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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Le intenzioni del Pontefice all'Apostolato della preghiera

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2015 11:16
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08/01/2010 19:06
 
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DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII 
AD UNA RAPPRESENTANZA DI CENTRI 
DELL'APOSTOLATO DELLA PREGHIERA*

Domenica, 17 gennaio 1942

 

Nel contemplarvi qui riuniti intorno a Noi, cari Crociati dell'Eucaristia, diletti Zelatori, Zelatrici, Direttori e membri dell'Apostolato della preghiera, Ci sembra di far Nostra, quasi rivivendola, una scena grandiosa e commossa che ci presenta la Sacra Scrittura. Noi vediamo, salito sulla vetta del monte Horeb, mentre il popolo di Dio combatteva nel piano, Mosè orante con le braccia e le mani alzate, preludente e inconscia immagine del gran Mediatore dalle braccia distese sulla croce. Ai fianchi del pregante Condottiero, per timore che gli venissero meno le forze in quell'implorante atto faticoso, ecco due dei suoi più fidi sorreggergli le braccia con filiale sollecitudine, pieni di fede nella efficacia della preghiera del loro Capo (Exod. 17).

Anche Noi da questo colle del Vaticano assistiamo ad una grande contesa, incomparabilmente più vasta e più fiera di quella, pur immane, che mette in conflitto, gli uni contro gli altri, i popoli della terra; contesa spirituale, la quale altro non è che un episodio della lotta permanente e intima del male contro il bene, di Satana contro Cristo.

Noi, le mani tese verso il cielo, sentiamo gravare sulle Nostre spalle il peso di una indicibile responsabilità, premere il Nostro cuore un dolore profondo, che trova in voi, fedelissimi, un conforto nel tenervi che fate a Noi dappresso, unendo la vostra preghiera alla Nostra, i vostri sacrifici alle Nostre pene, le vostre opere alle Nostre fatiche. Non siete voi forse che nel corso di ciascun mese « tutte le vostre preghiere, le vostre opere, le vostre sofferenze della giornata » dirigete alle grandi intenzioni generali della Vittima divina, alla riparazione dei peccati e alle intenzioni particolari che Noi stessi vi diamo per consegna?

1. Il mondo troppo spesso ha o si fa una idea ben meschina della forza della preghiera e di coloro che pregano; non vi vede se non una occupazione tranquillamente pia, o ansiosamente sollecita, o liricamente esaltata di anime assenti dalla terra e dalla vita comune e sociale, anime che chiama mistiche, senza comprendere la bellezza, la grandezza, il significato profondo di questa parola.

Era dunque assente dalla terra e si disinteressava del mondo la grande mistica Teresa di Avila, la cui opera era mossa e guidata dalla brama di strappare le regioni cattoliche all'errore invadente e dilacerante il grembo della Sposa di Cristo? (cfr. Sta. Teresa de Jesus, Camino de perfección c. I). Del resto, uno dei corifei del libero pensiero nel secolo scorso diede alla disdegnosa concezione di frivoli filosofanti una vigorosa smentita dicendo : « Teresa fu il vero avversario della Riforma: ella fonda un Ordine per combatterla con la preghiera, con le lagrime e con l'amore. Non si erano mai intesi simili gemiti dopo il Golgota ».

La preghiera, le lagrime, l'amore, sono in realtà grandi cose: sono i doni che ogni mattina voi presentate al Cuore di Gesù per mezzo del Cuore immacolato di Maria nella vostra offerta quotidiana dell'Apostolato della preghiera; sono i doni del cuor vostro al Cuore di Cristo, perché conforti voi e il mondo nei travagli e affanni di quaggiù.

Voi li offrite in unione col sacrificio che Gesù stesso da secoli offre continuamente sull'altare. Uniti come siete a Lui, anche la vostra preghiera deve salire verso l'Eterno Padre, da questa terra di cui voi prendete in mano e fate vostri tutti gli interessi.

