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BASTA! Basta con le Messe PER I FANCIULLI CON I CARTONI ANIMATI SULL'ALTARE!

Ultimo Aggiornamento: 10/09/2011 15:40
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11/11/2010 12:43
 
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CAPITOLO II

MESSE PER GLI ADULTI, PRESENTI ANCHE I FANCIULLI



16. In molti luoghi, alla Messa parrocchiale dei giorni domenicali e festivi, partecipano, insieme agli adulti in gran numero, anche non pochi fanciulli. Sono Messe, nelle quali la testimonianza dei fedeli adulti può avere sui fanciulli un’efficacia assai grande. Anche gli adulti possono trarre un vantaggio notevole nel far l’esperienza della parte che in seno alla comunità cristiana svolgono i fanciulli.
Se poi i fanciulli stessi, nel partecipare alla Messa, avranno accanto a sé i genitori e altri membri della famiglia, la spiritualità familiare ne risulterà fortemente rinsaldata.
I bambini che ancora non possono o non voglio partecipare alla Messa, potranno essere eventualmente custoditi, durante la celebrazione, da ausiliarie della parrocchia in luogo adatto e separato e venir poi condotti in chiesa al termine del rito, per ricevere con gli altri la benedizione.

17. In queste Messe si eviti però con cura di dare ai fanciulli l’impressione di sentirsi trascurati, perché incapaci di comprendere la celebrazione e di partecipare a quanto in essa si fa e si dice.
Almeno si tenga conto in qualche modo della loro presenza, come rivolgendosi ad essi in modo particolare nelle monizioni (per esempio nella monizione iniziale e in quella finale) e in qualche parte dell’omelia.
Se poi condizioni di luoghi e di persone lo consentono, potrà essere opportuno celebrare talvolta per i fanciulli, in luogo separato, ma non troppo distante, la liturgia della parola con relativa omelia, e condurli poi, prima che abbia inizio la liturgia eucaristica, nel luogo dove gli adulti hanno concluso la liturgia della parola ad essi riservata.

18. Può essere assai utile affidare in queste Messe ai fanciulli alcuni uffici o servizi: possono, per esempio, recare all’altare i doni ed eseguire questo o quel canto della Messa.

19. Se poi il numero dei fanciulli fosse rilevante, sarà talvolta opportuno ordinare la Messa in modo che possa soddisfare ancor più le loro esigenze.
In tal caso l’omelia sia rivolta ad essi, in modo però che anche gli adulti ne possano trarre profitto. Se poi il Vescovo lo permette, in questa Messa per gli adulti a cui son presenti anche i fanciulli, oltre agli adattamenti già previsti nel Rito della Messa, si può ricorrere a qualcuno degli adattamenti particolari che verranno descritti più sotto.



CAPITOLO III

MESSE PER I FANCIULLI
CON LA PARTECIPAZIONE DI ALCUNI ADULTI



20. Oltre le Messe alle quali i fanciulli partecipano con i genitori e con altri familiari, Messe che non sempre né dappertutto sono possibili, si raccomanda, specialmente in settimana, la celebrazione di Messe per i soli fanciulli, con la partecipazione di alcuni adulti. Che in queste Messe fossero necessari alcuni adattamenti, era convinzione comune fin dall’inizio della riforma liturgica (18).
Di tali adattamenti, e precisamente di quelli più generali, si dirà più oltre (nn. 38-54).

21. Si deve sempre tener presente che queste celebrazioni eucaristiche hanno lo scopo di condurre e guidare i fanciulli alle Messe degli adulti, e specialmente a quelle a cui è tenuta a partecipare l’assemblea cristiana nei giorni festivi (19) .
Salvo quindi gli adattamenti resi necessari dall’età, non si devono introdurre riti completamente nuovi (20) , che troppo differiscano dal rito della Messa con il popolo. I diversi elementi devono sostanzialmente corrispondere, nella loro finalità, a quanto si dice in Principi e Norme per l’uso del Messale Romano, anche se talvolta non si può, per ragioni pastorali, insistere su un’identità piena e assoluta.


