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Motu Proprio di Benedetto XVI "Finanze trasparenti per la Santa Sede" Norme contro il reciclaggio

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2012 13:52
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Benedetto XVI emana norme contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo

Finanze trasparenti per la Santa Sede



Per prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo, la Santa Sede fa proprie le regole della comunità internazionale, in particolare quelle dell'Unione europea. A questo fine Benedetto XVI - con la Lettera apostolica in forma di motu proprio per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario, datata 30 dicembre 2010 - ha approvato l'emanazione per lo Stato della Città del Vaticano di una legge che regolamenta la materia, stabilendo che le norme si applichino anche ai dicasteri della Curia romana e a tutti gli organismi e gli enti dipendenti dalla Santa Sede.

Allo stesso tempo il Papa ha istituito l'Autorità di informazione finanziaria (Aif), con il compito di vigilare sulla puntuale applicazione della nuova normativa. In data odierna, con il motu proprio sono stati pubblicati anche i testi dello statuto dell'Aif e della legge relativa al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, che entrerà in vigore il 1° aprile 2011. Nella stessa data sono state emanate altre tre leggi, con lo scopo soprattutto di rafforzare le misure per contrastare frodi e contraffazioni di banconote e monete in euro. Le nuove norme - che danno esecuzione alla Convenzione monetaria fra Vaticano e Unione europea stipulata il 17 dicembre 2009 - non rispondono solo a finalità di carattere tecnico e giuridico, ma anche e soprattutto a quel dovere morale di "trasparenza, onestà e responsabilità" ribadito dalla Caritas in veritate in riferimento all'economia, il cui "uso improprio" - ricorda il motu proprio - costituisce oggi una minaccia alla "pace giusta e duratura in ogni parte del mondo".

La Sede Apostolica ha sempre levato la sua voce per esortare tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto i responsabili delle Nazioni, all'impegno nell'edificazione, anche attraverso una pace giusta e duratura in ogni parte del mondo, della universale città di Dio verso cui avanza la storia della comunità dei popoli e delle Nazioni (Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate [29 giugno 2009], 7:  aas 101/2009, 645). La pace purtroppo, ai nostri tempi, in una società sempre più globalizzata, è minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell'economia e quella, terribile e distruttrice, della violenza che il terrorismo perpetra, causando morte, sofferenze, odio e instabilità sociale.

Molto opportunamente la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

La Santa Sede approva questo impegno ed intende far proprie queste regole nell'utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano.

In tale quadro, anche in esecuzione della Convenzione Monetaria fra lo Stato della Città del Vaticano e l'Unione Europea del 17 dicembre 2009, ho approvato per lo Stato medesimo l'emanazione della Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo del 30 dicembre 2010, che viene oggi promulgata.

Con la presente Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio

a) stabilisco che la suddetta Legge dello Stato della Città del Vaticano e le sue future modificazioni abbiano vigenza anche per i Dicasteri della Curia Romana e per tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede ove essi svolgano le attività di cui all'art. 2 della medesima Legge;

b) costituisco l'Autorità di Informazione Finanziaria (aif) indicata nell'articolo 33 della Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo, quale Istituzione collegata alla Santa Sede, a norma degli articoli 186 e 190-191 della Costituzione Apostolica "Pastor Bonus", conferendo ad essa la personalità giuridica canonica pubblica e la personalità civile vaticana ed approvandone lo Statuto, che è unito al presente Motu Proprio;

c) stabilisco che l'Autorità di Informazione Finanziaria (aif) eserciti i suoi compiti nei confronti dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti di cui alla lettera a);

d) delego, limitatamente alle ipotesi delittuose di cui alla suddetta Legge, i competenti Organi giudiziari dello Stato della Città del Vaticano ad esercitare la giurisdizione penale nei confronti dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti di cui alla lettera a).