Non si può infatti comprendere pienamente il carattere e il vigore della Chiesa né misurare adeguatamente i benefici effetti della sua azione, se non si tengono in conto e in particolare pregio le preghiere e i sacrifici in tal guisa offerti dai fedeli. La investigazione storica suole proporsi l'ardua impresa di esaminare e determinare, fino a qual segno e in quale grado la Chiesa, nei vari periodi della sua esistenza, sia pervenuta a compiere la missione affidatale. Noi non intendiamo qui di ponderare le difficoltà di ordine generale che una simile valutazione incontra, come pure prescindiamo dalla considerazione che sembra quasi impossibile di racchiudere in qualche modo entro i confini di formule storiche il tranquillo, ma, anche nei tempi di procella e di declinamento, sempre vigoroso torrente della quotidiana vita ed opera della Chiesa. In un punto però tale ricerca storica necessariamente fallisce. Il fine proprio di tutta l'azione della Chiesa è soprannaturale; perciò soltanto nell'altro mondo apparirà con luminosa chiarezza quali ingenti benefici essa ha apportati alla umana famiglia, quante anime, per virtù della preghiera e del sacrificio di Cristo e dei fedeli a Lui uniti, essa condusse a Dio e alla loro eterna felicità. Voi però, diletti figli e figlie, potete avere la lieta e sicura coscienza di appartenere, come seguaci del passato, come avanguardie del presente e dell'avvenire, all'esercito di coloro che, mediante quotidiani sacrifici e preghiere hanno cooperato, cooperano e coopereranno con Cristo al raggiungimento di quell'altissimo fine.

2. La vera preghiera del cristiano, da Gesù insegnata a tutti, ma che è, a titolo speciale, la vostra, è preghiera essenzialmente di apostolato. Essa assomma in sé la santificazione del nome di Dio, l'avvento e la diffusione del suo regno, la filiale adesione alle disposizioni della sua amorosa Provvidenza e alla sua volontà redentrice e beatificante; quindi, tutti gli interessi, materiali e spirituali, degli uomini : il pane quotidiano, il perdono dei peccati, l'unione fraterna che non conosce odi né rancori, il soccorso nelle tentazioni per non soccombervi, la liberazione da ogni male. Un così gran cumulo di favori da quale altra pienezza può venire se non dai tesori di Dio, di quel Dio che si degna di accordarli alla nostra preghiera? Ecco perché, nell'immensa sciagura e crisi del genere umano, Noi confidiamo nell'aiuto delle vostre orazioni più ancora che nell'abilità dei più saggi Uomini di Stato e nel valore dei più strenui combattenti. Davanti a Dio l'arma della preghiera e della fede è più potente che non le armi di acciaio e di bronzo.

Di ciò la storia non rende forse in ognuna delle sue pagine aperta testimonianza? Le grandi gesta della Sposa di Cristo sono state sempre avviate e sostenute dalla preghiera e dal sacrificio dei fedeli. La restaurazione ecclesiastica nel secolo undecimo fu preparata dal movimento dì Cluny, iniziato già cento anni prima: movimento di vita interiore, di preghiera, di più puri e severi costumi, che solcò il terreno all'opera dei grandi Uomini di Chiesa con a capo Gregorio VII. Date un rapido sguardo al secolo decimo sesto, così grave per la Cattolicità. Nei suoi primi decenni si odono da ogni parte alti lamenti di decadimento morale. Verso la fine del secolo ecco la Chiesa rifiorire in una forza giovanile, in una prosperità e santità, quali si conoscono soltanto nei suoi tempi più fortunosi e felici. Chi ha fatto un così mirabile cambiamento? La storia lo attribuisce al lavoro potente di riforma ecclesiastica, in modo particolare ai decreti del Concilio di Trento. Ma a che cosa sarebbero valsi tutti i programmi e i decreti di riforma senza la preparazione, la collaborazione e le preghiere dei grandi Santi, di cui quel secolo fu ricco come pochi altri nei fasti della Chiesa? Si è domandato con un senso di stupore in qual modo la Francia cattolica sia potuta sopravvivere alla tempesta della grande rivoluzione, che sembrava aver distrutto quasi ogni traccia di vita ecclesiastica. L'indagine storica ha risposto che il merito principale si deve ascrivere alla pietà e alla fede intrepida della donna cattolica. Ma questi sono soltanto pochi esempi fra mille.

