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Ultimo Aggiornamento: 13/12/2012 09:25
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21/06/2012 09:18
 
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l’altra meta’ di messori: rosanna

 

L’apologetica “incarnata” di “Donna Rosanna”

 

Rosanna Brichetti Messori

 

 

 

Appena messo piede nella casa di Desenzano del Garda…normale che l’argomento fosse… Vittorio Messori e che, sull’argomento, Rosanna fosse preparatissima. Tuttavia, lei non lo “approfondì” solo per fornirmi del materiale o per descrivermi i tratti salienti della “committenza”. Nel piccolo soggiorno, tappezzato dalle copertine delle edizioni italiane ed estere dei libri dello scrittore cattolico, parlarono l’uno dell’altra. E capii che, in fondo, la prima “descrizione” di Vittorio aveva il significato di una sua introduzione ad una vita di cui Rosanna è la protagonista principale.

 

 

 

di Sebastiano Mallia su papalepapale.com

 

Rare volte, ti capita di leggere un libro – per di più, un saggio – e avere la chiara sensazione di sentire parlare l’autore, come se si fosse davvero materializzato davanti a te.

Rare volte, insomma, un libro – un saggio – è pure un vero e proprio incontro con chi lo ha scritto: con ciò che pensa, con ciò in cui crede. Anche con quello stesso “qualcuno” che hai avuto però l’occasione di conoscere ed apprezzare di persona: con quello che hai intuito del suo modo di essere.

E’ quanto accaduto a me leggendo Fede. Un incontro non una teoria, l’ultima fatica letteraria di Rosanna Brichetti Messori, uscita nel maggio scorso per i tipi della Sugarco edizioni. Un’appassionata e caleidoscopica traccia di una singolare “apologetica fatta di carne” che esprime appieno la personalità della sua autrice e non solo quello in cui crede.

Uno scritto per il quale titolo non fu mai tanto azzeccato: non certo perché dà subito l’idea di ciò che ti aspetta, ma perché è proprio un incontro anche quello che stai per fare.

Per me, una strana – e piacevole – “rimpatriata”.

 

NEL SOGGIORNO CON DONNA ROSANNA: CALORE, SIMPATIA MA POCHE “CHIACCHIERE”

Rosanna. (Per gentile concessione del sito www.vittoriomessori.it)

La prima volta che andai a trovare Vittorio Messori, ormai undici anni fa, Rosanna fu uno dei primi “argomenti” di cui mi parlò, appena sbarcato a Verona, quasi volesse “prepararmi”. I due concetti principali per descriverla furono la sua “solarità” e la sua “preparazione” (Rosanna Brichetti è laureata in giurisprudenza e teologia).

Appena messo piede nella casa di Desenzano del Garda, la sua spontaneità la rese subito protagonista della nostra prima chiacchierata.

Ero salito dalla Sicilia su fino al Garda, per impostare il sito web da dedicargli [sito ufficiale www.vittoriomessori.it noto anche come “Et-Et”]: normale, dunque, che l’argomento fosse… Vittorio Messori e che, sull’argomento, Rosanna fosse preparatissima.

Tuttavia, lei non lo “approfondì” solo per fornirmi del materiale o per descrivermi i tratti salienti della “committenza”. Nel piccolo soggiorno, tappezzato dalle copertine delle edizioni italiane ed estere dei libri dello scrittore cattolico, parlarono l’uno dell’altra. E capii che, in fondo, la prima “descrizione” di Vittorio aveva il significato di una sua introduzione ad una vita di cui Rosanna è la protagonista principale.

Ne nacque un affascinante siparietto, con lei a lasciare trapelare qualcosa del privato, del carattere del suo Méssori (come lo chiama con complicità) e lui, con un sorriso benevolo, ma anche malinconicamente rassegnato, a cercare di porre un torinese “freno”, a suon di battute e sospiri, ad un profluvio (ma non indiscreto) di informazioni sul suo conto.

Una scena deliziosa, ripetutasi talvolta nei nostri incontri, questa dell’antiretorico Messori e della sua estroversa consorte, pronta ad accoglierti e ad introdurti nel loro mondo.

 

UNA VITA INTERA SEGNATA DA MESSORI. CONTROVERSA, MA SEMPRE IN OBBEDIENZA ALLA CHIESA

Vittorio e Rosanna, a ritirare un importante premio in Spagna

Rosanna Brichetti è lei stessa, insomma, una sorta di libro aperto, dal quale traspare la serenità di una fede salda ma, al contempo, sorridente. A dispetto di vicissitudini non proprio semplici.

