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VOGLIA DI PARADISO!! PREFERISCO IL PARADISO!!! svegliamoci per davvero! il Paradiso esite e ci attende!

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2011 22:35
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03/11/2010 08:58
 
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           Benedetto XVI



Che cosa, dunque, ci fa perdere o ci farebbe perdere questo diritto del Paradiso?
IL PECCATO ORIGINALE....
Trattare ora qui del Peccato Originale sarebbe troppo lungo, ma se abbiamo compreso bene il perchè Dio "si fece Carne" e il discorso del Paradiso fino a qui trattato, abbiamo già le basi per comprendere come il Peccato Originale abbia boigottato questo nostro diritto che Gesù è venuto a riconsegnarci attraverso la sua esistenza in mezzo a noi, la sua morte e la sua gloriosa Risurrezione!

In Luca 23, quando Gesù sta morendo sulla Croce, non è solo una promessa quella che rivolge al Buon Ladrone pentito, ma per la prima volta parla di PARADISO:
Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».

Il Peccato CI ALLONTANA DA DIO.... allontanarsi da Dio significa RINUNCIARE AL PARADISO....
non dobbiamo temere il peccato semplicemente perchè ci "vieta" di fare ciò che ci piacerebbe fare nella TRASGRESSIONE, ma dobbiamo temere il peccato perchè CI IMPEDIREBBE di entrare nel Regno dei Cieli!

Non esiste una alternativa all'Inferno e al Paradiso.... o si andrà nell'uno o si andrà nell'altro, la Scrittura lo dice: " chi pecca danneggia se stesso. Chi si compiace del male sarà condannato " (Siracide 19) e ancora, dal Siracide 33 " 14 Di fronte al male c'è il bene, di fronte alla morte, la vita; così di fronte al pio il peccatore. "
Siamo liberi di scegliere, ma non esiste una terza via!
Seppur molti dubitano di Dio, asserendo che dopo la morte non ci sarebbe nulla, non verrebbero privati o dell'uno o dell'altro, non credere in Dio non annulla la verità e realtà su ciò che troveremo dopo la morte!

Scrive il Pedrini:
" Quando si sradica un grande albero, i contadini, prima di troncare l'ultima radice, si preoccupano di guardare da che parte pende la cima, perchè sanno che cadrà precisamente dalla parte ove essa pende".
Così è per noi!
Dobbiamo tendere costantemente al Cielo. Noi possiamo fin da ora arguire come moriremo e da che parte pendiamo: se moriremo bene, o se succederà il contrario: o la vita nella beatitudine eterna, o la morte dell'anima nella desolazione e nella tribolazione eterna.
Non è Dio che ci condanna CONTRO IL NOSTRO STESSO DESIDERIO, al contrario, Egli ci lascia liberi di scegliere, per questo ha mandato il Suo Unico Figlio non soltanto ad avvisarci, ma ad assumersi l'onere più gravoso di questa scelta e di questa fatica mediante la sua Passione e morte nella quale ha sconfitto la morte e distrutto ciò che ci impediva la beata visione!

Il grande sant'Agostino ha parlato molto del Paradiso!
In una predica così disse:
"Supponiamo che Dio vi prometta di vivere cent'anni, anche mille anni, nell'abbondanza e nel bene, nell'agiatezza e nella salute, ma a condizione di NON regnare con Lui..."
il Santo Vescovo venne interrotto dai fedeli che gridarono: "PEREANT UNIVERSA!" ossia, Perisca ogni cosa, MA CI RESTI DIO!

Perchè oggi ci è così difficile DESIDERARE DIO? Lo invochiamo per noi, ma anche per i Sacerdoti invitandoli a rimarcare nelle loro prediche il DESIDERIO DEL PARADISO, il desiderio di Dio!


"Che cosa giova - dice Gesù nel Vangelo di Matteo 16 - all'uomo guadagnare anche tutto il mondo se poi perde l'anima? E che darà l'uomo in cambio della sua anima? "

La fede è la guida della ragione..... e la ragione dimostra che abbiamo mille prove per credere nel Paradiso, o almeno per alimentare un dubbio santo che alimenti il desiderio di Paradiso!
E' come l'uomo che costruisce oggi per assicurarsi qualcosa di buono per il domani, egli non ha prova che domani vivrà, eppure si da da fare per prepararsi a vivere il suo futuro, egli non vede il suo futuro, ma ci spera, ci crede, lo desidera!
Perchè allora tanta difficoltà per un futuro oltre questa esistenza umana? Perchè non alimentare oltre che la vita materiale ANCHE LA VITA DELL'ANIMA?


In Apocalisse 21 leggiamo questi passi consolatori:

«Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il "Dio-con-loro".
4 E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
5 E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»; e soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci.
6 Ecco sono compiute!
Io sono l'Alfa e l'Omega,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete darò gratuitamente
acqua della fonte della vita.
7 Chi sarà vittorioso erediterà questi beni;
io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio.
8 Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte».
9 Poi venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello». 10 L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. 11 Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. 12 La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. 13 A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. 14 Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.


