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BASTA! Basta con le Messe PER I FANCIULLI CON I CARTONI ANIMATI SULL'ALTARE!

Ultimo Aggiornamento: 10/09/2011 15:40
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RITO INIZIALE

40. Poiché «lo scopo del rito iniziale è che i fedeli, riuniti insieme, formino una comunità e si dispongano ad ascoltare con fede la parola di Dio e a celebrare degnamente l’Eucaristia»(39) , si deve cercare di suscitare davvero nei fanciulli questa disposizione di spirito, evitando il pericolo di frastornarla con l’eccessiva giustapposizione di riti, come è previsto nell’Ordinario.
E’ lecito pertanto omettere talvolta questo o quell’elemento del rito iniziale, per dare eventualmente maggior ampiezza a un altro. Ci sia però sempre un qualche elemento introduttivo, che si conchiude poi con la colletta. Nella scelta dei singoli elementi, si cerchi di collocarli ognuno a suo tempo e luogo, senza trascurarne completamente nessuno.


LETTURA E SPIEGAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

41. Poiché le letture scelte dalla Sacra Scrittura costituiscono «la parte principale della liturgia della parola» (40), anche nelle Messe per i fanciulli mai deve mancare la lettura biblica.

42. Quanto al numero delle letture delle domeniche e feste, si deve stare alle disposizioni delle Conferenze Episcopali. Se però riuscisse difficile ai fanciulli comprendere le letture assegnate alle Messe domenicali o feriali, è lecito limitarle a due o anche a una soltanto; mai però deve mancare la lettura tratta dal Vangelo.

43. Se tutte le letture assegnate a quel giorno si ritengono poco adatte alla capacità dei fanciulli, è lecito scegliere le letture o la lettura sia dal Lezionario del Messale Romano, sia direttamente dalla Bibbia, tenuto però presente il tempo liturgico. Si raccomanda comunque alle singole Conferenze Episcopali di far preparare dei Lezionari appositi per le Messe dei fanciulli.
Se, in considerazione della capacità dei fanciulli, si ritiene necessario omettere questo o quel versetto della lettura biblica, lo si faccia con cautela, «per non alterare il senso del testo o svisare il pensiero e lo stile stesso del libro sacro» (41).

44. Nella scelta delle letture si usi il criterio della qualità piuttosto che quello della quantità del testo biblico. Non sempre, per sé, una lettura breve è anche più adatta ai fanciulli che non un’altra più ampia e diffusa. Tutto dipende dall’utilità spirituale che la lettura stessa può recare ai fanciulli.

45. Poiché nel testo biblico «Dio parla al suo popolo… e Cristo stesso è presente per mezzo della sua parola»(42) , si evitino le parafrasi della Sacra Scrittura. Si raccomanda tuttavia l’uso di eventuali versioni già predisposte per la catechesi dei fanciulli e approvate dall’Autorità competente.

46. Tra le letture si esegua o il canto di alcuni versetti di salmi, scelti con cura secondo la capacità dei fanciulli, o un cantico di genere salmodico, o l’alleluia con un semplice versetto. A tutti questi canti prendano sempre parte i fanciulli.
Nulla vieta che in luogo del canto si faccia talvolta un po’ di silenzio meditativo. Qualora venisse scelta una sola lettura, il canto si può fare dopo l’omelia.

47. Perché i fanciulli possano assimilare le letture bibliche e conoscere sempre meglio la dignità della parola di Dio, si dia importanza grande a tutti quegli elementi che facilitano l’interpretazione delle letture.
Tra questi elementi si devono annoverare le monizioni che precedono le letture (43) e richiamano i fanciulli a un ascolto attento e fruttuoso, sia spiegandone il contesto, sia avviando alla comprensione del testo stesso. Nella Messa del santo del giorno, per meglio cogliere e chiarire il senso delle letture bibliche, si può narrare qualche particolare della vita del santo non solo nell’omelia, ma anche prima delle letture, in forma di didascalia.
Se il testo si presta, può essere utile farlo leggere dai fanciulli, assegnandone a ciascuno una parte, come si fa nella lettura della Passione del Signore durante la Settimana santa.

48. In tutte le Messe per i fanciulli, si deve dare grande importanza all’omelia con cui viene spiegata la parola di Dio. L’omelia destinata ai fanciulli può svolgersi talvolta in forma di dialogo con loro, a meno che non si preferisca che ascoltino in silenzio.

