A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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La Messa e l'Eucarestia

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2010 18:27
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31/07/2010 18:20
 
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Da: cristianocattolico Inviato: 28/11/2002 11.08
Soprattutto nell’Eucaristia questa presenza del Risorto raggiunge il massimo grado di intensità. È una realtà stupenda non mai scoperta e assimilata a sufficienza.
Nei segni del pane e del vino il Risorto si rivela come una presenza realissima e sostanziale che perdura anche al di là nella celebrazione, nel tabernacolo.
Attraverso il gesto sacramentale che è azione personale di Cristo si rivela come presenza dinamica. Attraverso la proclamazione della sua Parola, in cui Cristo presente annunzia oggi il suo vangelo, si rivela come una presenza parlante. Attraverso il celebrante che agisce "in persona di Cristo", si rivela una presenza personale. Attraverso il popolo, in cui Cristo stesso prega, si rivela come una presenza incarnata nella Chiesa.
Questo è il cuore del mistero dell’assemblea: tutta la densità orante del suo clima dipende dalla percezione viva, commossa, esultante di questa presenza. In nessun altro spazio e tempo l’incontro con Cristo è più facile e più pieno che nella Messa. Sant’Ambrogio diceva di incontrarsi con Cristo a faccia a faccia nei suoi sacramenti e ne percepiva quasi l’alito del suo respiro (praesentiae eius flatum aspirare).
I primi cristiani sapevano che quando la comunità si radunava per spezzare il pane Egli veniva in mezzo a loro. Il loro pensiero correva spontaneamente alla sera di Pasqua in cui il Risorto appare in mezzo ai suoi per consolarli ed incoraggiarli ma soprattutto per donare loro il suo Spirito ed inviarli in missione al mondo intero.

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Consiglia Elimina    Messaggio 79 di 97 nella discussione 
Da: cristianocattolico Inviato: 28/11/2002 11.11
Nella celebrazione della Messa risuona la parola di Dio ed è Lui che parla quando nella Chiesa si leggono le Scritture. Bisogna imparare a mettersi in ascolto. Questa è una componente irrinunciabile della preghiera. Se la preghiera è dialogo con Dio, è chiaro che dovremmo lasciare a Lui l’iniziativa della Parola. La nostra preghiera non potrà essere altro che un’umile risposta a quanto Lui ci ha detto. Senza un religioso ascolto della Parola non c’è preghiera cristiana. Il popolo di Dio è un popolo in ascolto. Tale ascolto esige che abbiamo ben chiari alcuni principi di fede.
1- Cristo è presente nella sua parola. È Lui che la pronuncia ora. Perciò la liturgia della Parola non è la lettura di un libro, ma l’ascolto di Qualcuno. "È come se vedessimo la sua bocca" (san Gregorio Magno). Cristo fa risuonare viva la voce del Vangelo e in Lui il Padre "viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli e discorre con essi" (Conc. Vat. II, Dei Verbum n. 21). L’acclamazione "Lode a te, o Cristo" esprime la fede in questa presenza.
S. Agostino commenta il versetto 3 del salmo 50 (49) "Viene il nostro Dio e non sta in silenzio" così: "Il lettore è salito al suo posto: è Cristo che non tace. Il predicatore parla: se parla secondo verità, è Cristo che parla. Se Cristo tacesse, io non sarei qui a dirvi queste cose. Ma anche sulla vostra bocca egli non tace: quando cantavate, era Lui che parlava. Egli non tace: è necessario che noi l’ascoltiamo, ma con l’orecchio del cuore; perché è troppo facile ascoltare con quello della carne".
2- Cristo parla oggi e interpella oggi il suo popolo e in esso ciascuno degli ascoltatori. Ognuno deve dire: "È a me che parla!". Bisogna sentirsi interpellati personalmente. La Scrittura è tutta intera per noi: per tutti e per ciascuno. Risponde ai problemi personali e ai bisogni concreti di ciascuno.
Non è vero che Dio ha parlato soltanto una volta: Dio parla adesso, parla sempre. Nelle parole della Bibbia è presente lo Spirito di Dio che ringiovanisce e attualizza continuamente il messaggio. "La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore" (Eb 4,12).
Il vangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede (Rm 1,16).

