A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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19 Aprile: Anniversario di un Pontificato nel segno dei tempi! Grazie Benedetto!

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2017 22:21
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Sesso: Femminile
08/04/2010 20:21
 
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Amici,
l'anniversario della elezione al Soglio Pontificio dell'amato Joseph Ratzinger, oggi Benedetto XVI, è al suo quinto lustro ed è, come ben sappiamo, nel bel mezzo di una tempesta mediatica che vorremo leggere con voi guardando ai "segni dei tempi" con davanti il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto!
Infatti, anche se risulterà molto difficile, è importante leggere gli avvenimenti sempre in quella prospettiva ottimistica che ci è data dalle parole del Cristo: non prevarranno!

Sappiamo tutti di cosa si sta parlando, basti sfogliare i giornali, basta leggere dall'amica Raffaella nel suo Blog per comprendere il susseguirsi di notizie, sofferenze, e quant'altro di utile alla corretta informazione.

Basta sfogliare i seguenti thread che qui troverete a vostra disposizione per comprendere le risposte sia laiche quanto ecclesiali:

ATTENZIONE: LETTERA DI BENEDETTO XVI CONTRO GLI ABUSI SESSUALI NELLA CHIESA

Visita straordinaria dei Vescovi Irlandesi e Tedesco dal Pontefice per condannare gli abusi sessuali

Dolce Vicario di Cristo in terra, abbiamo bisogno di Lei! Lettere aperte al Santo Padre

Ottimo intervento di M.Introvigne e Padre Lombardi alla trasmissione di Uno-Mattina

Marcello Pera scrive Lettera aperta contro gli attacchi al Papa ed alla Chiesa per le colpe di pochi sugli abusi sessuali



E' fuori dubbio che l'attacco al Pontefice è stato magistralmente elaborato per colpire soprattutto questo Pontificato che fin dall'inizio aveva il sapore della RESTAURAZIONE nella Chiesa....
Ratzinger era quel Cardinale che in quel Venerdì Santo di cinque anni fa, fra l'inizio dell'agonia del Pontefice regnante, il ricordo della Passione e morte di Gesù, aveva preparato una durissima riflessione della "sporcizia" che regnava nella Chiesa, per offrirla come supplica al Cristo durante quella Via Crucis....

E il Cristo lo prese in parola!
E ancora, nella Messa Pro Eligendo sempre il mite ma anche energico Ratzinger, esprime a tutta la Chiesa il momento difficile che si sta attraversando e lo fa con ulteriori denuncie sulle "mode dei tempi" infiltratesi nella Chiesa e dove leggiamo:

Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.

Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito – in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dalle onde – una bella parola: fare la verità nella carità, come formula fondamentale dell’esistenza cristiana. In Cristo, coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna” (1 Cor 13, 1).



A questo punto il Cristo chiama questo suo Fedele ed umile servitore a pascere nella Vigna il suo gregge...
E Benedetto XVI comincia il suo lavoro in un primo momento in modo molto timido, quasi felpato, come un temere di "spaventare" quella parte di gregge un pò troppo sonnacchioso, ignaro di quanto sta avvenendo nella Chiesa ma anche nel mondo...
Nel Dicembre 2005 possiamo dire che inizia la vera pulizia annunciata in quel Venerdì Santo, e il Papa comincia proprio dalle false interpretazioni alle linee guida del Concilio Vaticano II...

Il giornale Avvenire.it nel 2005 riportava in un articolo questa affermazione:

Il cardinale Joseph Ratzinger, in un incontro di qualche anno fa, ha parlato di «un isolamento oscuro del Vaticano II» e ha detto: «Alcune descrizioni suscitano l'impressione che dopo il Vaticano II tutto sia diventato diverso e che tutto ciò che è venuto prima non potesse essere più considerato o potesse esserlo soltanto alla luce del Vaticano II. Il Vaticano II non viene trattato come una parte della complessiva tradizione vivente della Chiesa, ma come un inizio totalmente nuovo. Sebbene non abbia emanato alcun dogma e abbia voluto considerarsi più modestamente al rango di Concilio pastorale, alcuni lo rappresentano come se fosse per così dire il superdogma, che rende tutto il resto irrilevante», mentre «possiamo rendere davvero degno di fede il Vaticano II se lo rappresentiamo molto chiaramente così com'è: un pezzo della tradizione unica e totale della Chiesa e della sua fede».

Appare evidente che nelle intenzioni del Pontefice ci sia proprio la fermezza di ripulire la Chiesa dalle tante illusioni perseguite a seguito di false interpretazioni date al Concilio, tuttavia invece di ottenere un aiuto concreto e compatto nella Chiesa, ecco che inizia il suo vero Calvario...

