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VOGLIA DI PARADISO!! PREFERISCO IL PARADISO!!! svegliamoci per davvero! il Paradiso esite e ci attende!

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2011 22:35
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30/10/2010 19:45
 
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La festività del 1 novembre

I santi fanno bella la Chiesa



di Pier Giordano Cabra


Amo i santi perché la loro frequentazione mi rende ottimista. Quando li incontro, nella memoria della Chiesa o nella vita quotidiana, mi sento portato altrove dal soffio tonificante dello Spirito, lungi dai lamenti catastrofici sul nostro tempo, al di sopra dell'amarezza desolante e dalla sfiducia nel futuro.

Essi soffrono per il male, ma sanno che il bene è più forte. Non si lamentano. Pregano e agiscono. Prima di denunciare gli altri, fanno i conti con se stessi, mettendo ordine in casa propria.
Amo i santi perché hanno fatto e fanno bella la Chiesa.

Quando sento, anche in questi giorni, voci di sfiducia nei suoi confronti, mi onoro di presentarli, con una punta di orgoglio familiare, come i risultati più riusciti delle sue fatiche, i fiori più profumati del suo campo, la sua gloria, sempre vivi e nuovi anche negli inverni più gelidi.

Amo i santi perché in ciascuno di loro riconosco un tratto del volto di Cristo.

E, contemplando la loro straordinaria varietà, mi viene da pensare che la storia abbia per scopo segreto quello di comporre, epoca dopo epoca, il disegno dell'incomparabile volto del mio Signore, proprio attraverso le loro sempre nuove fattezze:  in uno il suo volto sofferente, nell'altro il volto rasserenante, in quello il volto misericordioso, nell'altro il volto operoso.
Sempre un volto con lo sguardo verso l'alto, per meglio servire chi sta accanto.

Amo i santi feriali, quelli che crescono silenziosamente nelle persone che corrono dalla mattina alla sera per onorare il loro compito, e talvolta non sanno di alimentarli dentro di sé, tanto sono umili e generose.

Esse sorridono là dove altri imprecano, sono fedeli là dove altri desistono, perdonano là dove altri covano vendetta, "lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera" (Romani, 12, 12).

Amo i santi perché son partiti da mediocri come me, ma guardando Te, o mio Signore, si sono staccati da se stessi, si sono messi a disposizione del tuo Spirito e in tal modo sono stati inventivi, contribuendo a risolvere problemi di annuncio, di servizio, di dialogo, di convivenza, di rinnovamento.

Non mi stancherò mai di amare i santi perché spero sempre che mi diano una mano per camminare libero come loro lungo la loro via, che è la tua.
Perché lì, sulla tua e loro strada, Tu possa trovami quando mi comanderai di venire a te, a lodarti per sempre assieme a loro.


(©L'Osservatore Romano - 31 ottobre 2010)



Amici, in attesa di postare le conclusioni (mai definitivie, ognuno potrà approfondire sempre più maggiormente) delle riflessioni iniziate qui, sulla Verità che è il Paradiso, mi sembra saggio, doveroso ed importante postare anche le parole del Papa che all'Angelus di Domenica ci richiama alla BELLEZZA DELLA CONVERSIONE attraverso la quale si accede al Paradiso.... ascoltiamolo con fiducia!!

Il Papa durante la preghiera mariana di domenica 31 ottobre commenta la conversione di Zaccheo

Dio non esclude nessuno


"Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un'anima da salvare". Lo ha ricordato il Papa domenica 31 ottobre, rivolgendosi alle migliaia di fedeli raccolti in piazza San Pietro per la preghiera mariana dell'Angelus.

Cari fratelli e sorelle!
L'Evangelista san Luca riserva una particolare attenzione al tema della misericordia di Gesù. Nella sua narrazione, infatti, troviamo alcuni episodi che mettono in risalto l'amore misericordioso di Dio e di Cristo, il quale afferma di essere venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori (cfr. Lc 5, 32). Tra i racconti tipici di Luca vi è quello della conversione di Zaccheo, che si legge nella liturgia di questa domenica. Zaccheo è un "pubblicano", anzi, il capo dei pubblicani di Gerico, importante città presso il fiume Giordano.