Uffici e ministeri nella celebrazione

22. I principi della partecipazione attiva e consapevole s’impongono in qualche modo con più forza ancora, se la Messa viene celebrata per i fanciulli. Tutto quindi si deve predisporre per accrescere tale partecipazione e per renderla più intensa e viva. E’ bene pertanto che siano molti i fanciulli, tra i quali vengono divisi i compiti particolari della celebrazione: preparare l’ambiente e l’altare (cfr n. 29), svolgere l’ufficio di cantore (cfr n. 24), cantare nel coro e suonare gli strumenti musicali (cfr n. 32), proclamare le letture (cfr nn. 24 e 47), rispondere durante l’omelia (cfr n. 48), pronunciare le intenzioni della preghiera universale, portare i doni all’altare e altri uffici del genere, secondo le consuetudini dei diversi popoli (cfr n. 34).
Per favorire la partecipazione, potranno talvolta dimostrarsi utili alcune aggiunte, per esempio, l’inserimento di motivi particolari di rendimento di grazie, prima che il sacerdote inizi il dialogo del prefazio.
In tutto questo si tenga presente che le attività esterne rimangono infruttuose, sono anzi nocive, se non favoriscono la partecipazione interna dei fanciulli. Anche nelle Messe per i fanciulli deve quindi avere la sua importanza il sacro silenzio (cfr n. 37). Si usi ogni diligenza perché i fanciulli non dimentichino che tutte le forme di partecipazione raggiungono il vertice della comunione eucaristica, nella quale si ricevono in cibo spirituale il Corpo e il Sangue di Cristo (21) .

23. Il sacerdote che celebra la Messa per i fanciulli deve cercare di dare alla celebrazione un tono festivo, fraterno, raccolto (22); più che non nelle Messe con gli adulti, è proprio lui, il sacerdote, che crea nella celebrazione questa particolare atmosfera. Si tratta di atteggiamento che dipende dalla sua preparazione personale, come pure dalla comunicabilità del suo modo di agire e di parlare.
Deve badare anzitutto alla dignità, alla chiarezza e alla semplicità dei gesti. Nel parlare ai fanciulli, si esprima in modo da essere facilmente inteso, pur evitando ogni forma troppo puerile.
Le monizioni che il rito affida alla sua libera inventiva (23) devono condurre i fanciulli a una genuina partecipazione liturgica: non devono quindi ridursi a pure spiegazioni didattiche.
Grande efficacia avranno sul cuore dei fanciulli gli inviti talora ad essi rivolti con naturalezza spontanea dal sacerdote, per esempio, per l’atto penitenziale, per l’orazione sulle offerte, per il «Padre nostro», per il gesto di pace, per la comunione.

24. Poiché l’Eucaristia è sempre un’azione di tutta la comunità ecclesiale, è desiderabile la presenza almeno di alcuni adulti, perché, non come sorveglianti, ma uniti nella preghiera, partecipino con i fanciulli alla Messa e, per quanto necessario, prestino ad essi il loro aiuto.
Nulla vieta che uno di questi adulti che partecipano con i fanciulli alla Messa, con l’assenso del parroco o del rettore della Chiesa, dopo il vangelo rivolga ai fanciulli la parola, specialmente se al sacerdote riesce difficile adattarsi alla mentalità dei piccoli ascoltatori. Si osservino in proposito le norme della S. Congregazione per il Clero.
Anche nelle Messe per i fanciulli si favorisca la diversità dei compiti e degli uffici, in modo che la celebrazione risulti davvero comunitaria (24); per le letture, per esempio, e per i canti si ricorra sia ai fanciulli che agli adulti. Grazie alla varietà delle voci, si eviterà così il tedio della monotonia.


Luogo e tempo della celebrazione

25. Il luogo primario della celebrazione eucaristica per i fanciulli è la chiesa; nella chiesa stessa, però, qualora se ne offra la possibilità, si scelga con attenzione uno spazio determinato, in corrispondenza con il numero dei partecipanti, in modo che i fanciulli vi si possano trovare a loro agio, secondo le esigenze di una liturgia viva, adatta alla loro età.
Nel caso invece che la chiesa non risponda a queste esigenze, potrà essere opportuno celebrare talvolta la Eucaristia per i fanciulli fuori del luogo sacro: un luogo adatto, però, e degno della celebrazione di un così grande mistero (25) .

