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La Chiesa Cattolica è idolatra ?

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2010 22:41
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26/10/2010 22:36
 
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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.43
(Giudici 18:31)
Essi misero in onore per proprio uso la statua scolpita che Mica aveva fatta, finché la Casa di Dio rimase a Silo.
Cioè misero la statua scolpita in onore nella Casa di Dio a Silo assieme all’Arca, 1 Samuele 4:4:
...il popolo mandò subito a Silo a prelevare l’arca di Dio degli Eserciti che siede sui cherubini...
E questa statua scolpita non era considerata un idolo, infatti Paolo in 2 Corinzi 6:16 ce lo conferma:
Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli?
Per cui le statue e le immagini dei Santi e di Maria sono del Signore nostro Dio; non sono di dèi stranieri, di demoni o idoli, sono immagini e statue di persone che hanno amato e servito Dio.
In un libretto scritto dall’evangelico Tommaso Heinze, dal titolo: “RISPOSTE AI MIEI AMICI CATTOLICI”, a pag. 6 leggo:
Il fatto che la Bibbia contenga non pochi, ma moltissimi passi che proibiscono  le  immagini, rende chiaro che questo è un soggetto di grande importanza per Dio.
Solo in questo scritto vi è un sottile inganno per chi legge, perché l’amico Heinze doveva scrivere con più precisione: “che la Bibbia contenga.. .moltissimi passi che proibiscono  le  immagini di falsi dèi”, s’è dimenticato di aggiungere soltanto: “di falsi dei”, che non hanno nulla a che vedere con le immagini cattoliche. Continuando a scrivere ancora il fratello Tommaso Heinze:
Chi vuole approfondirsi leggendo tutti i seguenti versetti si renderà
conto da se stesso quanto sia peccaminoso usare immagini: Salmo
115:4-9; Isaia 44:8-20; Geremia 10:3-16; Esodo 23:24; 32; 34:13; Levitico
19:4; 26:30; Numeri 33:52; Deuteronomio 5:8-9; 9:12-17; 16:21-22; 27:15;
2 Re 17:9-16; 2 Cronache 33:19,22; 34:3-4; Salmi 78:58; 97:7; 106:19-20;
135:15-18; Isaia 8:19; 10:10-11; 30:22; 31:6-7; 42:8-17; 45:20; 46:6-7;
Ezechiele 16:17; 30:13; Daniele 3:1-18; Osea 11:2; 13:2-4; Michea 1:7;
5:12-13; Habacuc 2:18-20.
anche qui, con un’altro inganno, s’è dimenticato di aggiungere: “falsi dei”. Quindi: “immagini di falsi dei” e non semplicemente: “immagini”, perché in questo caso il significato cambia e di molto, come già spiegato nei fogli precedenti di questa corrispondenza.
Cerchiamo di verificare alcuni versi citati dal fratello Heinze e vediamo a quali immagini si riferisce: “Salmi 115:4-9”, leggo solo il verso 4 che chiarisce tutto il contesto:
Gli idoli delle genti sono argento e oro.
Come noti, non si parla di immagini comuni, ma, di “idoli”, e “l’idolo” non è un’immagine comune, comunque, più avanti, parleremo della differenza tra “idolo” e “immagine” o “statua comune”.
Altro verso citato da Tommaso Heinze, Isaia 44:8-20, leggeremo solo il verso 9 e 10:
I fabbricatori di idoli...Chi fabbrica un dio e fonde un idolo...
Anche quì si parla di “idoli”, anzi dice chiaramente: “Chi fabbrica un dio e fonde un idolo, e di questi, nella Chiesa Cattolica, non ne abbiamo, non vi sono “dèi”, ma come già detto ci sono immagini di personaggi che hanno servito Dio, ma non di “dèi”.
(Geremia 10:3-16) al verso 5 si legge:
Gli idoli sono come uno spauracchio...
Anche qui si parla di “idoli” e non di immagini in genere. Prendiamo un ultimo verso del su citato elenco a saltare, Osea 11:2:
Ma più li chiamavo più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi.
E nella Chiesa Cattolica non abbiano nessun Baal e nessun idolo. Se vuoi passarti il piacere, controlla tutti i versi citati dal fratello Tommaso Heinze, e vedrai che quando cita passi di proibizioni di immagini, non può non citare, perché questa è la verità, passi nei quali si parla di “numi”, “idoli”, “dèi”, “dèi delle genti”, “Baal”, ecc., ma mai di personaggi comuni e che hanno servito Dio. Certo pecca di idolatria colui che come in Isaia 44:8-20 dice a un pezzo di legno:
Salvami tu che sei il mio dio.
