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Approfondimento di un forum sull'omosessaulità

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2010 23:27
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Sesso: Maschile
28/05/2010 23:27
 
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Consiglia Elimina    Messaggio 76 di 81 nella discussione 
Da: smile Inviato: 23/12/2004 11.25
Ti meriti un grande smilePergamena per le parole che hai saputo trovare. Mi hanno commossa immensamente.
Ti confesso che più in questo tuo messaggio che in tutte le altre discussioni ho capito questo problema così delicato.
Delle volte basta poco e basta tirare fuori i nostri sentimenti come hai sapouto fare in questa risposta, per aiutare gli altri.
 
Un grandeSmile per tutti in speciale modo per Ireneo.
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Consiglia Elimina    Messaggio 77 di 81 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°°AlbY°°° Inviato: 23/12/2004 11.41
Le tue paure su una società di omosessuali, sul fatto di considerare pericoloso un riconoscimento di neutralità nella situazione omosessuale è semplicemente una fobia.
E uso la parola con il significato tecnico che ha: una paura immotivata ed irrazionale.
So che in questa discussione, che pure doveva procedere dalle mie riflessioni, in realtà sono una nota stonata, ma la verità è questa: qui tutti blateriamo senza nessuna base.
 
 
 
Caro Ireneo, non credo di avere fobie, quello che ho scritto è il risultato logico di quando si considera il male come una cosa inoffensiva e neutrale, il problema è che per me i rapporti omosessuali (intesi come rapporti sessuali con persone dello stesso sesso) sono un atto contro natura, contrario all'ordine dato da Dio nella creazione, e perciò peccaminoso, dannoso e pericoloso per l'umanità, per te invece l'omosessualità rappresenta una specie di via di mezzo, nella quale si nasce e si vive senza possibilità di uscirne, quasi come se la natura avesse voluto un uomo in quel modo e quindi debba essere riconosciuto come un comportamento normale.
Oggi la coscienza delle persone è ancora fortemente influenzata dalla morale che per secoli ha condannato l'omosessualità come un peccato grave, di conseguenza davanti all'opportunità di un rapporto omosessuale la maggior parte della gente oppone un netto rifiuto perchè l'atto viene considerato perlomeno "strano", ma prova a far entrare nella mentalità comune il concetto di omosessualità come atto normale, con la benedizione della Chiesa, e vedrai quanti si scopriranno omosessuali!
Ti porto come esempio alcuni ambienti dove l'omosessualità è abbastanza "in", come quelli della moda, dello spettacolo e della musica, sai quante persone ho visto avvicinarcisi senza nessuna tendenza gay, se non un po' di curiosità per il mondo trasgressivo che ruota dietro questi ambienti, e diventare omosessuali in breve tempo?
E tu mi dici che l'omosessualità non può essere contagiosa?
Certo, se continui a non considerarla un peccato sarà difficile per te averne paura, ma se la guardi da un'ottica diversa ti rendi subito conto che in quanto peccato si propaga e si insinua dappertutto con il fine ultimo di distruggere la morale e l'ordine, e di portare l'uomo alla liberazione dalle catene di Dio, al famoso "fa ciò che vuoi" di Aleister Crowley, e in breve tempo far diventare normale qualsiasi pulsione sessuale "estrosa" come la pedofilia, il sadismo, il masochismo, lo scambismo, la coprofilia ecc. ma non voglio ripetermi... le mie motivazioni te le ho esposte chiaramente nei messaggi 61 e 63.
Con ciò non voglio dire che quello che penso io sia giusto e tu sia nell'errore, ognuno ragiona con la sua testa e in base alle sue esperienze, io sono arrivato a pensarla così, tu al contrario la pensi cosà...
Vedremo come andrà a finire!
 
 
AlbY

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Consiglia Elimina    Messaggio 78 di 81 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIreneo81 Inviato: 23/12/2004 18.25
La Pace di Cristo!
 
