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DOCUMENTO: Lineamenta per il Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2011 10:33
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05/03/2011 10:33
 
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[40] Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Christifideles laici (30 dicembre1988), n. 34: AAS 81 (1989), 455. Cf. anche Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in America (22 gennaio 1999), 66: AAS 91 (1999), 801; Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini (30 settembre 2010), n. 94: All. a L’Osservatore Romano, 12 novembre 2010, pp. 91-92.

[41] Cf. Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), n. 47: «Il decreto conciliare Ad gentes ha ben chiarito la dinamica del processo evangelizzatore: testimonianza cristiana, dialogo e presenza della carità (AG 11-12), annuncio del Vangelo e chiamata alla conversione (AG 13), catecumenato e iniziazione cristiana (AG 14), formazione della comunità cristiana per mezzo dei sacramenti e dei ministeri (AG 15-18). Questo è il dinamismo della impiantazione ed edificazione della Chiesa».

[42] Ibid., n. 48. Il testo del Direttorio costruisce una descrizione lucida e precisa di questi elementi, componendo in una sintesi originale i testi del decreto conciliare Ad gentes, dell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi di Paolo VI e l’enciclica Redemptoris missio di Giovanni Paolo II.

[43] Cf. Concilio Ecumenico Vaticano II, Cost. Dogmatica Dei Verbum, n. 7s.

[44] Cf. XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Messaggio al Popolo di Dio (24 ottobre 2008), la parte terza: L’Osservatore Romano, 25 ottobre 2008, p. 4.

[45] Cf. Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini (30 settembre 2010), nn. 10.75: All. a L’Osservatore Romano, 12 novembre 2010, pp. 15, 74.

[46] Cf. ibid., nn. 58-60: All. a L’Osservatore Romano, 12 novembre 2010, pp. 62-64.

[47] Cf. ibid., nn. 90-98.110: All. a L’Osservatore Romano, 12 novembre 2010, pp. 89-95, 103.

[48] Ibid., n. 104: All. a L’Osservatore Romano, 12 novembre 2010, p. 98-99.

[49] XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Elenco finale delle Proposizioni (25 ottobre 2008), proposizione 38. Cf. anche Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini (30 settembre 2010), nn. 74.105: All. a L’Osservatore Romano, 12 novembre 2010, pp. 73-74, 99-100.

[50] Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini (30 settembre 2010), n. 93: All. a L’Osservatore Romano, 12 novembre 2010, p 91.

[51] Cf. Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Catechesi tradendae (16 ottobre 1979), n. 3: AAS 71 (1979), 1279: «Questo sinodo ha lavorato in un’atmosfera eccezionale di gratitudine e di speranza. Esso ha ravvisato nel rinnovamento catechetico un dono prezioso dello Spirito Santo alla chiesa contemporanea, un dono al quale, dappertutto nel mondo, le comunità cristiane, ad ogni livello, rispondono con una generosità e una dedizione inventiva che suscitano ammirazione. Il discernimento necessario poteva, quindi, esercitarsi su di una realtà ben viva e trovare nel popolo di Dio una grande disponibilità alla grazia del Signore ed alle direttive del magistero». Una valutazione della situazione della catechesi, dei suoi progressi e dei punti di fatica la si può trovare nel Direttorio Generale per la Catechesi, nn. 29-30.

[52] Per una presentazione di questi metodi si veda Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), parte terza cap. secondo; parte quarta, capp. quarto e quinto.

[53] Cf. Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Catechesi tradendae (16 ottobre 1979), n. 55: AAS 71 (1979), 1322-1323.

[54] Cf. ibid., nn. 30-31: AAS 71 (1979), 1302-1304.

[55] Cf. Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), n. 78.

