caso pertanto di iiziare a comprendere qualcosa, soprattutto in che maniera agiscono al sovvertimento del mondo.
Non sarebbe male smascherare qualche loro grosso piano per svegliare un pò di gente!.
Per ora, buona notte a tutti.

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Consiglia Elimina    Messaggio 34 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 19/03/2004 11.24
L'ISLAM RADICALE - MODERNO E I PECCATI DELL'OCCIDENTE


In questo gravissimo momento per l'Europa, dopo l'attentato di Madrid,
ripropongo una riflessione ( sintetica ) sull'Islam radicale-moderno e i
peccati dell'Occidente


 La crisi dell'uomo occidentale e cristiano ha prodotto ideologie
utopistiche e totalitarie: queste ideologie hanno colpito anche gli altri
popoli, nella misura in cui il mondo occidentale si è esteso a essi e in
essi ha affondato le sue radici.
Le utopie del giacobinismo massonico, del comunismo e del
nazional-socialismo hanno raggiunto l'Islam e ne hanno peggiorato gli
errori.

Nell'Islam è assente il concetto di peccato originale ( vedi studi
approfonditi sul tema: Giovanni Cantoni, Aspetti in ombra della legge
sociale dell'Islam, con prefazione di Samir Khalil Samir,  ed.A. Cammarata-
S. Cataldo ( Caltanisetta 2000), tel.0934-571960 ).

Le credenze utopistiche nella possibilità di poter costruire il Paradiso in
terra hanno raggiunto questo nucleo negativo dell'islam, predisposto ad
essere fecondato dalle utopie totalitarie.
Infatti la religione islamica è stata sempre una religione politico-militare
imperialistica ma l'Islam originario ( vedi l'impero Ottomano ), una volta
conquistati i paesi ebraici o cristiani, ne rispettava l'autonomia religiosa
e politica. Il nuovo Islam, nato dall'incontro con i "peccati"
dell'Occidente scristianizzato, mira alla distruzione totale della civiltà
occidentale per dare luogo ad una sorta di "resurrezione" della natura e
dell'umanità e giustifica ( fatto nuovo per l'Islam ) l'uso del terrorismo,
cioè l'uccisione di persone inermi: la differenza è notevole.

I peccati dell'Occidente hanno raggiunto l'islam, si sono fusi con i suoi
errori e ora ci tornano in dietro: non è Dio che ci castiga ma sono i
nostri stessi peccati il nostro castigo.

L'Europa, con i suoi 16 milioni di immigrati mussulmani, è diventata una
provincia dell'Islam e gli islamici sono stati raggiunti dai peccati
dell'Occidente: prima il giacobinismo massonico, con Napoleone Bonaparte,
poi  il comunismo e il suo fratello gemello (il nazional-socialismo )

Un esempio della crisi occidentale che si estende agli islamici: Michel
Aflaq.
Michel Aflaq nasce in Siria nel 1910. Si iscrive a filosofia nella
università la Sorbona di Parigi. Studia Mazzini, Marx, Nietzsche ed è
affascinato dalla figura di Hitler. Nel 1934 torna in Patria e dà vita al
movimento del rinascimento Arabo. Fonda il partito Baath e riesce a fonderlo
con il partito socialista siriano.
Verso la metà degli anni Sessanta la sua seconda patria diventa l'Iraq.
Aflaq promuove Saddam Hussein al vertice del Baath iracheno
( CFR  Sergio Romano, Faide e Corruzione, il sogno infranto del socialismo
arabo, Il Corriere ella Sera, 30 marzo 2003, p.8 ).

 Il partito Baath, di Saddam Hussein, è l'ultimo lascito del
nazional-socialismo degli anni trenta di cui fu figlio e fattivo alleato.
    Adolf Hitler dichiara che questo movimento"" - rappresenta in Medio
Oriente il nostro alleato naturale. Io ho deciso di accelerare lo sviluppo
degli avvenimenti nel Medio Oriente fornendo appoggio all'Iraq ""-
  ( Adolf Hitler 23 maggio 1941 ).
    Saddam Hussein, dopo la sconfitta militare nel deserto del Kuwait ha
compreso che il panarabismo laico è finito ma da quella sconfitta è nata la
nuova strategia del suo partito: innestare il socialismo arabo nel
fondamentalismo islamico

 Saddam è stato finanziato dall' URSS fin dal 1972 e il regime comunista ha
regalato al suo partito la patente di partito progressista e socialista.
  Gli USA dal 1967 fino al 1984 hanno considerato l'Iraq uno stato
finanziatore del terrorismo.
Dal 1984 al 1990 lo hanno invece ritenuto un prezioso alleato per la
stabilità del Golfo e lo hanno finanziato. L'Italia gli ha regalato 5 mila
miliardi di lire attraverso la BNL.
  Jacques Chirac viene nominato primo ministro nel 1974. Egli realizza con
Saddam Hussein un accordo a più livelli: importazioni di petrolio bilanciate
da consistenti esportazioni di armi e soprattutto tecnologia nucleare.
L'accordo prevede la fornitura a Baghdad della struttura industriale, della
conoscenza tecnologica e della formazione del personale per la produzione
della bomba atomica irachena. La Francia vende all'Iraq un reattore nucleare
tra i più moderni al mondo: gli iracheni lo chiamano Tammuz I. Il contratto
prevede anche la formazione da parte francese di ben 600 tra tecnici e
scienziati nucleari iracheni per garantire all'Iraq la gestione
autosufficiente e pienamente autonoma dell'impianto.

