Intanto, grazie a Caterina per l'esaustivo intervento. Lizzie, mi credi se ti dico che ti voglio bene e che mi sei pure simpatica? ..... però sei anche una capoccia dura, quasi quanto me Vedi, la mia esperienza mi ha insegnato a lasciare sempre una porta aperta e a non essere mai troppo categorico nelle mie affermazioni, e sai perchè? .... Perchè sono molte di più le cose che non conosciamo rispetto a quelle che crediamo di conoscere. Sono perfettamente d'accordo con te quando affermi che è sufficiente vivere Gesù e i Suoi insegnamenti, ma tieni anche presente che il Suo compito, oltre a quello salvifico della croce, che era il più importante, era quello di indicarci il comportamento da tenere per ricongiungerci al Padre, non certo quello di istruirci su tutto lo scibile dell'universo visibile e invisibile. Tu affermi che "ciò che dobbiamo sapere lo sappiamo", A te può bastare ciò che sai o che sei convinta di sapere, ma non per tutti è così. L'evoluzione spirituale è conoscenza, perchè solo progredendo nella conoscenza arricchisci la tua consapevolezza e quindi il tuo spirito. Tu hai affermato di essere stata sommersa dalla new age e forse è proprio questo che te la fa ora rigettare in blocco, perchè ti sei trovata invischiata in un tale minestrone che ora ti dà la nausea al solo sentirne parlare. In tutte le cose c'è il buono e il cattivo. Se tu hai la disavventura di sperimentare la parte cattiva, stai certa che tutto ti sembrerà cattivo. Non si può dire esattamente cosa sia la new age, diciamo che essa è un insieme di filosofie e di pratiche impossibili da assumere in un'identità univoca, quindi avrebbe più senso valutare e accettare o meno le singole componenti Puoi forse considerare fuorviante la musica new age? Op- pure una pratica meditativa? Guarda che porsi in medita- zione con il cuore tutto proteso a Dio, anche se usi una tecnica orientale, è qualcosa di meraviglioso e amplia il tuo sentire. Questo te lo dico per esperienza diretta ... e credimi ... Gesù è tutto per me. Avvicinarsi ad alcune pratiche non significa necessaria- mente accettarne la filosofia, ma solo acquisirne le tecniche per ampliare il proprio sentire nella propria fede. Chiaramente, se non si è sufficientemente preparati si può rischiare di cadere nell'errore o di farsi plagiare dai tanti pseudo-guru, magari anche a caro prezzo. In questo senso capisco la preoccupazione sorta nella Chiesa. Su un punto sfiorato da Caterina non sono tanto d'accor- do: mi sembra che considerare Dio solo in termini di tra- scendenza, cioè completamente esterno a noi, sia un po' come limitarlo. Dio non può essere definibile, perchè definirlo sarebbe come negarlo. Io preferisco pensarlo come immanente e trascendente allo stesso tempo, anche se i due termini sono apparentemente contrari e il concetto non è di facile comprensione. Sulla tua domanda se c'è qualcosa che dovremmo sapere e che Dio ci ha tenuto nascosto rispondo: Dio non ci ha tenuto nascosto nulla, ma vuole che siamo noi a scoprir- lo ... che merito avresti se ti trovassi già tutta la pappa pronta? Chiaramente, però, le risposte le puoi avere solo se ti formuli le domande e se ti impegni a trovarle. Come si suol dire: "Aiutati che il ciel ti aiuta". Non avrebbe senso che io ti formulassi dei quesiti (e ce ne sono tanti), se questi da te non sono sentiti. Infine, vorrei chiarire un concetto. Quando dico che l'evo- luzione dello spirito tende al ricongiungimento con Colui che l'ha emanato, non intendo dire che esso diventi Dio, ma solo che si dentificherà e prenderà consapevolezza della sua natura (cioè origine) divina. E' molto diverso da come tu l'hai inteso. Ho fatto l'esempio della goccia d'acqua di un oceano che, ricongiunta a questo, prenderà consapevolezza di essere parte dell'oceano, ma da sola non potrà mai chiaramente essere oceano. Beh, ho l'impressione di aver scritto un po' troppo e spero di non averti fatto scattare qualche saetta. Un ri-abbraccione anche a te. Iyvan |