Benedetto XVI, amante e studioso della Liturgia, comincia a mettere in pratica, in modo soft, le correzioni alla Liturgia cominciando proprio dalla Messa Pontificia non soltando nominando mons. Guido Marini quale Cerimoniere Pontificio, ma anche agendo con la testimonianza: riporta la comunione in ginocchio e alla bocca; riporta il Crocefisso sull'altare; riporta la Musica Sacra nelle Liturgie varie...
Si sperava in una comunione autentica dei Vescovi in questo, ma ancora oggi non vediamo nelle nostre Parrocchie alcuna iniziativa episcopale atta ad applicare le richieste del Santo Padre...

Scopriremo così che il Papa è lasciato "solo" in molte occasioni!

Nel luglio 2007 Benedetto XVI inizia una vera riforma compiendo un atto di giustizia: il ritorno della Messa antica detta san Pio V o VOM, spiegando le motivazioni sia con il Motu Proprio e sia con la Lettera indirizzata ai Vescovi Summorum Pontificum, e così dopo aver iniziato il suo Calvario, ora Benedetto XVI viene caricato della Croce....

La prima sfilza di attacchi duri, inconcepibili e mediatici giungono non dai laici ma da alcuni Vescovi!!
Non sono pochi per la verità... molti criticano la decisione del Pontefice, altri, pubblicamente, promettono che ignoreranno le richieste del Papa...quelli più duri accusano il Pontefice di voler cancellare il Concilio, insomma un attacco in piena regola partito dai Vescovi...
Altro che comunione! Il popolo di Dio, il piccolo gregge è senza parole, SCANDALIZZATO, impotente di fronte a queste reazioni, ma non si perde d'animo  e con l'aiuto di vescovi obbedienti e sacerdoti si danno da fare raccogliendo firme e formando gruppi "stabili" per dimostrare non soltanto al Papa di aver gradito la sua iniziativa, ma anche per dimostrare ai Vescovi che esiste questo "piccolo gregge" pronto a mettere in pratica questa iniziativa attraverso anche la rete con Rinascimento Sacro la Riforma benedettiana, Cordinamento Toscano, ecc......
Cliccate qui per saperne di più:
Dossier sul MP Summorum Pontificum

I piccoli greggi in realtà sono tanti e danno vita al MP organizzando anche continue Messe dette "nella forma Straordinaria", il Papa stesso li aiuta con delle nomine specifiche come don Nicola Bux, o come padre Vincenzo Nuara O.P. a capo dei giovani e tradizione .... e così come tanti altri sostegni dal sito Totus Tuus con don Alfredo Morselli, al sostegno del cardinale Caffarra a Bologna, come al Blog di Messa in latino...
così come il sito-blog di Maranathà, interamente dedicato al servizio dei testi Liturgici anche in latino!
Non vorrei dimenticarmi di altri, me scuso di cuore, ma sono davvero molti, segno evidente che se da alcuni piani della Gerarchia giunsero immediate proteste al Pontefice, il "piccolo gregge" immediatamente rispose positivamente...

Ma la Riforma di Benedetto XVI va ben oltre, con un atto a sorpresa e di grande coraggio, toglie la Scomunica ai 4 Vescovi nominati da mons. Marcel Lefebvre.... e qui ancora una volta i Vescovi, invece di dimostrare unità, cominciano ad attaccare nuovamente il Pontefice...
Il Papa è costretto a scivere una LETTERA AI VESCOVI....nella quale deve tristemente constatare quanto segue:

A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo.


TRATTATO CON ODIO E SENZA TIMORE E RISERBO.... parole durissime che avrebbero dovuto farci piangere dal dolore inflitto nel costato del Dolce Vicario di Cristo in terra!

Facciamo notare che il Papa usa queste espressioni rivolgendosi ai Vescovi e non giammai quando riceve gli attacchi dagli atei o dai laicisti che lo attaccano con i Media....e questo dovrebbe farci riflettere, perchè è proprio dall'interno della Chiesa che manca quella unità capace di fare davvero uno scudo di difesa non tanto alla persona Ratzinger quanto al suo ruolo di Sommo Pontefice!
Per questo non mi interessa che oggi si pubblicizzi una carrellata di difesa da parte dei vescovi al Pontefice contro gli attacchi di accusa sui casi di pedofilia nella Chiesa...certo, ben vengano, essi sono solo una minima parte del dovere di un vescovo il quale ha la diretta responsabilità di ciò che accade nella sua Diocesi e non il Papa...tuttavia sarebbe assai più corretto che i Vescovi dimostrassero invece questa solidarietà a partire DAL MAGISTERO DEL PONTEFICE, difenderlo nella sua applicazione, nell'obbedienza alle sue direttive, dimostrazioni assai scarse e palesemente, invece, contrarie come abbiamo sopra dimostrato!