1) Prima di rispondere apro una parentesi che non c'entra nulla, ma giusto per non utilizzare le espressioni bibliche come lo zuccero nel caffè... quando Gesù dice "il vostro parlare sia si si no no il resto viene dal maligno" si riferisce al fatto di giurare, non di non avere mezze misure.
 
Gesù sa che la situazione umana è così complessa, che potrebbero accadere tante cose e tanti fraintendimenti, che preferisce che i suoi discepoli non giurino, ma si sforzino per quanto possibile di mantenere la parola data senza mettere in mezzo madonne e santi...
 
2) Ma eliminata questa parentesi, ecco che finalmente in UN UNICO POST si è detto chiaramente quanto valeva la pena ascoltare e leggere! Brava Caterina.
 
Ovviamente la vita è diffcile; gay non sono solo giovani di venti anni che possono facilmente correggere la loro vita e dargli un nuovo indirizzo. Gay sono anche uomini e donne che mgari hanno cinquant'anni e da quando ne hanno trenta convivono con un altra persona. E la situazione di queste persone, a mio parere è molto più delicata, e merita ancora più rispetto e comprensione.
 
3) Quovandis, nel suo post n. 70 mi parla di una capriola esegetica nel voler paragonare la situazione dei divorziati risposati (e aggiungo in questa sede dei conviventi eterosessuali) con le coppie omosessuali, parlando addirittura di un modo di vedere serpentino... ma io non dico nulla che non sia già nella dottrina magisteriale, e che cioè ambedue le situazioni sono stati oggettivamente disordinati e fuori dal progetto del matrimonio sacramentale.
 
E' ovvio che poi le situazioni concrete sono diverse, ma il problema è simile, cioè come andare incontro a persone che vivono in uno stato oggettivamente disordinato e che, per la situazione creatasi (un rapporto che dura da anni, una vita in comune della quale si senti di non poter fare a meno, per quanto riguarda la coppia etero, spesso dei figli nati dalla nuova unione) non si sentono di modificare il loro modo di vivere, magari abbandonando il compagno.
 
Pur esponendo chiaramente che per la dottrina della Chiesa queste situazioni sono oggettivamente disordinate, come pensare ad un cammino di fede anche per queste "coppie"?
 
Molto si sta facendo per i divorziati risposati, poco per i conviventi omosessuali.
 
4) Una piccola precisazione a Smile, che ringrazio per il sorriso offertomi.
Non tutti gli omosessuali sono persone splendide o dolci.
Io non sono difensore di "uno stile di vita", dico solo che la situazione di omosessualità o eterosessualità nulla toglie o aggiunge agli altri aspetti della persona.
 
Che uno sia dolce o irascibile, sensibile o strafottente, fedele o infedele, affascinato dalle realtà religiose o tutto proteso verso la realtà terrena non dipendono dal suo orientametno sessuale.
 
Ci sono bastardi tra gli etero e ci sono tra gli omo (passatemi il termine forte...); c'è chi vive fedele ai suoi ideali - quali che essi siano - sia tra gli etero che tra gli omo.
 
Io non voglio giustificare una situazione o magari la militanza gay attiva (che spesso si mostra come se fosse l'unica realtà maltrattata del mondo), ma cercare di mettere da parte i sentimenti che possono annebbiare un giudizio sereno e capire cosa nel concreto occorre fare.
 
Caterina, nel suo post numero 75 ha a mio parere finalmente colto nel segno, dopo i molti post inconculdenti di questo forum.
 
5) Per Alby... quanto tu dici dimostra semplicemente che in ambienti meno tabuizzanti è più facile che la propria vera affettività esca allo scoperto.
 
Ma nei svariati gruppi di giovani esistenti sul pianeta, ed in cui sono presenti ragazzi ragazze omosessuali, non per questo tutto il gruppo di colpo cambia preferenze sessuali: non è una cosa automatica e semplicemente di condizionamento; come al solito semplifichi troppo le cose.
 