*************

E' evidente che queste descrizioni non possono essere comprese dalla nostra terrena immaginazione, poichè l'autentico senso rimane per noi misterioso e spirituale, tuttavia questi passi ci permettono di arguire l'immenso splendore della "Città di Dio" e dice il Salmista:
"Grandi cose sono state dette di te, città santa di Dio....!" (Sal. 86)
"Come belle e gioconde, o Signore, sono le tue abitazioni. La mia anima si strugge e si consuma dal desiderio di giungervi..." (Sal.83)

Dice ancora sant'Agostino della "Città di Dio":
" O casa stupenda, o palazzo incantevole, sfolgorante di celeste luce, come io sono rapito dalla tua bellezza che non teme confronti e di quella beata dimora della gloria del mio Dio che l'ha costruita ed in cui Egli stesso abita.
Ah! possiedano pure i peccatori la terra, e si lascino accecare dalla polvere che sollevano, io amo meglio ritirarmi nella mia tranquilla stanzuccia ed ivi intonare cantici di amore nella foga della mia rdente passione e viva brama per la tua bellezza!
Ivi voglio pure con inenarrabili sospiri deplorare la miseria del mio pellegrinaggio e sollevare il mio cuore all'altezza della Celeste Gerusalemme che è la mia vera Patria..., ed a cui tendono i più dolci desideri del mio spirito..."

Ma Anime benedette! Quali prove andate ancora cercando?
Perfino il filosofo pagano Plotino ebbe a dire che quantunque la si pensi, la visione di Dio è di una bellezza così sublime e degna di tanto amore che senza di essa l'uomo, ancorchè abbia abbandonza di beni e felice nella sua libertà di scegliere, sarebbe tuttavia un essere INFELICISSIMO ED INQUIETO!

E non disse forse sant'Agostino che il nostro cuore è inquieto fin quando non trova Dio e in Lui riposi?
E non è la vera felicità che le vite dei Santi ci trasmettono con le loro storie?
Sacerdoti! Perchè non parlate della gioia dei Santi nelle vostre omelie? Perchè non infondete il desiderio di Paradiso negli animi dei fedeli?

Vi sono due quadri grandiosi e terribili al tempo stesso: la vita terrena dell'Uomo e la vita dell'Uomo dopo la morte.
Giobbe al capitolo 8 dice:
3 Può forse Dio deviare il diritto
o l'Onnipotente sovvertire la giustizia?
4 Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.
5 Se tu cercherai Dio
e implorerai l'Onnipotente,
6 se puro e integro tu sei,
fin d'ora veglierà su di te
e ristabilirà la dimora della tua giustizia;
7 piccola cosa sarà la tua condizione di prima,
di fronte alla grandezza che avrà la futura.
8 Chiedilo infatti alle generazioni passate,
poni mente all'esperienza dei loro padri,
9 perché noi siamo di ieri e nulla sappiamo,
come un'ombra sono i nostri giorni sulla terra.
10 Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno
traendo le parole dal cuore?
11 Cresce forse il papiro fuori della palude
e si sviluppa forse il giunco senz'acqua?

***

e il Salmo 89 che dice:
Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore;
passano presto e noi ci dileguiamo
.
 ......

il secondo quadro è invece descritto da Gesù stesso che ci parla sempre del Regno dei Cieli, del compimento della sua missione, di un "posto" che andava a preparare, della soddisfazione che riceveremo se, prendendo ogni giorno la nostra croce, lo seguiremo in capo al mondo...
Quali altre prove andate cercando?

La vita presente è cominciata per il compimento di quella futura e definitiva!

san Giovanni descrive la bellezza di Maria Santissima nel capitolo 12 dell'Apocalisse, la Donna vestita di sole, ma come dev'essere poca cosa quest'immagine in confronto alla realtà!
Quale STUPORE ebbero la piccola Bernadette e i tre Pastorelli di Fatima nel vedere la Beatissima Vergine Maria viva, eternamente VIVA e regale!
Dice il Libro della Sapienza capitolo 3 che:
"Quelli che confidano nel Signore COMPRENDERANNO LA VERITA'; i fedeli verranno uniti a Lui nell'Amore, perchè grazia e pace è riservata agli eletti di Dio..."
I superbi NON possono comprendere non perchè Dio non vuole salvarli, ma perchè essi stessi con la superbia e l'orgoglio di sentirsi superiori a Dio, negandolo, rifiutano di comprenderlo e così scelgono loro di non andare in Paradiso....

