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BASTA! Basta con le Messe PER I FANCIULLI CON I CARTONI ANIMATI SULL'ALTARE!

Ultimo Aggiornamento: 10/09/2011 15:40
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11/11/2010 12:27
 
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[SM=g1740733] PREMESSA:
quanto segue è l'unico Documento ufficiale con il quale la Chiesa, per voce della Conferenza Episcopale Italiana, si espresse per la Riforma Liturgica del dopo Concilio....

NELLA SPERANZA CHE LA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI ( e in virtù dei recenti Documenti Pontifici come l'Ecclesia de Eucharestia di Giovanni Paolo II e la Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI e in forza della Riforma Liturgica che l'attuale Pontefice sta realizzando), RILEGGA CON ATTENZIONE QUESTO DOCUMENTO CHE CI APPARE INAPPROPRIATO E AMBIGUO a tal punto d'aver giustificato gli abusi liturgici nella così detta "Messa dei Fanciulli"....e che non a caso il testo reca anche la firma di mons. Bugnini....

In questa ATTESA E SPERANZA, purtroppo questo è l'unico testo che al momento fa fede e su questo dobbiamo apportare le nostre considerazioni facendo buon DISCERNIMENTO sulle scelte opportune come quelle inopportune e sbagliate avanzate da questa riforma al cui interno sono stati giustificati, appunto, gli abusi di cui siamo tristemente spettatori senza nulla poter fare per porre rimedi e riparo...

****************************************************************
La messa
dei fanciulli


CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA



Prot. N. 1035/76



«La Messa dei fanciulli» è stata approvata secondo le delibere dell’Episcopato e ha ricevuto la conferma dal parte della Sacra Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino con Decreto n. CD 473/76 del 9 novembre 1976, salvo restando quanto indicato nel «Direttorio per le Messe dei fanciulli» e nella relativa Istruzione dell’Episcopato stesso.

La versione italiana delle tre Preghiere Eucaristiche per la Messa dei fanciulli, contenute nel presente volume, è concessa «ad experimentum» e «ad triennium», e deve essere considerata tipica per la lingua italiana, ufficiale per l’uso liturgico.

La presente edizione de «La Messa dei fanciulli» si potrà adoperare appena pubblicata.




Roma, 15 dicembre 1976





+ ANTONIO CARD. POMA
Arcivescovo di Bologna
Presidente della Conferenza Episcopale Italiana


Premesse

SACRA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO

DIRETTORIO
PER LE MESSE DEI FANCIULLI


INTRODUZIONE


1. I fanciulli battezzati, che ancora non hanno ricevuto, con i sacramenti della Confermazione e dell’Eucaristia, la piena iniziazione cristiana, o che da poco sono stati ammessi alla santa Comunione, richiedono un interessamento tutto particolare da parte della Chiesa. Infatti le attuali condizioni di vita nelle quali i fanciulli crescono, non sono le più favorevoli per il loro profitto spirituale (1) . Anche gli stessi genitori si dimostrano, non di rado, ben poco fedeli all’impegno assunto nel Battesimo di impartire ai figli un’educazione cristiana.

2. L’azione educativa della Chiesa verso i fanciulli incontra una particolare difficoltà, perché le celebrazioni liturgiche, specialmente quelle eucaristiche, non possono esercitare su di essi tutta l’influenza della loro innata efficacia pedagogica (2).
Nonostante l’introduzione nella Messa della lingua materna, le parole e i segni non sono stati sufficientemente adattati alla capacità comprensiva dei fanciulli.
E’ vero che anche nella loro vita quotidiana i fanciulli non sempre né tutto comprendono delle loro relazioni ed esperienza con gli adulti, senza che si dimostrino per questo infastiditi o tediati: parrebbe quindi che neanche in fatto di liturgia sia il caso di pretendere che tutto e sempre sia per essi intelligibile e chiaro.
Ma rimane il pericolo di un danno spirituale, se nei loro rapporti con la Chiesa i fanciulli sono costretti a fare per anni ripetute e identiche esperienze di cose che ben difficilmente riescono a comprendere; studi psicologici recenti hanno dimostrato quale profonda influenza formativa eserciti sui fanciulli, in forza della loro innata religiosità, l’esperienza religiosa dell’infanzia e della prima fanciullezza (3).