Se ora la Chiesa si trova dinanzi a doveri immani e a molteplici cure: azione in favore della pace; opere di carità e di soccorso ai sofferenti; lavoro missionario; riconducimento degli increduli alla fede, dei fratelli separati alla unità della Chiesa, della civiltà odierna alla onestà del costume cristiano: come potrebbe essa sperare di portar a termine così formidabile impresa senza una falange dì oranti e di penitenti, le suppliche e i sacrifici dei quali ogni giorno salgono a Dio? A questa falange voi vi siete incorporati colla vostra promessa di fedeltà al Cuore del Salvatore divino. Domandate e riceverete.

3. Immensa nella sua brevità, l'orazione domenicale compendia e abbraccia la universalità dei bisogni del mondo : e tutti questi bisogni il Salvatore guarda e raccomanda al suo Padre celeste nei minimi particolari, perché ognuno singolarmente è a Lui presente e gli preme come se non ve ne fossero altri sulla terra. Ecco il vostro modello. Che se la povera natura umana non vale a tanto, né lo sguardo vostro arriva a vedere nell'insieme ogni minimo bisogno, ecco l'Apostolato della Preghiera che propone al vostro zelo non soltanto gli stessi interessi generali del Cuore di Gesù, che sono i veri interessi del mondo, ma inoltre successivamente qualche interesse particolare e preciso dell'ora presente.

Guardate i vostri piccoli « biglietti mensili »! Quale ampiezza e quale valore essi hanno per chi sa usarne come si conviene e si meritano! Essi fanno passare a vicenda e ritornare al vostro sguardo gli affanni e le angosce soprannaturali o naturali, fisiche o morali, personali o sociali; vi raccomandano per turno tutti i paesi, tutte le stirpi, tutte le condizioni della vita privata o pubblica; fanno sfilare sotto i vostri occhi e davanti al vostro pensiero e al vostro cuore le opere che, nella loro varietà, si studiano di rimediare a tutti i mali, di rispondere a tutte le necessità, di soddisfare tutte le giuste e nobili aspirazioni. Tocca a voi ogni mese di fissare il vostro spirito su queste intenzioni, affine di meglio comprenderne l'importanza e l'urgenza, di conoscere con maggior perspicacia ed amore le miserie che invocano il soccorso, le dedizioni che attendono a provvedervi. Quanto atte sono queste intenzioni ad allargare gli orizzonti del vostro spirito, a elevare e nobilitare le affezioni del vostro cuore!

Così voi non vi contenterete del vostro piccolo biglietto mensile. Santamente curiosi vorrete, grazie al vostro bel « Messaggero », seguire le vicissitudini della lotta spirituale, che si combatte nel mondo fra le due città, quella dell'amore e quella dell'odio. All'odio o all'amore spetterà la vittoria e il trionfo? Quale incertezza! Quale impressionante contemplazione! Quale studio angoscioso! E quando per trenta giorni voi avrete pregato, lavorato, sofferto, la nuova intenzione, che vi si proporrà per il mese seguente, non seppellirà come scomparsa quella che vi sarà costata tanta pena e tanto amore. Allora, anzi, modellandosi progressivamente su quella di Gesù, la vostra preghiera si farà più e più universale, ma non meno precisa, non meno intensa; in quei momenti vi sentirete irresistibilmente sospinti dall'amore al sacrificio attivo che non si tranquilla nella preghiera, finché la pena e la sofferenza non abbiano quasi toccato il limite delle forze; in quei momenti, secondo la scultorea espressione di un ignoto scrittore dell'antichità cristiana, consumati dall'ardore della carità, dalla veemenza del desiderio, voi non sarete più dei preganti, ma preghiere viventi (cfr.S. Gregorii M. in I Reg. 13, 2 - Migne PL t. 79 col. 338).