Se i Media si permettono di attaccare il Sommo Pontefice in questo modo è perchè hanno avuto ampia dimostrazione che ciò si poteva fare tranquillamente "senza timore e riserbo"....perchè tali attacchi il Papa li aveva già ricevuti dai Vescovi che si servivano degli stessi Media per contrastare le direttive del suo Magistero...

Sarebbe dunque giunto il momento di cominciare ad eliminare fra di noi l'ipocrisia!
Inutile prendersela con i Media quando poi questi vengono usati per contrastare il Magistero Pontificio, la dottrina della Chiesa sul Celibato, sull'aborto, sul divorzio e quant'altro...

Il Pontificato di Benedetto XVI procede a pieno ritmo NEL SEGNO DEI TEMPI....cosa intendiamo dire?
Disse Benedetto XVI all'Angelus del 29.3.2009:
Ormai non è più l’ora delle parole e dei discorsi; è giunta l’ora decisiva, per la quale il Figlio di Dio è venuto nel mondo, e malgrado la sua anima sia turbata, Egli si rende disponibile a compiere fino in fondo la volontà del Padre
e così E' GIUNTA ANCHE LA NOSTRA ORA a meno che non vogliamo lasciare da SOLO il Divin Maestro....

E' giunta l'ora di rendersi DISPONIBILI  a compiere la volontà del Padre, basta con le parole e i discorsi, ci avverte il Santo Padre, in questa Quaresima, siamo pronti per superare il Getzemani e dare la vita per l'altro?
Siamo pronti per offrirci come olocausto unitamente al Sacrificio di Cristo?

Dio non ha bisogno di avvocati difensori, il Papa stesso non ha bisogno di avvocati difensori, ma Dio ha bisogno di TESTIMONI DELL'AZIONE...il Papa ha bisogno di un esercito che dopo la contemplazione PASSI ALL'AZIONE....ossia METTA IN PRATICA L'INSEGNAMENTO DELLA MADRE CHIESA...

                                         


Il 17 maggio 2009 il Papa ai Vescovi del Perù in Visita ad Limina disse:

La visita ad limina Apostolorum è un'occasione significativa per rafforzare i vincoli di comunione con il Romano Pontefice e fra di voi, sapendo che tra le vostre preoccupazioni pastorali deve essere sempre presente l'unità di tutta la Chiesa, affinché le vostre comunità, come pietre vive, contribuiscano all'edificazione di tutto il Popolo di Dio (cfr. 1 Pt 2, 4-5). Di fatto, "i vescovi, come legittimi successori degli apostoli e membri del collegio episcopale, sappiano essere sempre tra loro uniti e dimostrarsi solleciti di tutte le Chiese" (Christus Dominus, n. 6). L'esperienza tuttavia ci dice che questa unità non viene mai definitivamente raggiunta e si deve costruire e perfezionare incessantemente, senza arrendersi dinanzi alle difficoltà obiettive e soggettive, con il proposito di mostrare il vero volto della Chiesa cattolica, una e unica.

Infine uno sguardo all'Anno Sacerdotale per comprendere come i "Segni dei Tempi" ci ammonisce di non perdere questa opportunità!

Forse pochi si rendono conto della grande Grazia che il Signore ha dato alla Sua Chiesa con l'indizione di questo Anno, forse altri se ne renderanno conto più avanti, ma intanto i frutti li vediamo ed uno di questi è proprio l'esplosione dello scandalo dei preti che si sono macchiati della pedofilia...
Un frutto?
Si, un frutto, perchè doveva emergere ed uscire allo scoperto questo scandalo....non a caso Gesù dice:
«E' necessario che gli scandali avvengano .», dice mentre fulmina gli scandalizzatori.

Gli scandali all'interno della Chiesa sono nati con la Chiesa, come grano e gramigna, come servi giusti e servi infingardi, come senapi rigogliosi e fichi sterili.... I Vangeli non nascondono l'uomo all'uomo, anzi, preannunciano un cammino tortuoso e difficile, per nulla agevolato dall'appartenere alla Chiesa.

La Chiesa non ha mai conosciuto isole di tranquillità nel suo navigare sulle correnti della storia anzi, spesso i venti contrari sono stati più numerosi di quelli favorevoli... Tuttavia, questa Chiesa continua ostinata sul mandato di Cristo!
Il problema è che ogni epoca pone in risalto le sue debolezze...
 