[56] Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Catechesi tradendae (16 ottobre 1979), n. 58: AAS 71 (1979), 1324-1325: «Ora, vi è anche una pedagogia della fede, e non si parlerà mai abbastanza di quel che una tale pedagogia della fede può arrecare alla catechesi. È normale, infatti, adattare in favore dell’educazione della fede le tecniche sperimentate e perfezionate dell’educazione in quanto tale. Occorre, tuttavia, tener conto in ogni istante della fondamentale originalità della fede. Quando si parla della pedagogia della fede, non si tratta di trasmettere un sapere umano, anche se il più elevato; si tratta di comunicare nella sua integrità la rivelazione di Dio. Dio medesimo, nel corso della storia sacra e soprattutto nel Vangelo, si è servito di una pedagogia, che deve restare come modello per la pedagogia della fede. Una tecnica non ha valore, nella catechesi, se non nella misura in cui si pone al servizio della trasmissione della fede e dell’educazione alla fede; in caso contrario non ha alcun valore». Cf. la ripresa e la rielaborazione fatta in Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), nn. 143-144.

[57] Cf. Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), n. 105. Cf. anche Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 4-10.

[58] Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), n. 68.

[59] Cf. Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sull’attività missionaria della Chiesa Ad gentes, n. 14: «Coloro che da Dio, tramite la chiesa, hanno ricevuto la fede in Cristo, siano ammessi con cerimonie liturgiche al catecumenato. Questo non è una semplice esposizione di dogmi e di precetti, ma una formazione a tutta la vita cristiana e un tirocinio debitamente esteso nel tempo, mediante i quali i discepoli vengono in contatto con Cristo, loro maestro. Perciò i catecumeni siano convenientemente iniziati al mistero della salvezza e con la pratica delle norme evangeliche, e mediante riti sacri, da celebrare in tempi successivi, siano introdotti nella vita della fede, della liturgia e della carità del popolo di Dio. In seguito, liberati dal potere delle tenebre grazie ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, morti, sepolti e risorti con Cristo, ricevono lo Spirito di adozione a figli e celebrano il memoriale della morte e della risurrezione del Signore con tutto il popolo di Dio. […] Tale iniziazione cristiana durante il catecumenato, non deve essere opera soltanto dei catechisti o dei sacerdoti, ma di tutta la comunità dei fedeli, e soprattutto dei padrini, sicché i catecumeni avvertano fin dall’inizio di appartenere al popolo di Dio. E poiché la vita della chiesa è apostolica, i catecumeni imparino anche a cooperare attivamente all’evangelizzazione e alla edificazione della chiesa con la testimonianza della vita e con la professione della fede».

[60] Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), n. 91: «La catechesi post-battesimale, senza dover riprodurre mimeticamente la configurazione al Catecumenato battesimale, e riconoscendo ai catechizzandi la loro realtà di battezzati, farà bene ad ispirarsi a questa “scuola preparatoria alla vita cristiana”, lasciandosi fecondare dai suoi principali elementi caratterizzanti».

[61] Cf. ibid., nn. 90-91.

[62] Concilio Ecumenico Vaticano II, Cost. Dogmatica Lumen gentium, n. 26. Testo è citato e assunto dal Direttorio Generale per la Catechesi, al n. 217, per aprire la trattazione sui soggetti dell’azione di catechesi nella Chiesa.

[63] Una presentazione del ruolo e dei compiti di ognuno di questi soggetti in ordine all’annuncio della fede è fatta da Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), nn. 219-232.

[64] Cf. Benedetto XVI, Discorso ai Partecipanti al IV Convegno nazionale della Chiesa italiana (Verona, 19 ottobre 2006): AAS 98 (2006), 804-817.

[65] Benedetto XVI, Omelia nella santa Messa per l’inizio del ministero petrino (24 aprile 2005): AAS 97 (2005), 710.

[66] Cf. Concilio Ecumenico Vaticano II, Dichiarazione sulla libertà religiosa Dignitatis humanae, n. 6.

[67] Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 46: AAS 68 (1976), 36.

[68] Ibid., n. 15: AAS 68 (1976), 14-15.

[69] Cf. Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto sull'attività missionaria della Chiesa Ad gentes, n. 14.

[70] Grande ruolo ha avuto in questo processo la pubblicazione dell’Ordo Initiationis Christianae Adultorum, editio typica 1972, reimpressio emendata 1974. A questo rituale si è molto ispirata la riflessione catechetica, nel suo lavoro di revisione della prassi catechistica.

[71] Tutti questi sforzi sono stati collocati sotto il termine di “catecumenato battesimale” dal Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), nn. 88-91.