Noi non possiamo formare per voi, né per Noi stessi, voto più caro; la speranza che si effettui di giorno in giorno più perfettamente, esalta il Nostro animo in voi.

In cotesta Pia Associazione dell'Apostolato della preghiera ammiriamo infatti un pacifico esercito di preganti con Noi, di milioni di fedeli, che dietro al labaro di Cristo intuonano la divina orazione domenicale, la più potente invocazione che dalla terra si elevi al trono di Dio per la sua gloria, per i nostri bisogni e per quelli del mondo intiero. Con questa orazione sale al cielo anche il vostro ricco tesoro spirituale, aggiunto alle vostre preghiere e ai vostri sacrifici, cui nei mesti, gravosi e dolorosi tempi che volgono avete offerti a conforto e sostegno Nostro; salgono a quel Dio che è Padre delle misericordie, e da cui invochiamo su tutti voi, quale espressione del riconoscente animo Nostro, quell'abbondanza di favori spirituali, che corona grazia con grazia, e sublima nell'atmosfera dello spirito anche l'Obolo presentatoCi così generosamente, per il quale vi siamo pure gratissimi. Onde con tutto il Nostro affetto paterno al benemerito Direttore generale della vostra santa e immensa Associazione, allo zelantissimo ed eloquente Direttore Nazionale per l'Italia, ai Direttori diocesani e locali, a tutti i membri qui presenti e a quelli che da lungi sono uniti e si uniscono a voi, sparsi per il mondo, Crociati piccoli e grandi, Famiglie del Sacro Cuore, Zelatori e Zelatrici di ogni Nazione e di ogni grado, impartiamo l'Apostolica Nostra Benedizione.


*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, IV, 
  Quarto anno di Pontificato, 2 marzo 1942 - 1° marzo 1943, pp. 365-371
  Tipografia Poliglotta Vaticana




Le intenzioni del Pontefice all'Apostolato della preghiera per il 2011



                                 


 

Gennaio

 

Generale:  Perché le ricchezze del creato siano preservate, valorizzate e rese disponibili a tutti, come dono prezioso di Dio agli uomini.
Missionaria:  Perché i cristiani possano raggiungere la piena unità, testimoniando a tutto il genere umano la paternità universale di Dio.

Febbraio

Generale:  Perché la famiglia sia da tutti rispettata nella sua identità e sia riconosciuto il suo insostituibile contributo in favore dell'intera società.
Missionaria:  Perché in quei territori di missione dove più urgente è la lotta contro le malattie, le comunità cristiane sappiano testimoniare la presenza di Cristo accanto ai sofferenti. 


Marzo

Generale:  Perché le nazioni dell'America Latina possano camminare nella fedeltà al Vangelo e progredire nella giustizia sociale e nella pace.
Missionaria:  Perché lo Spirito Santo dia luce e forza alle comunità cristiane e ai fedeli perseguitati o discriminati a causa del Vangelo in tante regioni del mondo. 


Aprile

Generale:  Perché la Chiesa sappia offrire alle nuove generazioni, attraverso l'annuncio credibile del Vangelo, ragioni sempre nuove di vita e di speranza.
Missionaria:  Perché i missionari, con la proclamazione del Vangelo e la testimonianza di vita sappiano portare Cristo a quanti ancora non lo conoscono. 