Dispongo che quanto stabilito abbia pieno e stabile valore a partire dalla data odierna, nonostante qualsiasi disposizione contraria, pur meritevole di speciale menzione.

La presente Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio stabilisco che sia  pubblicata  in  Acta  Apostolicae Sedis.

Dato a Roma, dal Palazzo Apostolico, il 30 dicembre dell'anno 2010, sesto del Pontificato.



(©L'Osservatore Romano - 31 dicembre 2010)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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Responsabilità e impegno


di Marcello Condemi
Università degli studi Guglielmo Marconi (Roma)

L'emanazione della Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo e della Lettera apostolica in forma di motu proprio per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario costituisce un evento di rilevante importanza normativa, ma, soprattutto e prima ancora, un evento di significato morale e pastorale di ampia portata.

Per quanto epocale, in ragione delle sensibili materie trattate e delle larghe attese da parte della comunità internazionale, l'evento odierno s'inscrive a pieno titolo in quell'impegno diuturno di "carità nella verità" per l'edificazione di una convivenza civile giusta e onesta che la Sede Apostolica ha posto in essere su tantissimi altri temi, forse anche meno altisonanti, ma non per questo meno rilevanti; impegno di cui "Gesù Cristo s'è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risurrezione" (Caritas in veritate, n. 1).

Nella lettera apostolica in forma di motu proprio per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario - con la quale si recepisce nell'ordinamento della Santa Sede la nuova legge dello Stato della Città del Vaticano - il Papa sottolinea, infatti, come la Sede Apostolica abbia sempre levato la sua voce per esortare tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto i responsabili delle nazioni, all'impegno nella realizzazione di una pace giusta e duratura in ogni parte del mondo, attraverso la quale edificare la universale città di Dio verso cui avanza la storia della comunità dei popoli e delle nazioni (cfr. Caritas in veritate, n. 7). Pace che, purtroppo, è continuamente minacciata, specie in un contesto sempre più globalizzato, da cause diverse; fra le quali si annoverano, per rimanere al tema che ci occupa, quella di un uso improprio del mercato e dell'economia e quella, terribile e distruttrice, della violenza che il terrorismo perpetra, causando morte, sofferenze, odio e instabilità sociale.

Di qui il riferimento, nel motu proprio, alla comunità internazionale, che si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici in grado di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. E di qui anche l'approvazione di questo impegno da parte della Santa Sede, con la conseguente volontà di far proprie tali regole nell'utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano.
Da sempre, come è noto, le attività illegali hanno dimostrato una straordinaria capacità di insinuarsi e di inquinare il mondo economico e finanziario, arrecando danni incalcolabili alle economie legali e in generale agli assetti economici e finanziari, non solo dei singoli Paesi, ma anche della comunità internazionale.

Tra le attività illegali merita menzione, in particolare, il riciclaggio dei proventi di attività illecite e, altresì, lo sfruttamento del sistema finanziario per trasferire fondi di provenienza criminosa o anche denaro di provenienza lecita a scopo di finanziamento del terrorismo, minando alla base le fondamenta delle società civili e costituendo una minaccia per l'integrità, il funzionamento regolare, la reputazione e la stabilità dei sistemi finanziari.

Lo svilupparsi di tali pratiche criminose a livello internazionale, anche mediante l'uso delle nuove tecnologie, ha reso i fenomeni del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo sempre più pervasivi e capaci di mascherarsi, cosicché per difendersi è necessario costituire reti di controllo e informazione, non solo all'interno di ciascun ordinamento, ma anche a livello globale, mediante efficaci forme di collaborazione tra Stati. Ciò si canalizza attraverso appositi organismi specializzati, quali la nuova Autorità di informazione finanziaria (Aif), che svolgerà il proprio servizio nei confronti degli enti dipendenti dallo Stato della Città del Vaticano e dalla Santa Sede.


