A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

I CASTIGHI DI DIO....COSA SONO? E CHE COSA E' L'IRA DIVINA?

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2017 00:21
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
12/11/2016 17:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

[SM=g1740733] Castigo? Ebbene sì. Bergoglio manda in tilt i caudatari
di Andrea Zambrano
09-11-2016 da La nuova bussola
www.lanuovabq.it/it/articoli-castigo-si-inedito-bergoglio-manda-in-tilt-i-caudatari-1...

Il video di Bergoglio nel 2013

Il castigo di Dio? Esiste per i peccati dell’uomo. Parola di Papa Francesco. La frase di questo video è stata pronunciata dall’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda sulla tv argentina Canal 21. “Biblia, Dialogo vigente”, questo il nome del programma andato in onda quando il futuro Papa Francesco era arcivescovo di Buenos Aires.
Si trattava di una tavola rotonda condotta dal direttore di Canal 21 Marcelo Figueroa che vedeva protagonisti lo stesso Bergoglio e il rabbino Abraham Skorka della Comunità Benei Tikva di Buenos Aires e rettore del seminario rabbinico latinoamericano. La trasmissione aveva lo scopo di parlare delle verità dell’uomo utilizzando come format il dialogo interreligioso ed ecumenico. Bergoglio e Skorka si confrontarono, testi biblici alla mano, su svariate tematiche, tra cui: giustizia, amore, solitudine, senso della vita, allegria, timore, verità, potere etc…

In questa conversazione i due religiosi rispondono alla provocazione del conduttore sul fine che giustifica i mezzi. Figueroa proponeva tre letture: la prima è la lettura che ne diede Machiavelli ne Il Principe; la seconda il fine buono che dà qualità all’eventuale mezzo sbagliato per ottenerlo, la terza il mezzo come cammino, perché in fondo la meta non è importante. Bergoglio mostra di non assecondare la mentalità del mondo e non cade nella trappola arrivando ad affermare di no, perché un mezzo malvagio per il raggiungimento di un qualunque scopo, anche se fosse buono, è intrinsecamente un male, pena il castigo di Dio. Esattamente quello che dicono la tradizione e la dottrina cattolica, oltre a tutti i documenti di morale del Magistero.

Nel video, caricato su Youtube nel gennaio 2013, poco prima dell’elezione di Bergoglio al Soglio pontificio, Bergoglio affronta il tema del castigo di Dio citando due episodi biblici: l’episodio della vigna di Naboth narrato nel libro dei Re e un passo del profeta Amos. In entrambi si parla del castigo di Dio. Un castigo che anche il futuro Papa Francesco, contrariamente a quanto alcuni suoi autonominatisi commentatori in veste di caudatari vogliono dimostrare, aveva ben presente.

Papa Francesco dunque crede nel castigo di Dio, ecco la sconcertante verità che un Alberto Melloni non riuscirà mai ad accettare. Lui così sicuro – l’ha fatto giusto ieri su Repubblica – di demolire il «pulviscolo integralista» rappresentato da Padre Cavalcoli & company per i quali “la modernità produce ribellioni contro le quali un Dio crudele, irriconoscibile alla fede biblica, reagisce mandando flagelli pedagogici”. Flagelli pedagogici ai quali, dice sempre il professore, la Chiesa dell’era-Francesco reagisce perché la Chiesa di Bergoglio non sottovaluta “quel che c'era di "politico" in quelle parole”.

Sicuro? E se si scoprisse che anche Papa Francesco ci crede al castigo di Dio come conseguenza dei peccati degli uomini? Chissà se monsignor Becciu ora si sentirà di censurare anche il Papa e Melloni di fare i dovuti distinguo? «Con quell’intervento la Santa Sede – ha detto sempre Melloni – ha dato un segnale molto cristiano e politico. Là dove viene meno il buonsenso umano e il buoncuore cattolico, si annida un bisogno di odio». Anche il Papa? Anche lui senza buonsenso e bisognoso di odio? Sicuri?