Maggio

Generale:  Perché quanti operano nei mezzi di comunicazione rispettino sempre la verità, la solidarietà e la dignità di ogni persona.
Missionaria:  Perché il Signore doni alla Chiesa in Cina di perseverare nella fedeltà al Vangelo e di crescere nell'unità. 


Giugno

Generale:  Perché i sacerdoti, uniti al Cuore di Cristo, siano sempre veri testimoni dell'amore premuroso e misericordioso di Dio.
Missionaria:  Perché lo Spirito Santo  faccia sorgere dalle nostre comunità numerose vocazioni missionarie, disposte a consacrarsi pienamente alla diffusione del Regno di Dio. 


Luglio

Generale:  Perché i cristiani contribuiscano ad alleviare, specialmente nei Paesi più poveri, la sofferenza materiale e spirituale degli ammalati di Aids.
Missionaria:  Per le religiose che operano nei territori di missione, affinché siano testimoni della gioia del Vangelo e segno vivente dell'amore di Cristo. 


Agosto

Generale:  Perché la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge a Madrid incoraggi tutti i giovani del mondo a radicare e fondare la loro vita in Cristo.
Missionaria:  Perché i cristiani dell'Occidente, docili all'azione dello Spirito Santo, ritrovino la freschezza  e  l'entusiasmo della loro fede. 


Settembre

Generale:  Per tutti gli insegnanti, affinché sappiano trasmettere l'amore alla verità ed educare agli autentici valori morali e spirituali.
Missionaria:  Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniandone la bellezza con la gioia della fede. 


Ottobre

Generale:  Per i malati terminali, perché nelle loro sofferenze siano sostenuti dalla fede in Dio e dall'amore dei fratelli.
Missionaria:  Perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale accresca nel Popolo di Dio la passione per l'evangelizzazione e il sostegno all'attività missionaria con la preghiera e l'aiuto economico alle Chiese più povere.

 



Novembre

Generale:  Per le Chiese orientali cattoliche, affinché la loro venerabile tradizione sia conosciuta e stimata quale ricchezza spirituale per tutta la Chiesa.
Missionaria:  Perché il continente africano trovi in Cristo la forza di realizzare il cammino di riconciliazione e di giustizia, indicato dal secondo Sinodo dei Vescovi per l'Africa.

 



Dicembre

Generale:  Perché tutti i popoli della terra, attraverso la conoscenza ed il rispetto reciproco, crescano nella concordia e nella pace.
Missionaria:  Perché i bambini e i giovani siano messaggeri del Vangelo e perché la loro dignità sia sempre rispettata e preservata da ogni violenza e sfruttamento.


Dal Vaticano, 31 Dicembre 2009


 


                                                                                                     

(L'Osservatore Romano - 9 gennaio 2010)



Per ulteriori approfondimenti cliccate nel sito ufficiale:

http://www.adp.it/ 

                                               



Le Intenzioni affidate dal Santo Padre all’Apostolato della preghiera per l’anno 2010

Città del Vaticano (Agenzia Fides)

Pubblichiamo le Intenzioni che il Santo Padre Benedetto XVI ha affidato all’Apostolato della Preghiera per l’anno 2010.



GENNAIO 2010

I giovani e i mezzi di comunicazione sociale

Generale: Perché i giovani sappiano utilizzare i moderni mezzi di comunicazione sociale per la loro crescita personale e per meglio prepararsi a servire la società.

L’unità fra i cristiani

Missionaria: Perché ogni credente in Cristo prenda coscienza che l’unità fra tutti i cristiani costituisce una condizione per rendere più efficace l’annuncio del Vangelo.


FEBBRAIO

Gli scienziati

Generale: per tutti gli scienziati e gli uomini di cultura, perché attraverso la sincera ricerca della verità possano giungere alla conoscenza dell’unico vero Dio.

L’identità missionaria della Chiesa

Missionaria: Perché la Chiesa, consapevole della propria identità missionaria, si sforzi di seguire fedelmente Cristo e di proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli.


