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Nella Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2011 11:11
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18/01/2011 19:53
 
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“La chiesa di Gerusalemme”: primo giorno della Settimana di preghiera


ROMA, lunedì, 17 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Pubblichiamo le letture bibliche e il commento per il primo giorno della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che quest'anno ha come tema: “Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera (cfr. Atti 2,42)”.




* * *

Gioele 2, 21b-22.3, 1-2

Io manderò il mio spirito su tutti gli uomini

Salmo 46(45), 1-11

Vi abita Dio

Atti 2, 1-12

Quando venne il giorno della Pentecoste

Giovanni 14, 15-21

Lo Spirito della verità



Commento:
     
L'itinerario di questa Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani comincia a Gerusalemme il giorno di Pentecoste, all'inizio dell'itinerario della Chiesa stessa.     Il tema di questa Settimana è tratto dalla pericope di Atti 2, 42: "Essi ascoltavano con assiduità l'insegnamento degli apostoli, vivevano insieme fraternamente, partecipavano alla Cena del Signore e pregavano insieme", e si riferisce alla prima chiesa di Gerusalemme, nata il giorno di Pentecoste, quando il "Consolatore", lo Spirito di verità discese sui primi credenti, come promesso da Dio attraverso il profeta Gioele, e dallo stesso Gesù la notte precedente alla sua passione e morte. Tutti coloro che vivono in continuità con il giorno di Pentecoste, vivono in continuità con l'antica chiesa di Gerusalemme, che era presieduta dall'apostolo Giacomo. Questa chiesa è la chiesa madre per tutti noi. Essa rappresenta l'immagine, o l'icona, dell'unità dei cristiani per la quale eleviamo la nostra preghiera durante questa nostra Settimana.     Secondo l'antica tradizione orientale, la successione della Chiesa viene preservata dalla continuità con la prima comunità cristiana di Gerusalemme. La chiesa di Gerusalemme dei tempi degli apostoli è legata alla celeste Gerusalemme, che, dal canto suo, diviene l'icona di tutte le chiese cristiane. Il segno di continuità con la chiesa di Gerusalemme, per tutte le chiese, sta nel mantenere i "tratti" della prima comunità cristiana attraverso la fedeltà all'"insegnamento degli apostoli, la comunione, lo spezzare il pane e la preghiera".     L'attuale chiesa di Gerusalemme vive in continuità con la Chiesa apostolica di Gerusalemme, in modo particolare nella sua testimonianza alla verità, spesso resa a caro prezzo. La sua testimonianza al vangelo e la sua lotta contro la disuguaglianza e l'ingiustizia ci ricorda che la preghiera per l'unità dei cristiani non è separabile dalla preghiera per la pace e per la giustizia.

Preghiera:

O Dio onnipotente e misericordioso, effondendo il dono dello Spirito Santo con potenza, hai radunato insieme i primi cristiani nella città di Gerusalemme, sfidando il potere terreno dell'impero romano. Fa' che, come la prima chiesa di Gerusalemme, anche noi possiamo ricongiungerci insieme per essere forti nella predicazione e vivere l'evangelo della riconciliazione e della pace, ovunque vi sia parzialità ed ingiustizia.  Te lo chiediamo nel nome di Gesù Cristo, che ci libera dalle catene del peccato e della morte. Amen.




La Chiesa di Gerusalemme, ieri, oggi e domani


Introduzione alla Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 2011


ROMA, lunedì, 17 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito la presentazione dei testi biblici e di preghiera scelti per la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 2011 che si terrà dal 18 al 25 gennaio. 

Il testo fa parte del sussidio distribuito dalla Commissione “Fede e Costituzione” del Consiglio Ecumenico della Chiese e del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei Cristiani. Il materiale preparatorio è stato redatto da una equipe di rappresentanti ecumenici di Gerusalemme.



* * *

“Uniti nell'insegnamento degli apostoli, nella comunione,
nello spezzare il pane e nella preghiera”
(cfr. Atti 2, 42)

    La "Chiesa Madre" di Gerusalemme, con la sua grande diversità, offre alla nostra riflessione il tema tratto dagli Atti degli Apostoli: "Essi ascoltavano con assiduità l'insegnamento degli apostoli, vivevano insieme fraternamente, partecipavano alla Cena del Signore e pregavano insieme" (At 2, 42).