È in tali logiche che deve valutarsi lo sforzo compiuto nell'apprestare un corpo legislativo di livello avanzato in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; uno sforzo volto, attraverso un indispensabile strumento giuridico, a rafforzare quell'esigenza di responsabilità e impegno nella carità delineati dalla dottrina sociale della Chiesa.



(©L'Osservatore Romano - 31 dicembre 2010)

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Comunicato della Segreteria di Stato

La nuova normativa
antiriciclaggio


Tutte le leggi sono disponibili sul sito www.vaticanstate.va  
  

Pubblichiamo il comunicato della Segreteria di Stato, reso noto giovedì 30 dicembre, circa la nuova normativa per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario.

1. In data odierna, in esecuzione della Convenzione Monetaria tra lo Stato della Città del Vaticano e l'Unione europea del 17 dicembre 2009 (2010/C 28/05), sono state emanate le seguenti quattro nuove leggi: 
la Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo;
la Legge sulla frode e contraffazione di banconote e monete in euro;
la Legge relativa a tagli, specifiche, riproduzione, sostituzione e ritiro delle banconote in euro e sull'applicazione dei provvedimenti diretti a contrastare le riproduzioni irregolari di banconote in euro e alla sostituzione e al ritiro di banconote in euro
e la Legge riguardante la faccia, i valori unitari e le specificazioni tecniche, nonché la titolarità dei diritti d'autore sulle facce nazionali delle monete in euro destinate alla circolazione
.

Il processo di elaborazione delle citate Leggi è stato condotto con l'assistenza del Comitato misto, previsto dall'articolo 11 della Convenzione Monetaria, composto da rappresentanti dello Stato della Città del Vaticano e dell'Unione europea. La Delegazione dell'Unione europea è costituita, a sua volta, da rappresentanti della Commissione e della Repubblica italiana, nonché da rappresentanti della Banca centrale europea.
La legge in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è pubblicata contestualmente a questo comunicato, mentre le altre saranno pubblicate sul sito dello Stato della Città del Vaticano www.vaticanstate.va  

2. La Legge relativa alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo contiene, in un corpo unitario: 
- le fattispecie delittuose, che ricomprendono il riciclaggio, l'autoriciclaggio e i reati cosiddetti presupposto (cioè i comportamenti delittuosi che generano i proventi, poi "ripuliti" dal riciclatore), per le quali sono previste sanzioni penali;
- le fattispecie che hanno contenuto più specificamente amministrativo, riguardanti la cooperazione internazionale, ma anche la prevenzione, per la violazione della quale sono previste sanzioni amministrative pecuniarie.
La medesima legge è basata sui seguenti principali obblighi: 
- di adeguata verifica della controparte;
- di registrazione e conservazione dei dati relativi ai rapporti continuativi e alle operazioni;
- di segnalazione delle operazioni sospette.
L'impianto normativo, pur tenendo conto delle peculiarità dell'ordinamento vaticano in cui si inserisce, è conforme ai principi e alle regole vigenti nell'Unione europea, risultando così allineato a quello di Paesi che, in questo ambito, dispongono di normative avanzate. Ciò è testimoniato dalle previsioni, tra l'altro, in materia di autoriciclaggio (fattispecie non ancora contemplata in Paesi a stringente legislazione), dai controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dallo Stato della Città del Vaticano, dagli obblighi sul trasferimento di fondi e, infine, dai presìdi sanzionatori amministrativi, alquanto rigorosi ed applicabili, non solo agli enti e alle persone giuridiche, ma anche alle persone fisiche che agiscono in esse, per via della prevista obbligatorietà dell'azione di regresso.

3. La Legge sulla frode e contraffazione risponde all'esigenza di adottare - conformemente a quanto prevede la più avanzata normativa dell'Unione europea - una solida rete di protezione legale delle banconote e delle monete in euro contro la falsificazione. Ciò comporta procedure di ritiro dalla circolazione di banconote e monete false, il rafforzamento delle misure sanzionatorie penali, nonché forme di cooperazione in sede europea ed internazionale.