[72] Cf. Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis (22 febbraio 2007), n. 18: AAS 99 (2007), 119: «A questo riguardo è necessario porre attenzione al tema dell’ordine dei Sacramenti dell’iniziazione. Nella Chiesa vi sono tradizioni differenti. Tale diversità si manifesta con evidenza nelle consuetudini ecclesiali dell’Oriente, e nella stessa prassi occidentale per quanto concerne l’iniziazione degli adulti, rispetto a quella dei bambini. Tuttavia tali differenziazioni non sono propriamente di ordine dogmatico, ma di carattere pastorale. Concretamente, è necessario verificare quale prassi possa in effetti aiutare meglio i fedeli a mettere al centro il sacramento dell’Eucaristia, come realtà cui tutta l’iniziazione tende. In stretta collaborazione con i competenti Dicasteri della Curia Romana le Conferenze Episcopali verifichino l’efficacia degli attuali percorsi di iniziazione, affinché il cristiano dall’azione educativa delle nostre comunità sia aiutato a maturare sempre di più, giungendo ad assumere nella sua vita un’impostazione autenticamente eucaristica, così da essere in grado di dare ragione della propria speranza in modo adeguato per il nostro tempo (cf. 1 Pt 3, 15)».

[73] Cf. Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 51: AAS 68 (1976), 40.

[74] Cf. Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Redemptoris missio (7 dicembre 1990), n. 44: AAS 83 (1991), 290-291.

[75] Cf. Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), nn. 61-62.

[76] Cf. Benedetto XVI, Discorso ai Vescovi del Brasile in visita “ad limina apostolorum” (7 settembre 2009): L’Osservatore Romano, 7-8 settembre 2009, p. 5: «Nei decenni successivi al Concilio Vaticano II alcuni hanno interpretato l’apertura al mondo non come un’esigenza dell’ardore missionario del Cuore di Cristo, ma come un passaggio alla secolarizzazione, scorgendo in essa alcuni valori di grande spessore cristiano, come l’uguaglianza, la libertà e la solidarietà, e mostrandosi disponibili a fare concessioni e a scoprire campi di cooperazione. […] Inconsciamente si è caduti nell’autosecolarizzazione di molte comunità ecclesiali; queste, sperando di compiacere quanti erano lontani, hanno visto andare via, defraudati e disillusi, coloro che già vi partecipavano: i nostri contemporanei, quando s’incontrano con noi, vogliono vedere quello che non vedono in nessun’altra parte, ossia la gioia e la speranza che nascono dal fatto di stare con il Signore risorto».

[77] Il rimando è all’iniziativa promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura, su suggerimento di Papa Benedetto XVI. I “Cortili dei Gentili” sono luoghi in cui aprire un confronto reciprocamente arricchente e culturalmente stimolante tra cristiani e quanti sentono distante la religione ma vogliono avvicinare Dio almeno come sconosciuto.

[78] Cf. Concilio Ecumenico Vaticano II, Cost. Pastorale Gaudium et spes, n. 22.

[79] Benedetto XVI, Discorso agli educatori cattolici (Catholic University of America, Washington D.C., 17 aprile 2008): L’Osservatore Romano, 19 aprile 2008, p. 9.

[80] Benedetto XVI, Discorso all’apertura del Convegno della Diocesi di Roma (Roma, 11 giugno 2007): L’Osservatore Romano, 13 giugno 2007, pp. 4-5.

[81] Benedetto XVI, Lettera Enciclica Caritas in veritate (29 giugno 2009), n. 51: AAS 101 (2009), 687-688.

[82] Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 41: AAS 68 (1976), 31-32. Cf. Benedetto XVI, Esortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis (22 febbraio 2007), n. 85: AAS 99 (2007), 170-171.

[83] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2685.

[84] Cf. Giovanni Paolo II, Udienza Generale (21 ottobre 1992): L’Osservatore Romano, 22 ottobre 1992, p. 5.

[85] Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), n. 40: AAS 93 (2001), 294.

[86] Benedetto XVI, Lettera enciclica Spe salvi (30 novembre 2007), n. 31: AAS 99 (2007), 1010.

[87] Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 80: AAS 68 (1976), 75.

  

 2011 Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi e Libreria Editrice Vaticana.

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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