Tu parli di una morale secolare che ancora non permette la nefasta conclusione di una società omosessuale; come mi spieghi allora il fatto che società in cui non è mai esistito il tabù dell'omosessualità non per questo siano diventate società di omosessuali? Mi riferisco ancora alla grecia pre-classica, ma anche alla roma classica, alla società cananea e a quella giapponese del 1300, dove l'omosessualità non era affatto un tabù e praticata in certi precisi contesti.
 
6) Mi rivolgo a tutti coloro che sono interessanti a questo forum: per favore, dato che tra di noi non c'è alcun teologo, alcuno psicologo, alcun genetista e nessuno di noi saprebbe spiegare i criteri seguiti nella compilazione del DSM IV e per i quali l'omosessualità è stata esclusa dalle perversioni di natura sessuale... siamo molto più umili e guardiamo a ciò che può essere fatto da noi e nel nostro contesto per da un lato
 
a. annunciare la Verità di Dio sull'uomo e la sua sessualità, e dall'altra
 
b. abbattere i pregiudizi ancora forti nelle nostre comunità concrete nei confronti della realtà omosessuale.
 
Il Signore è Vicino!
 
Ireneo
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 79 di 81 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 23/12/2004 19.04
Caro Ireneo....spero che dal mio messaggio 75 si sia anche compresa la CONDANNA A GIUSTIFICARE L'OMOSESSUALITA'.... così come abbiamo il dovere di condannare anche altre forme di peccato....IL DIVORZIO per esempio.....anche se nel divorzio la situazione è diversa: uno dei due coniugi potrebbe essere abbandonato.....uno dei due picchiato...insomma situazione che NON DIPENDONO SPESSO DA UNA VOLONTA'.....così come condannare l'aborto NON MI DEVE PORTARE A CONDANNARE IO...COLEI CHE HA ABORTITO.....
 
L'omosessualità della quale stiamo parlando....è intesa per TUTTI QUEI TENTATIVI CHE SI VOGLIONO METTERE PER GIUSTIFICARLA......tutto qui.....
Voglio che sia chiaro che qui non abbiamo mai inteso condannare l'omosessuale, ma chi dell'omosessualità ne sta facendo una bandiera ed una GIUSTIFICAZIONE al suo vivere poi disordinato......
 
Un paio di frasi caro Ireneo non mi sono chiare...ad Alby dici:
 
5) Per Alby... quanto tu dici dimostra semplicemente che in ambienti meno tabuizzanti è più facile che la propria vera affettività esca allo scoperto.
 
Ma nei svariati gruppi di giovani esistenti sul pianeta, ed in cui sono presenti ragazzi ragazze omosessuali, non per questo tutto il gruppo di colpo cambia preferenze sessuali: non è una cosa automatica e semplicemente di condizionamento; come al solito semplifichi troppo le cose.
.........
 
forse Alby ha semplificato...tuttavia non ha affatto torto quanto dice.....basti pensare che da quando si sono formate le Associazioni gay (dell'orgolgio gay) i partecipanti sono AUMENTATI in breve tempo...caspita erano tutti nascosti e torturati? Comprendo che questo aspetto DEGRADA INVECE CHI DELL'OMOSESSUALITA' NON NE FA UN VANTO MA UNA CROCE....e confesso che a questi corre la mia preoccupazione e non a chi, orgoglioso di essere gay...NON INTENDE MINIMAMENTE PROVARE DI COMBATTERE LA SUA TENDENZA SBAGLIATA.....
Parlare poi di GRUPPI...mi sa tanto di ghettizzazione.....confermo ciò che ha scritto Smail.....molti di loro iniziano ma poi DISERTANO I GRUPPI DI PREGHIERA....perchè??
Ma non sarà caro Ireneo che ci sia anche un pò di VANAGLORIA in questo ghettizzarsi ??? parlo naturalmente di gruppi omosessuali che si ritengono CRISTIANI...ma davvero possiamo accettare che le nostre parrocchie  E TUTTE..vengano dipinte come lapidari giudici non appena li vedono arrivare??
 