4. Le Leggi in materia di banconote e monete in euro contengono, per le stesse banconote e monete: 
- disposizioni relative alla protezione del diritto d'autore sui disegni,
- regole in ordine ai tagli, alle caratteristiche tecniche, alla circolazione e alla sostituzione;
- la previsione dell'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie in caso di violazione di talune regole in esse previste.

5. Il processo di normazione non ha riguardato tuttavia meramente lo Stato della Città del Vaticano. La Santa Sede - ordinamento distinto da quello dello Stato della Città del Vaticano - alla quale fanno capo enti ed organismi operanti in vari campi, ha recepito come propria normativa la Legge concernente la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo. Ciò è avvenuto tramite la Lettera Apostolica in forma di "Motu Proprio" per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario.


Con la suddetta Lettera, anch'essa emanata in data odierna a firma del Sommo Pontefice Benedetto XVI: 

- si stabilisce che la Legge dello Stato della Città del Vaticano e le sue future modificazioni abbiano vigenza anche per i "Dicasteri della Curia Romana e per tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede", tra i quali l'Istituto per le Opere di Religione (Ior), riconfermando l'impegno del medesimo ad operare secondo i principi ed i criteri internazionalmente riconosciuti;

- si costituisce l'Autorità di Informazione Finanziaria (Aif), Organismo autonomo ed indipendente con incisivi compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo nei confronti di ogni soggetto, persona fisica o giuridica, ente ed organismo di qualsivoglia natura dello Stato della Città del Vaticano, dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede;

- si delegano i competenti Organi giudiziari dello Stato della Città del Vaticano ad esercitare, per i reati in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la giurisdizione penale nei confronti dei soggetti appena richiamati.
La  Lettera  Apostolica  è  pubblicata sul sito della Santa Sede www.vatican.va  

6. L'Autorità di Informazione Finanziaria (Aif), il cui Presidente con i membri del Consiglio direttivo sono nominati dal Santo Padre, è chiamata ad emanare complesse e delicate disposizioni di attuazione, indispensabili per assicurare che i soggetti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano rispettino i nuovi ed importanti obblighi di antiriciclaggio e di antiterrorismo a partire dal 1° aprile 2011, data di entrata in vigore della Legge.

7. L'esperienza segnalerà le eventuali esigenze di affinamento ed integrazione dell'assetto normativo in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo ai principi e agli standard vigenti nella comunità internazionale; tali esigenze potrebbero prospettarsi in ragione della disponibilità già manifestata da parte della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano a confrontarsi con i competenti organismi internazionali attivi sul fronte del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

8. La presente nuova normativa si iscrive nell'impegno della Sede Apostolica per l'edificazione di una convivenza civile giusta ed onesta. In nessun momento si possono perciò trascurare o attenuare i grandi "principi dell'etica sociale, quali la trasparenza, l'onestà e la responsabilità" (cfr. Benedetto XVI, enciclica Caritas in veritate, n. 36).


(©L'Osservatore Romano - 31 dicembre 2010)

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20/01/2011 01:17
 
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Il Papa nomina il cardinale Nicora presidente dell’Autorità di Informazione Finanziaria

Il Papa ha nominato presidente dell’Aif, l’Autorità di Informazione Finanziaria, il cardinale Attilio Nicora, presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica,
e membri del Consiglio direttivo il prof. Claudio Bianchi, il prof. Avv. Marcello Condemi, il prof. Giuseppe Dalla Torre e il dott. Cesare Testa.

L’Autorità di Informazione Finanziaria è stata costituita con la Lettera apostolica del Papa, in forma di
Motu Proprio, del 30 dicembre scorso, con cui veniva emanata la nuova Legge vaticana contro il riciclaggio dei proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo.

