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Radici Cristiane

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2010 12:53
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Sesso: Maschile
12/03/2010 12:40
 
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 16/10/2003 8.47
Ma l'omosessualità, come puoi ben capire non rientra nei canoni suddetti: non lede il diritto degli individui che la praticano (inquanto sono consezienti a praticarla), non reca un danno considerevole e perdurante o cronico... come potresti farla entrare nell'accezione di reato?
..........
continuiamo nell'equivoco.....a me NON interessa valutarne il reato se o NON è un reato.....a me interessa valutarne il peccato....e IL CANONE BIBLICO.......
riguardo poi alla persona....ha tutta la mia comprensione, rispetto e amore......
Il resto NON M'INTERESSA......
 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 37 di 64 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIreneo81 Inviato: 16/10/2003 14.32
Cara Caterina,    La Pace di Cristo!
 
Ma perchè confondi i piani del discorso ed i diversi interlocutori, guarda che sto per  !
Che tu vuoi mantenere la situazione su un piano teologico l'ho capito; è per questo che è a te che ho indirizzato tutta l'indagine storico-teologica della condanna degli atti sodomitici nella bibbia.
 
Mentre, e questo lo sa anche la chiesa, è necessario distinguere reato da peccato e, a Raptor che aveva interpretato il mio precedente post come  un avvalorare la tesi consensualista del diritto io ho risposto facendo chiarezza e rifiutando una tale interpretazione di quanto scritto, proponendone l'Interpretazione autentica.
 
Dunque Caterina ritengo che l'estrapolazione del mio post con la tua risposta sia estremamente fuori luogo... eppure pensavo di essere stato chiarmo mettendo in grassetto i miei tre destinatari all'inizio delle parti a loro dedicate e che non erano un unico discorso ma facevano fronte a diverse richieste e necessità.
 
La prima era mia di ringraziare Iyvan per la sua capacità di riuscire a non fraintendermi (come state facendo tutti, perchè le vostre risposte non riesco a ritrovarmi in quanto dite che io affermo).
 
La seconda necessità era chiarire a Raptor cosa intendessi per reato e cosa lo stato intende con questo concetto, assicurandolo che non propongo alcuna teoria consensuale del diritto.
 
La terza necessità era far notare a te che la sacra scrittura deve essere letta con i criteri dell'attuale teologia biblica cattolica che prevede sia lo studio dei termini che indicano una determinata realtà, il contesto storico e i fini di ogni testo biblico.
Questo tipo di indagine scientifica sulla scrittura ti ho voluto sintetizzare per rispondere alla tua richiesta di vedere dove nella bibbia si permetteva agli omosessuali di vivere insieme. La risposta che un'indagine biblica seria ti può fare è che la bibbia non conosce la situazione omosessuale come tendenza psicologica che coinvolge tutto l'essere dell'uomo (acquisizione recentissima, si può dire dell'ultimo cinquantennio) ma solo etero che si pervertono con altri uomini. Come ben sappiamo, anche da molti dialoghi infuocati in questo gruppo con alcuni evangelici, la scrittura non è come un'enciclopedia in cui è scritto tutto, ma è il testo che dà i criteri chiari per comprendere le varie situazioni e dottrine. La stranezza Caterina è che tu stessa hai affermato ciò in più di un forum parlando di dottrina, ma quando si parla di morale non hai mai immaginato di utilizzare lo stesso principio (due pesi e due misure?), ritornando ad un integralismo e letteralismo biblico degno del più fanatico movimento pentecostale esistente, anzi, conoscendo personalmente il punto di vista dei testimoni di Geova proprio su tale materia, posso dirti un integralismo e letteralismo biblico degno del più fnatico dei TdG.
 
Cara Caterina, davvero mi dispiace a volte essere così duro, anche perchè mi rendo conto che ciò che tu credi così di difendere è la purezza della verità, mentre ciò che nella raltà fai è difenderne solo un'interpretazione. Io non dico di aver ragione, come dicevo nel mio post precedente, non ritento che l'analisi biblica sull'omosessualità che ho fatto sia definitiva; ma è una realtà e non possiamo non confrontarci con il dato biblico o cercare di piegarlo a quella che è la nostra pre-comprensione.
 
Infatti tu potresti dire "Come, ma se è tanto chiaro, li ho sempre conosciuti quei passi biblici, poi il Catechismo della Chiesa Cattolica è così chiaro..." Ma qui non è in questione ciò che afferma il CCC ma ciò che afferma la scrittura. Solo la scrittura e i dogmi solennemente pronunciati sono immutabili nella chiesa, e non delle interpretazioni umane della bibbia o dei pronunciamenti morali... e queste questioni non sono nè chiaramente e definitivamente espresse nella scrittura nè c'è alcun pronunciamento dogmatico al riguardo.
 
Fatto salvo dunque l'ossequioso rispetto di cui il magistero ha diritto, la ricerca personale e teologica su tali temi non è vincolata all'uniformità che sembra tu voglia con tutte le tue forze, ma che la Chiesa non ha ritenuto necessaria.
 
Vostro servo in Cristo,
 
Ireneo.
 

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 16/10/2003 16.21
Caro Ireneo nun t'arrabbià che poi te fa male..........poi per me? figurati!!
Stamani ho ricevuto una email pazzesca.....ma che proprio perchè pazzesca mi ha confermato che alcune cose le sto facendo bene.....sono i fatidici paradossi...che servono proprio a differenziare certi aspetti.....
 
Vabbè...annamo avanti!!
 