Certo, l’idolatria sta proprio qui, nel dire a qualcosa o a qualcuno che non è Dio: “TU SEI IL MIO DIO”. Ma i cattolici, caro fratello, non hanno mai detto a pezzi di legno: “Tu sei il mio dio”. Il cattolico rivolto al Santo del Cielo, che la statua solo rappresenta, non dice: “Fammi la grazia, tu che sei il mio Dio”, ma dice: “Vergine Santissima, Sant’Antonio, prega per me, perché l’unico vero Dio mi esaudisca”. La natura dell’uomo non può fare a meno della mediazione delle immagini e Dio proprio per trattare l’uomo, in termini umani, ha voluto la sua perfetta immagine visibile in Cristo, nella Madre di Cristo, Maria, nei Santi, nei Cristiani. La mediazione voluta da Dio, non toglie nulla a Dio, ma dà molto all’uomo.

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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.45
E così andando avanti, nella lettura del libro evangelico di Heinze, non facciamo altro che imbatterci, come già detto, in passi di proibizioni di idoli. Dal fratello Heinze, gli idoli, vengono paragonati alle sculture e statue cattoliche, ma perché, non li paragona anche ai: “Cherubini, monumenti, buoi, leoni e serpente di bronzo”, qual’è la differenza? Ma anche questi, non sono fatti da mano d’uomo? Certo, ma sono immagini appartenenti al vero Dio!
Mi potrai dire: “Concediamo che le immagini appartenenti al vero Dio siano permesse o addirittura volute da Dio. Ma Dio non vuole che si adorino queste immagini. Queste immagini possono stare come ornamento”.
Rispondo: “Non è vero che sono volute da Dio solo per ornamento, ma per richiamare la presenza attiva del Signore in quel tempio, in quell’oggetto, in quella realtà, in quelle persone. Prendiamo per esempio l’arca. L’arca non era Dio, non era un ornamento. Era oggetto di culto, veniva portata in processione, ci si prostrava dinanzi, non si poteva toccare, solo i sacerdoti erano abilitati al suo trasporto. E’ meraviglioso quel passo di Giosuè 7:6, che dice:
Giosuè stracciò le sue vesti e stette prostrato per terra dinanzi all’arca del Signore fino alla sera, egli, tutti i seniori d’Israele, e si
gettavano polvere sulle teste.
E tutto questo non era adorazione. Sappiamo che YHWH parlava dal Propiziatorio sull’arca tra i cherubini e gli ebrei si prostravano dinanzi a Dio che stava là, sull’arca. Le statue dei Santi sono in qualche modo l’arca dove YHWH si fa presente in maniera più sentita.
Leggiamo l’insegnamento di uno dei più grandi santi e dottori della Chiesa Cattolica, colui che così bene ha saputo descrivere, in maniera scolastica, la fede cattolica dei primi mille anni di storia Cristiana. Parliamo di San Tommaso d’Aquino (1225-1274) che in merito alle immagini ha detto:
“Triplice fu il motivo per cui la Chiesa ha fatto posto alle immagini:
1° PER L’ISTRUZIONE DEI NON INIZIATI, PER I QUALI LE IMMAGINI, PRENDONO IL POSTO DEI LIBRI.
(A quei tempi l’analfabetismo era comune a tutti gli uomini).
2° PER  IMPRIMERE NELLA MEMORIA IL MISTERO DELL ‘INCARRAZIONE E GLI ESEMPI DEI SANTI, PRESENTANDOLI QUOTIDIANAMENTE AGLI OCCHI DEI FEDELI.
3° PER  ECCITARE I SENTIMENTI DI DEVOZIONE, I QUALI SONO STIMOLATI DALLE IMMAGINI PIU’ CHE DALLE PAROLE.
Quindi, caro fratello, ripeto che la Chiesa Cattolica non adora altro che Dio e venera tutto quello che ricorda, viene e và a Dio. Si fa molto parlare, spesso, solo per confondere le idee, di adorazione, venerazione, rendere omaggio, idolo, idolatria, idolatra. Ma tu, caro fratello, ti sei mai chiesto come si adora Dio o un dio o un santo o una persona qualsiasi? Penso sicuramente di no! Lo sai che cos’è un idolo, un idolatra o l’idolatria? Sicuramente anche questo non lo sai, come non lo sapevo io e non lo sanno tanti altri. A questo punto chiariamo senza possibilità di fraintendimento e lasciamoci guidare, nella accezione dei termini, come sempre, dal “Grande Dizionario Enciclopedico De Agostini”, sicuro che questo dizionario si attendibile per tutti, ma puoi verificare tu stesso con qualche altro dizionario:
— ADORARE: Significa venerare la divinità o quello che ha riferimento ad esso.