49. Se al termine della liturgia della parola è previsto il Simbolo, si può con i fanciulli recitare il Simbolo apostolico, formulario-base della scuola di catechismo.


LE ORAZIONI PRESIDENZIALI

50. Nelle orazioni presidenziali, il sacerdote allo scopo di unire davvero a sé nella preghiera i fanciulli, può scegliere dal Messale Romano i testi più adatti per i fanciulli stessi, tenendo conto dell’anno liturgico.

51. Dato però che le orazioni sono state redatte per fedeli adulti, talvolta il principio della scelta non è sufficiente perché i fanciulli possano considerare quelle formule come espressione della loro vita e della loro esperienza religiosa.(44) In questo caso, nulla vieta che i testi delle orazioni del Messale Romano vengano adattati alle esigenze dei fanciulli, purchè si conservi il fine e in qualche modo anche la sostanza delle formule eucologiche e si eviti quanto è in contrasto col genere letterario della orazione presidenziale, come sarebbero esortazioni morali o espressioni troppo puerili.

52. Nella Messa per i fanciulli ha grandissima importanza la Preghiera eucaristica, culmine di tutta la celebrazione(45) . Molto dipende dal modo con cui il sacerdote la pronunzia (46) e i fanciulli l’ascoltano e vi partecipano con le loro acclamazioni.
La stessa disposizione di spirito richiesta in questo momento centrale della celebrazione, la pacatezza e l’atteggiamento di profonda reverenza con cui tutto si svolge, devono rendere attenti i fanciulli alla presenza reale di Cristo sull’altare, sotto i segni del pane e del vino, alla sua offerta, al rendimento di grazie per Cristo, con Cristo e in Cristo e anche all’offerta della Chiesa che in quel momento si compie e per mezzo della quale i fedeli offrono se stessi e la loro vita all’eterno Padre con Cristo, nello Spirito Santo.
Per il momento, si devono usare le diverse forme di questa Preghiera, approvate dalla suprema autorità per le Messe degli adulti e introdotte nell’uso liturgico, fino a che la Sede Apostolica non avrà provveduto altrimenti per le Messe dei fanciulli.


RITI PRIMA DELLA COMUNIONE

53. Dopo la Preghiera eucaristica, il rito deve sempre comprendere il Padre nostro, la frazione del pane e l’invito alla Comunione (47) poiché sono elementi di massima importanza nella struttura di questa parte della Messa.


LA COMUNIONE E I RITI CHE L’ACCOMPAGNANO

54. Si faccia di tutto perché i fanciulli ben disposti che già sono stati ammessi all’Eucaristia, possano con tranquillità e raccoglimento accostarsi alla sacra mensa, per partecipare pienamente al mistero eucaristico. Se possibile, durante la processione per la comunione si eseguisca un canto adatto ai fanciulli(48) .
E’ di grande importanza, nelle Messe per i fanciulli, la monizione che precede la benedizione finale(49) ; prima di essere congedati, essi hanno bisogno che con brevissime parole si ripeta loro e si applichi alla loro vita quanto hanno ascoltato. E’ questo soprattutto il momento di sottolineare il nesso fra la liturgia e la vita.
Almeno qualche volta, secondo i vari tempi liturgici e le diverse circostanze della vita dei fanciulli, il sacerdote ricorra a forme più ampie di benedizione, conservando però sempre la formula trinitaria, col segno di croce in fine(50) .

55. Tutto quanto è contenuto in questo Direttorio ha uno scopo ben preciso: che nella celebrazione dell’Eucaristia i fanciulli possano con gioia serena andare insieme incontro a Cristo e con lui stare alla presenza del Padre (51). Formati alla scuola di una partecipazione attiva e consapevole al sacrificio e al convito eucaristico, possano essi imparare sempre più, di giorno in giorno, ad annunziare il Cristo in casa e fuori, tra i familiari e i coetanei, vivendo la fede «che opera per mezzo della carità» (Gal 5, 6).
Questo direttorio, preparato dalla Sacra Congregazione per il Culto divino, è stato approvato e confermato il 22 ottobre 1973 dal Sommo Pontefice Paolo VI, che ne ha ordinato la pubblicazione.


Dalla sede della Sacra Congregazione per il Culto Divino, 1 novembre 1973, solennità di Tutti i Santi.
Per speciale mandato del Sommo Pontefice


GIOVANNI CARD. VILLOT
Segretario di Stato



+ A. BUGNINI
Segretario S. C. per il Culto Divino


*******************************************

NOTE


1- Cfr S. CONGR. PER IL CLERO, Directorium catechisticum generale, n. 5: A.A.S., 64 (1972), pp. 101-102.