Un tempo, la più grande tentazione per i prelati era il potere, poi vennero i soldi e, col rinascimento, anche la lussuria fece capolino.... Comunque, in ogni epoca si saranno consumati, magari a percentuali variabili, i grandi peccati capitali, ora uno, ora l'altro, nulla di nuovo sotto il sole.... Ha ragione Camilleri nel voler vedere nel peccato di turno, la tentazione di turno.
La tentazione coglie l'essere umano là dove le sue difese sono più deboli, le sue mura presentano qualche crepa, la preghiera vigile cede al sonno il suo sguardo verso il fine.

La cosa bella e diremo paradossale, però, è che la Chiesa tutta è colpita dalla malattia di uno dei suoi membri, ma non come in certi siti-parodia dove ciò viene pubblicizzato presentando una corrotta società di satana etc., ma in un contagio di solidarietà, come quello della missionaria che si becca l'AIDS per aver curato un malato, o come quella del medico religioso che si attacca il virus Ebola per aver dato conforto al morente che ne è affetto.

Così anche il peccato di un laico, di un prete, di un vescovo o  che riguarda tutta la Chiesa, viene caricato sulle spalle a cominciare dal Dolce Vicario di Cristo in terra e fino nella comunità dei credenti esattamente come una malattia del corpo in virtù di quell'essere membra di un unico Corpo....lo dice san Paolo ricordate?: se una delle membre soffre, soffre tutto il Corpo, così se un membro gioisce, tutto il Corpo gioisce!
 Ed è in tal caso l'intero corpo mistico che deve guarire la sua parte malata con la preghiera, la penitenza, la medicina dei sacramenti.

Nessuno vive solo per se stesso così come nessuno muore solo per se stesso. Cristo non l'ha fatto e il suo sangue l'ha dato anche per quei superiori, o sacerdoti che sembrano aver dimenticato il suo monito per chi scandalizzerà i piccoli.

La Chiesa che ama è la Chiesa del paradosso, il paradosso di ostinarsi ad amare anche chi non vuole amare, o chi ama in modo sbagliato, o chi, avendo incarichi nella Chiesa, scandalizza i piccoli, perchè la Chiesa è Madre, principalmente una mamma che a suo tempo userà anche la giustizia....
 
La giustizia è sacrosanta ma anche l'amore di Cristo lo è, anzi viene prima l'amore del Cristo poi la sua giustizia..... Ma attenzione al concetto di "prima o dopo" l'Amore di cui parliamo infatti, quello sacro, e' anche somma GIUSTIZIA, la prima giustizia che Dio compie attraverso il Figlio è quello sulla Croce, è quello dalla Croce: a tutti sembra una sconfitta, in realtà quella crocifissione che applica un atto di giustizia nei confronti dell'uomo da salvare, è  e diventa la vittoria.

Dio salva (=atto d'amore), sacrificando il Figlio (=atto di giustizia per far trionfare il Bene), è Cristo infatti la nostra GIUSTIFICAZIONE: Amore divino e Giustizia divina vanno di pari passo, l'uno è nell'altro proprio perchè Dio è Amore.

Chi da, dunque di scandalo, commette un attentato verso questo Amore e da scandalo al prossimo, commette un atto ingiusto per il quale se l'Amore di Dio opera per mettervi riparo, è anche vero che la Sua giustizia condannerà a suo tempo l'empietà!

A questo serve anche l' Anno Sacerdotale....

Ci stringiamo così, a conclusione di queste riflessioni, al nostro affetto di figli verso questo Padre Amatissimo, Sommo Pontefice Benedetto XVI, che inizierà a breve un nuovo Anno di Pontificato e che vogliamo festeggiare così in questo Anno dedicato ai Sacerdoti con l'auspicio più affettuoso che il Signore stesso lo colmi di Grazie e Consolazione.

Grazie Santo Padre, stretti ai suoi piedi, ci benedica!

                                        

OREMUS PRO PONTIFICE NOSTRO: BENEDICTO

Oremus pro Pontifice nostro Benedicto
Dominus conservet eum et vivificet eum et
beatum faciat eum in terra et non tradat eum in animam inimicorum eius



Preghiamo per il Papa Benedetto.
Il Signore Lo conservi, Gli doni vita e salute,
Lo renda felice sulla terra
e Lo preservi da ogni male. Amen.



"Non dimenticate mai il Papa!
Non dimenticate di pregare per il Papa
!"
(Benedetto XVI, Angelus Domini, 14 ottobre 2007)


[Modificato da Caterina63 08/04/2010 20:30]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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