I pubblicani erano gli esattori dei tributi che i Giudei dovevano pagare all'Imperatore romano, e già per questo motivo erano considerati pubblici peccatori. Per di più, approfittavano spesso della loro posizione per estorcere denaro alla gente. Per questo Zaccheo era molto ricco, ma disprezzato dai suoi concittadini. Quando dunque Gesù, attraversando Gerico, si fermò proprio a casa di Zaccheo, suscitò uno scandalo generale. Il Signore, però, sapeva molto bene quello che faceva. Egli, per così dire, ha voluto rischiare, e ha vinto la scommessa:  Zaccheo, profondamente colpito dalla visita di Gesù, decide di cambiare vita, e promette di restituire il quadruplo di ciò che ha rubato. "Oggi per questa casa è venuta la salvezza", dice Gesù, e conclude:  "Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto".

Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un'anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali. Gesù Cristo, incarnazione di Dio, ha dimostrato questa immensa misericordia, che non toglie nulla alla gravità del peccato, ma mira sempre a salvare il peccatore, ad offrirgli la possibilità di riscattarsi, di ricominciare da capo, di convertirsi. In un altro passo del Vangelo, Gesù afferma che è molto difficile per un ricco entrare nel Regno dei cieli (cfr. Mt 19, 23). Nel caso di Zaccheo, vediamo proprio che quanto sembra impossibile si realizza:  "egli - commenta san Girolamo - ha dato via la sua ricchezza e immediatamente l'ha sostituita con la ricchezza del regno dei cieli" (Omelia sul salmo 83, 3). E san Massimo di Torino aggiunge:  "Le ricchezze, per gli stolti sono un alimento per la disonestà, per i saggi invece sono un aiuto per la virtù; a questi si offre un'opportunità per la salvezza, a quelli si procura un inciampo che li perde" (Sermoni, 95).

Cari amici, Zaccheo ha accolto Gesù e si è convertito, perché Gesù per primo aveva accolto lui! Non lo aveva condannato, ma era andato incontro al suo desiderio di salvezza. Preghiamo la Vergine Maria, modello perfetto di comunione con Gesù, affinché anche noi possiamo sperimentare la gioia di essere visitati dal Figlio di Dio, di essere rinnovati dal suo amore, e trasmettere agli altri la sua misericordia.

Numerosi, come di consueto, i gruppi di fedeli che, provenienti da diversi Paesi del mondo, si sono ritrovati insieme per partecipare all'incontro di preghiera con il Papa. Benedetto XVI, dopo aver guidato la recita dell'Angelus, ha salutato nelle varie lingue i presenti.

Cari amici, ieri, nella cattedrale di Oradea Mare in Romania, il Cardinale Péter Erdo ha proclamato beato Szilárd Bogdánffy, vescovo e martire. Nel 1949, quando aveva 38 anni, egli fu consacrato vescovo in clandestinità e quindi arrestato dal regime comunista del suo Paese, la Romania, con l'accusa di cospirazione. Dopo quattro anni di sofferenze e umiliazioni, morì in carcere. Rendiamo grazie a Dio per questo eroico Pastore della Chiesa che ha seguito l'Agnello fino alla fine! La sua testimonianza conforti quanti anche oggi sono perseguitati a causa del Vangelo.

. A tutti auguro una buona domenica e una buona settimana. Grazie per la vostra presenza! Buona domenica!


(©L'Osservatore Romano - 2-3 novembre 2010)


                                            Pope Benedict XVI prays in front of late Pope John Paul II's tomb in the Vatican Grotto at the Vatican November 2, 2010.





[Modificato da Caterina63 09/11/2010 13:10]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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