Nel nostro Gruppo ci sono ad esempio tre persone singol....essi stessi ci hanno fatto capire che hanno questa tendenza, ma fino ad oggi (tre anni) non si espongono e non vogliono parlarne....NOI LI RISPETTIAMO...e viviamo con loro i momenti d'incontro in modo del tutto NATURALE....c'è solo un problema che una volta e dieci no...NON VENGONO AGLI INCONTRI DI PREGHIERA..... abbiamo tentato di tastare il terreno, ma NON VOGLIONO PARLARNE....non sappiamo come vivono....non sappiamo se convivono...da tre anni noi ci conosciamo e loro sanno TUTTO DI NOI, MA A NOI NON E' DATO  SAPERE DI LORO.....è comunione questa? è colpa nostra? cosa fare che NON abbiamo fatto?
Il sacerdote che ci guida ha deciso che dopo le feste cercherà di prendere dei provvedimenti, cioè parlerà privatamente per tentare UNA SVOLTA...e l'ha detto quando eravamo tutti presenti, anche loro...e non hanno battuto ciglio.....per Natale che si farà insieme (ma io non ci sarò per via del trasferimento che ho fatto) LORO NON CI SARANNO...
Insomma Ireneo....posso anche assicurarti che spesso non è colpa delle parrocchie....e che questo ghettizzarsi molto dipende DA LORO....
 
Oggi le parrocchie sono cambiate......anzi....DENTRO C'E' DI TUTTO...ANCHE DI ERETICO SPESSE VOLTE.....e figurati se stiamo ancora a ragionare se uno è omosessuale o meno prima di farlo entrare nella comunità...andiamo Ireneo..io come sono arrivata a Varese ho dovuto presentarmi io perchè nessuno mi chiedeva chi ero e che cosa ci facevo li.....ad una festa parrocchiale....
 
Non diamo perciò solo la colpa ai cristiani.....piangersi addosso non serve a nulla occorre rimboccarsi le maniche e COMBATTERE E NON PENSARE DI POTER CREARE UNA FUTURA SOCIETA' FATTA DI OMOSESSUALI.....
la Chiesa è fatta certamente di GRUPPI....ma sono gruppi di preghiera dove dentro ci possono stare TUTTI e chiunque.....; ci sono movimenti e congregazioni dove chiunque può fare l'esperienza e SCEGLIERE...ma per carità...eliminiamo l'eresia PEZZINIANA che sostiene che la Bibbia NON CONOSCE L'OMOSESSUALITA'.e che dunque GRUPPI OMOSESSUALI DOVRANNO ESSERE ACCOLTI DALLACHIESA...occorre capire che cosa intenda PER GRUPPI perchè l'omosessuale è già ACCOLTO.....ma il gruppo che pratica l'omosessualità potra' far parte della chiesa nei termini stabiliti dal VANGELO: CIOE' COME GRUPPO CHE LOTTA QUOTIDIANAMENTE CONTRO OGNI DEFORMAZIONE......o deviazione.....che combatta la sua battaglia per ELIMINARE e non per giustificare.....
 
questo deve essere chiaro.....
 
Fraternamnete Caterina
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 80 di 81 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°°AlbY°°° Inviato: 23/12/2004 20.13
...quanto tu dici dimostra semplicemente che in ambienti meno tabuizzanti è più facile che la propria vera affettività esca allo scoperto. Ma nei svariati gruppi di giovani esistenti sul pianeta, ed in cui sono presenti ragazzi ragazze omosessuali, non per questo tutto il gruppo di colpo cambia preferenze sessuali: non è una cosa automatica e semplicemente di condizionamento; come al solito semplifichi troppo le cose.
 
