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A proposito di prostituzione

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2010 23:04
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07/05/2010 22:45
 
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Da: Crociato2 Inviato: 15/11/2004 12.56
Buona giornata a tutti.
 
Caro Mario, mi hai tolto la parola dalla tastiera.
Provengo da quel mondo del '68, la tua ricostruzione è precisa.
 
Col tempo, la figura della prostituta - in quanto donna - subì come una sorta di "nobilitazione" ; i mass-media riportavano continuamente storie di donne picchiate o sfruttate, di donne che fuggivano da famiglie oppressive del Sud Italia sino a giungere alla "mignotta" che si prostituisce per sfamare i bambini piccoli coi quali è stata abbandonata dal maschio porco !
 
 
A tal proposito dovremmo riflettere tutti quanti. Si finì per coprire la prostituzione con l'altrettanta nefandezza di chi le colpiva, le menava queste donne soprattutto dentro le mura domestiche.
A questo proposito lascio la tastiera ad uno studio filosofico sulla dottrina di Marx.  Così forse qualcuno imparerà a leggere Gesù Cristo sulla dignità della donna. E come faceva capire Caterina, attenzione al particolare " Maschio e femmina" con Uomo e Donna usati dalla Bibbia.
Le sottolineature saranno mie.
 
by,  Luca
 

Marx affronta il tema della “comunione delle donne” nei Manoscritti e nel Manifesto. Nella prima opera egli osserva che il rifiuto del matrimonio come proprietà privata esclusiva comporta nel comunismo rozzo la comunanza delle donne o prostituzione generale. Nella seconda all’accusa che i comunisti vogliono la comunione delle donne, Marx risponde in modo volutamente ambiguo.<o:p></o:p>

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a) K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, Terzo manoscritto

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[...] infine tale movimento che consiste nell’opporre la proprietà privata generale alla proprietà privata, si esprime in una forma animale come la seguente: al matrimonio (che è indubbiamente una forma di proprietà privata esclusiva) si contrappone la comunanza delle donne, dove la donna diventa proprietà della comunità, una proprietà comune. Si può dire che questa idea della comunanza delle donne è il mistero rivelato di questo comunismo ancor rozzo e materiale. Allo stesso modo che la donna passa da matrimonio alla prostituzione generale, cosí l’intero mondo della ricchezza, cioè dell’essenza oggettiva dell’uomo, passa dal rapporto di matrimonio esclusivo col proprietario privato al rapporto di prostituzione generale con la comunità.

Nel rapporto con la donna, in quanto essa è la preda e la serva del piacere della comunità, si esprime l’infinita degradazione in cui vive l’uomo per se stesso: infatti il segreto di questo rapporto ha la sua espressione inequivocabile, decisa, manifesta, scoperta, nel rapporto del maschio con la femmina e nel modo in cui viene inteso il rapporto immediato e naturale della specie. Il rapporto immediato, naturale, necessario dell’uomo con l’uomo è il rapporto del maschio con la femmina. In questo rapporto naturale della specie il rapporto dell’uomo con la natura è immediatamente il rapporto dell’uomo con l’uomo, allo stesso modo che il rapporto con l’uomo è immediatamente il rapporto dell’uomo con la natura, cioè la sua propria determinazione naturale.

K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844, Einaudi, Torino, 1949, pagg. 119-120<o:p></o:p>

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b) K. Marx, Manifesto, II

Abolizione della famiglia! Anche i piú radicali inorridiscono di fronte a tanto vergognoso disegno dei comunisti.

Scrive Marx:

Qual è il fondamento della famiglia di oggi, della famiglia borghese? Il capitale, il guadagno privato. Una famiglia interamente sviluppata non esiste per la borghesia; essa tuttavia trova il suo completamento nella forzata mancanza di famiglia dei proletari e nella prostituzione pubblica.

La famiglia del borghese scompare naturalmente con lo scomparire di questo suo completamento, ed entrambe vengono meno una volta distrutto il capitale.

