A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Le Apparizioni della Vergine a Lourdes a santa Bernardette

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2017 14:37
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.987
Sesso: Femminile
19/10/2012 11:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

[SM=g1740733] Se Bernadette “non ci ha ingannati”, Messori non ci ha delusi

bernadette_bernadetta_lourdes_urna

SE BERNADETTE ”NON CI HA

INGANNATI”

MESSORI NON CI HA DELUSI

 

di Claudia Cirami

 

Riguardo a Lourdes, un’agiografia spesso melensa ha fagocitato i dettagli più realistici, a volte crudi, per ridarci un’immagine ovattata di Bernadette e della sua storia. Con la complicità, per altro, del vecchio e famoso film con Jennifer Jones. Vittorio Messori ci presenta, invece, una storia differente nella sua ultima fatica: Bernadette non ci ha ingannati. Un’indagine storica sulla verità di Lourdes. Messori torna a quei mesi straordinari, ma anche a ciò che li precedette e che li seguì, per rileggere insieme ai lettori l’irrompere del soprannaturale. Tutto quello che sembra scontato e risaputo acquista improvvisamente nuova luce per il racconto di particolari di solito ignorati. Messori scrive questo libro per dirci che Bernadette, non è stata vittima di un inganno, né è stata ideatrice o complice di quella che ad alcuni appare una bufala colossale, miele per creduloni, esaltati e sciocchi, ma che, invece, è la storia vera del tempo in cui l’Immacolata scelse una grotta come sua dimora.

Un tipico souvenir proveniente da Lourdes. Tra volatili e rose, la verità storica è un lontano ricordo.

Guardo uno di quei souvenir stucchevoli che i pellegrini di tutto il mondo, prima o poi, portano in dono ad amici e parenti che li attendono a casa. E’ una piccola composizione in resina, dipinta con poco garbo, con i colori che escono fuori dai contorni. La Madre di Dio sovrasta Bernadette e non solo perché la ragazzina è in ginocchio; vicino ai suoi piedi, c’è un volatile bianco con le ali rosa, a metà tra una colomba e una papera, a cui sembra essere affidato il compito di rappresentare lo Spirito Santo o, forse, con più probabilità, quello di bucolizzare la scena; infine, tra l’Immacolata e la ragazzina, una pianta di rose, racchiusa in una sfera di vetro, è cosparsa da una pioggia di brillantini ogni volta che la composizione viene capovolta. Questa è Lourdes nell’immaginario collettivo. Poco importa che la giovane Soubirous dicesse a più riprese che la Signora era alta, o meglio bassa, come lei; che non ci fossero colombine e paperelle in quella grotta di cochons, maiali, a Massabielle; che non fiorisse nessun roseto, segno richiesto dal parroco per prendere sul serio la bella Signora… Un’agiografia spesso melensa ha fagocitato i dettagli più realistici, a volte crudi, per ridarci un’immagine ovattata di Bernadette e della sua storia. Con la complicità del famoso film con Jennifer Jones, che ci ha presentato una ragazzina – poi donna – docile e dallo sguardo mistico, che faceva trasparire un’intensa vita interiore: Bernadette doveva essere così e l’Oscar all’attrice divenne garanzia di verità per i cattolici.

LOURDES È UN’ALTRA STORIA. COME RACCONTA MESSORI 

Vittorio Messori ci presenta, invece, una storia differente di Bernadette e di Lourdes. Gentilmente, ha concesso a noi di Papalepapale la lettura in anteprima della sua ultima fatica: Bernadette non ci ha ingannati. Un’indagine storica sulla verità di Lourdes, edito dalla Mondadori e in uscita in questi giorni. Quella che emerge è una storia vera, senza fronzoli agiografici, in cui, tuttavia, l’evento di Grazia, che si verificò nel 1858, lungi dall’essere ridotto, si erge in tutta la sua potenza, bellezza, consolazione. Nel suo libro, Messori torna a quei mesi straordinari, ma anche a ciò che li precedette e che li seguì, per rileggere insieme ai lettori l’irrompere del soprannaturale, la visita del Cielo in una grotta.  Donandoci suggestive pennellate della Bernadette reale, ragazza dal carattere mite ma determinato, protagonista involontaria di una vicenda più grande di lei, alla quale, però, seppe tener testa senza sbandamenti di alcun tipo, grazie al pragmatismo e al buonumore di cui era dotata. Dal libro, però, emerge anche un’altra Lourdes, dove tutto quello che sembra scontato e risaputo acquista improvvisamente nuova luce per il racconto di particolari di solito ignorati, che riguardano persino “Aquerò” (Quella là, nel dialetto di Bernadette), la Madre di Dio, che ritrova la vivacità negata da molti racconti agiografici; dove i “cattivi” – secondo la lettura manichea del film hollywoodiano e dell’agiografia più semplicistica – non sono veramente tali ma fanno solo il loro dovere di tenaci difensori della Verità cattolica (gli uni) e dell’autorità del tempo (gli altri); dove, infine, i personaggi minori fuoriescono dall’ombra per incastonarsi perfettamente nel piano provvidenziale riguardante quei mesi.