2- Cfr CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 33.

3- Cfr. S. CONGR. PER IL CLERO, Directorium catechisticum generale, n. 78: A.A.S., 64 (1972), pp. 146-147.

4- Cfr CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 38; cfr anche S. CONGR. PER IL CULTO DIVINO, Istr. Actio pastoralis, 15 maggio 1969: A.A.S., 61 (1969), pp. 806-911.

5- De Liturgia in prima Synodo Episcoporum: Notitiae 3 (1967), p. 368.

6- Cfr sotto, nn. 19, 32, 33.

7- Cfr il rito della Messa per i fanciulli sordomuti della regione di lingua tedesca, approvato e confermato da questa Congregazione il 26 giugno 1970 (Prot. n. 1546/70).

8- Cfr CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 14, 19.

9- Cfr S. CONGR. PER IL CLERO, Directorium catechisticum generale, n. 25: A.A.S., 64 (1972), p. 114.

10- Cfr CONC. VAT. II, Dichiarazione sull’educazione cristiana, Gravissimum educationis, n. 2.

11- Cfr ibid. n. 2

12- Cfr S. CONGR. PER IL CLERO, Directorium catechisticum generale, n. 78: A.A.S., 64 (1972), p. 147.

13- Cfr CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 33.

14- Cfr S. CONGR. DEI RITI, Istr. Eucharisticum mysterium, 25 maggio 1967, n. 14: A.A.S., 59 (1967), p. 550.

15- Cfr S. CONGR. PER IL CLERO, Directorium catechisticum generale, n. 25: A.A.S., 64 (1972), p. 114.

16- Cfr S. CONGR. DEI RITI, Istr. Eucharisticum mysterium, 25 maggio 1967, n. 14: A.A.S., 59 (1967), p. 530; cfr anche S. CONGR. PER IL CLERO, Directorium catechisticum generale, n. 57: A.A.S., 64 (1972), p. 131.

17- Cfr CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 35, 4.

18- Cfr CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 3.

19- Cfr Ibid., nn. 42 e 106.

20- Cfr De Liturgia in prima Synodo Episcoporum: Notitiae 3 (1967), p. 368.

21- Cfr Institutio generalis: Messale Romano, n. 56.

22- Cfr sotto, n. 37.

23- Cfr Institutio generalis: Messale Romano, n. 11.

24- Cfr CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 28.

25- Cfr Institutio generalis: Messale Romano, n. 253.

26- Cfr Ibid., n. 19.

27- Cfr S. CONGR. DEI RITI, Istr. Musicam sacram, 5 marzo 1967, n. 55: A.A.S., 59 (1967), p. 316.

28- Ibid., n. 62, p. 318.

29- Cfr sopra, n. 23.

30- Cfr Institutio generalis: Messale Romano, n. 21.

31- Cfr Ibid., n. 24.

32- Ibid., n. 23.

33- Cfr S. CONGR. DEI RITI, Istr. Eucharisticum mysterium, 25 maggio 1967, n. 38: A.A.S., 59 (1967), p. 562.

34- Cfr Institutio generalis: Messale Romano, n. 23.

35- Ibid., n. 8.

36- CONC. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 48.

37- Cfr sopra, n. 21.

38- Institutio generalis: Messale Romano, n. 15.

39- Ibid., n. 24.

40- Ibid., n. 33.

41- Ordinamento generale del Lezionario: Messale Romano-Lezionario, Introduzione, n. 7 d.

42- Institutio generalis: Messale Romano, n. 33.

43- Cfr ibid., n. 11.

44- Cfr Consilium ad exequendam Constitutionem de sacra Liturgia, Instruction sur la traduction des textes liturgiques pour la célébration avec le peuple, 25 gennaio 1969, n. 20 : Notitiae, 5 (1969), p. 7.

45- Cfr Institutio generalis: Messale Romano, n. 54.

46- Cfr sopra, nn. 23 e 37.

47- Cfr sopra, n. 23.

48- Cfr S. CONGR. DEI RITI, Istr. Musicam sacram, 5 marzo 1967, n. 32: A.A.S., 59 (1967), p. 309.

49- Cfr Institutio generalis: Messale Romano, n. 11.

50- Cfr sopra, n. 39.

51- Cfr Messale Romano, Preghiera eucaristica II.

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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