Duecento-pagine-scritte-fitte. E' l'esortazione postsinodale Verbum Domini pubblicata oggi, condensato degli sforzi del sinodo sulla parola di Dio dell'anno scorso. Onestamente, ci chiediamo se testi più sintetici non agevolerebbero l'applicazione (e prima ancora la lettura: nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu): le precedenti esortazioni, come la Sacramentum caritatis, son purtroppo cadute nell'irrilevanza.
Comunque, due osservazioni di primo acchito. Eravamo curiosi di vedere se il Papa avrebbe accolto la proposta sinodale di estendere il ministero del lettorato alle donne. Proposta molto sconveniente, perché da molti, specie i favorevoli, interpretata come un primo passo verso l'ordinazione femminile (che altro senso avrebbe, infatti, visto che le donne, senza bisogno di strane investiture, già hanno piena facoltà di leggere in chiesa?). Ecco come se l'è cavata:
Proclamazione della Parola e ministero del lettorato
58. Già nell’Assemblea sinodale sull’Eucaristia era stata chiesta una maggior cura della proclamazione della Parola di Dio. Come è noto, mentre il Vangelo è proclamato dal sacerdote o dal diacono, la prima e la seconda lettura nella tradizione latina vengono proclamate dal lettore incaricato, uomo o donna. Vorrei qui farmi voce dei Padri sinodali che anche in questa circostanza hanno sottolineato la necessità di curare con una formazione adeguata l’esercizio del munus di lettore nella celebrazione liturgica ed in modo particolare il ministero del lettorato, che, come tale, nel rito latino, è ministero laicale. È necessario che i lettori incaricati di tale ufficio, anche se non ne avessero ricevuta l’istituzione, siano veramente idonei e preparati con impegno. Tale preparazione deve essere sia biblica e liturgica, che tecnica: « La formazione biblica deve portare i lettori a saper inquadrare le letture nel loro contesto e a cogliere il centro dell’annunzio rivelato alla luce della fede. La formazione liturgica deve comunicare ai lettori una certa facilità nel percepire il senso e la struttura della liturgia della Parola e le motivazioni del rapporto fra la liturgia della Parola e la liturgia eucaristica. La preparazione tecnica deve rendere i lettori sempre più idonei all’arte di leggere in pubblico, sia a voce libera, sia con l’aiuto dei moderni strumenti di amplificazione.
Il Papa riprende poi esplicitamente il tema, ma in un paragrafo (il n. 85) dedicato a Parola di Dio, matrimonio e famiglia e, sostanzialmente, glissa su quella proposta:
In questo contesto desidero anche evidenziare quanto il Sinodo ha raccomandato riguardo al compito delle donne in relazione alla Parola di Dio. Il contributo del « genio femminile », come lo chiamava Papa Giovanni Paolo II, alla conoscenza della Scrittura e all’intera vita della Chiesa, è oggi più ampio che in passato e riguarda ormai anche il campo degli stessi studi biblici. Il Sinodo si è soffermato in modo speciale sul ruolo indispensabile delle donne nella famiglia, nell’educazione, nella catechesi e nella trasmissione dei valori. Esse, infatti, « sanno suscitare l’ascolto della Parola, la relazione personale con Dio e comunicare il senso del perdono e della condivisione evangelica », come pure essere portatrici di amore, maestre di misericordia e costruttrici di pace, comunicatrici di calore ed umanità in un mondo che troppo spesso valuta le persone con freddi criteri di sfruttamento e profitto.
In secondo luogo segnaliamo questo passaggio che, come i mille che l'han preceduto dicendo la stessa cosa, a partire dai testi del Concilio, rischia di restare in larga parte lettera morta
Canto liturgico biblicamente ispirato
70. Nell’ambito della valorizzazione della Parola di Dio durante la celebrazione liturgica si tenga presente anche il canto nei momenti previsti dal proprio rito, favorendo quello di chiara ispirazione biblica che sappia esprimere, mediante l’accordo armonico delle parole e della musica, la bellezza della Parola divina. In tal senso è bene valorizzare quei canti che la tradizione della Chiesa ci ha consegnato e che rispettano questo criterio. Penso in particolare all’importanza del canto gregoriano (Cfr CONC. ECUM. VAT. II, Cost. sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 116; Ordinamento Generale del Messale Romano, 41).
Preghiamo per il Papa.
Enrico.