Ma in fondo Melloni, Becciu e compagnia di giro potranno sempre giustificarsi dicendo che dopo tutto si trattava di parole espresse a suo tempo in Argentina e - ci ricorda il vecchio Guccini - l'Argentina è solo l'espressione di un'equazione senza risultato, come i posti in cui non si vivrà, come la gente che non incontreremo». Quindi, in fondo, chi se ne importa.

Nessuno infatti in quella occasione si stracciò le vesti perché Bergoglio, al pari di Padre Cavalcoli, non fece altro che citare la Sacra Scrittura e interpretarla alla luce della Parola di Dio. Bergoglio ricordava che nel Vangelo nessun fine giustifica i mezzi e citava l’episodio tratto dal Vangelo di Luca in cui, passando per un villaggio di Samaritani e venendo rifiutati, i discepoli chiedono a Gesù di mandare un fulmine dal cielo che li incenerisca. “Gesù li riproverò – disse allora Bergoglio – perché nessun fine giustifica i mezzi. Così il Vangelo”. “Ma ci sono anche due scene nell’Antico Testamento – proseguiva il Papa - che me lo mostrano chiaramente. In una si mostra l’episodio della vigna di Naboth che il re Acab voleva acquistare per allargare il suo palazzo. Un commercio lecito, dunque. Ma Naboth rifiutò perché si trattava della vigna dei suoi padri. Così Acab tornò sconsolato e adirato a casa, dove la moglie, Gezabele, inizia a tramare per accontentare il desiderio del marito.

Ecco di seguito la traduzione proposta da Davide Polenghi per la Nuova BQ.

La regina Gezabele dice: “Lascia che lo sistemo io” e chiama alcuni del suo partito e dice loro: “Fate un processo falso con dei testimoni falsi contro Naboth, accusandolo di blasfemia”. Questi lo lapidano e lo uccidono. Lei va dal marito e gli dice: “Vai a prendere possesso della vigna, giacché Naboth è morto” .

Per uno scopo giusto a volte si usano mezzi illeciti, come questa regina tiranna. I profeti lo avevano predetto: “Nello stesso luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Naboth, i cani leccheranno pure il tuo proprio sangue”.

Un altro testo biblico che raccomando ai telespettatori di leggere per intero, perché parla di quello che non si deve fare, del fatto che il fine non giustifica i mezzi, è quello del profeta Amos, in cui egli dice “per questo, per questo e per questo tu verrai punito” e fa un elenco di tutti i mezzi illeciti con cui l’uomo può approfittarsi del proprio fratello, di quello che non si può fare.

La Bibbia sottolinea il fatto che un mezzo illecito non si può usare per uno scopo giusto e che Dio punisce coloro che fanno questo. Dio punisce l’inganno, la frode, lo sfruttamento, penso, per esempio, ai laboratori clandestini: ce ne sono molti qui a Buenos Aires. Il profeta Amos, su questo, è molto chiaro, “Stai sfruttando il tuo fratello” e Dio punisce coloro che si arricchiscono, prendono possesso di qualcosa, si rafforzano o conseguono qualunque altro scopo attraverso un mezzo illecito. Questa è la tradizione biblica. Quindi, il fine non giustifica i mezzi. E riprendo quella che secondo me è un’interpretazione molto appropriata: giustizia, sì, ma attraverso la giustizia.

(Il passaggio è ai minuti 14.53-18.32)

www.youtube.com/watch?v=-HLImi2u8Qg






[SM=g1740771]

Dice Riccardo Cascioli: "Terremoti, slavine: quando accadono eventi come quelli che ci hanno tenuti con il fiato sospeso in questi giorni, è difficile non pensare alle parole di Gesù. «Non sapete né il giorno né l'ora»: non è una minaccia ma un gesto d'amore, un invito a prendere atto della realtà per essere pronti in ogni istante, perché la morte non ci colga con il cuore lontano da Dio...."