MARZO

L’economia mondiale

Generale: Perché l’economia mondiale sia gestita secondo criteri di giustizia e di equità,tenendo conto delle reali esigenze dei popoli, specialmente di quelli più poveri.

Le Chiese in Africa

Missionaria: Perché le Chiese in Africa siano segno e strumento di riconciliazione e di giustizia in ogni regione del Continente.


APRILE

Il fondamentalismo e l’estremismo.

Generale: Perché ogni spinta al fondamentalismo e all’estremismo sia contrastata dal costante rispetto, dalla tolleranza e dal dialogo tra tutti i credenti.

I cristiani perseguitati

Missionaria: Perché i cristiani perseguitati a causa del Vangelo, sostenuti dallo Spirito Santo, perseverino nella fedele testimonianza dell’amore di Dio per l’intera umanità.



MAGGIO


Il traffico umano

Generale: Perché si ponga fine al triste ed iniquo commercio di esseri umani che purtroppo coinvolge milioni di donne e bambini.

I preti, religiose e laici impegnati

Missionaria: Perché i ministri ordinati, le religiose, i religiosi e i laici impegnati nell’apostolato, sappiano infondere entusiasmo missionario alle comunità affidate alle loro cure.



GIUGNO


Il rispetto della vita umana

Generale: Perché ogni istituzione nazionale e soprannazionale si impegni a garantire il rispetto della vita umana, dal concepimento fino al suo termine naturale.

Le Chiese in Asia

Missionaria: Perché le Chiese in Asia, che costituiscono “un piccolo gregge” tra popolazioni non cristiane, sappiano comunicare il Vangelo e testimoniare con gioia la loro adesione a Cristo.



LUGLIO


Giustizia nelle elezioni dei governanti

Generale: Perché in tutte le nazioni del mondo le elezioni dei governanti si svolgano secondo giustizia, trasparenza ed onestà, rispettando le libere decisioni dei cittadini.

Una cultura urbana di giustizia, solidarietà e pace

Missionaria: Perché i cristiani si impegnino ad offrire dappertutto, specialmente nei grandi centri urbani, un valido contributo alla promozione della cultura, della giustizia, della solidarietà e della pace.


AGOSTO

I disoccupati e i senzatetto

Generale: Perché i disoccupati, i senzatetto e quanti vivono in gravi situazioni di necessità trovino comprensione ed accoglienza e siano aiutati in modo concreto a superare le loro difficoltà.

I discriminati, affamati, emigrati

Missionaria: Perché la Chiesa sia la “casa” di tutti, pronta ad aprire le sue porte a quanti sono costretti dalle discriminazioni razziali e religiose, dalla fame e dalle guerre ad emigrare in altri Paesi.


SETTEMBRE

La Parola di Dio segno di sviluppo sociale

Generale: Perché nelle regioni meno sviluppate del mondo l’annuncio della Parola di Dio rinnovi il cuore delle persone, incoraggiandole ad essere protagoniste di un autentico progresso sociale.

La fine delle guerre

Missionaria: Perché aprendo il cuore all’amore, si ponga fine alle tante guerre e ai conflitti che ancora insanguinano il mondo.



OTTOBRE

Le Università Cattoliche

Generale: Perché le Università Cattoliche diventino sempre più luoghi dove, grazie alla luce del Vangelo, sia possibile sperimentare l’armonica unità esistente tra fede e ragione.

La Giornata Missionaria Mondiale

Missionaria: Perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale sia occasione per comprendere che il compito di annunciare Cristo è un servizio necessario e irrinunciabile che la Chiesa è chiamata a svolgere a favore dell’umanità.



NOVEMBRE

Drogati e vittime di ogni forma di dipendenza

Generale: Perché quanti sono vittime della droga e di ogni altra forma di dipendenza, grazie al sostegno della comunità cristiana, trovino nella potenza di Dio Salvatore la forza di cambiare radicalmente la loro vita.