Ci rimproverate di voler eliminare lo sfruttamento dei figli da parte dei loro genitori? Questo misfatto noi lo confessiamo.

Ma voi dite che rimpiazzando l’educazione familiare con quella sociale noi distruggiamo i rapporti piú cari.

E non è forse determinata anche la vostra educazione dalla società? dai rapporti sociali nel cui ambito voi educate, dall’interferenza, diretta o indiretta che sia, della società tramite la scuola, ecc.? I comunisti non hanno inventato l’influenza della società sull’educazione, essi hanno solo trasformato il suo carattere, sottraendo l’educazione all’influenza della classe dominante.

La fraseologia borghese sulla famiglia e sull’educazione, sui rapporti affettivi tra genitori e figli, appare tanto piú disgustosa, quanto piú, a causa della grande industria, viene a mancare ai proletari ogni legame familiare e i bambini divengono semplici articoli di commercio e strumenti di lavoro.

Ma voi comunisti intendete adottare la comunanza delle donne, ci grida in coro tutta la borghesia.

Il borghese non vede nella propria moglie che uno strumento di produzione. Ode che gli strumenti di produzione debbono essere sfruttati in comune e naturalmente si sente autorizzato a credere che la medesima sorte toccherà anche alle donne.

Non pensa minimamente che la questione sta proprio in ciò; abolire la posizione della donna come semplice strumento di produzione.

D’altra parte non v’è nulla di piú ridicolo di questo orrore altamente morale che provano i nostri borghesi per la pretesa comunanza ufficiale delle donne nel comunismo. I comunisti non hanno bisogno d’introdurre la comunanza delle donne, essa è quasi sempre esistita.

I nostri borghesi, non paghi di poter disporre delle mogli e delle figlie dei loro proletari – per non parlare della prostituzione ufficiale – considerano il sedursi reciprocamente le mogli uno dei divertimenti piú piacevoli.

Il matrimonio borghese è in pratica la comunanza delle mogli. Al massimo si potrebbe muovere ai comunisti il rimprovero di voler sostituire la comunanza delle donne ipocritamente mascherata con una comunanza ufficiale, palese, vale a dire sostenere che la donna proceda con la sua libertà di prostitursi, sarà sempre meglio che essere asservita al marito borghese. D’altra parte va da sé che, una volta scomparsi gli attuali rapporti di produzione, viene meno anche la corrispondente comunanza delle donne, cioè la prostituzione ufficiale e non ufficiale.

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Marx, Opere, Newton Compton, Roma, 1975, pagg. 365-366

Oggi i comunisti scrivono nella loro bibbia:
 
Il sesso è sesso, il bisogno è bisogno e il militante rivoluzionario che non è un asceta, ha bisogno di sesso. La mattina diligentemente distribuisce in fabbrica il volantino contro lo sfruttamento degli immigrati, e la sera, magari, va con la prostituta albanese. Tutto in regola? O non piuttosto tutto in disordine, a cominciare da una sorta di schizofrenica dualità? Davanti alla fabbrica chi si è? E davanti alla donna che si prostituisce? Ma chi sono, poi, le prostitute? Se escludiamo il circuito della prostituzione di alto bordo, il mercato del sesso le recluta nella parte più diseredata del proletariato femminile e, oggi, in modo ancora più devastante tra le giovanissime immigrate o importate con la forza dai paesi più poveri. L’uomo, proletario o meno, militante o no, nel rapporto con la prostituta, utilizza e legittima un privilegio che è consacrato da questa società, che gli assicura la libertà di comprare sul mercato il soddisfacimento del proprio istinto sessuale. In questo innaturale rapporto l’uomo si pone come lo sfruttatore che utilizza questo privilegio, come il padrone borghese di fronte al suo operaio. Dice K.Marx:
 
Se presupponi l’uomo come uomo e il suo rapporto col mondo come un rapporto umano, potrai scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia ecc. Se vuoi godere dell’arte, devi essere un uomo artisticamente educato; se vuoi esercitare qualche influsso sugli altri uomini, devi essere un uomo che agisce sugli altri uomini stimolandoli e sollecitandoli realmente. Ognuno dei tuoi rapporti con l’uomo, e con la natura, dev’essere una manifestazione determinata e corrispondente all’oggetto della tua volontà, della tua vita individuale nella sua realtà. Se tu ami senza suscitare una amorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore come amore non produce una corrispondenza d’amore, se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è un’infelicità.