3. La Chiesa, imitando il suo Maestro, che «abbracciava i piccoli e li benediceva» (Mc 10, 16), non vuol lasciare i fanciulli abbandonati a se stessi. Già il Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla sacra Liturgia aveva parlato della necessità di un adattamento della liturgia alle diverse assemblee (4); ma subito dopo il Concilio, e specialmente nel primo Sinodo dei Vescovi tenuto a Roma nel 1967, si cominciò a studiare con maggior attenzione il problema di rendere più facile la partecipazione dei fanciulli alla liturgia. Si trattava, come disse esplicitamente in quell’occasione il Presidente del Consiglio per l’esecuzione della Costituzione sulla sacra Liturgia, non tanto «di comporre un rito con peculiarità tutte sue, quanto piuttosto di conservare o abbreviare o tralasciare alcuni elementi, e di fare una scelta dei testi più adatti» (5).

4. Quando poi, in seguito alla pubblicazione di Principi e Norme per l’uso del Messale Romano nel 1969, vennero fissate e stabilite in tutti i particolari le modalità della celebrazione eucaristica, questa Congregazione, in seguito alle reiterate petizioni che giungevano da ogni parte del mondo cattolico, cominciò a preparare, con la collaborazione di esperti, uomini e donne, di quasi tutte le nazioni, uno speciale Direttorio per le Messe dei fanciulli come una specie di supplemento a Principi e Norme del Messale stesso.

5. In questo Direttorio, come già in Principi e Norme del Messale, è lasciata alle Conferenze Episcopali o ai singoli Vescovi la facoltà di alcuni adattamenti(6) .
Le stesse Conferenze, in base all’art. 40 della Costituzione sulla sacra Liturgia, possono proporre alla Sede Apostolica e, con il suo consenso, introdurre nelle Messe per i fanciulli altri eventuali adattamenti non inclusi nel Direttorio generale, ma da essi ritenuti necessari nei territori di loro giurisdizione.

6. Il Direttorio tiene presenti i fanciulli non ancora entrati nella pre-adolescenza. Non parla, per sé, dei fanciulli fisicamente o mentalmente minorati, perché non di rado s’impone per essi un adattamento più ampio ancora (7); anche ad essi però, con speciali e particolari cambiamenti, si possono applicare le norme che seguono.

7. Il primo capitolo del Direttorio (nn. 8-15) è quello fondamentale: vi si parla dei vari modi di condurre quasi per mano i fanciulli verso la celebrazione eucaristica; il secondo capitolo tratta brevemente delle Messe per gli adulti (nn. 16-19), presenti anche i fanciulli; il terzo capitolo finalmente (nn. 20-54) si sofferma più a lungo sulle Messe per i fanciulli con la partecipazione di alcuni adulti.



CAPITOLO I

COME GUIDARE I FANCIULLI
VERSO LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA



8. La partecipazione alle azioni liturgiche, nelle quali i fedeli riuniti celebrano il mistero pasquale, è un fatto di così grande importanza, che senza di esso sarebbe impensabile una vita pienamente cristiana; è naturale quindi che da un obiettivo così fondamentale non possa prescindere la formazione cristiana dei fanciulli(8) .
La Chiesa, che battezza i bambini, fiduciosa nei doni che in questo sacramento si ricevono, deve far sì che i battezzati crescano nella comunione con Cristo e con i fratelli; segno e pegno insieme di questa comunione è la partecipazione alla mensa eucaristica, a cui i fanciulli vengono preparati, e più intensamente formati, a rendersi conto del suo significato.
Questa educazione liturgica ed eucaristica non si può separare da quella generale, nel suo contenuto, umano e cristiano insieme; una formazione liturgica priva di questo fondamento presenterebbe anzi dei riflessi negativi.

9. Coloro pertanto che rivestono un compito educativo, dovranno concordemente ed efficacemente adoperarsi perché i fanciulli, i quali hanno già innato un certo qual senso di Dio e delle cose divine, facciano anche, secondo l’età e lo sviluppo raggiunto, l’esperienza concreta di quei valori umani, che sono sottesi alla celebrazione eucaristica, quali l’azione comunitaria, il saluto, la capacità di ascoltare, quella di chiedere e accordare il perdono, il ringraziamento, l’esperienza di azioni simboliche, il clima di un banchetto tra amici, la celebrazione festiva (9).
Spetterà alla catechesi eucaristica, di cui al n. 12, avviare e favorire lo sviluppo di questi valori umani, in modo che i fanciulli a poco a poco, secondo l’età e le condizioni psicologiche e sociali, aprano il loro cuore alla intelligenza dei valori cristiani e alla celebrazione del mistero di Cristo (10).

