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La Messa e l'Eucarestia

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2010 18:27
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Sesso: Maschile
31/07/2010 17:45
 
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Da: Alfonso Inviato: 14/09/2002 22.23
 Caro Teofilo è ancora presto per darti una risposta definitiva, sto indagando, ti sarei molto grato se vorresti mandarmi il link di S. Ireneo e quello di S. Giustino dove trattano l'argomento dell'Eucarestia. La fede poi è una questione personale e io mica devo rendere conto ad altri miei fratelli evangelici o cattolici, tanto per dire, ma solo a Gesù Cristo, perciò voglio studiare bene questo prezioso Sacramento.
Pace
Alfonso
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 49 di 97 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 14/09/2002 23.17

Caro Alfonso,

mi pare giusto quello che dici. Tutti dobbiamo avere un atteggiamento di ascolto e di umiltà di fronte ad un mistero tanto grande quale quello del Corpo di Cristo.

Ti riporto qui di seguito il testo dove S.Ireneo parla dell'Eucarestia, gentilmente messo a disposizione dalla cara Rom e inserito come messaggio n.21, insieme a molti altri testi nella sezione Patristica di questo gruppo, nel topic dedicato a S.Ireneo.

Risurrezione per la carne e il sangue di Cristo     (Contro le eresie, 5,2,2-3)

Sono completamente stolti quelli che disprezzano tutta l`economia di Dio e negano la salvezza della carne e ne spregiano la rigenerazione, dicendo che essa non è capace di incorruttibilità. Ma se questa non si salva, né il Signore ci ha redento davvero col suo sangue, né il calice eucaristico è comunicazione del suo sangue, né il pane che spezziamo è la comunione del suo corpo. Non c`è infatti sangue se non dalle vene, dalle carni e dalla rimanente sostanza dell`uomo, quale veramente si è fatto il Verbo di Dio; egli col suo sangue ci ha redento, come dice l`Apostolo: Nel quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati mediante il suo sangue (Col 1,14). E poiché siamo sue membra, ci nutriamo con le sue creature. Egli infatti ce le offre: fa sorgere il suo sole e fa cadere la sua pioggia come a lui piace. Egli ha affermato che il calice, il quale è sua creatura, è il suo sangue sparso per noi, con cui aumenta il nostro sangue; e che il pane, il quale appartiene al creato, è il suo corpo, con il quale alimenta i nostri corpi.

Se dunque il calice mescolato e il pane preparato ricevono il Verbo di Dio, e si compie così l`eucaristia del sangue e del corpo di Cristo, con cui cresce e si rafforza la sostanza della nostra carne, come possono negare che la carne può accogliere il dono di Dio, che è la vita eterna? Essa si nutre del sangue e del corpo di Cristo, è membro di lui. Lo dice il beato Apostolo nella lettera agli Efesini: Siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa (Ef 5,30). Non parla di un corpo invisibile e spirituale - uno spirito infatti non ha né ossa né carne (Lc 24,39) -, ma di un vero organismo umano che consta di carne, nervi e ossa, e che si nutre del calice che è il suo sangue e cresce con il pane che è il suo corpo.

Come il legno della vite, piantato in terra, dà frutto a suo tempo, come il grano di frumento, caduto in terra e marcito, sorge molteplice per opera dello Spirito di Dio che tutto contiene - vite e frumento che, per la sapienza di Dio, servono alla vera utilità dell`uomo, perché accogliendo la parola di Dio diventano l`eucaristia che è il corpo e il sangue di Cristo -, allo stesso modo i nostri corpi, nutriti dell`eucaristia, deposti in terra e qui dissolti, risorgeranno a suo tempo perché il Verbo di Dio elargirà loro la risurrezione a gloria di Dio Padre. Egli circonda dell`immortalità questo corpo mortale e dona gratuitamente l`incorruttibilità a questo corpo corruttibile, perché la virtù di Dio si mostra nella debolezza. E questo affinché non ci avvenga di gonfiarci, come se avessimo da noi stessi la vita, e di innalzarci contro Dio con animo profondamente ingrato. E sapendo che per sua magnanimità e non per nostra natura vivremo in eterno, affinché non succeda mai che menomiamo la sua gloria. E neppure che ignoriamo la nostra natura, ma che ci rendiamo conto di quanto Dio può e di quanti benefici l`uomo può ricevere, e non ci capiti di errare nella valutazione della realtà, cioè del rapporto tra Dio e l`uomo. Dio, come abbiamo detto, non ha forse tollerato che ci dissolvessimo nella terra, affinché fossimo perfettamente istruiti e in futuro pienamente coscienti così da non misconoscere la nostra posizione di fronte a lui?


Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 50 di 97 nella discussione 
Da: Alfonso Inviato: 15/09/2002 16.16
Caro Teofilo, ti ringranzio del messaggio di S. Ireneo, ma io non ti avevo chiesto questo, ti avevo chiesto se è possibile darmi il link di S. Ireneo dove si tratta questo argomento dell'Eucarestia e di S. Giustino, come ha detto Salvatore nel suo messaggio le:
 .Per Raptor, mi dispiace ma non sono d'accordo con te nel non dare il calice ai fedeli, dò più ragione agli ortodossi che somministrano la Santa Cena col pane ed il vino così come Gesù ha detto e come gli Apostoli hanno fatto e come la santa Chiesa Cattolica Apostolica h sempre fatto.
Se il prete prende il calice lo deve dare anche ai fedeli. Mi risulta che questo è stato fatto, solo nel quindicesimo secolo. E' una vera mutilazione al corpo di Cristo. Molti papi non sono stati d'accordo nel proibire il calice ai fedeli. I padri della Chiesa amministravano l'Eucarestia sotto le due specie.
Fraternamente!
Alfonso

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Consiglia Elimina    Messaggio 51 di 97 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 15/09/2002 17.01
Caro Alfonso, tu non devi affatto essere d'accordo con me, devi essere d'accordo con quanto Dio ha voluto dirci nelle Scritture ispirate. ( 1 Cor 11,27) Ti ripeto quanto scritto su questo argomento nel mio ultimo post.

Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore sarà reo del corpo  e del sangue del Signore.
Il versetto dice che se noi beviamo dal calice o mangiamo il pane ( anche una solo delle due azioni) allora noi abbiamo profanato il corpo E il sangue del Signore.  La differenza e/o mi sembra abbastanza evidente in quanto una cosa esclude l' altra.  Solo per fare un esempio, c'è differenza fra il dire " Mi bevo mezzo litro di grappa e vado a casa guidando la macchina" oppure "Mi bevo mezzo litro di grappa o vado a casa guidando la macchina". La differenza fra quel e/o è la mia patente!
Questo stesso versetto inoltre dimostra come non sia possibile interpretare simbolicamente i termini "carne e sangue". Perchè se il pane fosse solo un simbolo per la carne e il vino un simbolo per il sangue, io non potrei profanare il Suo sangue mangiando il pane oppure profanare il Suo corpo bevendo il vino

Quindi se Cristo è sacramentalmente presente sotto ciascuna specie, la comunione con la sola specie del pane permette di ricevere tutto il frutto dell' Eucarestia. ( Dal CCC 1390).
 
Sia lodato Gesù CRisto.
 