Karl Marx, da Manoscritti economico-filosofici del 1844

 
Compito del partito è dunque quello di favorire in ogni modo la ribellione delle donne, e il loro rifiuto di essere e di essere considerate merce in vendita, e al tempo stesso intervenire nel proletariato per colmare il ritardo che esiste sulla questione femminile. Per chiarire che dalla perdita dei propri privilegi e vantaggi di maschio e di marito, il proletario ha, "paradossalmente", tutto da guadagnare. Perché quei privilegi, che perpetuano l’oppressione sulla donna, servono al contempo a mantenere la sua schiavitù, la famiglia, il matrimonio è perciò una schiavitù ed è una prigionia della donna. Rifiutare un rapporto abbrutito con l’altro sesso, negarsi come "cliente"-sfruttatore della donna prostituta, riconoscere in essa la sorella di una stessa classe, di una stessa causa di liberazione, non significa certo risolvere il problema della prostituzione (su questo avremo modo di tornare), ma almeno iniziare a rifiutare, anche su questo terreno, la logica di funzionamento di questa marcia società. Il matrimonio favorisce la prostituzione.
 
 
 
 

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Da: Soprannome MSNWildewolf9611 Inviato: 15/11/2004 15.38
Le parole di Marx che hai citato da quei suoi scritti fanno rabbrividire! E' incredibile! Sarebbe durato dunque più di un secolo la "lenta" accettazione della "mignottizzazione" di certa condizione femminile!
 
Wildewolf 
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 15/11/2004 16.35
Se tu ami senza suscitare una amorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore come amore non produce una corrispondenza d’amore, se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è un’infelicità.

Karl Marx, da Manoscritti economico-filosofici del 1844

.............
 
amici....riflettevo su queste parole....e a come sono ingannevoli.....ditemi se quel che ho capito è sbagliato...e vorrei tanto che lo fosse......
 
se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è un’infelicità.
.........
 
all'apparenza sembra una frase MOLTO NOBILE....ma....non riuscivo a digerirla mentre la leggevo...ed ho trovato l'insidia.....Ho pensato al Cristo....che UOMO AMANTE....NON HA FATTO DI SE' STESSO L'UOMO AMATO.....probabilmente è stato al suo tempo....un UOMO ODIATO...al punto da subire un processo falso......al punto tale da essere preferito Barabba al suo posto...venne sputato,percosso ed umiliato......DUNQUE L'IMPOTENZA DELLA CROCE DA PARTE DEGLI STOLTI DESCRITTA DA PAOLO E' FORSE IN QUESTA FALSA ATTRIBUZIONE DELL'AMORE UMANO???
Sono rimasta inorridita.....
Cristo dunque, per Marx è semplicemente un IMPOTENTE ED UN INFELICE......
E come ciliegina sulla torta...il matrimonio come prostituzione legalizzata della donna......e come fonte speculitiva di una prostituzione extra-coniugale......
 
No comment....... ma è effettivamente la dottrina di Karl Marx che sta devastando le famiglie nel mondo....e che ha portato invece ad una affermazione della prostituzione quale LIBERALIZZAZIONE DELLA DONNA CON IL SOLITO SLOGAN: se amo faccio quello che mi pare..se mi piace faccio quello che voglio con chi voglio....
 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 52 nella discussione 
Da: Soprannome MSNdanymarka Inviato: 15/11/2004 17.46
Quanto e' successo nel 68 e' una conseguenza di problemi rimasti a lungo seppolti nella cenere.
Oggi sono finiti gli anni 70 con tutto quello che comporto' , e qualcosa di buono ne' e' uscito , anche se i soliti oppressori del genere femminile non ne gioiscono , con le poche donne che l'appoggiano .
In Danimarca , nonostante i calunniatori che la descrivono come un paese altamente immorale, i dati dimostrano molta meno corruzzione che in altri paesi dell'europa .
Cmq non devo convincere nessuno, specie persone ostinate, che per fortuna  ce ne sono poche al mondo , grazie a Dio !!
 
