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SOLIDARIETA' ECCLESIALE (2) come, dove e a chi aiutare?

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2015 18:23
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10/12/2013 17:26
 
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PAPA FRANCESCO DENUNCIA LO SCANDALO MONDIALE DELLA FAME

Città del Vaticano, 9 dicembre 2013 (VIS). Il Santo Padre Francesco ha registrato un video-messaggio per la Campagna mondiale contro la fame nel mondo, dal titolo "Una sola famiglia umana, alimentazione per tutti", lanciata oggi da Caritas Internationalis.

La campagna della Caritas ha avuto inizio con una "ondata di preghiera" partita dalle Isole del Pacifico, precisamente dall'Isola di Samoa, alle 12:00 di questa mattina, ora locale, mentre le organizzazioni della Caritas di ogni paese, hanno partecipato, sempre alle 12:00, ad un servizio religioso con preghiere e riflessioni sul tema della fame. L'avvio della campagna ha avuto luogo a Roma con una conferenza stampa nella Basilica di Santa Cecilia, alle 10:30 di questa mattina, alla quale hanno partecipato il Segretario Generale di Caritas Internationalis Michel Roy; il Segretario Generale di Caritas Senegal, Reverendo Ambroise Tine; il Direttore della Caritas diocesana di Roma, Monsignor Enrico Feroci e Ferruccio Ferrante, di Caritas Italiana. Nel corso della conferenza stampa è stato proiettato il video-messaggio di Papa Francesco il cui testo riportiamo in versione integrale:

"Cari fratelli e care sorelle,

sono lieto di annunciarvi oggi la 'Campagna contro la fame nel mondo', lanciata da Caritas Internationalis, e di comunicarvi che intendo dare il mio pieno sostegno.

Questa confederazione con le sue 164 organizzazioni-membro, è attiva in 200 Paesi e territori del mondo, e il loro lavoro è al centro della missione della Chiesa e della sua attenzione verso tutti coloro che soffrono per lo scandalo della fame, con cui il Signore si è identificato quando diceva: "Avevo fame e mi avete dato da mangiare". Quando gli apostoli dissero a Gesù che le persone che erano giunte ad ascoltare le sue parole erano anche affamate, Egli li incitò ad andare a cercare il cibo. Essendo essi stessi poveri, non trovarono che cinque pani e due pesci, ma con la grazia di Dio riuscirono a sfamare una moltitudine di persone, raccogliendo perfino gli avanzi e riuscendo così ad evitare sprechi.

Siamo di fronte allo scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame. Non possiamo girarci dall'altra parte e fare finta che il problema non esista. Il cibo a disposizione oggi nel mondo è sufficiente a sfamare tutti.

La parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci ci insegna proprio questo: che se c'è la volontà, quello che abbiamo non si esaurisce, anzi ne avanza e niente va perduto.

Perciò, cari fratelli e care sorelle, vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa emergenza, rispettando il diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad una alimentazione adeguata.

Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana, con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario e nel contempo facciamoci promotori di un'autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del nostro lavoro, possano vivere una vita dignitosa.

Invito tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che silenziosamente soffrono la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo.

Questa campagna vuole anche essere un invito a tutti noi a divenire più consapevoli delle nostre scelte alimentari che spesso comportano lo spreco di cibo ed un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione. È anche un'esortazione a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi - vicino o lontano che sia - la fame la soffre sulla propria pelle. Vi chiedo, con tutto il cuore, di sostenere la nostra Caritas in questa nobile Campagna, per agire come una sola famiglia impegnata ad assicurare il cibo per tutti.

Preghiamo che Dio ci dia la grazia di vedere un mondo in cui mai nessuno debba morire di fame. E chiedendo questa grazia, vi do la mia benedizione.







L'abbraccio di Papa  ai bambini del Dispensario pediatrico Santa Marta



Papa Francesco ha visitato questa mattina, 14 dicembre, il Dispensario pediatrico “Santa Marta” in Vaticano. Un appuntamento mantenuto vivo anche da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI.
Quindi, in Aula Paolo VI, ha incontrato i bambini assistiti dal Dispensario con le loro famiglie e i volontari che, ogni giorno, prestano servizio nella struttura caritativa affidata alle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.