Fino a quando mi parlerai dell'omosessualità con la differenza del senso del reato...io continuerò a risponderti come ho già fatto.....mi spiego meglio...è quanto farei (e fatto) a chi devo parlare su questo tema.....io non metterò davanti le questioni giuridiche o legislative...ma solo essenzialmente quelle bibliche....spiegate bene dalla Chiesa.....tutto qui......trovami in quel documento che ho riportato della Chiesa un paragrafo che appoggi ciò che vuoi dirmi...e allora proverò a modificare il mio pensiero inerente ad un confronto...ma il confronto lo desidererei avere su quel testo e NON sulle leggi di uno Stato LAICO...mi sono spiegata?.......
 
Se io "sono di Cristo" è attraverso il Cristo che devo vedere l'altro....in funzione anche della società in cui vive e nel suo contesto.....ma io non mi sento "dello Stato", per cui non voglio proprio affrontare l'argomento con gli occhi di un giurista o di un avvocato......è chiaro questo aspetto?
La parte legislativa e del concetto di reato la conosco non preoccuparti....ho chi vicino a me mi istruisce in questo senso...........il senso che manca...E' QUELLO EVANGELICO....e non possiamo fare un mischiaticcio.....tutto qui....
Confrontiamoci su quel testo della Chiesa che è ufficiale e che non parla affatto della scelta "del male minore" quale giustificazione di un atto ILLECITO riportato dalla Bibbia.....
 
Il resto sono pensieri nostri che se pur detti a fin di bene...finiscono per confondere invece....la strada che un omosessuale dovrebbe intraprendere per evitare di allontanarsi da Dio......
 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 39 di 64 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIreneo81 Inviato: 16/10/2003 18.51
La Pace di Cristo!
 
Cara Caterina, resto attonito!
 
Uno stato multientinco, multiculturale e multireligioso deve basare il suo ordinamento sul libro sacro di una religione o sul diritto naturale riconoscibile da tutti? Io protendo per il diritto naturale, che sappiamo non essere in contrasto con la morale cristiana, ma che non ha la caratteristica massimale di quest'ultima. Il tuo discorso non farebbe una grinza in una società fatta interamente di credenti, mentre io non mi rivolgo ai credenti cristiani, ma a tutti i cittadini europei... e non posso imporre una visione cattolica, ma sforzarmi di educare verso una visione del diritto che tenda alla morale cattolca, se lo ritengo giusto, ma che non potrà mai concidere con essa se non in uno stato teocratico, che io non ci tengo a costruire.
 
Poi non so se lo sei o lo fai. Perchè hai completamente ignorato la mia ricerca biblica? Mi sembri come quando ho parlato di icone con un iscritto evangelico che alla fine ha parlato di tutt'altro e non rispondeva mai a quello che dicevo.
 
Come, prima mi dici di vedere sulla bibbia, e io vedo sulla bibbia, poi te ne sbatti della ricerca, non dedichi neanche un rigo per dirmi "L'ho letta, interessante ma non condivido" e mi dici che è meglio rivolgersi ai documenti della Chiesa? Ma hai letto le note al documento che dici? Quante citazioni bibliche a valore della sua tesi riporta? ... Se fai questa ricerca ti troverai davanti ad un abisso (vuoto).
 
Dobbiamo guardare i documenti della Chiesa? Ma sempre con i criteri scientifici, cara Caterina. Essi chiudono all'omosessualità e, se li guardiamo in progressione, i primi documenti pubblicati sul tema lo fanno con molto più rispetto e apertura degli ultimi, quasi ci fosse una regressione.
 
Ma il punto è questo: che tipo di documenti sono? Nessuna enciclica è dedicata al tema dell'omosessualità, e nessuna definizione dogmatica, come nessun documento Conciliare. Allora, secondo la tradizionale dottrina cattolica, a tali documenti occorre prestare rispettoso ossequio e non condividerli per forza.
 
Perche fai finta di non sapere che è così? Perchè tu sei una buona conoscitrice del pensiero tradizionale e conosci il principio di cui ti parlo.
 
Il fatto che l'omosessualità sia intrinsecamente peccaminosa è un'affermazione magisteriale, ma non rivelata e non siamo, come cattolici obbligati a tenerla per vera.
 
Sei tu che mi devi dimostrare il contrario e non io.
Ma visto che tanto so che in realtà tu non vuoi aprire su tale tema un dialogo che non sia altro che ripetere i documenti ufficiali della Congregazione per la Dottrina della Fede, mentre io desidero una ricerca sincera in cui i documenti della Chiesa siano importanti contributi da non sottovalutare ma non la soluzione definitva... sarà impossibile per te anche solo aprire una porta del tuo cuore a prendere in considerazione che forse, almeno in parte, potrei avere ragione. Mentre Caterina, non è mai successo a me di ignorare un documento della Chiesa sul tema, e ho sempre cercato di inquadrarlo, di leggere le fonti, di ricercare laddove possibile le bozze preparatorie per vederne l'evoluzione, di conoscere i redattori materiali...
 
Non credere assolutamente che le noste posizioni sono opposte perchè tu sul tema non vuoi sentir altro che la voce familiare del magistero e BASTA. Mentre io senza rinunciare mai ad ascoltare questa voce non smetto mai di mettermi in questione, di informarmi, di studiare e approfondire.
 
Ma la psicologia insegna che ci sono forti processi inconsci che entrano in gioco quando si tratta di parlare di tabù... e forse anche tu ne sei schiava.
 
Che Cristo ci renda veramente liberi,
 
Ireneo
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