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L' ESAME DI COSCIENZA.......e la preparazione per una buona Confessione dei peccati!

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2013 03:16
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02/06/2013 22:47
 
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[SM=g1740717] [SM=g1740720] Un sacerdote risponde - da AmiciDomenicani

Negata l'assoluzione per atto impuro contro natura

Quesito

Carissimo padre Angelo Bellon OP,
sono un ragazzo di … anni. Frequento i sacramenti, la s. Messa, prego, conduco una vita cristiana, ma ho frequenti cadute in rapporti omosessuali con partner occasionali, sono single. Già diverse volte ho confessato questo mio peccato, sia pur con grande difficoltà, al sacerdote durante la confessione con il mio proposito di non commettere più questo peccato. Il proposito ed il dolore ci sono sempre, ma ricado sempre. Si immagini come vivo, come un gatto che si morde la coda. Questa mattina, infelicemente, un sacerdote (che non conoscevo) mi ha negato l'assoluzione dicendomi che non sapeva se poteva concedermela, doveva chiedere informazioni al suo superiore.
Le garantisco che non ho giudicato male quel sacerdote, anzi in cuor mio mi son detto "Era quello che meritavo, quando ti decidi una volta per tutte ad interrompere questo vizio?"
Ovviamente non voglio stare senza assoluzione, perchè voglio ricevere la Comunione (durante questi giorni non la ricevo, ma vado a Messa).
Le mie domande sono queste:
1. Come mi devo comportare?
2. E' giusto confessare questo peccato solo a sacerdoti che non conosco?
(Ovviamente ne provo vergogna)
3. E' giusto vivere come una mortificazione questo mio status della sessualità?
4. Come vivere la continenza perfetta? (E' la mia massima aspirazione).
5. E' necessario focalizzarsi solo su questo peccato, magari tralasciandone altri che potrebbero essere ancor più gravi?
Grazie padre Angelo,
mi perdoni l'anonimato.
A presto sentirci!


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. hai fatto bene a prenderti la negazione della assoluzione come un richiamo molto forte del Signore: forse ti impegni poco a rinnovare la tua vita.
Capisci da te stesso che non si tratta di vero amore, di un uso del tutto impuro dei corpi di tante persone e di una cosificazione della loro stessa persona, ridotta a oggetto di soddisfazione personale, senza lasciare alcun costrutto.
Non è certamente questo il disegno divino sulla sessualità, disegno che di natura sua è santificante e pertanto sempre più elevante.

2. Rispondo adesso alle tue singole domande.
1. Come mi devo comportare?
Hai sentito il Vangelo di domenica scorsa: “E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna” (Mc 9,45).
Questo piede sta a significare frequentazioni di persone o di ambienti che inducono in tentazione.
Scansare l’inferno vale qualsiasi sacrificio.

2. E' giusto confessare questo peccato solo a sacerdoti che non conosco?
(Ovviamente ne provo vergogna)
Meglio sarebbe tenere sempre il medesimo confessore.
Ma se questo talvolta non è possibile, vai a riparare il tuo peccato anche accettando la vergogna di doverlo dire ad un altro sacerdote, il quale, peraltro e come ben sai, è tenuto al segreto.

3. E' giusto vivere come una mortificazione questo mio status della sessualità?
Nella situazione in cui ti trovi devi realizzare la tua sessualità facendoti dono all’interno della società e della Chiesa, ma con la volontà ferma di rimanere casto.
In questo modo la tua sessualità, e cioè la tua inclinazione ad amare, non viene mortificata, ma realizzata nella strada giusta.
La condizione della castità è necessaria perché diversamente non si tratterebbe di vero amore, ma di abuso dei corpi e delle persone altrui, oltre che una profanazione molto grave del proprio corpo, chiamato ad essere mediante la purezza tempio dello Spirito santo..

4. Come vivere la continenza perfetta? (E' la mia massima aspirazione).
Eliminare nella tua testa pensieri, desideri, fantasie che non portano a realizzare il disegno divino sulla sessualità.
Nello stesso tempo devi disciplinarti nel tuo sguardo, cosa che del resto deve fare anche ogni altra persona. Anche qui l’ammonimento del Signore è molto severo: “E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, doveil loro verme non muore e il fuoco non si estingue” (Mc 9,47-48).