I bambini hanno fatto una sorpresa al Papa con una piccola festa anticipata per il suo 77.mo compleanno che cade il 17 dicembre, regalandogli una torta e un maglione. “Vi ringrazio per questa visita – ha detto il Papa nel suo breve saluto - Ringrazio per l’amore che voi avete, la gioia di questi bambini, i doni, la torta… Che era bellissima! Dopo vi dirò se è buona o no! Grazie tante! Che il Signore vi benedica!”. Poi ha salutato i bambini, con affetto, uno per uno.

In precedenza avevano salutato il Papa Suor Antonietta Collacchi, responsabile del Dispensario Santa Marta, e una mamma peruviana.
Suor Antonietta ha ricordato che “il Dispensario Santa Marta ha una lunga storia, fatta di oltre 90 anni di solidarietà concreta, spesa a servizio di quelle persone che troppo spesso sembrano invisibili agli occhi del mondo.
Dall’8 maggio 1922 – quando la struttura nasce con la benedizione di Papa Pio XI, all’indomani della fine della prima guerra mondiale, e viene affidata alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli – fino ad oggi abbiamo assistito migliaia di bambini, insieme con le loro famiglie. Il nostro Dispensario fornisce assistenza medica, sostegno psicologico e assicura generi di prima necessità con la distribuzione di latte, pannolini, carrozzine, alimenti, abbigliamento, giocattoli. I bambini sono sottoposti a controlli periodici e consultazioni specialistiche sono previste anche per le loro mamme”. “Questa sinfonia di amore – ha proseguito la religiosa - è resa possibile grazie al lavoro volontario dei medici – pediatri, ginecologi, ecografisti, dermatologi, dentisti – e dei tanti operatori che offrono tempo, passione, tenerezza. La Divina Provvidenza non ci fa mancare il suo sostegno, moltiplicando ogni giorno, nelle nostre mani, la carità. Le nostre giornate sono scandite dalla gioia dell’essere cristiani, dalla luminosità di un sorriso e dal calore della riconoscenza e questo ci permette di poter ripetere – con la solidità dell’esperienza – alcune sue parole: “Il vero potere è il servizio”, per un cristiano “progredire” significa “abbassarsi”, come ha fatto il Figlio di Dio.

In questa prospettiva, noi lavoriamo per globalizzare la solidarietà e l’amore, invece dell’indifferenza e dell’egoismo. In questo tempo di Avvento, gravido di speranza per l’arrivo del Messia, una volta in più volgiamo lo sguardo verso una famiglia in difficoltà, abbandonata dagli uomini al suo destino, ma vediamo soprattutto la fiducia nella volontà del Padre Celeste e coltiviamo la consapevolezza che nei suoi disegni è impresso il tocco di un artista che compie un capolavoro”. 

E’ stata poi la volta di Elisabetta, peruviana, mamma di un bambino – ha detto – “seguito con amore dal Dispensario, fin da quando aveva meno di un anno. Siamo felici che questa mattina sei qui con tutti noi del Dispensario Santa Marta. La tua presenza, Santo Padre – ha proseguito - ci sorprende e ci regala sempre momenti di tenerezza e di gioia. Che cosa dire del tuo sorriso? E’ così sorprendente che arriva al cuore di tutti, donandoci tantissima pace. Sappiamo quanto amore hai verso i bambini, specie verso quelli che hanno più bisogno. Al Dispensario ci sentiamo particolarmente privilegiati perché sappiamo di essere nel tuo cuore e nella tua mente. E siamo contenti perché, ogni giorno, ci aiuti ad incontrare Gesù. Caro Papa Francesco, questi nostri bambini ricevono oggi il più bel regalo di Natale che potessero immaginare: il tuo sorriso, una tua carezza, un tuo abbraccio”.






 

[Modificato da Caterina63 14/12/2013 14:13]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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