BERNADETTE E LE IPOTESI CONTRARIE: PUÒ ESSERSI SBAGLIATA O AVER INGANNATO?

Emile Zolà: uno dei tanti che si opposero alla verità dI Lourdes.

A Messori, però, non interessa, semplicemente, togliere una certa patina zuccherosa dalla storia.  Tornando su Lourdes dopo i capitoli dedicati in Ipotesi su Maria, scrive questo libro per dirci che Bernadette, quella ragazzetta ignorante, su cui da subito si sono concentrati gli strali dei benpensanti proprio per il suo essere “un nulla” di fronte al mondo, non è stata vittima di un inganno, né ideatrice o complice di quello che ad alcuni appare una bufala colossale, miele per creduloni, esaltati e sciocchi, e che, invece, è un evento realmente verificatosi. Così, con rigore e logica stringenti, Messori si accosta alle ipotesi avverse a Lourdes, una dopo l’altra, dalle più sensate e insidiose, che hanno suscitato dubbi pure nella mente di qualche cattolico, alle più ingenue e patetiche, che strapperebbero un sorriso di compatimento se non fosse per il retto servizio alla Verità, che merita di prendere in giusta considerazione anche queste. Non vi anticipo i risultati ma, credetemi, leggere il libro fino in fondo è tempo speso bene.

SE LOURDES È VERA, LA CATHOLICA HA L’ “IMPRIMATUR” DEL CIELO

Il Santo Padre. La Chiesa Cattolica, di cui è guida, riceve, oggi come ieri, conferma dalle apparizioni a Lourdes.

A Massabielle non è avvenuta un’apparizione come tante altre. Se Lourdes è vera, le conseguenze sono straordinarie, come già notò Guitton. Perché, se quell’evento misterioso è saldamente ancorato alla realtà, la Catholica riceve improvvisamente la ratifica dal Cielo in quello che è più essenziale per essa, come ci spiega Messori. Se Lourdes è vera, aggiungo io, la Dominus Jesus non si sbaglia quando afferma che: “I fedeli sono tenuti a professare che esiste una continuità storica – radicata nella successione apostolica – tra la Chiesa fondata da Cristo e la Chiesa Cattolica”  e ha, dunque, ragione il Concilio Vaticano II quando dice che: “l’unica Chiesa di Cristo… sussiste nella Chiesa Cattolica, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui” (Lumen Gentium, n.8). Non lo dico contro i fratelli separati, ma per amore di quella Verità che ci vuole uniti (cfr. Gv. 17, 20-23) ma che deve essere accettata senza sconti e senza compromessi.

DA LEGGERE FINO IN FONDO. CON “QUALCOSA DI BIANCO” ACCANTO…

Messori. Non è uno storico d’accademia ma ci regala indagini serissime che mai nessuno è riuscito a smontare.

Potrei dire molto altro su questo libro ma preferisco rinviarvi alla sua lettura. Naturalmente, un’opera non si legge solo per i contenuti. La scrittura di Messori è intrigante e avvincente, fedele come  sempre alla regola aurea dell’autore, che poi dovrebbe essere quella di ogni scrittore: “semplificare – personalizzare – drammatizzare”. Arrivando fino in fondo, il desiderio è che il libro non finisca. L’autore sembra venirci incontro, accennando ad un seguito che porterà a termine se è volontà di Dio. Lo aspetto fiduciosa, avendo deposto ogni pregiudizio: non è vero che su Lourdes è già stato detto tutto, come pensavo inizialmente. Su quello che è accaduto in una grotta malfamata, in cui il Cielo si è degnato di prendere dimora, c’è ancora tanto da dire e da scrivere.

Se ne ricordi, Messori: il suo accenno ad un secondo volume ha il sapore di una promessa e una promessa fatta ai lettori è molto di più di un debito. “Qualcosa di bianco” – la cui presenza materna si intravede nelle pagini più emozionanti del libro – l’accompagnerà anche in questa seconda fatica.

[SM=g1740738] [SM=g1740750] [SM=g1740752]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:59. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com