5. E' necessario focalizzarsi solo su questo peccato, magari tralasciandone altri che potrebbero essere ancor più gravi?
No, non c’è solo questo problema nella vita, anche se nella tua vita spirituale è uno dei problemi più grossi.
Bisogna sempre avere uno sguardo onnicomprensivo su tutti i nostri doveri.
Gesù ha detto che “bisogna fare una cosa, senza tralasciare l’altra” (Mt 23,23).

3. Cerca di aver molta preghiera nella tua vita e di chiedere alla Beata Vergine Maria, soprattutto nel Santo Rosario recitato quotidianamente, di ottenerti la grazia di una vita pura, l’unica che ti permette di essere tempio dello Spirito Santo e sempre nella gioia e nella pace.

Ti assicuro la mia preghiera e la mia benedizione.
Padre Angelo


Pubblicato 31.03.2013



[SM=g1740733]


Un sacerdote risponde - da AmiciDomenicani

Sono una ragazza di 21 anni, mi sono innamorata di una ragazza e desidero costruire con lei il mio futuro

Quesito

Buona sera,
sono una ragazza di 21 anni. Provengo da una famiglia cattolica praticante e ho avuto un'educazione molto cattolica (tutte le domeniche a messa, grest parrocchiali, scout). Da un po' di anni però ho sentito la necessità di allontanarmi da questi ambienti e da tutto ciò che riguarda la religione cattolica. Sicuramente questo è dovuto anche ad un fatto che è successo nella mia vita: mi sono innamorata di una ragazza.
Dopo tre anni e mezzo di relazione con un ragazzo mi sono innamorata di una mia compagna di classe delle superiori ed ora stiamo insieme già da due anni. Da quando sto con lei sono la persona più felice di questo mondo. Sembra strano ma con lei io credo che riuscirò a costruire un futuro, una famiglia nostra.
L'amore che c'è tra di noi è un amore vero, intenso, profondo. Poco meno di un anno fa mi sono sentita in dovere di confidare questo segreto a mia mamma, da sempre molto credente. Non riuscivo più a nasconderle niente, il peso stava diventando troppo. Mia madre fortunatamente l'ha presa anche abbastanza bene tutto sommato ma comunque crede che non sia una cosa molto normale. La frase che continua a ripetermi è che Dio ha creato uomo e donna e che questo è normale. Un paio di settimane fa mi ha detto che forse dovrei andare da un parroco per confessarmi. Non vuole che arrivi Natale e che io non sia andata. Ha sempre avuto questa fissa che a Natale e Pasqua ci si doveva confessare.
Io le ho detto che per quanto mi riguarda io non sto facendo nulla di sbagliato.
È forse sbagliato amare una persona? Dalla mia educazione molto cattolica ho fatto miei i principi fondamentali e in nessuno di questi era specificato che io non mi sarei dovuta innamorare di una donna! Non l'ho certo deciso io! Anzi, se avessi potuto non avrei mai scelto una donna, sono così complicate rispetto agli uomini! E soprattutto non avrei mai scelto la vita dell'omosessuale se avessi potuto scegliere. Se tieni la mano in pubblico alla persona che ami ti guardano male, per non parlare delle smorfie che fanno quando ti sogni di baciarla. Molto spesso sono così presa dalla sua bellezza che mi viene d'istinto di baciarla, per me esistiamo solo io e lei.
Ovviamente la quasi totalità della gente non la pensa così e ogni volta ci guardano come se fossimo due appestate.
Per non parlare poi dei commentini che spesso fanno soprattutto gli uomini.
Voglio dire che la mia vita si è davvero complicata con la scoperta della mia omosessualità (anche se solo per colpa della società bigotta in cui ci ritroviamo).
La mia non è una scelta. Ho provato a non ascoltare il cuore per un periodo ma poi l'amore ce l'ha sempre vinta. Non puoi ingannarti alla lunga.
Quello che volevo era un suo parere, il parere di un parroco.
So come la pensa la Chiesa su questi temi ma io volevo un parere suo. C'è qualcosa di sbagliato nel nostro amore?
Grazie e mi scusi per il tempo che le ho fatto perdere.
G.