MA I VESCOVI E IL CLERO: DOVE SIETE FINITI?
DOVE STANNO PIU' LE PROCESSIONI E LE ADORAZIONI EUCARISTICHE PER SCONGIURARE E CHIEDERE A DIO LA SUA PROTEZIONE? Le catastrofi sono eventi naturali, ma dove è finita la risposta dell'uomo a Dio? SVEGLIAMOCI PER NON PERIRE....


www.youtube.com/watch?v=HU4VnNe8YVM

Scosse continue di terremoto (ormai centinaia dallo scorso agosto), temperature polari e nevicate storiche. E ora anche la slavina, tragica combinazione di terremoto e neve, che ha distrutto l’Hotel Rigopiano, alle pendici del Gran Sasso, inghiottendo una trentina di persone che da ore aspettavano dei mezzi per portarli in salvo, bloccati anche loro da una neve senza precedenti.

Un destino crudele, si direbbe, che si accanisce su queste popolazioni e che lascia un senso di impotenza. Impotenza che si fa preghiera: per i morti, per i feriti, per i sopravvissuti all’ultima tragedia, per gli sfollati, per quelli che sono rimasti in questi paesi e vivono quotidianamente la paura che solo chi ha sentito un forte terremoto può comprendere; per quanti da mesi e, soprattutto in queste ultime ore, si stanno prodigando per soccorrere le vittime, per migliorare le loro condizioni, in circostanze a volte veramente problematiche. Solo la preghiera, affidare tutti costoro alla divina Misericordia, la certezza di una compagnia buona al fianco di chi soffre, dà un senso al dolore di questi giorni.

C’è chi, anche in questa occasione, non resiste alla tentazione di fare polemica, di additare dei responsabili, per portare acqua al mulino del proprio partito o della propria posizione. E pensare che mai, come in questa occasione, ci sarebbe molto da riflettere sulla Natura e sul rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda. Perché stavolta parlare di colpe e responsabilità è davvero impossibile. Siamo davanti a fatti senza precedenti, alla coincidenza di terremoti e nevicate che non hanno precedenti, e che sono fuori dalla possibilità di controllo da parte degli uomini.

Invece viviamo in tempi dove il delirio di onnipotenza dell’uomo occidentale – dimentico della civiltà cristiana che l’ha generato - è arrivato a pretendere di poter controllare la natura, di poterla regolare, di poter decidere il freddo e il caldo. Nel tragico combinarsi di due eventi imprevedibili e incontrollabili – il terremoto e una cascata di neve – troviamo la risposta della natura, una forza enorme capace di spazzare via l’uomo e le sue costruzioni in qualsiasi istante.

Nella storia gli uomini hanno via via sviluppato sempre nuove conoscenze e nuove forme per difendersi dalla forza devastante della natura. E soprattutto, nel mondo cristiano, hanno imparato a rivolgersi al Signore della natura, all’Unico che può calmare la tempesta e comandare ai venti. Solo oggi vediamo dominante una cultura che pretende di avere in mano le chiavi della natura, nel bene e nel male, e questa cultura ha contagiato anche i cristiani.

In altri tempi, davanti a eventi come quelli cui stiamo assistendo nell’Italia centrale, avremmo visto vescovi e preti organizzare pellegrinaggi, preghiere comunitarie, adorazioni, digiuni per chiedere al Signore di placare le forze della natura. Tanti santuari, anche nella nostra Italia, sono collegati a eventi di questo genere, alle grazie ricevute dal Signore che ha riportato la pace e la prosperità. Oggi tutto questo sembra dimenticato, si preferisce pensare che sia più efficace la raccolta differenziata, o l’uso dei mezzi pubblici. Sembra che a nessuno venga più in mente di rivolgersi al Signore, a Colui che, per la fede del suo popolo, può decidere di salvarlo. Ma si può pretendere di ottenere se neanche si chiede?

www.lanuovabq.it/it/articoli-abbiamo-dimenticato-chi-e-il-signore-della-natura-1...






[SM=g1740720] [SM=g1740750] [SM=g1740752]

www.youtube.com/watch?v=lQTApTeL8ak



[SM=g1740762]

[Modificato da Caterina63 05/02/2017 00:21]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:56. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com