La missione continentale nell’America Latina

Missionaria: Perché le Chiese dell’America Latina proseguano la missione continentale proposta dai loro Vescovi, inserendola nell’universale compito missionario del Popolo di Dio.


DICEMBRE

L’esperienza del dolore personale aiuti i sofferenti.

Generale: Perché l’esperienza della sofferenza sia occasione per comprendere le situazioni di disagio e di dolore in cui versano le persone sole, gli ammalati e gli anziani, e stimoli tutti ad andare loro incontro con generosità.

Aprire le porte a Cristo

Missionaria: Perché i popoli della terra aprano le porte a Cristo e al suo Vangelo di pace, fraternità e giustizia.

Dal Vaticano, 31 Dicembre 2008
Benedictus XVI


                                              


 
[Modificato da Caterina63 03/05/2015 10:52]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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PREGHIERA DEL MAESTRO 
DI SUA SANTITÀ PIO XII*


 

O Verbo incarnato, Maestro dei maestri, amabilissimo nostro Gesù, che ti degnasti di venire al mondo per indicare con la tua infinita sapienza e inesauribile bontà agli uomini il cammino del cielo, ascolta benigno le umili suppliche di coloro che, seguendo le tue orme, vogliono essere maestri cattolici degni di questo nome, mostrando alle anime i sentieri sicuri che conducono a te e per te alla eterna felicità.

Concedici la luce, non solo per schivare le insidie e i lacci dell'errore, ma anche per penetrare le verità fino a conseguire quel lume di chiarezza, per cui ciò che è il più essenziale diviene il più semplice, e quindi il più adatto alle intelligenze anche dei piccoli, nei quali specialmente si riflette la tua divina semplicità; visitaci col soccorso del tuo spirito creatore, affinché possiamo insegnare debitamente, quando ne riceviamo il mandato, la dottrina della fede.

Donaci la virtù per adattarci alle menti non ancora mature dei nostri discepoli, per favorire le loro belle e fresche energie, per comprendere i loro difetti, per sopportare le loro irrequietezze; per fare noi stessi piccoli senza abbandonare la cattedra del nostro dovere, a tua imitazione, o Signore, che ti facesti come uno di noi senza lasciare il soglio altissimo della tua divinità.

Ma soprattutto ricolmaci del tuo Spirito di amore : amore per te, Maestro unico e buono, per immolarci nel tuo santo servizio; amore alla nostra professione, per vederla come una nobilissima vocazione e non come un comune impiego; amore alla nostra santificazione, come fonte principale del nostro lavoro e del nostro apostolato; amore alla verità, per non mai deliberatamente distaccarci da essa; amore alle anime, che dobbiamo modellare e plasmare al vero ed al bene; amore ai nostri alunni, per farne ittadini esemplari e figli fedeli della Chiesa, ai nostri amatissimi fanciulli e giovani, con vero sentimento di una paternità più elevata, più cosciente e più pura di quella semplicemente naturale.

E tu, Madre santissima, Maria, sotto il cui sguardo amoroso l'adolescente Gesù cresceva in sapienza ed in grazia, sii nostra interceditrice presso il tuo divin Figlio, e impetraci l'abbondanza delle grazie celesti, affinché l'opera nostra ridondi in onore e gloria di Lui, che col Padre e lo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Così sia!

 

Die 28 Decembris 1957

Ssmus  D. N. Pius Div. Prov. Pp. XII benigne concedere dignatus est Indulgentiam mille dierum, a docentibus saltem corde contrito lucrandam, quoties supra relatam orationem devote recitaverint. Contrariis non obstantibus quibuslibet.

 

N. Card. CANALI, Paenitentiarius Maior

S. Luzio, Regens

L. + S.


*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XIX, 
Diciannovesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1957 - 1° marzo 1958, pp. 900-901 - Tipografia Poliglotta Vaticana














 








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(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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