E’ un organismo autonomo ed indipendente con incisivi compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo nei confronti di ogni soggetto, persona fisica o giuridica, ente ed organismo dello Stato della Città del Vaticano, dei dicasteri della Curia Romana e di tutti gli organismi ed enti dipendenti dalla Santa Sede. L’Aif sarà chiamata a vigilare sul rispetto dei nuovi provvedimenti dal prossimo primo aprile, data di entrata in vigore della Legge.

La nuova normativa – affermava un comunicato della Segreteria di Stato pubblicato insieme con il Motu Proprio – si iscrive nell’impegno della Sede Apostolica per l’edificazione di una convivenza civile e giusta ed onesta. In nessun modo – concludeva la nota - si possono trascurare o attenuare i grandi principi dell’etica sociale, quali la trasparenza, l’onestà e la responsabilità.

Il cardinale Attilio Nicora, dopo aver partecipato ai lavori preparatori all'accordo di modifica del Concordato fra Stato italiano e Chiesa cattolica, per vari anni è stato vescovo della grande ed articolata diocesi di Verona. In seguito, per conto della Conferenza episcopale italiana, ha seguito le problematiche di carattere giuridico ed è stato vice-presidente della Commissione degli Episcopati dell’Unione Europa. Dal 2002 è presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e membro di vari dicasteri della Santa Sede.

Il prof. Claudio Bianchi, già ordinario di Ragioneria nell’Università La Sapienza di Roma, è stato membro di Collegi dei revisori di vari enti collegati con la Santa Sede. E’ autore di pubblicazioni in materia aziendale.

L’avv. Marcello Condemi è professore associato di Diritto dell’Economia nell’Università G. Marconi di Roma, dove insegna diritto bancario. E’ esperto ed autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto bancario e finanziario e di antiriciclaggio. Già magistrato ordinario e avvocato cassazionista nella Banca d’Italia, è stato per molti anni componente della Delegazione italiana presso il Gafi e del Comitato Antiriciclaggio ex lege n. 197 del 1991, costituito in seno al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ricopre cariche di rilevo in campo creditizio e finanziario.

Il prof. Giuseppe Dalla Torre è magnifico rettore della Lumsa (Libera Università Maria Santissima Assunta), presso la quale ha insegnato diritto pubblico ed ora diritto ecclesiastico e diritto Canonico. Tiene corsi su rapporti tra Chiesa e comunità politica in diverse università pontificie. È autore di varie pubblicazioni. Ha partecipato, come segretario della delegazione governativa italiana, ai lavori della Commissione paritetica per la revisione del Concordato fra Italia e Santa Sede (1976-1983).

Il dott. Cesare Testa dal 1985, per vari anni, presidente dell’Istituto Centrale di sostentamento del Clero, contribuendo all’impostazione dell’attuazione del Concordato per quanto concerne il sostentamento del clero e gli enti ecclesiastici. Ha contribuito all’attività di monitoraggio per la verifica dell’andamento del sistema dell’8 per mille.

 Radio Vaticana



                                       Pope Benedict XVI attends his weekly general audience on January 19, 2011 in Paul VI hall at The Vatican.
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02/06/2011 16:17
 
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Revoca del sequestro dei 23 milioni di euro dello Ior: testo integrale del commento di Padre Lombardi a Radio Vaticana

REVOCA SEQUESTRO IOR: COMMENTO DI P. FEDERICO LOMBARDI ALLA RADIO VATICANA

Pubblichiamo il testo integrale del commento alla Radio Vaticana rilasciato oggi dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, p. Federico Lombardi, a proposito della revoca del sequestro dei 23 milioni di euro dello Ior.

La Santa Sede apprezza la revoca del sequestro dei fondi dello Ior, disposta dalla Procura di Roma, perché conferma la correttezza con cui vuole operare lo Ior e la serietà dell’impegno con cui la Santa Sede, nell’aderire pienamente agli standard internazionali per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario, ha costituito tra l’altro l’Autorità di Informazione Finanziaria, dotandola di qualificate professionalità e di adeguati poteri per proseguire con decisione e coerenza il processo avviato.