26. Quanto all’orario di queste Messe, si scelga nella giornata il momento che meglio rientri nel ritmo di vita dei fanciulli, in modo che abbiano la massima disponibilità all’ascolto della parola di Dio e alla celebrazione dell’Eucaristia.

27. La Messa infrasettimanale con la partecipazione dei fanciulli (per esempio, nei collegi e negli internati) sarà certo più fruttuosa e con minor pericolo di noia, se non verrà celebrata ogni giorno; distanziando fra loro le varie celebrazioni, se ne potrà fare una preparazione più accurata.
Converrà dare ogni tanto la preferenza alla preghiera comune, con l’apporto spontaneo dei fanciulli, o alla meditazione fatta insieme o anche a una sacra celebrazione della parola di Dio, che prolunga le celebrazioni eucaristiche precedenti e prepara i fanciulli a partecipare più intensamente a quelle seguenti.

28. Quando il numero dei fanciulli è troppo grande, riesce più difficile ottenere da essi una partecipazione attenta e consapevole all’Eucaristia. Se possibile, si formino allora vari gruppi, distinti non secondo un rigido criterio di età, ma in base alla loro formazione religiosa e preparazione catechetica.
A tali gruppi si rivolga poi l’invito a partecipare durante la settimana, in giorni diversi, al sacrificio della Messa.


Preparazione della celebrazione

29. Accurata e tempestiva deve essere la preparazione di ogni celebrazione eucaristica per i fanciulli, specialmente per quanto riguarda le orazioni, i canti, le letture, le intenzioni della preghiera universale, non senza le dovute intese con gli adulti e con i fanciulli che svolgono in queste Messe dei compiti particolari. Nel predisporre e nell’adornare il luogo della celebrazione, come pure nel preparare il calice, la patena e le ampolline, abbiano una loro parte, se possibile, alcuni fanciulli. Anche tali azioni, salva la debita partecipazione interiore, possono servire a ravvivare il senso comunitario.


Il canto e la musica

30. Il canto, se deve avere grande importanza in tutte le celebrazioni, soprattutto la deve avere in queste Messe per i fanciulli, portati come essi sono per natura alla musica. Il canto perciò deve essere curato con il massimo impegno, tenuto presente il carattere particolare dei diversi popoli, e la capacità concreta dei fanciulli presenti (26) .
Se possibile, le acclamazioni, specialmente quelle della Preghiera eucaristica, si facciano cantare dai fanciulli, anziché recitare soltanto.

31. Per rendere più facile la partecipazione dei fanciulli ai canti del Gloria, del Credo, del Santo e dell’Agnello di Dio, si possono usare, con l’approvazione dell’Autorità competente, traduzioni popolari musicate anche se non risulta in tutto la concordanza con i testi liturgici (27).

32. Anche nella Messa per i fanciulli «possono essere di grande utilità gli strumenti musicali» (28) , specialmente se suonati dai fanciulli stessi. Gli strumenti sostengono il canto e favoriscono il raccoglimento meditativo dei fanciulli; talvolta esprimono a loro modo la gioia della festa e la lode a Dio.
Si faccia sempre attenzione che la musica non soffochi il canto o non provochi nei fanciulli distrazione più che edificazione; la musica deve corrispondere alle caratteristiche proprie dei vari momenti della Messa in cui viene eseguita.
Con le stesse cautele, con la dovuta precauzione e con particolare discrezione, si può usare nella Messa per i fanciulli anche la musica riprodotta, secondo le norme stabilite dalle Conferenze Episcopali.