Caro Ireneo...
Avresti ragione se io non avessi specificato che la società è ancora intrisa della morale secolare che ha sempre condannato l'omosessualità...
Ma siccome ti ho anticipato quanto sopra, non ho semplificato nulla, al contrario ho esposto i fatti senza troppi fronzoli, proprio per non essere frainteso.
Quando frequentavo i gruppi misti (gay-etero) molti accettavano i ragazzi omosex nel gruppo ma quando non c'erano li deridevano, magari bonariamente,  facendo capire che erano gente "un po' strana", poi c'erano quelli anticonformisti che ogni tanto si facevano la scappatella col gay, che poi però quando sono cresciuti hanno preferito ritornare in carreggiata, e se adesso gli vai a ricordare i "vecchi tempi" capace che ti negano tutto...
Insomma, anche quelli che difendono i diritti degli omosessuali se ne guardano bene dal mischiarcisi, perchè per l'opinione comune l'omosessualità è ancora una deviazione, e chi ne fa un cavallo di battaglia a livello politico, strumentalizza solamente la cosa per andare contro la Chiesa e chi la appoggia.
Prova a prendere una persona a caso tra chi difende la causa gay, specialmente chi si dice cristiano e chiedigli se pregherebbe mai il Signore di dargli un figlio omosessuale...
E chi ne fa le spese alla fine sono proprio i poveri gay che per un verso o per un altro vengono sempre sfruttati, o sessualmente, o politicamente, lasciandogli come contentino "l'orgoglio gay"...
Per ultima cosa sappi che devo ancora vedere una coppia gay che ha passato tutta una vita insieme...
 
AlbY

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Consiglia Elimina    Messaggio 81 di 81 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 26/12/2004 23.08
QUESTIONI DI BIOETICA:
http://questionidibioetica.totustuus.info
"Una ragazza di 16 anni mi ha chiesto spiegazioni 'per capirci qualcosa' sull'omosessualità, ciò perchè un suo coetaneo le ha confidato di essere omosessuale e la cosa l'ha molto turbata [...]".
 
Buonasera dottoressa.
Una ragazza di 16 anni mi ha chiesto spiegazioni "per capirci qualcosa" sull'omosessualità, ciò perchè un suo coetaneo le ha confidato di essere omosessuale e la cosa l'ha molto turbata.
Vorrei avere qualche indicazione sul cosa e come rispondere, tenendo conto che non vorrei peggiorare ulteriormente il suo stato d'animo.
Grazie!
Emanuele

===============

Gentile Emanuele,
l'argomento è davvero delicatissimo, perché qui - forse ancor più che in altri campi - è necessario usare un ben fondato, informato e ragionevole metro di giudizio sul fatto (l'omosessualità) e, contemporaneamente, una estrema delicatezza e un sincero rispetto nei confronti delle persone.
Inizi pure raccomandando alla ragazza di affrontare con serietà ma anche con serenità la conoscenza di un "qualcosa" (l'omosessualità) che, da realtà complessa qual è, merita tuto lo sforzo di indagine onesta, né ideologicamente approvata quale bandiera della libertà (che invero è arbitrio) di decidere chi si è, né moralisticamente chiusa in un disagio che isola e condanna senza conoscere.
Non c'è una risposta da poter sintetizzare: ci sono tante risposte da trovare guardando in faccia la questione con occhio ben illuminato dalla luce della ragionevolezza e della sapienza, aiutato dagli occhiali di una corretta informazione medica.
Per questo mi permetto di suggerire alcuni testi (agili, essenziali, facilmente reperibili anche in linea). Non sono tutta LA RISPOSTA; spero siano utili a segnalare i passi fondamentali del percorso per giungere alle varie risposte necessarie.
Segnalo solo il link ad uno studio del dott. Bruti perché in fondo alla pagina sono segnalati altri quattro documenti fondamentali: tutti e cinque da leggere.

CLICCARE QUI.....

Un'ultima cosa: molto probabilmente l'amico della ragazza non è omosessuale. Più probabilmente è l'ennesima vittima del disorientamento, questo sì maliziosamente, colpevolmente e ideologicamente oggi messo in atto in modo massiccio e preoccupante per negare valore al reale, per togliere consistenza all'essere, per sminuire il valore della persona umana.
Ci vuole una grande passione educativa per mostrare a tutti, ma soprattutto ai ragazzi, che la persona umana è una meravigliosa realtà data, donata, non fatta da sé e preziosamente libera.
Buon Natale!
Chiara Mantovani
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