Risposta del sacerdote

Carissima G.,
1. ti ringrazio per avermi aperto il tuo cuore.
La tua email, scritta bene, sembra avere un suo rigore logico.
Ma tace su questioni importanti e che tuttavia lascia presagire.

2. Voler bene ad una persona del proprio sesso è sbagliato?
No, evidentemente.

3. Innamorarsi di una persona del proprio sesso e avere con lei rapporti sessuali è sbagliato?
Sì, è sbagliato perché la sessualità è essenzialmente bipolare e non ci vuole molto per capire che si tratta di un uso della sessualità alieno dal disegno del Creatore.

4. Mi scrivi: “io credo che riuscirò a costruire un futuro, una famiglia nostra”.
Quale futuro all’infuori di un vicolo cieco?
Costruisci il futuro della società con un rapporto omosessuale?
La società non avrebbe alcun futuro se tutti fossero omosessuali.

5. Mi dici che ti sei allontanata dalla Chiesa cattolica da quanto hai iniziato questa esperienza omosessuale.
Non me ne meraviglio.
La sessualità non è qualcosa di marginale per la persona, ma ne tocca e ne coinvolge l’intimo nucleo.
Ne segue che la pratica omosessuale, come qualsiasi altro disordine sessuale, sbilancia l’orientamento di fondo della propria vita nei confronti Dio.
Come la contraccezione estromette Dio dal rapporto sessuale e fa diventare praticamente atei, come diceva Giovanni Paolo II, così e ancor di più avviene in altri disordini sessuali, dove il disordine è addirittura ancora più grave e profondo, come avviene nel rapporto omosessuale.

6. Circa i “commentini” degli altri a proposito del comportamento omosessuale: si tratta semplicemente di frutto di una società bigotta, e cioè di una società religiosamente fanatica e irragionevole?
Non lo credo.
Secondo me stanno a dire che si avverte qualcosa di storto, come quando uno ha il pesce d’aprile dietro la veste, non se ne accorge e tutti gli ridono dietro.
Indubbiamente c’è un disordine in tale comportamento perché la sessualità, secondo il significato della sua stessa struttura, è essenzialmente bipolare (maschio-femmina).

7. Mi dici che non sei mai stata contenta come adesso.
Non lo posso mettere in dubbio.
E tuttavia una persona ha bisogno che il suo amore si espanda, fruttifichi, duri eternamente anche sotto il profilo biologico.
Nell’esperienza omosessuale la società, per quanto riguarda il suo futuro, ha una battuta d’arresto.
Anche chi è sotto l’effetto della droga dice che non c’è esperienza più bella della sua.

8. Quando tua mamma ti dice di andarti a confessarti almeno per Natale e Pasqua probabilmente spera dall’eventuale confessione qualcosa di ben di più che del compimento di un semplice rito: il confronto con un sacerdote, il confronto del tuo comportamento con il disegno di santità e di amore di Dio.
Per lei, che forse non sa opporre un ragionamento ma che sente che il comportamento è sbagliato, il ricorso alla confessione è come l’ultima ancora di salvezza: per il tuo bene, per il tuo vero futuro.

9. Come vedi, ti ho detto senza giri di parole che cosa penso.
Forse il linguaggio può apparire duro.
Ma nello stesso tempo desidero esprimere il rispetto per le persone omosessuali e per la sofferenza che questo stato comporta.
So che rimangono sul tappeto molti altri problemi.
Ma ho cercato di attenermi strettamente alla tua domanda per non essere prolisso sia per te sia per i nostri visitatori.

Ti ricorderò nelle mie preghiere, nella Messa che celebrerò questa sera e ti benedico.
Padre Angelo


Pubblicato 01.06.2013

[SM=g1740758] IN QUESTO LINK troverete molte altre risposte di Padre Bellon sull'etica e sulla morale, utilissime per il nostro Esame di Coscienza.....


[SM=g1740733]


[Modificato da Caterina63 02/06/2013 23:12]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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