Perchè, sposatisi solo nel 1996, Vittorio Messori e Rosanna Brichetti si conoscono da una vita intera, accomunati non solo da un sentimento coltivato, crogiolato negli anni, ma soprattutto dalla forte passione per Cristo, per la fede cattolica, alla quale sono approdati in modi radicalmente diversi. Una passione che li accomuna da subito in un legame che investe anche l’intelletto e lo spirito.

Nell’intervista che Stefano Lorenzetto riuscì a realizzare nel 2007 – quanto di più personale sia stato pubblicato su di loro come coppia – è riportato un racconto del processo, durato circa vent’anni, di dichiarazione della nullità del primo matrimonio di Messori.

Nella loro storia, per tornare a stare assieme, hanno dovuto tener conto di un vincolo che entrambi rispettavano profondamente. Ne andava della loro stessa fede.

E, in questa loro vicenda, c’è molto di quello in cui essi credono – la Chiesa, il suo potere di legare e di sciogliere su questa terra – e dell’intensità e la convinzione con la quale credono.

 

LA FEDE: UN PERCORSO INCARNATO

Insomma, quando parla di fede “non come una teoria”, Rosanna Brichetti sa bene a cosa si riferisce.

E, così, il paradigma-chiave di questa sua ultima fatica (la prima è Credere per vivere del 2007 sempre per Sugarco edizioni) è il percorso dei discepoli di Emmaus: dalla delusione, dalla constatazione di quello che può apparire – a viste solo umane – l’attuale “fallimento” della fede in una società prevalentemente secolarizzata ed agnostica.

Si tratta, per l’autrice, di fare assieme un percorso non prima di aver incontrato, ancora una volta, il Risorto che si cela e che solo il risveglio del cuore ci aiuta a riconoscere. E così la fede viene spiegata passo passo anche in molti degli aspetti problematici nel nostro tempo, come nella pagine semplici e convincenti che affrontano il tema della molteplicità delle religioni e il significato che ha tutto questo, in una prospettiva cattolica.

Il tutto con una preparazione teologica e filosofica non comune, come nelle pagine dedicate dall’astrologia, e con una conoscenza profonda della storia, soprattutto quella della Chiesa e delle sue dinamiche.

 

CONTROBATTE AL PREPARATISSIMO CONSORTE, MA SI ARRENDE PER AMORE

Una preparazione che, ovviamente, non sorprende chi conosce l’autrice.

Capitò, anni fa, a Mantova, di ritrovarci a pranzo con loro assieme a mia moglie.

Prima d’incontrarci, Vittorio aveva fatto un acquisto dei suoi: una pergamena che riportava un’antica mappa di non so quale contado che aveva a che vedere – per quel che ricordo – con gli Sforza e con i territori del Mantovano. In attesa dei tortelli di zucca appena ordinati, Messori srotolò la pergamena e la stese sul tavolo, iniziando a parlarmi di quello che riportava e degli accordi e cessioni che erano serviti per tracciare, sul territorio, quegli antichi confini.

Rosanna – che aveva ascoltato tutto, nonostante si stesse intrattenendo con mia moglie – si avvicinò e, un po’ perplessa per quanto il marito mi stava raccontando, volle precisare qualcosa. Assistetti alla scena piuttosto imbarazzato: certo, dalla mia ignoranza totale sugli Sforza e i loro “contadi” (o come diavolo si chiamassero), ma anche dal filo di tensione che si formò nell’aria. Vittorio “controprecisò” e Rosanna “si arrese”: ma restò la certezza che, a quel tavolo, almeno due persone sapessero troppo bene di cosa stessero discutendo, alludendo a quella mappa…

 

NEL SUO LIBRO, LA FEDE SI NUTRE DI VITA VISSUTA

La casa dei Messori a Desenzano del Garda (per gentile concessione di www.vittoriomessori.it)

E’, in fondo, la conferma di quanto troviamo nel capitolo sull’amore di coppia di questo Fede. Un incontro non una teoria: in effetti, nasce da un confronto in cui qualcosa di noi è destinato a morire, come per il chicco di grano, la grande libertà che dà a ciascuno l’essere “una carne sola” con l’altro.

