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L' ESAME DI COSCIENZA.......e la preparazione per una buona Confessione dei peccati!

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2013 03:16
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11/07/2010 00:18
 
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Diceva Madre Teresa di Calcutta:

                          Madre Teresa di Calcutta


Esame di coscienza


«L'Esame di Coscienza è la pia pratica per ottenere la Riconciliazione e che si perde fin dai tempi antichi della Chiesa.
Diffusa maggiormente quanto più aumentavano i Catecumeni, l'Esame della Coscienza si diffuse subito fra i Cristiani sopratutto quando si doveva ottenere la Riconciliazione che, durante le persecuzioni, portavano molti cristiani ad abiurare alla fede per timore di venire uccisi.
Così prese nella coscienza stessa dei Cristiani la pia pratica di questo Esame al termine della giornata e per la confessione frequente raccomandata per altro da tutti i Santi e dallo stesso insegnamento della Chiesa».

Come si fa questo Esame?

 Segno della croce
In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.
Nel nome del Padre e del Figliolo e dello Spinto Santo. Cosi sia.



Tre sono i punti fondamentali che abbracciano un pò tutto il nostro vivere:

1) Mancanze verso Dio:

Ho amato Dio sopra ogni cosa?
Quante negligenze o omissioni nei doveri religiosi attraverso la Messa, il Rosario, la Preghiera quotidiana? La Chiesa è Sposa di Cristo e Suo Copro Santo, è nostra Madre e Maestra, quanta irriverenza ho compiuto contro questa Madre amorevole?
Ho santificato la Festa?
Ho mancato  di rispetto verso persone o cose sacre? Ossia, ho dileggiato i sacerdoti per la fede, ho irriso la sacralità della fede?
I dubbi sulla fede non sono una mancanza di rispetto verso Dio, tuttavia molto dipende da come strumentalizzerò ed userò questi dubbi i quali, unitamente alle tentazioni, sono una prova che Dio manda per correggerci nella fede: ho usato bene questi dubbi per rafforzare la mia fiducia in Dio? Oppure ho usato questi dubbi per allontanarmi dalla Chiesa?
Il rispetto umano è importante, tuttavia la prima vera forma di questo rispetto è non ingannare questo rispetto accettando le forme di peccato che si commettono contro la Legge di Dio quindi, ho rispettato l'uomo condannando le forme di ingiustizia verso la Legge di Dio?
Ho bestemmiato Dio, la Beata Vergine Maria e i Santi?
Le imprecazioni sono le più subdole forme di bestemmia che si tenta sempre di giustificare ma che in realtà conducono allo scatto d'ira o sono generate dall'ira; uso imprecare contro i Defunti?
La mancanza di fiducia e di rassegnazione sono forme di allontanamento grave da Dio e dalla Sua grazia, il Signore non giudica le volte in cui cadiamo in questa tentazione, ma giudicherà se non ci rialziamo perchè perdendo la fiducia in Lui Egli non può costringerci e di conseguenza Gli impediamo di salvarci: se oggi hai perduto questa fiducia, risollevati dalla polvere, guarda al Crocefisso, abbraccialo, e ritorna ad avere fede in Lui.
La resistenza alla grazia è uno dei peccati contro lo Spirito Santo per il quale Dio non può salvarci proprio perchè Egli rispetta la nostra scelta, ma tante volte opponiamo resistenza inconsapevolmente, per superbia, per orgoglio, per sfiducia. Se hai fatto questa resistenza, ora è il momento di lasciarci andare alla grazia, di lasciarsi prendere in braccio da Dio e di farsi cullare da Lui.
Ho rispettato la Legge di Dio nei DIECI COMANDAMENTI?