    I testi del materiale per la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, che sono stati preparati dal gruppo locale, enfatizzano l'urgenza della preghiera di Gesù per l'unità: "che tutti siano una cosa sola [...] così il mondo crederà" (Gv 17, 21). L'unità è rappresentata dagli aspetti essenziali che sono citati nel testo chiave della Settimana: l'insegnamento degli apostoli, il radunarsi in comunione o koinonia, lo spezzare il pane e la preghiera. Questi elementi costituiscono un marchio di autenticità che dalla prima comunità – radunata il giorno di Pentecoste e inviata poi in tutto il mondo per condividere la morte salvifica e la resurrezione di Gesù, offerta liberamente a tutti – si trasmette come "continuità nell'apostolicità" in tutte le comunità nate da essa.

    Nel 2010 abbiamo commemorato i grandi movimenti missionari della cristianità, con la celebrazione del centenario della Conferenza missionaria internazionale. In questo anno 2011 le chiese di Gerusalemme ci invitano a meditare su quella prima grande attività missionaria, per cui il cuore dell'attività dei seguaci di Gesù non si rivelò nell'"andare fuori" ma nel "riunirsi dentro". Essi furono chiamati a contemplare ciò che era il fulcro della loro fede, esemplificato nel modo in cui gli apostoli sprigionarono la forza delle parole e delle azioni di Gesù e come queste furono espresse nel loro insegnamento, e nel modo in cui essi vivevano e celebravano ciò che fu compreso come l'essenza dell'essere un discepolo di Cristo.

    Al cuore dell'evento di Pentecoste esemplificato in Atti 2, vi è un "capovolgimento dall'interno verso l'esterno" dell'esperienza del mondo fino a quel momento. La divisione creata dall'esperienza della torre di Babele dove i popoli furono dispersi dalla confusione delle loro lingue, è superata dal dono dello Spirito Santo che rende comprensibile il messaggio degli apostoli nei vari idiomi, ma ancor più, la divisione è superata dall'unico linguaggio parlato e messo in pratica da Gesù, il linguaggio dell'amore, parlato e compreso da tutti. La preghiera di Gesù alla vigilia della sua morte è per l'unità di coloro che credono in lui, ed è, inoltre, una riflessione sulle sue stesse parole: "da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se vi amate gli uni gli altri" (Gv 13, 35).

    L'amore di cui Cristo ha parlato è un amore di umile servizio gli uni agli altri. Radicalmente legato alla Parola di Dio fatta carne, questo servire è un servire alla verità della salvezza offerta da Dio ad ogni persona. Ecco perché le chiese di Gerusalemme ci ricordano l'esortazione di Paolo a vivere da riconciliati, che significa da redenti e uniti a Dio e, perciò, gli uni agli altri. Questa riconciliazione deve essere vissuta quale shalom di Dio, che, attraverso ciascuna delle nostre comunità, viene offerta al mondo. Di fronte alla precaria situazione dei cristiani in questa parte del mondo, c'è un urgente bisogno di preghiera per l'unità durante tutto l'anno che viene. Questa unità non è uniformità, ma una vita vissuta in modo autenticamente cristiano che diventa una sinfonia di diversità perché l'unico Spirito continua a comporre la partitura della lode a Dio.

     Invitiamo tutti i cristiani in Italia ad unire le loro voci nella lode a Dio Trinità elevando la loro preghiera per l'unità dei cristiani in tutto il mondo, ma soprattutto nella nostra terra. Noi, come quei primi cristiani, abbiamo bisogno di continuare a pregare insieme per il dono dell'unità, che dà grande speranza al mondo, per la pacifica convivenza dei popoli e la pace nell'universo; così facendo anche noi saremo trasformati da questa preghiera, e a mano a mano ciò per cui preghiamo si realizzerà nel nostro stesso essere. Saremo rafforzati da questa preghiera e mossi ad incarnare la pace che sgorga da essa.

    Come responsabili di comunità cristiane qui in Italia, affidiamo a ciascuno di voi individualmente e collettivamente, la partecipazione alla preghiera dell'unità per i cristiani durante tutto l'anno, cosicché la nostra testimonianza possa, come quella dei primi cristiani, essere visibile e costituire un modo di essere obbedienti alla preghiera di Gesù "che tutti siano una cosa sola" (Gv 17, 21).




Chiesa Cattolica

Mansueto Bianchi
Vescovo di
Pistoia

Presidente, Commissione Episcopale per l'Ecumenismo e il Dialogo della CEI

 

 

Federazione delle Chiese Evangeliche in italia

Pastore Massimo Aquilante
Presidente

 

 

Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e di Malta
ed Esarcato per l’Europa Meridionale

Metropolita Gennadios
Arcivescovo Ortodosso d'Italia e di Malta
ed Esarca per l'Europa Meridionale





[Modificato da Caterina63 18/01/2011 19:55]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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