10. Nell’assidua riaffermazione di tutti questi valori, la massima parte spetta alla famiglia cristiana(11) . Di qui l’urgenza di un’adeguata preparazione dei genitori e delle altre persone che svolgono un compito educativo, anche in ordine alla formazione liturgica dei fanciulli.
In forza dell’impegno consapevolmente e liberamente assunto nel Battesimo dei loro bambini, i genitori hanno il dovere di insegnar loro gradualmente a pregare, pregando essi stessi ogni giorno con loro e indirizzandoli a dire personalmente le loro preghiere (12). Se poi i fanciulli così preparati fin dai teneri anni, avranno modo di partecipare liberamente con i loro familiari alla Messa, cominceranno anche a cantare e a pregare nella comunità liturgica e potranno giungere a una sia pur vaga percezione del mistero eucaristico.
Nel caso di genitori piuttosto deboli nella fede, ma ugualmente desiderosi di una formazione cristiana dei loro figli, si invitino almeno ad assumersi il compito di educarli in quei valori umani a cui si è sopra accennato, a partecipare a eventuali raduni di genitori e a celebrazioni non eucaristiche con i fanciulli.

11. Doveri particolari verso i fanciulli battezzati nella Chiesa hanno pure le comunità cristiane di cui le singole famiglie fanno parte o nelle quali i fanciulli vivono. Una comunità cristiana che dà testimonianza del Vangelo, che vive la carità fraterna e partecipa attivamente alla celebrazione dei misteri di Cristo, è un’ottima scuola di formazione cristiana e liturgica per i fanciulli che in essa vivono.
Nell’ambito della comunità cristiana, i padrini o altre persone che si distinguano per la loro disponibilità o per l’impegno apostolico da cui sono animate, possono essere di grande aiuto nella catechesi di fanciulli e affiancarsi validamente alle famiglie che a stento compiono il loro dovere di educare cristianamente i figli.
Molto utili allo scopo sono anche le scuole materne, le scuole cattoliche e le varie associazioni dei fanciulli.

12. Sebbene la liturgia abbia per natura un’efficacia formativa tutta sua(13) , sempre operante, anche con i fanciulli, è bene però che nell’ambito dell’istruzione religiosa sia scolastica che parrocchiale si dia la dovuta importanza alla catechesi sulla Messa (14), per portare i fanciulli a una partecipazione attiva, consapevole e vera(15) . Questa catechesi, «adatta all’età e alle possibilità recettive dei fanciulli, deve portarli, attraverso le preghiere e i riti di maggior rilievo, a comprendere il significato della Messa, anche in vista della partecipazione alla vita della Chiesa»(16) ; questo lo si dica specialmente dei testi della Preghiera eucaristica e delle acclamazioni con cui i fanciulli vi prendono parte.
Degna di particolare menzione è la catechesi di preparazione alla prima Comunione. I fanciulli vi devono apprendere non solo le verità di fede circa l’Eucaristia, ma anche il modo di parteciparvi attivamente, con tutto il popolo di Dio: una partecipazione che, basata sul loro pieno inserimento nel corpo di Cristo e preparata, secondo la loro capacità, dal sacramento della penitenza, li riunisca alla mensa del Signore, in comunione di amore con i fratelli.

13. Nella formazione liturgica dei fanciulli e nella loro preparazione alla vita liturgica della Chiesa, possono avere grande importanza anche le varie celebrazioni, predisposte allo scopo di facilitare ai fanciulli stessi la percezione e il significato di alcuni elementi liturgici, quali il saluto, il silenzio, la preghiera comune di lode, specialmente se fatta in canto. Si eviti però di dare a queste celebrazioni un tono troppo didattico.

14. In queste celebrazioni si deve dare spazio sempre più ampio alla parola di Dio, tenuto conto della capacità intellettuale dei fanciulli. Anzi, col progressivo affermarsi della loro recettività spirituale, si svolgano con una certa frequenza, e proprio per i fanciulli, sacre celebrazioni della parola di Dio, specialmente in Avvento e in Quaresima ; queste celebrazioni possono favorire un notevole accrescimento di venerazione e di stima per la parola di Dio.

15. Fermo restando quanto fin qui si è detto, tutta la formazione liturgica ed eucaristica dei fanciulli dovrebbe avere un obiettivo ben definito e costante: portarli a fare della loro vita quotidiana una risposta sempre più autentica al Vangelo.


continua...............
[Modificato da Caterina63 11/11/2010 13:17]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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