2) Verso il Prossimo:

Ho amato il mio Prossimo per amore di Dio e come Dio vuole che io lo ami?
Il mio Prossimo sono anche i miei superiori: ho avuto mancanza di sollecitudine, di obbedienza, ostinazione verso di loro?
Durezza, Disprezzo, Freddezza, Odio, Gelosia, Ingiurie.....quanto di tutto questo ho vissuto oggi e l'ho riversato al mio prossimo?
Ho saputo perdonare alle ingiurie, agli Scherni, alle Calunnie, alle Maldicenze, alle False testimonianze, alle Violenze, alle Menzogne, ai Cattivi esempi....? A mia volta ho evitato tutto questo al mio prossimo?
Perdonare non è facile, esso infatti è un DONO che si riceve per essere a nostra volta ridonato: per-donare, ma spesse volte non è facile, per questo in casi complessi e gravi ti è necessario l'aiuto di un sacerdote, ricorri a lui e ai suoi suggerimenti, piuttosto che agire frettolosamente e da solo/a.
Sei stato/a di incitamento al male, o hai dato di scandalo al prossimo sostenendo, per esempio, iniziative immorali, illecite, contro la vita umana nel grembo materno o contro il Sacramento del Matrimonio?
Sei stato/a causa di ingiustizie?
Sei stato/a causa di danni alla reputazione o ai beni del tuo prossimo?
Hai pagato i tuoi debiti? "Rimetti loro i debiti" come tu stesso/a richiedi nella recita del Padre Nostro affinchè vengano rimessi i tuoi di debiti?
Sei stato/a complice di furto?
Hai compiuto i Doveri verso la Patria, verso la Società?

Gesù ci ha detto: Ama il Prossimo tuo come ami te stesso!
tuttavia spesse volte noi non comprendiamo bene come dobbiamo davvero amare noi stessi e così finiamo per amare il prossimo nel modo sbagliato, come di fatto lasciamo che noi stessi viviamo nel peccato e nell'errore. E' importante allora esaminare la coscienza anche su se stessi, e capire davvero in quale modo ci amiamo se con Dio o lontano da Dio, da questo dipenderà anche il modo in cui ameremo il Prossimo.

3) Verso se stessi: 

Ho ottenuto una qualche vittoria sul mio difetto principale?
Sono stato superficiale nei confronti della correzione che devo verso i miei difetti?
Sono stato/a generoso/a ?
Come sono posto/a davanti all' Orgoglio, alla Vanità, all' Avarizia, ai Desideri inopportuni, agli sguardi, alle letture, alle parole e azioni impure?
E quanto all' Intemperanza, alla Gola, alla Mollezza, all' Immortificazione, alla Collera, alla Impazienza? Quanto sono stato/a pigro/a nell'adempimento dei doveri del proprio stato?
Quale è il mio rapporto nei confronti della Chiesa, la amo come Gesù la ama, oppure la uso per quello che mi fa comodo e la offendo mentendo sulla sua realtà divina?
Ho fatto la Comunione assolvendomi da solo/a da peccati gravi?
Se fosse un "si", rammenta che sei in uno stato grave di peccato, quello mortale, che può condurre alla perdizione definitiva in quanto alla base, l'autoassolversi da peccati gravi, c'è l'allontanamento dalla grazia di Dio che invece si riceve per mezzo del Sacerdote che assolve non in suo nome, ma "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo", fai promessa solenne di confessarti il giorno dopo, subito, in caso di morte improvvisa, questo esame potrebbe salvarti dalla morte eterna dell'anima, ossia dalla dannazione, lo dice san Paolo: "Chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore (si intende nella sua dottrina, anche quella della riconciliazione), mangia e beve la propria condanna"!

Rammenta che i Peccati che conducono alla morte (peccati mortali) dell'anima, ossia alla dannazione, sono quelli detti "contro lo Spirito Santo" e sono:

- impugnare la verità conosciuta;
- disperazione della salute;
- presunzione di sal­varsi senza merito;
- invidia della grazia altrui;
- ostinazione nei peccati;
- impenitenza finale.


Nel Catechismo di San Pio X (che non è abolito ma sempre valido e confluito nel Catechismo della Chiesa datato 1993), dopo i “sei peccati contro lo Spirito Santo”, venivano elencati i “quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio”:

- omicidio volontario;
- peccato impuro contro natura;
- oppressione dei poveri;
- defraudare la mercede agli operai.