 ( cfr  Carlo Panella, Ascesa, intrighi e crimini del peggior amico
dell'Occidente, Piemme, Casale Monferrato (AL) 2003, pp.30-31, p.10).

Altro esempio della crisi occidentale che si estende all'Islam: Bin Laden.
 Quando l'URSS invade l'Afganistan, la Cina, l'Iran, gli USA aiutano la
resistenza Afgana. I servizi segreti Pakistani, a cui arrivano i
finanziamenti dell'Occidente, finanziano anche Bin Laden che fa parte
dell'Islam radicale: gli islamici radicali, nati dall'incontro con le
ideologie occidentali, condurranno e vinceranno, poi, una loro guerra
personale contro gli islamici cosiddetti "conservatori".
Il Leader afgano "conservatore", Massud ( detto il Leone del Panshir ),
dopo aver combattuto i Russi invasori aveva iniziato la guerra contro i
"talebani".
Massud è morto assassinato da parte dei mussulmani radical-modernisti
proprio negli stessi giorni dell'attentato alle Torri Gemelle



Il Sociologo Massimo Introvigne sottolinea che i kamikaze, al di là degli
stereotipi sulla disperazione come origine del terrorismo, sono spesso
persone istruite, provenienti da famiglie benestanti: nulla di nuovo sotto
il sole. Anche le Brigate rosse non reclutavano i loro adepti tra i
disoccupati delle regioni povere. In realtà i diseredati palestinesi hanno
come prima preoccupazione quella di uscire dalla miseria, mentre tra i figli
dell'élite si trovano più facilmente elementi propensi a immolarsi in nome
di un'ideologia moderna, mutuata dall'Iran khomeinista e dagli
hezbollah libanesi, che non considerano le azioni dei kamikaze forme di
suicidio, in quanto tale vietato dal Corano, ma atti di guerra e martirio.

Nella ideologia dei Kamikaze l'antisemitismo occupa un posto di primo piano.
Lo statuto di Hamas, per esempio, presenta il sionismo come espressione di
un complotto mondiale e cita esplicitamente i "Protocolli dei savi di Sion".
Ma su questo i fondamentalisti islamici sono in buona compagnia, perché,
precisa Introvigne, "storicamente il vettore della letteratura antisemita
nel mondo arabo è stato il nazionalismo laico. Tuttora il governo siriano è
una grande stamperia di materiale paranazista ( CFR Massimo Introvigne,
Hamas, ed. Elle Di Ci ).

Osama bin Laden, dal punto di vista teologico, segue una letteratura
apocalittica islamica condannata dai "conservatori" mussulmani
dell'Università al-Azhar del Cairo. Tra gli autori di questa apocalittica
modernista islamica figurano Da'ud e Abdallah.

Questi testi si ispirano non solo ai libri islamici ma alla letteratura
fondamentalista protestante e alla letteratura antisemita occidentale, con
riferimenti ossessivi al falso documento dei "Protocolli dei Savi di Sion".
Un altro riferimento dell'apocalittica modernista islamica di Bin Laden sono
le tesi esoteriche di quart'ordine che fanno riferimento a Nostradamus, agli
UFO, al triangolo delle Bermude.

 La tesi di questi libri è che l'avvento
dell'Anti-Dio è il risultato di un complotto ebraico che ha come strumenti
gli Stati Uniti e il Vaticano.

In un'opera di Da'ud del 1997 si legge che il risveglio dell'Islam  viene
impedito dal Vaticano che, d'intesa con il governo italiano, invia
sabotatori in terra islamica.
Satana e i suoi servi, tra cui figurano molti dirigenti arabi ( considerati
ebrei travestiti) verranno sconfitti dal Mahdi, il messia che unificherà gli
stati islamici e che sarà nello stesso tempo il nuovo Califfo. In questo
libro del 1997 fa impressione leggere che, dopo New York, sarà Roma
l'obbiettivo della collera islamica.
( CFR Massimo Introvigne, Osama bin Laden, Apocalisse sull'Occidente,
Elledici,
Torino 2001 ).



( Bruto Maria Bruti )

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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 19/03/2004 11.26
In Iraq anche le brigate basche



Patto di sangue Eta-integralisti







In Iraq anche un ottantina di baschi.