I gesti [SM=g1740733]

33. Tenuto conto sia della natura della liturgia come azione di tutto l’uomo, sia della psicologia infantile, nelle Messe per i fanciulli, deve essere molto curata, in base all’età e agli usi locali, quella forma di partecipazione che si esprime nei gesti e negli atteggiamenti del corpo.
Molto dipende non solo dai gesti del sacerdote (29) , ma anche dal modo con cui si comporta tutta la comunità dei fanciulli.
Se qualche Conferenza Episcopale, secondo quanto stabilito in Principi e Norme per l’uso del Messale Romano, adatta i gesti previsti nel rito della Messa al carattere particolare di un dato popolo (30) , tenga anche conto della situazione particolare dei fanciulli oppure determini tali adattamenti per essi soltanto.

34. Tra le varie azioni che rientrano nei gesti, degne di particolare menzione sono le processioni e altre forme collegate con la partecipazione del corpo.
L’ingresso processionale dei fanciulli con il sacerdote celebrante può servire a far meglio intendere che in quel momento si forma la comunità (31); la partecipazione almeno di alcuni fanciulli alla processione con il libro del Vangelo, è un segno parlante della presenza di Cristo, che rivolge al popolo la sua parola; la processione dei fanciulli con il calice e i doni esprime con maggior chiarezza il senso e il valore della preparazione dei doni; la processione alla comunione, se debitamente ordinata, giova assai a ravvivare la pietà dei fanciulli
.


Elementi visivi

35. Nella liturgia della Messa vi sono molti elementi visivi, ai quali si deve dare per i fanciulli, importanza assai grande; questo vale soprattutto per certi elementi visivi particolari legati allo svolgimento dell’anno liturgico, come sono l’adorazione della croce, il cero pasquale, le candele nella festa della Presentazione del Signore, la diversità dei colori e degli ornamenti liturgici.
Oltre gli elementi visivi connessi con la celebrazione e con il luogo in cui essa si svolge, è opportuno introdurne altri, che consentano ai fanciulli di cogliere con lo sguardo i fatti mirabili compiuti da Dio nella creazione e nella redenzione: in tal modo anche ciò che si guarda e si ammira può richiamare e sostenere la preghiera. La liturgia non deve mai apparire come qualcosa di arido e soltanto pertinente alla mente.

36. Per lo stesso motivo, può essere utile anche l’uso di immagini e disegni preparati dagli stessi fanciulli, per esempio, per illustrare l’omelia, per esprimere visivamente le intenzioni della preghiera universale, per suggerire la meditazione.


Il silenzio

37. Anche nelle Messe per i fanciulli «si deve osservare, a suo tempo, il sacro silenzio come parte della celebrazione» (32), per evitare il pericolo di perdersi troppo nell’attività esterna; anche i fanciulli sono, a modo loro, veramente capaci di meditare. Hanno però bisogno di essere guidati, per imparare, secondo i diversi momenti (per esempio, dopo la comunione (33) o anche dopo l’omelia), a concentrarsi in se stessi o a fare una breve riflessione o a innalzare in cuor loro lodi e preghiere al Signore (34) .
Si deve inoltre porre attenzione – e con diligenza maggiore che non nelle Messe per gli adulti – che i testi liturgici vengano pronunziati in maniera intelligibile, senza fretta e con le debite pause.


Le parti della Messa

38. Salva sempre la struttura generale della Messa, che consta in qualche modo di due parti, la liturgia della parola e quella eucaristica nonché alcuni riti con i quali si apre e si chiude la celebrazione (35) , all’interno delle varie parti della celebrazione si ritengono necessari gli adattamenti indicati, perché i fanciulli, «per mezzo dei riti e delle preghiere» (36) comprendano davvero, secondo le leggi psicologiche dell’età e nel modo ad essi consentito, il «mistero della fede».

39. Perché non sia troppo accentuata la differenza tra le Messe per i fanciulli e quelle per gli adulti (37), non si faccia mai per i fanciulli un adattamento di certi riti e testi, quali «le acclamazioni e le risposte dei fedeli ai saluti del sacerdote» (38), il Padre nostro, la formula trinitaria della benedizione conclusiva della Messa. Si raccomanda pure che i fanciulli – salvo l’uso del Simbolo apostolico, di cui al n. 49 – si abituino a poco a poco al Simbolo niceno-costantinopolitano.


continua..............

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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