Di tali peccati si diceva: «I peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, sono dei piú gravi e funesti, perché direttamente contrari al bene dell’umanità e odiosissimi, tanto che provocano, piú degli altri, i castighi di Dio» (n. 154).
Tali peccati sono diventati, nel nuovo Catechismo, i “peccati che gridano verso il cielo”: «Gridano verso il cielo:

- il sangue di Abele (cf Gen 4, 10);
- il peccato dei Sodomiti (cf Gen 18, 20; Gen 19, 13);
- il lamento del popolo oppresso in Egitto (cf Es 3, 7-10);
- il lamento del forestiero, della vedova e dell’orfano (cf Es 22, 20-22);
- l’ingiustizia verso il salariato (cf Dt 24, 14-15; Gc 5, 4)» (n. 1867).


Per un ulteriore approfondimento dei 7 vizi capitali, cliccate qui

Fatte queste meditazioni, si faccia il proposito di un vero pentimento, si faccia il proposito di ricorrere quanto prima alla confessione con un sacerdote, si faccia un attimo di silenzio interiore meditando davanti ad un Crocefisso....
Si dica ora
 
l' Atto di dolore...Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i vostri castighi, e molto più perché ho offeso voi infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col vostro santo aiuto di non offendervi mai più e di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonatemi.

Si dica anche:

Requiem Aeternam
Requiem aeternam done eis, Domine, et lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace. Amen
L'eterno riposo dona loro, o, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Cosi sia.

Atto di fede
Mio Dio, perché siete verità infallibile, credo fermamente tutto quello che voi avete rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. Ed espressamente credo in voi, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figliolo e Spirito Santo. E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa Fede voglio sempre vivere. Signore, accrescete la mia fede.

Atto di speranza
Mio Dio, spero dalla bontà vostra, per le vostre promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io non resti confuso in eterno.

Atto di carità
Mio Dio, vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché siete Bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor vostro amo il prossimo mio come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore, fate ch'io vi ami sempre più.


Gesù, Giuseppe e Maria
Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il cuore e l'anima mia.
Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima mia agonia.
Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.



A Maria
Sub patrocinio tuo, Mater dulcissima et invocato Immaculatae Conceptionis tuae mysterio, studia mea laboresque litterarios prosequi volo, quibus me protestor hunc maxime ob finem incumbere, ut melius divino honori tuoque cultui propagando inserviam. Oro te igitur, Mater amatissima, Sedes Sapientiae, ut laboribus meis benigne faveas. Ego vero, quod justum est, pie libenterque promitto quidquid boni mihi inde successerit, id me tuae apud Deum intercessioni, totum acceptum relaturum.
Amen.
Sotto il vostro patrocinio, ed invocato il mistero della vostra Imm. Concezione, o Madre dolcissima, io intendo proseguire i miei studi e lavori letterari, coi quali protesto di avere in mira questo principio al fine di lavorare per propagare, per quanto meglio potrò, l'onore di Dio ed il vostro culto. Vi prego adunque, Madre amorosissima sede della Sapienza, di favorire benignamente i miei lavori. Io poi come di dovere, piamente e di buon cuore prometto, che quanto di buono mi succederà, tutto lo reputerò ricevuto dalla vostra intercessione presso Dio. Cosi sia.


Requiem Aeternam
Requiem aeternam done eis, Domine, et lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace. Amen
L'eterno riposo dona loro, o, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Cosi sia.

Angele Dei
Angele Dei, qui custos es mei, me tibi commissum pietate superna illumina, custodi, rege et guberna. Amen.
Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Cosi sia.


Al termine del giorno,
o sommo Creatore,
veglia sul nostro riposo
con amore di Padre.

Dona salute al corpo
e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.

Nel sonno delle membra
resti fedele il cuore,
e al ritorno dell'alba
intoni la tua lode.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.


         Nella veglia salvaci, Signore,
         nel sonno non ci abbandonare:
         il cuore vegli con Cristo
 

         e il corpo riposi nella pace.

ORAZIONE
Veglia su di noi in questa notte, o Signore: la tua mano ci ridesti al nuovo giorno perché possiamo celebrare con gioia la risurrezione del tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen!

[Modificato da Caterina63 11/07/2010 00:26]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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