Forse fu opera loro l'attacco ai soldati spagnoli del 29 novembre: 7 morti



M. Allam



Tra le centinaia di combattenti stranieri, perlopiù islamici, che affluirono
in Iraq alla vigilia dell'attacco americano il 20 marzo 2003, c'erano anche
un'ottantina di militanti baschi dell'Eta. Alvaro Gorka Vidal e Badillo
Izkur erano due di loro. Lo scorso 29 febbraio furono arrestati a bordo di
una camionetta diretta a Madrid imbottita di 500 kg di esplosivo. Purtroppo
gli inquirenti spagnoli non erano a conoscenza del loro passato. Un passato
che fa emergere un'alleanza del terrore tra i giovani attivisti dell'Eta,
una fazione della sedicente "resistenza irachena" che controlla le località
di Falluja e Al Ramadi e il circuito del Campo Antimperialista spagnolo. E
che forse ieri ha inaugurato, con la più sanguinosa strage terroristica in
Europa, un'inedita stagione di violenza all'insegna del massacro
indiscriminato dei civili. La Brigata Euskal Herria, Territorio basco,
partecipò alle operazioni di contrasto all'attacco delle forze americane a
Bagdad. Era composta da giovani militanti dell'Eta disposti all'estremo
sacrificio della vita. Erano stati accuratamente selezionati dal Campo
Antimperialista spagnolo. Sulla base di una inflessibile fede nella causa
araba e un acceso odio nei confronti di Israele. Si diressero prima in aereo
ad Amman o a Damasco. Da lì proseguirono via terra verso la capitale
irachena. Molti di loro sono rientrati in patria. Alcuni sono rimasti in
Iraq simulandosi come operatori umanitari. Si deve probabilmente a loro l'
agguato costato la vita a sette agenti dei servizi segreti spagnoli lo
scorso 29 novembre a Swaira, una località a 45 km a sud di Bagdad.



SODALIZIO DEL TERRORE - Il sodalizio del terrore tra l'Eta e la "resistenza
irachena" è avvenuto in Europa. Grazie all'opera di agenti dei servizi
segreti di Saddam Hussein che sono riusciti a infiltrare il Campo
Antimperialista attivo in Spagna e in Francia. Questi personaggi sono
rientrati in Iraq alla vigilia della guerra. E sono riusciti a prendere il
controllo dell'attività terroristica a Falluja e Al Ramadi, le due località
più calde all'interno del cosiddetto "Triangolo della morte" sunnita. Da lì
sono partiti gli attentati più sanguinosi contro gli americani e i
"collaborazionisti" iracheni. Il sito del Campo Antimperialista è il
principale canale mediatico di diffusione dei comunicati della "resistenza
irachena". Che ufficialmente afferma di non avere a che fare con Osama Bin
Laden. Ma di fatto è impegnata direttamente nel reclutamento in territorio
europeo e all'invio in Iraq di aspiranti combattenti e kamikaze islamici e
laici. Collaborando strettamente con Al Qaeda al successo della medesima
strategia del terrore che mira alla destabilizzazione dell'Iraq e all'
evacuazione delle forze americane.



La Spagna, al pari dell'Italia, della Francia e della Gran Bretagna, ospita
cellule attive e dormienti di Al Qaeda. Finora impegnate principalmente nell
'attività di sostegno logistico. Il piano, sfociato nei tragici attentati
dell'11 settembre 2001 a New York e Washington, fu elaborato anche in
territorio spagnolo dove si recò Mohammad Atta, il capo del commando dei 19
dirottatori kamikaze.



BERSAGLI DI BIN LADEN - Ugualmente la Spagna è diventata uno dei principali
bersagli di Bin Laden per il suo forte appoggio alla guerra in Iraq e alla
sua presenza con proprie forze nel sud del Paese. Che la Spagna fosse un
nemico giurato di Al Qaeda non era un mistero. Ciò che si ignorava era l'
alleanza del terrore che univa l'Eta alla "resistenza irachena" e,
indirettamente, a Bin Laden.



Di fatto la strage di Madrid rappresenta la binladizzazione del terrorismo
in Europa. Essenzialmente sul piano ideologico. Ciò che deve veramente
preoccupare è il cambio della percezione del "nemico". Colpendo
indiscriminatamente dei civili, l'Eta ha abbandonato il principio della
responsabilità soggettiva che in passato l'aveva portata ad attaccare
singoli esponenti delle istituzioni. Per adottare il principio binladiano
della responsabilità oggettiva. Tutti coloro che, a vario titolo, stanno
dalla parte del "nemico" meritano la morte. È legittimo ucciderli. Bin Laden
lo fa sulla base del takfir, la condanna di apostasia dell'insieme della
società che accetta di vivere sotto un potere "empio" o "ateo". Ieri
colpendo nel mucchio a Madrid si è dichiarato la guerra totale all'insieme
della società spagnola.



È evidente che il salto di qualità del terrorismo in Spagna, l'emergere di
una holding del terrore, che coniuga elementi eversivi autoctoni e gruppi
estremisti arabi e islamici, preoccupano anche l'Italia. Il Sismi, il nostro
controspionaggio militare, ha segnalato questo rischio nel recente rapporto
trasmesso al Parlamento. E finora l'opera di prevenzione e di contrasto ha
avuto successo. Ma è evidente che ci troviamo a fronteggiare la più
insidiosa guerra del terrore globalizzato in grado di mobilitare i nemici
interni e esterni all'Occidente.


Magdi Allam


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