- DIVINITA’: Essenza divina, natura divina.
- DIVINO: di Dio o di un dio.
per cui:
ADORARE: Significa venerare l’essenza di Dio o di un dio o la natura di Dio o di un dio o quello che ha riferimento ad esso.
- VENERARE: Onorare con segni di grande rispetto e ossequio.
Da questi vocaboli comprendiamo senza ombra di dubbio che ADORARE significa venerare Dio o un dio, e per essere più precisi, riconoscere Dio o un dio.

Secondo te, onestamente e senza paraocchi, si può dire che per i cattolici Maria o i Santi sono Dio o dèi? Non solo ma lo stesso profeta Isaia, come ti ho già detto, ci ha dato la definizione di IDOLATRIA. Quindi idolatria è dire ad un pezzo di legno: “TU SEI IL MIO DIO”. Hai mai sentito dire, ad un cattolico, questo ad una statua? NO! Quindi, nella venerazione delle immagini, non c’è
 idolatria.
Ma andiamo ancora al Dizionario:
- IDOLO: Oggetto o immagine adorata come divinità. Nelle religioni antiche è detta idolo qualsiasi immagine di un dio...
- IDOLATRA: Adoratore di idoli.
- IDOLATRIA: Culto degli idoli.
Da quello che abbiamo letto e approfondito secondo te, le immagini cattoliche, sono idoli? A te la risposta onesta e sincera.
A proposito di ciò ti voglio far notare qualcosa. Ti sei chiesto perché
Dio si è adirato quando è stato fatto il “Vitello d’oro”, mentre Mosè si trovava al cospetto di Dio? Facciamo parlare le Sacre Scritture, Esodo 32:1 e 7-8:
Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna. si affollò intorno ad Aronne e gli disse: “Facci un dio che cammini alla nostra
testa,  perché a quel Mosè, l’uomo che ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. . . .Allora il Signore disse a Mosè:
“Và, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio,   Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto”.

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Da: cristianocattolico Inviato: 14/11/2002 18.47
Come hai notato, caro fratello, il popolo disse a Aronne: “Facci un dio che cammini alla nostra testa”, non ha detto: “Facci un vitello d’oro”, ma: “Facci un dio”, e questo è “Idolatria”, perché un vitello lo hanno fatto diventare un dio, quindi un “idolo”, non solo, ma la liberazione dall’Egitto l’hanno reputato proprio al vitello d’oro e non al vero Dio d’Israele, infatti lo stesso Dio ha detto: “Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: ECCO IL TUO DIO (il vitello)...COLUI CHE TI HA FATTO USCIRE DAL PAESE D’EGITTO”. Se, invece, avrebbero chiesto di fare un vitello in onore a Dio, ma senza farlo diventare Dio (il vitello), non avrebbero fatto idolatria e Dio non si sarebbe adirato, come non si è adirato con Salomone che ha fatto tanti vitelli o buoi, senza farli diventare dio o dèi. Lo stesso Neemia al Cap. 9 verso 18, è d’accordo con me:
Anche quando si sono fatti un vitello di  metallo fuso e hanno detto: Ecco il tuo Dio che ti ha fatto uscire dall’Egitto! e ti hanno insultato
gravemente...

Parliamo del serpente di Numeri 21:8-9:
Allora il Signore disse a Mosè: “Fatti un serpente e  mettilo sopra un’antenna. Chiunque sarà  morso e lo guarderà, resterà in vita”
Come hai letto, Dio ha ordinato di fare un serpente e chi lo guardava guariva dal morso della serpe restando in vita. Ma a questo punto ci chiediamo: chi faceva le guarigioni, il serpente di rame? Nooo! Era sempre Dio che guariva servendosi del serpente di rame, e il popolo lo sapeva. Ma, poi, perché il serpente di rame fu distrutto da Ezechia? Perché guariva le persone che lo guardavano? Nooo! Anzi, come hai letto, era lo stesso Dio ad ordinarlo e non aveva mica detto di distruggerlo dopo un certo tempo, o distruggerlo se le persone l’avrebbero continuato a guardare? Allora, ripeto, perché Ezechia ha distrutto ciò che Dio ha fatto erigere?