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Consiglia Elimina    Messaggio 80 di 97 nella discussione 
Da: cristianocattolico Inviato: 28/11/2002 11.17
Ireneo nella sua opera “Contro le eresie” nel suo IV libro dice:
“Stolti ancora quelli che disprezzano tutta l’economia di Dio e negano la salvezza della carne e spregiano la sua resurrezione dicendo che essa non è capace d’incorruttibilità. Ma se questa non ci salva, allora né il Signore ci redense davvero col suo sangue né il calice eucaristico è comunicazione del suo sangue, né il pane che spezziamo è la comunione del corpo.
Non c’è infatti sangue se non dalle vene e dalle carni e dalla rimanente sostanza dell’uomo, quale divenne davvero il Verbo di Dio. Ora col suo sangue ci redense, come dice l’Apostolo: “nel quale abbiamo la redenzione, remissione dei peccati mediante il suo sangue” (Col 1,14). E poiché siamo sue membra egli ci nutre per mezzo delle cose create: egli stesso mette a nostra disposizione le creature facendo sorgere il sole e piovere come vuole (cf Mt 5,45); egli ancora riconobbe come proprio sangue la bevanda presa dalla natura creata e lo versò nel suo sangue ed affermò essere suo proprio corpo il pane preso dalla natura creata e col quale fa crescere i nostri corpi.
Dal momento che la bevanda mista e il pane ricevendo la parola di Dio diventa eucaristia, sangue e corpo di Cristo e con questi cresce e si compone la sostanza della nostra carne, come possono negare che carne, nutrita con del sangue e del corpo di Cristo e suo membro, sia incapace di ricevere il dono di Dio che è la vita eterna? Anche il beato Apostolo dice nella lettera agli Efesini: “Siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa” (Ef 5,30): egli non parla di un uomo spirituale e invisibile “che lo spirito non ha ossa né carne” (Lc 24,39), ma della struttura dell’uomo vero che è fatto di carne, nervi ed ossa, che è nutrito della sua bevanda che è il suo sangue e del suo pane che è il suo corpo.”
 
Dovremmo credere a Ireneo e a tanti altri AUTOREVOLI padri o a qualche "pastore" fantasioso?
 
Pace
Salvatore

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Da: cristianocattolico Inviato: 28/11/2002 11.58
E non mi venite a dire che voi credete a Cristo (anche noi del resto), perchè su questo confermo che è vero, ma in fatto di interpretazioni bibliche prendete lucciole per lanterne..
 
Pace
Salvatore

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Consiglia Elimina    Messaggio 82 di 97 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 04/02/2003 22.41
Stefano chiede:
 
1-Se Cristo è davvero presente nell'Eucaristia, come immagino i cattolici che sono qui credano tutti, che cosa accade quando dei satanisti profanano le ostie? Cristo soffre di nuovo? quando il fedele cattolico mastica l'ostia Cristo soffre?
........
 
Rispondo:
 
Quando un satanista deve fare la messa "nera".....vuole l'Ostia consacrata.....ecco il perchè di molti furti sacrileghi....nei Tabernacoli......Si...Cristo soffre.....ma non il senso della Passione della Croce....soffre per la profanazione.....No!....quando il cristiano prende l'Eucarestia Cristo NON soffre......ascolta Stefano....questa tua ultima domanda, che rispetto perchè chiunque può farsela....è spiegabile con il capitolo sei di Giovanni......."Costui ci vuole dare le sua carne da mangiare!!" come a dire "E' matto!!".......
Ma Gesù ribadisce "Chi NON mangia la mia carne e non beve il mio sangue NON avrà la vita eterna....".....al che i discepoli gli dicono "Signore, il tuo messaggio è duro, chi potrà intenderlo?".....quindi TUTTI avevano capito che non stava parlando metaforicamente....e risponde....."Volete andarvene anche  voi??"......
 
L'Eucarestia è il Mistero dei Misteri......Già dai primi secoli i cristiani venivano accusati di antropofagismo......idem le frangie estremistiche islamiche di oggi......"loro" hanno capito benissimo......Cristo si offre...si è offerto.....è questo che ci fa diventare, in modo più esplicito.....Tempio di Dio........NON si è fatto perfino embrione.....Lui presente nel seno del Padre dall'eternità??
 
Si....Cristo si è fatto cibo, nutrimento delle nostre anime.....Dio si è fatto carne......ma Lui che è l'ONNIPOTENTE..... e che come dice Luca "Nulla è impossibile a Dio"......ha rispettato i nostri SENSI.....i nostri gusti......ciò che sentiamo è farina......ciò che beviamo è vino.....la forma non cambia....nemmeno il gusto.....Cristo NON soffre nel senso limitato che la nostra razionalità sa poveramente definire......Come sulla Croce....non lo fece soffrire la tortura....quanto l'accettazione nel Getsemani delle nostre colpe...dei nostri peccati......quello si che gli fece sudare sangue....senza tortura alcuna......
 
Dimmi Stefano......un Dio che si fa cibo di vita eterna......alla nostra Mensa....può essere da meno di Dio che invia il suo Figlio per lasciarsi crocifiggere per Amore??
 
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