E, siccome Rosanna non si sofferma sulle teorie se non può confermarle con vicende di vita vissuta, ecco che le pagine dedicate alla vita di coppia sono precedute da tre esempi di donne molto vicine ad entrambi. Particolarmente toccanti sono le pagine dedicate dall’autrice alla cognata Laura, moglie di Mauro, il fratello minore di Vittorio, morta per un tumore nel 2007; così come ad altre donne il comune denominatore è l’essersi dedicate al matrimonio ed alla famiglia. L’essersi lasciate coinvolgere nelle esistenze dei loro uomini, averle fatte proprie, come in realtà è accaduto proprio per i coniugi Messori.

 

DUE ITINERARI DIVERSI MA UN UNICO MODO DI VIVERE LA FEDE

Vittorio Messori col cardinale Ratzinger a Bressanone, ai tempi di "Rapporto sulla fede". Che all'autore costò persino minacce di morte ad opera di "democratici, pacifisti e non violenti" sedicenti spiritati dal Concilio, che andavano anche sotto il nome di "cattocomunisti". L'autore dovette riparare, per un certo periodo, in una località sconosciuta, per questioni di sicurezza, appunto.

Rosanna e Vittorio, nel quotidiano dei loro impegni, vanno molto spesso l’una ai momenti pubblici dell’altro e viceversa, trovando il modo anche di sostituirsi.

Ma vanno molto anche da soli, cercando di rispettare gli eventi ai quali sono invitati.

Rosanna, collaboratrice del Timone sin dalla sua fondazione, con una rubrica – per continuità e costanza – non meno stabile rispetto ai Vivai del marito, viene spesso invitata da chi l’apprezza per i suoi libri ed i suoi interventi.

Vanno da soli, come si intuisce da questo bellissimo libro, per inseguire i loro rispettivi percorsi. Quello di Vittorio, lo sappiamo, è fatto principalmente di sedentarietà – fra libri da leggere o da scrivere – ma non è meno passionale, al punto di spingerlo a lunghi viaggi per controllare un nome o una data.

Quello di Rosanna è, soprattutto, un itinerario di volti da incontrare. Capitava spesso, infatti, in alcune discussioni, che lei se ne uscisse con l’accenno a quel sacerdote o quell’altra persona impegnata, a conferma di quanto Vittorio diceva su alcuni aspetti della vita della Chiesa e della fede.

Molto del cattolicesimo di Messori riposa nella consapevolezza del valore e del significato dell’Incarnazione: che non sia solo una teoria, un po’ più “calda” delle altre, lo troviamo confermato da quanto porta, ad entrambi, il modo di vivere la fede e la “missione”, l’apologetica della moglie che – affettuosamente, certo, ma anche con l’uso di un tono che vuole conferirle una riconosciuta nobiltà – Vittorio spesso chiama “Donna Rosanna”.

 

UN SANTUARIO DA CUSTODIRE CON INTELLIGENZA

Messori fra i suoi attrezzi di lavoro: i libri.

Credo che, in fondo, se Vittorio, con gli anni, si è aperto per parlare un po’ di sé – al punto di dare alle stampe quel Perchè credo in cui è riportata la vicenda della sua conversione – è per il discreto ed amorevole lavoro di diffusione del Messori-uomo, fatto da Rosanna.

Capiamoci, però: non siamo certo di fronte ad uno spiattellamento ingenuo o, peggio, interessato di una moglie devotissima.

Tanto per rimanere al fatto scatenante della conversione, dopo anni di lavoro sul sito (“Et Et”) e di fiducia dello scrittore, guadagnata un po’ indegnamente, mi azzardai tempo fa, alla prima festa del Timone, a chiedere a Rosanna almeno uno spunto in proposito. Non ne uscì nulla, se non una gentile conferma di quel poco che avevo intuito dalla lettura dei suoi libri.

Fedeltà, certo, oltre che discrezione: il santuario di ciascuno ha sempre una sola chiave, da usare con parsimonia.

 

APOLOGETICA DI CARNE E… DI COPPIA

Molti altri spunti, di vita vissuta, di persone incontrate, di esperienze forti, si trovano in questo Fede. Un incontro non una teoria. Inclusi quelli presi dalla vita di una coppia molto particolare, che ha messo al centro di un itinerario di vita prima che intellettuale, la passione di confermare e convincere secondo ragione il prossimo nella fede cattolica e romana.

Un itinerario con il quale Donna Rosanna – non solo con le belle pagine di questo libro – ha disegnato i confini di una “apologetica fatta di carne”, non meno efficace rispetto a quella del suo famoso marito.




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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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