Leggiamolo direttamente nelle Sacre Scritture, 2 Re 18:4:
Egli eliminò le alture e frantumò le stele, abbatté il palo Sacro e fece a pezzi  il serpente di bronzo, eretto da Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano l’incenso e lo chiamavano Necustan.
Ecco spiegato il motivo, il vero motivo era: NECUSTAN.
Quindi, Ezechia ha fatto bene a distruggere il “serpente”, perché una statua ordinata da Dio l’hanno fatto diventare un dio e quindi l’adoravano. Per cui le guarigioni non venivano attribuiti a Dio ma a “Necustan”, un dio inesistente.
Se per esempio la statua di S.Giovanni o di San Pietro li faremmo diventare dio Giovanni o dio Pietro, allora sì che peccheremmo di idolatria e adorazione verso questi santi e a questo punto queste statue dovrebbero essere distrutte. Ma non è così, perché nessun cattolico (vero cattolico o cristiano) si sognerebbe di fare diventare dio, le statue. Tutti sappiamo che abbiamo un solo Dio, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio che ha creato questa terra e l’universo.
A proposito, se ancora hai qualche dubbio su quali immagini e sculture si riferiva Dio, la descrizione più chiara la troviamo in un altro libro, e precisamente in Deuteronomio 4:13-19. Leggiamola direttamente nella Bibbia Interconfessionale, che è stata tradotta da Cattolici e Protestanti Evangelici, scritta in lingua corrente, cioè, adatta al nostro linguaggio dei nostri giorni, senza nulla togliere o aggiungere agli originali:
Il Signore vi ha annunziato la sua alleanza, che vi ha ordinato di osservare: i dieci comandamenti scritti su due tavole di pietra. In quella occasione,  il Signore mi ordinò di insegnarvi le leggi e le norme che voi  metterete  in  pratica  nella terra che state per conquistare.
“Quando il Signore vi parlò dal fuoco sul monte Oreb, voi non vedeste nessuna sembianza; state perciò attenti, perché è in gioco la vostra stessa vita: non dovete perdervi a fare statue che rappresentino un dio sotto forma di uomo o di donna, e neppure sotto forma di un qualunque animale che vive sulla terra, o di un uccello che vola in cielo, o di una bestia che striscia sul suolo, o di un pesce che vive nelle acque sotto la terra. Quando alzate gli occhi e vedete il sole, la luna e le stelle, come schiere ordinate nei cieli, non dovete cedere alla tentazione di inginocchiarvi e di venerare quelle cose: il Signore, vostro Dio, le ha lasciate
adorare a tutti gli altri popoli della terra.
Ora ti chiedo ancora, caro fratello,  di tutto quello che è proibito in questo comandamento, che è il più completo e il più chiaro, cosa c’è nella Chiesa Cattolica? Sei ancora convinto che la Chiesa Cattolica è una idolatra? A te la risposta.
Vorrei informarti che ai nostri giorni vi sono degli Idoli, veri idoli, che vengono adorati e te ne voglio accennare alcuni in modo informativo. Esiste il dio Budda, questo è un idolo, e chi lo segue è un idolatra. Esiste la divinità Ganesha, dalla testa di elefante, nel tempio di Hong Kong, anche questo è un idolo, e chi lo segue è un idolatra. Esiste il disco solare alato, rilievo dal palazzo del re Kapara a Gozan (oggi Tell Halafat) sul fiume Khabur. Ci sono anche gli adoratori di Satana, anche questi sono idolatri, e come vedi non hanno niente a che fare con le immagini della Chiesa Cattolica. Per cui anche i versi da te citati, che mi hai invitato a leggere e che ho regolarmente letto, ma già li sapevo:
1 Cor. 10:14-22, 2 Cor. 6:14-17; Salmo 115; Isaia 44:9-20; Ezechiele 6:9;
Deut. 4:15-30 e 5:7-8; I Re 14:9; Salmo 136:15-18; Atti 17:16; 1 Cor. 8:1-6;
1 Giov. 5:21; Apoc. 9:20,
non parlano di immagini comuni, ma di dèi e di idoli che non hanno nulla a che vedere con le immagini della Chiesa Cattolica. Ma che comunque tutti questi Santi, compreso Maria, non sono messi mai a primo posto o al posto di Dio, perché il 1° posto e l’unico è sempre di Gesù Cristo,
di Dio, che non viene sostituita da nessuno. Se tu qualche volta ti vuoi passare il piacere di assistere ad una funzione religiosa, ti accorgerai che al primo posto c’è sempre Gesù Cristo, basta che fai attenzione a ciò che si dice in Chiesa e poi mi dai una risposta.
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