 
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 52 di 97 nella discussione 
Da: Alfonso Inviato: 15/09/2002 17.42
Caro Raptor, certo che sono d'accordo di quando Dio ha voluto dirci nelle scritture Ipirate, e non mi risulta da nessuna parte che la Santa Cena è stata mutilata, ma è sempre stata fatta con le 2 specie.
Ecco quello che dice Paolo:
Poichè ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver rese grazie, lo ruppe e disse: Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me. Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo "Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo in memoria di me. Poichè ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finchè egli venga. Perciò chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. (1 Corinzi 11: 23, 27).
Come vedi hai strappato il verso dal suo contesto.
Paolo dice che bisogna fare sotto le due specie e se si mangia o beve indegnamente il corpo del Signore sarà colpevole.
Quindi la chiesa cattolica romana ha una grossa responsbilità che non è certamente dei poveri fedeli, ma di quello che sono al vertice che cambiano la Parola a loro piacimento.
Tutto questo lo renderanno conto al Signore nel giorno del giudizio.
Pace
Alfonso 
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 53 di 97 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 15/09/2002 19.21
Caro Alfonso,
in riferimento al tuo messaggio n. 50 ti posso dare il collegamento al sito di Patristica, un altro vero gioiello del WEB che raccomando a tutti da cui riporto il brano specifico sulla Eucarestia che si trova al punto XLV della Prima Apologia di S.Giustino:
 
 
 

http://web.tiscali.it/Crisoft/S.%20Giustino/apologia_prima.htm#Par. 60

 

L'Eucaristia

 LXV. - 1. Noi allora, dopo aver così lavato chi è divenuto credente e ha aderito, lo conduciamo presso quelli che chiamiamo fratelli, dove essi si trovano radunati, per pregare insieme fervidamente, sia per noi stessi, sia per l'illuminato, sia per tutti gli altri, dovunque si trovino, affinché, appresa la verità, meritiamo di essere nei fatti buoni cittadini e fedeli custodi dei precetti, e di conseguire la salvezza eterna.

2. Finite le preghiere, ci salutiamo l'un l'altro con un bacio.

3. Poi al preposto dei fratelli vengono portati un pane e una coppa d'acqua e di vino temperato; egli li prende ed innalza lode e gloria al Padre dell'universo nel nome del Figlio e dello Spirito Santo, e fa un rendimento di grazie per essere stati fatti degni da Lui di questi doni.

4. Quando egli ha terminato le preghiere ed il rendimento di grazie, tutto il popolo presente acclama: "Amen". La parola "Amen" in lingua ebraica significa "sia".

5. Dopo che il preposto ha fatto il rendimento di grazie e tutto il popolo ha acclamato, quelli che noi chiamiamo diaconi distribuiscono a ciascuno dei presenti il pane, il vino e l'acqua consacrati e ne portano agli assenti.

 

E' carne e sangue di quel Gesù incarnato

 LXVI. - 1. Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e a nessuno è lecito parteciparne, se non a chi crede che i nostri insegnamenti sono veri, si è purificato con il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione, e vive così come Cristo ha insegnato.

2. Infatti noi li prendiamo non come pane comune e bevanda comune; ma come Gesù Cristo, il nostro Salvatore incarnatosi, per la parola di Dio, prese carne e sangue per la nostra salvezza, così abbiamo appreso che anche quel nutrimento, consacrato con la preghiera che contiene la parola di Lui stesso e di cui si nutrono il nostro sangue e la nostra carne per trasformazione, è carne e sangue di quel Gesù incarnato.

3. Infatti gli Apostoli, nelle loro memorie chiamate vangeli, tramandarono che fu loro lasciato questo comando da Gesù, il quale prese il pane e rese grazie dicendo: "Fate questo in memoria di me, questo è il mio corpo". E parimenti, preso il calice e rese grazie disse: "Questo è il mio sangue"; e ne distribuì soltanto a loro.

4. I malvagi demoni per imitazione, dissero che tutto ciò avveniva anche nei misteri di Mitra. Infatti voi già sapete, o potete apprendere, come nei riti di iniziazione si introducano un pane ed una coppa d'acqua, mentre si pronunciano alcune formule.

Per quanto riguarda S.Ireneo, non mi risulta che esista sul Web il suo scritto "Contro le Eresie". Perciò al momento ti devi accontentare di quanto è stato con fatica scansionato e messo a disposizione dalla cara Rom e che si trova nella sezione Patristica di questo gruppo.

Con affetto

 
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