La Santa Sede apprezza la revoca del sequestro dei fondi dello Ior, disposta dalla Procura di Roma, perché conferma la correttezza con cui vuole operare lo Ior e la serietà dell’impegno con cui la Santa Sede, nell’aderire pienamente agli standard internazionali per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario, ha costituito tra l’altro l’Autorità di Informazione Finanziaria, dotandola di qualificate professionalità e di adeguati poteri per proseguire con decisione e coerenza il processo avviato.



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RAPPORTO MONEYVAL: ATTUARE IMPEGNO MORALE SANTA SEDE E STATO CITTÀ DEL VATICANO

Città del Vaticano, 18 luglio 2012 (VIS). Monsignor Ettore Balestrero, Sotto-Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato ha presieduto questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede, un briefing relativo alla pubblicazione del Rapporto dettagliato di valutazione sulle misure di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo adottate dalla Santa Sede/Stato della Città del Vaticano (Rapporto Moneyval). Monsignor Balestrero è stato il Capo Delegazione della Santa Sede nella Sessione Plenaria di Moneyval, tenutasi il 4 luglio scorso a Strasbourg (Francia).

Di seguito riportiamo estratti del testo presentato questa mattina del Monsignor Balestrero.

"Lo Stato della Città del Vaticano dispone di un piccolo territorio, con una popolazione esigua ed un livello molto basso di criminalità interna, ed è privo di una economia di mercato. Non è un centro finanziario e le sue attività finanziarie sono svolte a supporto delle opere di carità e di religione.

Al tempo stesso, la Santa Sede gode di una riconosciuta autorevolezza morale ed è in profonda connessione con i paesi più prossimi e con quelli più lontani nel mondo.

La Santa Sede, avendo primaria responsabilità per la missione della Chiesa universale, ha il compito – se non il dovere – di guidare e orientare le organizzazioni cattoliche presenti in tutto il mondo.  Benché tali organizzazioni abbiano sede legale nelle rispettive giurisdizioni di appartenenza - e siano, pertanto, tenute al rispetto della normativa in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo in vigore nelle medesime giurisdizioni - è importante notare che la Santa Sede si avvale della propria autorità morale per sollecitare la massima consapevolezza rispetto ai troppo frequenti crimini transnazionali di riciclaggio e finanziamento del terrorismo".

Percorso compiuto e primi risultati

"Anzitutto, è sempre stata ferma la determinazione nella lotta contro il riciclaggio ed il finanziamento del terrorismo. Inoltre, nell’ordinamento giuridico erano già presenti numerosi elementi necessari per far fronte a tali fenomeni criminosi.

Al termine del 2010 è stata adottata la Legge n. CXXVII in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo, entrata in vigore il 1° aprile del 2011. Nel mese di giugno dello stesso anno è divenuta operativa l’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF).

Sempre nel febbraio 2011, è stata richiesta a MONEYVAL la valutazione sulle misure di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo adottate dalla Santa Sede/Stato della Città del Vaticano. Nel novembre successivo ha avuto luogo la prima visita dei valutatori MONEYVAL.

I valutatori designati da MONEYVAL sono stati, da subito, reputati come il più solido team di valutatori che MONEYVAL abbia mai riunito. Ne faceva parte, infatti, il Presidente, il Segretario e un Amministratore di MONEYVAL; il Presidente del Gruppo Egmont (il gruppo di unità di informazione finanziaria accreditato a livello internazionale e avente come scopo quello di favorire lo scambio rapido e reciproco di informazioni tra unità di informazione finanziaria); due esperti analisti finanziari ed un docente di diritto internazionale".

La revisione del testo originario della Legge n. CXXVII

"Sulla base delle prime osservazioni formulate dai valutatori nel novembre 2011, fu subito chiaro che la prima versione della Legge n. CXXVII, benché rappresentasse un importante passo verso una normativa interna efficace, conteneva una serie di lacune e limiti che necessitavano di essere colmati.