Vi saluto
Vale
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 52 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 15/11/2004 18.11
In Danimarca , nonostante i calunniatori che la descrivono come un paese altamente immorale, i dati dimostrano molta meno corruzzione che in altri paesi dell'europa .
Cmq non devo convincere nessuno, specie persone ostinate, che per fortuna  ce ne sono poche al mondo , grazie a Dio !!
.........
 
Mia cara Vale....la Danimarca non è il Paradiso terrestre come non lo sarà qualeluogo sceltoda Dio per il REGNO DEI CIELI...nè sarà LANOSTRA PATRIA DEFINITIVA...io temo che tu abbia perso di vista, come CRISTIANA, alcuni punti fondamentali della nostra fede comune......
Fai del Cristo una sorta di VOLEMOSE BENE  pronto a giustificare ogni illecito pur di salvare IL MALE MINORE....
Hai dimostrato di RIFIUTARE a priori la Parola di Dio....altrimenti perchènon basarsi sulle Scritture?
Reputi la Chiesa FALLIBILE, ma ritieni INFALLIBILE IL GOVERNO DANESE...o qualsiasi altra persona legalizzi l'illecito.....
 
SIAMO PERSONE OSTINATE??? grazie a Dio si!!!
ma non puoi accusarci di chiusura....sei tu semmai che opponi un rifiuto ostinato a leggere le questioni dalle Scritture.....
 
Altro sbaglio che hai fatto forse è stato quello di entrare qui pensando di CONVERTIRCI al tuo sentire....oppure non so..speravi da noi UNA CONFERMA ALLE IDEE DISTORTE CHE T'HANNO ANNEBBIATO LA CONOSCENZA DELLA FEDE DI UN CRISTIANO.....
Noi NON stiamo qui per CONVERTIRE TE O ALTRI, ma esclusivamente per porre sul tavolo DIVERSI PARERI e valutarli poi alla luce delle Scritture.....tutto qui...in questo modo rimanere delle proprie idee è meno indolore poichè almeno potremmo dire di aver provato a trovare L'UNITA' NELLE SCRITTURE....ma tu ti riifuti di usarle.....
Guai a chi ti tocca la Danimarca....ma amica mia...tiettela stretta la Danimarca...se vuoi te regalo anche Roma.....
ma te rendi conto da cristiana come poni la tua fede NEGLI UOMINI anzichè in Dio? E Dio ci ha lasciato LE SCRITTURE.....vogliamo confrontarci su quelle???
Poi fai come vuoi....ma prima di dirci che siamo ostinati perchè non diamo ragione alle tue eresie.... e sicuramente HAI ANCHE RAGIONE....che siamo ostinati e forse anche poco capaci di dare del buon materiale sul quale meditare....ma almeno poniti un esame di coscienza è la 10 volta che SCAGLI LA PIETRA, ma t'ho letto scrivere "Si..chissà forse un dubbio...!!" macchè.....sei così piena di certezze che mi chiedo se non sei venuta per farci abbracciare la tua amata Danimarca???
 
restiamo nelle Scritture...leggi che bello Paolo cosa scrive.....
 
Fraternamente Caterina
 
Dice infatti s.Paolo:
 
Ef 4,11 È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, 12 per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, 13 finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. 14 Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore....
 
o siamo banchieri o siamo fruttivendoli....o siamo cristiani o NON lo siamo.....
Questo è il compito di colui che si definisce CRISTIANO.....diversamente NON si è affatto cristiani, ma si vive nell'illusione di esserlo....evidentemente ami di più la tua illusione Vale....
Il regno di Dio non è Roma e neppure la Danimarca.....
 
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