Paolo condanna duramente: EFFEMINATI E SODOMITI.....
Gl'individui vengono castrati e mutilati dei loro organi genitali normali e gli organi finti "costruiti" sono privi della capacità di procreare,
incapaci di dar loro il piacere sessuale e gli stessi rapporti sessuali sono spesso dolorosi o impossibili.
OMOSESSUALI SI NASCE ?
NO, QUESTA E' LA GRANDE MENZOGNA SULL'OMOSESSUALITA'
DIFFUSA DALLA LOBBY GAYL'omosessualità genetica, in realtà, è un MITO che sopravvive grazie agli sforzi dei circoli degli omosessuali militanti che fra l'altro si rifanno spesso ad una CULTURA GRECA.
Il biologo Simon LeVay ( attivista Gay) scrive che "" Decidere se
l'omosessualità sia o non sia immutabile è una questione di importanza cruciale nell'arena politica""
( the Advocate, 17 luglio 2001, p.38 )
Di tanto in tanto viene pubblicato il risultato di una singola ricerca che
dovrebbe servire a propagandare il MITO " Che omosessuali si nasce e
dall'omosessualità non si può uscire".
Ad un'attenta analisi queste scoperte sull'omosessualità genetica si
rivelano inconsistenti. Ma non solo...SI PRECLUDE VOLONTARIAMENTE LA RICHIESTA A DIO DI INTERVENIRE PER AIUTARE....
in questo modo si tenta di INVENTARE la scoperta nella Bibbia DI UN TERZO SESSO: L'OMOSESSUALITA'...dando a Dio una certa responsabilità: " Se Dio mi ha fatto così, un motivo c'è, perciò VIVO SERENAMENTE LA MIA FEDELTA' ALL'UOMO CHE AMO.." ma questo è sbagliato in nessun modo Gesù stesso ha mai benedetto o parlato di coppie dello stesso sesso, la condanna di Paolo è chiarissima: SI SONO ABBANDONATI A PASSIONI DISORDINATE!
Dal 1981 ( a partire dal rapporto di Bell e collabolaboratori) sono state tutte smentite.
L'ultima, clamorosa scoperta di un minuscolo nucleo cerebrale che provocava l'omosessualità ( 1991),
è stata smentita dallo stesso autore, il biologo Simon Le Vay ( attivista gay):
"" Non ho provato che l'omosessualità è genetica..Non ho dimostrato che
omosessuali si nasce"" ( vedi citazione in David Nimmons, - Sex and the
Brain-, in Discover, marzo 1994, pp 64-71 ).
Oggi si cerca di strumentalizzare ancora uno studio di D. H. Hamer del 1993,
i cui risultati , in uno studio più vasto e approfondito, sono stati smentiti da G. Rice e altri ricercatori ( in Science 284 (1999) : 665-67) .
Lo stesso Hamer nel 1995 ha ammesso la non ereditarietà dell'omosessualità
( Scientific American, novembre 1995, p.26 )Infatti ragioniamo un attimo: NESSUN OMOSESSUALE E' NATO DA COPPIE OMOSESSUALI.....
Contro l'ipotesi dell'omosessualità come disturbo genetico, è interessante lo studio
realizzato sul comportamento sessuale dei gemelli omozigoti, cioè con tutti i caratteri ereditari uguali e con la stessa struttura biologica.( Bailey e Pillard, Archives of General Psychiatry 48 (1991): 1081-96)
Tale studio, fatto per dimostrare questa incidenza genetica, ha evidenziato
che, fra i gemelli omozigoti, vi è una concordanza del 52% nei rari casi in
cui un gemello ha scelto un comportamento di tipo omosessuale. Tuttavia il dato più importante emerso da questi studi è che il 48% dei gemelli omozigoti, pur essendo stati allevati insieme, mostra orientamenti sessuali opposti anche in quei casi rari. Perché circa la metà dei gemelli omozigoti presenta una discordanza per quanto riguarda l'orientamento sessuale? Il dato
sottolinea l'insufficienza e i limiti delle teorie biologiche sull'omosessualità ( William Byne 1994).
ANCHE LA CONCORDANZA DEL 52% ERA FALSA!!!!!!!
Lo scienziato Neil Whitehead ha dimostrato che la percentuale a favore dei
gemelli monozigoti entrambi omosessuali ( 52%) era falsa perché la metodologia applicata si basava su soggetti che non erano stati scelti a caso ma su soggetti volontari della comunità gay. Il perfezionamento della metodologia applicata ha dimostrato che l'incidenza era solo del 10%. Studi più approfonditi sui gemelli monozigoti - di cui uno omosessuale e l'altro eterosessuale- hanno scoperto che ciascun soggetto descriveva l'ambiente familiare in modo diverso: le differenze percepite avevano condotto l'uno verso l'omosessualità e l'altro verso l'eterosessualità ( Narth Bulletin, dicembre 1999, p.22 )
L'esistenza d'individui con tendenze bisessuali e l'esistenza di persone che
hanno mutato la loro inclinazione omosessuale
indica che il comportamento omosessuale non è un comportamento biologico innato.
L'omosessualità è un tentativo sbagliato di rimediare al mancato processo d'identificazione sessuale che si è verificato durante l'infanzia.
L'omosessuale cerca di appropriarsi delle qualità dell'altro individuo dello
stesso sesso di cui si sente carente. Gli studiosi delle problematiche
omosessuali spiegano che la motivazione inconscia della pulsione omosessuale
NON E ' IL DESIDERIO DI UNIONE MA IL DESIDERIO DI APPROPRIAZIONE: anche i
ricercatori gay Mattison e McWhirter sono costretti a riconoscere nei rapporti omosessuali l'esigenza di rimediare a deficit del processo di formazione dell'identità. Il partner finisce per simboleggiare la parte carente del proprio io e l'atto di unirsi a questa persona dà
all'omosessuale la sensazione, soltanto momentanea, di essere finalmente
completo.
L'atto omosessuale è " una droga ", un'illusione che non risolve i
problemi profondi della persona: è una falsa soluzione, un rimedio sbagliato
che, invece di sanare la ferita originaria, dopo una sensazione di entusiasmo e di forza apparente, fa sprofondare l'individuo nella delusione, nel senso di debolezza interiore e di mancanza. L'omosessualità è un'ansia, un ossessione.
L'omosessualità è un problema dello sviluppo, quasi sempre il risultato di
rapporti familiari problematici, in particolare fra padre e figlio.
L'omosessualità maschile è più frequente rispetto all'omosessualità femminile ed è più frequente statisticamente perché l'identificazione psicologica primaria avviene con la madre ( fonte di curee e di nutrimento):
il maschio, infatti, deve rinunciare alla sfera femminile e deve identificarsi, in un secondo tempo, con il padre. Anche se molti
eterosessuali hanno avuto un rapporto non favorevole con il proprio padre,
gli omosessuali dimostrano un rifiuto del padre come modello. La casistica
dimostra che l'omosessuale si aggrappa alla decisione di non voler
assomigliare al proprio padre ma, paradossalmente, " chi sia il padre"
rimane un mistero. I padri degli omosessuali mancano del "carisma" della
paternità che consiste nell'autorevolezza e nell'amore. Il padre può essere
assente, insignificante, oppure non amorevole. Alcuni padri sono -inadeguati - per motivi contingenti quali la lontananza, il divorzio, il peso economico della nuova famiglia, il rapporto conflittuale con la
madre del figlio.