Sant'Anselmo paragona queste delizie ad un oceano:
"Come nel mare un pesce è circondato interamente dall'acqua e giammai potrebbe vivere senza di essa, così l'anima del giusto sarà immersa nel gaudio di Dio; gaudio interbamente, gaudio esternamente, gaudio in profondità, gaudio ovunque..."
e se qui sulla terra Dio possiede i giusti e risiede in essi attraverso l'Eucarestia che ci trasforma in TEMPIO SANTO DI DIO, così nel Paradiso noi saremmo immersi in Dio, vedendolo "faccia a faccia" come dice l'apostolo Paolo.

San Bernardo ebbe il privilegio di assaporare il Paradiso, spiegandone il fatto disse:
"Oh! mi fosse dato gustarTi ancora una volta, mio Signore, al prezzo di mille morti!!
Se è così grande il piacere dell'anima allorchè, una goccia di beatitudine celeste viene a pervaderla, che cosa sarà poi nel Cielo, dove la beatitudine di Dio ci inonderanno a guisa di fiume per l'eternità? "

Non è forse vero che la mente dell'uomo SPASIMA in cerca della verità, spasima in cerca di un anima da amare?
Questa sete di verità, questa sete d'amore non potrà che estinguersi eternamente nel Paradiso!

Ricordiamo sant'Agostino nelle sue Confessioni quando dice:
" Finchè il mio cuore era nell'abisso del peccato, avevo sete di verità, ero inquieto, dubitavo di poterla trovare.
Soltanto mediante Gesù Cristo ho trovato grazia e VERITA' e la sua piena luce che sempre resta e non diminuisce mai e non risplenderà che per noi in Cielo, dove il gaudio di Dio, che è Verità, sarà davvero l'eterna beata vita!"

Non preoccupiamoci di voler usare la ragione per strappare i veli dei Misteri con i quali Dio ha voluto circondare la nostra esistenza perchè fossimo più liberi di attingere alla Verità con un atto di volontà liberatoria, piuttosto preoccupiamoci di lavorare per guadagnare questo traguardo, giunti al quale ogni velo sarà tolto e tutti nostri dubbi saranno sciolti!
Dio SI E' FATTO CARNE per condividere con noi questo cammino, dice san Bonaventura:
"In Dio, unico Sommo Bene, troverai  TUTTO!
Desideri bellezza? Libertà e fortezza? Vita generosa? Sapienza, ebbrezza? Compagnia di vere amicizie? Onori e ricchezze? Durata e sicurezza?
In Cristo Risorto è la bellezza; in Cristo la vera libertà e la nostra forza; in Cristo la Vita Eterna; in Cristo l'eterna Sapienza e l'ebbrezza; nella Comunione dei Santi e in Maria Santissima la compagnia di amici veri; nella corona della gloria il tuo onore e ricchezza; il Suo regno non avrà mai fine!"

SIAMO CHIAMATI PER ANDARE IN PARADISO!
Ci vogliamo davvero andare?
E allora, Anime benedette! rincorrete a questo traguardo, le armi sono la Preghiera, la Confessione frequente con la penitenza e il desiderio di non voler offendere più Dio con i nostri peccati, la Santa Messa alla quale non andare per soddisfare semplicemente un precetto, ma proprio con il gusto di assaporare l'anticamera del Paradiso... preghiamo sempre, ogni giorno, usiamo la Devozione al Rosario, le sante Giaculatorie, i buoni propositi...

Napoleone diceva ai suoi soldati che stavano per menar battaglia in terra d'Egitto:
"Ricordatevi che dall'alto di queste piramidi 40 secoli vi contemplano..."
O Cristiano!! ma tu hai dall'Alto dei Cieli Dio Onnipotente, la Vergine Maria, la Comunione di tutti i Santi che ti contemplano.... hai un Paradiso di delizie che sflogora sulla tua storia e ti attende, ti mostra i suoi trofei, le vittorie di Cristo, la sua potente Risurrezione che ti addita il posto che per te Egli ha preparato...avanti ancora un poco, sursum corda, in alto i cuori e poi... il Paradiso è tuo!

Invochiamo i Santi con le parole di sant'Agostino:
"O voi tutti, fedeli Santi di Sion... Voi Santi tutti che siete per sempre sicuri e tranquilli, per sempre festosi e gaudenti, vi prego per la vostra carità, poichè sicuri di voi e della vostra felice sorte, di essere anche di noi solleciti; siate solleciti, ve ne scongiuriamo, della nostra molteplice miseria, della nostra inquietudine, delle nostre angustie.
Pregate per noi miserabili, affinchè aiutati dalle vostre Preghiere possiamo giungere, con salva nave e merce integra al porto della perpetua salute, della quiete, della vera pace, della sicurezza eterna".





P.S.
Il lavoro generale termina qui..... più avanti provvederemo ad inserire degli approfondimenti sull'argomento!
Desideriamo il Cielo! Prendiamo il santo Rosario ed incamminiamoci con gaudio!!


[Modificato da Caterina63 09/11/2010 15:13]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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