Tutte le giurisdizioni che ricevono la visita dei valutatori dispongono di un periodo pari a sessanta giorni (a decorrere dalla medesima visita) per introdurre le opportune modifiche alla normativa interna, per la loro valutazione ai fini dell’elaborazione del Rapporto. Nel rispetto di tale limite temporale, il 25 gennaio 2012  la Santa Sede ha modificato la Legge n. CXXVII per rendere, fra l’altro, più effettiva la cooperazione tra le autorità interne competenti nella prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Il nuovo testo legislativo rimarca, in particolare, l’importanza dell’interconnessione tra le suddette autorità e la necessità di un’equilibrata distribuzione delle rispettive competenze, al fine di stabilire un sistema interno solido e sostenibile".

L’attuale sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo

Alcuni fra i principali elementi del sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo attualmente in vigore:

- è stato introdotto il criterio del risk based approach (ossia “approccio basato sul rischio”) ai fini dell’adeguata verifica della clientela, nonché dell’identificazione delle transazioni sospette;

- sono state poste le basi per una rafforzata cooperazione internazionale, incluso lo scambio di informazioni con controparti estere (a tal riguardo, sembra utile sottolineare che ciò concerne anche lo scambio di informazioni relative a dati precedenti al 1° aprile 2011);

- è stata resa esplicita e conforme agli standard internazionali la normativa interna sul segreto in materia finanziaria;

- in materia penale è stata, fra l’altro, introdotta un’ampia definizione dei reati di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, nonché precisata la gamma di reati-presupposto, in conformità agli standard internazionali;

- sono stati rafforzati i poteri dei Tribunali vaticani per la lotta ai reati di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, come pure i reati-presupposto, nonché in materia di sequestro e confisca dei proventi di attività illecite;

- in caso di mancato rispetto delle norme sulla prevenzione ed il contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo, sono state aggravate le sanzioni, rendendole per giunta applicabili anche alle persone giuridiche;

- sono stati previsti Protocolli d’Intesa obbligatori, ai fini dello scambio di informazioni tra l’AIF e le Unità di Informazione Finanziaria di Stati esteri. Ciò nella convinzione che tali Protocolli costituiscano uno strumento efficace ed affidabile per lo scambio di informazioni, nonché coerente con il principio di reciprocità tra giurisdizioni impegnate nella lotta contro il riciclaggio ed il finanziamento del terrorismo;

- è stato reso esplicito il potere dell’AIF di svolgere ispezioni in materia di prevenzione e contrasto al riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Il testo emendato della Legge n. CXXVII prevede l’adozione di uno specifico e dettagliato Regolamento Generale sulla base del quale le ispezioni saranno concretamente effettuate".

"Inoltre, la Santa Sede, agendo anche per conto dello Stato della Città del Vaticano, il 25 gennaio 2012 ha ratificato le seguenti Convenzioni:

- Convenzione di Vienna contro il traffico illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope del 1988;

- Convenzione di New York per la repressione del finanziamento del terrorismo del 1999;

- Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale del 2000".

"Le suddette Convenzioni sono direttamente applicabili nell’ordinamento giuridico interno, senza necessità di ulteriori atti di recepimento, incluse le norme in materia di estradizione e cooperazione internazionale".

"Inoltre, l’area della cooperazione internazionale è stata attentamente verificata. I rilievi dei valutatori sono stati che l’attuale sistema della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano è largely compliant (“largamente conforme”) rispetto agli standard internazionali".

Aree nelle quali i valutatori hanno notato la necessità di miglioramenti

Al pari delle altre giurisdizioni, siamo ben consapevoli che la normativa interna in materia di prevenzione e contrasto al riciclaggio e finanziamento del terrorismo possa ancora essere migliorata. (...) Desidero menzionare, a titolo esemplificativo:

- nel rapporto è espresso qualche rilievo, con riferimento all’utilizzo dei Protocolli d’Intesa quale base per la cooperazione internazionale tra unità di informazioni finanziaria.

A tale riguardo, crediamo che l’adozione di tale strumento, coerente con gli standard internazionali, rappresenti l’approccio più adeguato per la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano. Si tratta di una piccola giurisdizione, che desidera interagire con gli altri Paesi in maniera corretta e coerente con il principio di reciprocità. Del resto, tale scelta è condivisa da altre giurisdizioni, comprese, fra le altre, la Nuova Zelanda, il Canada e l’Australia; né tale scelta è sgradita ad importanti membri GAFI, quali gli Stati Uniti d’America;

- la Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano è stata dotata, dalla versione emendata dalla Legge n. CXXVII, del potere di adottare un Regolamento Generale sui poteri ispettivi dell’AIF. I valutatori hanno notato che, fino a quando tale regolamento entrerà in vigore, i poteri ispettivi non saranno esplicitamente definiti. In merito non si può che essere d’accordo. Tale Regolamento, il cui testo è già stato elaborato, rifletterà la serietà dei nostri obiettivi;

- nel Rapporto si osserva che la struttura dell’AIF, combinando le funzioni normalmente svolte dalle unità di informazione finanziaria con quelle svolte dagli organismi di vigilanza, sembra essere causa di difficoltà nell’effettiva attuazione degli standard internazionali. Tale struttura dell’AIF proviene dalla prima versione della Legge n. CXXVII. Essa è stata mantenuta nella versione emendata della medesima Legge, ma i valutatori hanno espresso scetticismo sul suo “concreto funzionamento”. Siamo grati per questa osservazione, che accogliamo seriamente;

- Nel Rapporto si rileva che potrebbe sorgere un conflitto di interessi per il fatto che la medesima persona svolga la propria attività allo stesso tempo in un ente vigilato e nell’ente vigilante.

Passi successivi alla modifica della Legge n. CXXVII

Dopo la modifica della Legge n. CXXVII, la Santa Sede ha proseguito nell’attività di rafforzamento del sistema interno di prevenzione e contrasto del riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Anzitutto, le autorità competenti della Santa Sede e dello Stato Città del Vaticano sono passate da soluzioni di breve periodo a soluzioni di lungo periodo, sostenibili ed effettive. E si intende proseguire in questa direzione.

A titolo esemplificativo, dopo il 25 gennaio scorso (vale a dire dopo il suddetto periodo di due mesi successivi alla visita dei valutatori):

- la Santa Sede ha introdotto una lista interna di soggetti individuati come terroristi, in linea con le misure richieste dalle rilevanti Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;

- è stata ufficialmente inviata una lettera di adesione al Gruppo Egmont;

- mediante la stipula di Protocolli d’Intesa, l’AIF è stata collocata rapidamente nella rete internazionale delle unità di informazione finanziaria;

- la Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano ha avviato, come già osservato, l’iter di adozione del Regolamento Generale sui poteri ispettivi dell’AIF;

- è stata avviata un’ulteriore revisione dell’ordinamento penale, in vista di un suo ammodernamento alla luce degli standard internazionali;

- sarà ultimato a breve la valutazione dei fattori di rischio;

- è in fase di valutazione la ratifica di ulteriori convenzioni per la lotta contro la criminalità e l’introduzione di una nuova normativa in materia di  organizzazioni senza scopo di lucro.

Conclusioni

Abbiamo, pertanto, compiuto un passo definitivo, ponendo le fondamenta di una “casa”, ossia di un sistema di lotta al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, che sia solido e sostenibile. Ora vogliamo costruire compiutamente un “edificio” che dimostri la volontà della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano di essere un “partner” affidabile nella comunità internazionale.

[SM=g1740758]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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